Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone
Vimpat è indicato come monoterapia nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in adulti, adolescenti e bambini a partire dai 2 anni di età con epilessia.
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- Posologia
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- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone - Che principio attivo ha Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone?
Ogni mL di soluzione per infusione contiene 10 mg di lacosamide.Ogni flaconcino da 20 mL di soluzione per infusione contiene 200 mg di lacosamide. Eccipienti con effetti noti: Ogni mL di soluzione per infusione contiene 2,99 mg di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone - Cosa contiene Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone?
Acqua per preparazioni iniettabili Sodio cloruro Acido cloridrico (per la regolazione del pH)
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone? A cosa serve?
Vimpat è indicato come monoterapia nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in adulti, adolescenti e bambini a partire dai 2 anni di età con epilessia. Vimpat è indicato come terapia aggiuntiva: • nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in adulti, adolescenti e bambini a partire dai 2 anni di età con epilessia; • nel trattamento delle crisi tonico-cloniche generalizzate primarie (PGTCS) in adulti, adolescenti e bambini a partire dai 4 anni di età con epilessia generalizzata idiopatica.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone?
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Preesistente blocco atrioventricolare (AV) di secondo o terzo grado.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone - Come si assume Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone?
Posologia Il medico deve prescrivere la formulazione e la concentrazione più appropriate a seconda del peso e della dose. La terapia con lacosamide può essere iniziata sia con la somministrazione orale (compresse o sciroppo) sia per via endovenosa (soluzione per infusione). La soluzione per infusione rappresenta un’alternativa per quei pazienti in cui non è temporaneamente possibile la somministrazione orale. La durata complessiva del trattamento con lacosamide per via endovenosa è a discrezione del medico; durante gli studi clinici lacosamide è stata somministrata tramite due infusioni giornaliere per un periodo massimo di 5 giorni in terapia aggiuntiva. Il passaggio dalla somministrazione endovenosa alla terapia orale o viceversa può essere effettuato direttamente, senza titolazione della dose. La dose complessiva giornaliera e la somministrazione suddivisa in due volte al giorno devono essere mantenute. Monitorare attentamente i pazienti con preesistenti difetti della conduzione cardiaca, in trattamento concomitante con farmaci che prolungano l’intervallo PR o con cardiopatie severe (per es. ischemia del miocardio, insufficienza cardiaca) quando la dose di lacosamide è superiore a 400 mg/die (si veda “Modo di somministrazione” qui sotto e il paragrafo 4.4). Lacosamide deve essere somministrata due volte al giorno (a circa 12 ore di distanza). La posologia raccomandata per adulti, adolescenti e bambini a partire dai 2 anni di età è sintetizzata nella tabella seguente.
Adolescenti e bambini con peso uguale o superiore a 50 kg, e adulti | ||
Dose iniziale | Titolazione (fasi incrementali) | Dose massima raccomandata |
Monoterapia: 50 mg due volte al giorno (100 mg/die) o 100 mg due volte al giorno (200 mg/die) | 50 mg due volte al giorno (100 mg/die) a intervalli settimanali | Monoterapia: fino a 300 mg due volte al giorno (600 mg/die) |
