La repaglinide è indicata per gli adulti con diabete tipo 2 la cui iperglicemia non può essere controllata in maniera soddisfacente tramite dieta, riduzione di peso ed esercizio fisico.
La repaglinide è indicata per gli adulti con diabete tipo 2 la cui iperglicemia non può essere controllata in maniera soddisfacente tramite dieta, riduzione di peso ed esercizio fisico.
La repaglinide è indicata per gli adulti con diabete tipo 2 la cui iperglicemia non può essere controllata in maniera soddisfacente tramite dieta, riduzione di peso ed esercizio fisico.
Trattamento dei sintomi del morbo di Parkinson.
L’ipratropio bromuro è indicato per il trattamento del broncospasmo reversibile associato a broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
- Trattamento dell’anemia sintomatica associata ad insufficienza renale cronica in pazienti adulti.
- Trattamento dell’anemia sintomatica associata ad insufficienza renale cronica in pazienti adulti.
- Trattamento dell’anemia sintomatica associata ad insufficienza renale cronica in pazienti adulti.
- Trattamento dell’anemia sintomatica associata ad insufficienza renale cronica in pazienti adulti.
- Trattamento dell’anemia sintomatica associata ad insufficienza renale cronica in pazienti adulti.
- Trattamento dell’anemia sintomatica associata ad insufficienza renale cronica in pazienti adulti.
- Trattamento dell’anemia sintomatica associata ad insufficienza renale cronica in pazienti adulti.
- Trattamento dell’anemia sintomatica associata ad insufficienza renale cronica in pazienti adulti.
Tevagrastim è indicato per la riduzione della durata della neutropenia e dell’incidenza di neutropenia febbrile in pazienti trattati con chemioterapia citotossica standard per affezioni maligne (con l’eccezione della leucemia mieloide cronica e delle sindromi mielodisplastiche) e per la riduzione della durata della neutropenia in pazienti sottoposti a terapia mieloablativa seguita da trapianto di midollo osseo considerati a maggior rischio di neutropenia grave prolungata.
Tevagrastim è indicato per la riduzione della durata della neutropenia e dell’incidenza di neutropenia febbrile in pazienti trattati con chemioterapia citotossica standard per affezioni maligne (con l’eccezione della leucemia mieloide cronica e delle sindromi mielodisplastiche) e per la riduzione della durata della neutropenia in pazienti sottoposti a terapia mieloablativa seguita da trapianto di midollo osseo considerati a maggior rischio di neutropenia grave prolungata.
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