Terapia aggiuntiva: 50 mg due volte al giorno (100 mg/die) | Terapia aggiuntiva: fino a 200 mg due volte al giorno (400 mg/die) | |
Dose iniziale alternativa* (se applicabile): 200 mg di dose di carico iniziale seguiti da 100 mg due volte al giorno (200 mg/die) | ||
*Una dose di carico può essere utilizzata per iniziare il trattamento dei pazienti in quelle situazioni in cui il medico stabilisce che debba essere garantito un rapido raggiungimento dello steady state della concentrazione plasmatica di lacosamide e dell’effetto terapeutico. Questa deve essere somministrata sotto supervisione medica tenendo in considerazione l’incremento potenziale dell’incidenza di grave aritmia cardiaca e delle reazioni avverse a carico del sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.8). La somministrazione di una dose di carico non è stata studiata in condizioni acute come lo stato epilettico |
Bambini a partire dai 2 anni di età e adolescenti con peso inferiore a 50 kg | ||
Dose iniziale | Titolazione (fasi incrementali) | Dose massima raccomandata |
Monoterapia e terapia aggiuntiva: 1 mg/kg due volte al giorno (2 mg/kg/die) | 1 mg/kg due volte al giorno (2 mg/kg/die) a intervalli settimanali | Monoterapia: |
- fino a 6 mg/kg due volte al giorno (12 mg/kg/die) in pazienti da ≥ 10 kg a < 40 kg | ||
- fino a 5 mg/kg due volte al giorno (10 mg/kg/die) in pazienti da ≥ 40 kg a < 50 kg | ||
Terapia aggiuntiva: | ||
- fino a 6 mg/kg due volte al giorno (12 mg/kg/die) in pazienti da ≥ 10 kg a < 20 kg | ||
- fino a 5 mg/kg due volte al giorno (10 mg/kg/die) in pazienti da ≥ 20 kg a < 30 kg | ||
- fino a 4 mg/kg due volte al giorno (8 mg/kg/die) in pazienti da ≥ 30 kg a < 50 kg |
Settimana | Settimana 1 | Settimana 2 | Settimana 3 | Settimana 4 | Settimana 5 | Settimana 6 | ||
Dose prescritta | 0,1 mL/kg (1 mg/kg) | 0,2 mL/kg (2 mg/kg) | 0,3 mL/kg (3 mg/kg) | 0,4 mL/kg (4 mg/kg) | 0,5 mL/kg (5 mg/kg) | 0,6 mL/kg (6 mg/kg) | ||
Dose iniziale | Dose massima raccomandata | |||||||
Peso | Volume somministrato | |||||||
10 kg | 1 mL (10 mg) | 2 mL (20 mg) | 3 mL (30 mg) | 4 mL (40 mg) | 5 mL (50 mg) | 6 mL (60 mg) | ||
15 kg | 1,5 mL (15 mg) | 3 mL (30 mg) | 4,5 mL (45 mg) | 6 mL (60 mg) | 7,5 mL (75 mg) | 9 mL (90 mg) | ||
20 kg | 2 mL (20 mg) | 4 mL (40 mg) | 6 mL (60 mg) | 8 mL (80 mg) | 10 mL (100 mg) | 12 mL (120 mg) | ||
25 kg | 2,5 mL (25 mg) | 5 mL (50 mg) | 7,5 mL (75 mg) | 10 mL (100 mg) | 12,5 mL (125 mg) | 15 mL (150 mg) | ||
30 kg | 3 mL (30 mg) | 6 mL (60 mg) | 9 mL (90 mg) | 12 mL (120 mg) | 15 mL (150 mg) | 18 mL (180 mg) | ||
35 kg | 3,5 mL (35 mg) | 7 mL (70 mg) | 10,5 mL (105 mg) | 14 mL (140 mg) | 17,5 mL (175 mg) | 21 mL (210 mg) |
Settimana | Settimana 1 | Settimana 2 | Settimana 3 | Settimana 4 | Settimana 5 |
Dose prescritta | 0,1 mL/kg (1 mg/kg) | 0,2 mL/kg (2 mg/kg) | 0,3 mL/kg (3 mg/kg) | 0,4 mL/kg (4 mg/kg) | 0,5 mL/kg (5 mg/kg) |
Dose iniziale | Dose massima raccomandata | ||||
Peso | Volume somministrato | ||||
40 kg | 4 mL (40 mg) | 8 mL (80 mg) | 12 mL (120 mg) | 16 mL (160 mg) | 20 mL (200 mg) |
45 kg | 4,5 mL (45 mg) | 9 mL (90 mg) | 13,5 mL (135 mg) | 18 mL (180 mg) | 22,5 mL (225 mg) |
(1) La dose per gli adolescenti con peso ≥ 50 kg è la stessa di quella per gli adulti. |
Settimana | Settimana 1 | Settimana 2 | Settimana 3 | Settimana 4 | Settimana 5 | Settimana 6 |
Dose prescritta | 0,1 mL/kg (1 mg/kg) | 0,2 mL/kg (2 mg/kg) | 0,3 mL/kg (3 mg/kg) | 0,4 mL/kg (4 mg/kg) | 0,5 mL/kg (5 mg/kg) | 0,6 mL/kg (6 mg/kg) |
Dose iniziale | Dose massima raccomandata | |||||
Peso | Volume somministrato | |||||
10 kg | 1 mL (10 mg) | 2 mL (20 mg) | 3 mL (30 mg) | 4 mL (40 mg) | 5 mL (50 mg) | 6 mL (60 mg) |
15 kg | 1,5 mL (15 mg) | 3 mL (30 mg) | 4,5 mL (45 mg) | 6 mL (60 mg) | 7,5 mL (75 mg) | 9 mL (90 mg) |
Settimana | Settimana 1 | Settimana 2 | Settimana 3 | Settimana 4 | Settimana 5 |
Dose prescritta | 0,1 mL/kg (1 mg/kg) | 0,2 mL/kg (2 mg/kg) | 0,3 mL/kg (3 mg/kg) | 0,4 mL/kg (4 mg/kg) | 0,5 mL/kg (5 mg/kg) |
Dose iniziale | Dose massima raccomandata | ||||
Peso | Volume somministrato | ||||
20 kg | 2 mL (20 mg) | 4 mL (40 mg) | 6 mL (60 mg) | 8 mL (80 mg) | 10 mL (100 mg) |
25 kg | 2,5 mL (25 mg) | 5 mL (50 mg) | 7,5 mL (75 mg) | 10 mL (100 mg) | 12,5 mL (125 mg) |
Settimana | Settimana 1 | Settimana 2 | Settimana 3 | Settimana 4 |
Dose prescritta | 0,1 mL/kg (1 mg/kg) | 0,2 mL/kg (2 mg/kg) | 0,3 mL/kg (3 mg/kg) | 0,4 mL/kg (4 mg/kg) |
Dose iniziale | Dose massima raccomandata | |||
Peso | Volume somministrato | |||
30 kg | 3 mL (30 mg) | 6 mL (60 mg) | 9 mL (90 mg) | 12 mL (120 mg) |
35 kg | 3,5 mL (35 mg) | 7 mL (70 mg) | 10,5 mL (105 mg) | 14 mL (140 mg) |
40 kg | 4 mL (40 mg) | 8 mL (80 mg) | 12 mL (120 mg) | 16 mL (160 mg) |
45 kg | 4,5 mL (45 mg) | 9 mL (90 mg) | 13,5 mL (135 mg) | 18 mL (180 mg) |
Conservazione
Come si conserva Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone?
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
Avvertenze
Su Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone è importante sapere che:
Idea e comportamento suicida Sono stati riportati casi di idea e comportamento suicida in pazienti trattati con medicinali antiepilettici nelle loro diverse indicazioni. Una meta-analisi di studi clinici randomizzati e controllati verso placebo, eseguiti con medicinali antiepilettici, ha anche evidenziato un lieve incremento del rischio di idea e comportamento suicida. Il meccanismo di tale rischio non è noto e i dati disponibili non escludono la possibilità di un aumentato rischio con lacosamide. Pertanto, i pazienti devono essere monitorati per la comparsa di segni di idea e comportamento suicida e deve essere preso in considerazione un trattamento appropriato. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvisati di consultare il medico nel caso in cui emergano segni di idea o comportamento suicida (vedere paragrafo 4.8). Ritmo e conduzione cardiaca Durante gli studi clinici con lacosamide, è stato osservato un prolungamento dose-dipendente dell’intervallo PR. Lacosamide deve essere somministrata con cautela in pazienti con condizioni proaritmiche preesistenti quali pazienti con disturbi della conduzione cardiaca noti o con cardiopatie severe (per es. infarto/ischemia del miocardio, insufficienza cardiaca, cardiopatia strutturale o canalopatia cardiaca da difetti del canale del sodio) o pazienti trattati con medicinali che influenzino la conduzione cardiaca, tra cui medicinali antiaritmici e antiepilettici bloccanti i canali del sodio (vedere paragrafo 4.5), così come in pazienti anziani. In questi pazienti bisogna considerare di eseguire un ECG prima di un aumento della dose di lacosamide oltre 400 mg/die e dopo la titolazione di lacosamide allo steady state. Negli studi clinici di lacosamide controllati con placebo in pazienti con epilessia, non sono stati riportati fibrillazione o flutter atriale; tuttavia, entrambi sono stati riportati negli studi sull’epilessia in aperto e nell’esperienza post-marketing. Nell’esperienza post-marketing, è stato riportato blocco AV (incluso blocco AV di secondo grado o superiore). In pazienti con patologie proaritmiche è stata riportata tachiaritmia ventricolare. In casi rari questi eventi hanno portato ad asistolia, arresto cardiaco e morte in pazienti con patologie proaritimiche preesistenti. I pazienti devono essere messi a conoscenza dei sintomi dell’aritmia cardiaca (per es. polso lento, accelerato o irregolare, palpitazioni, respiro affannoso, sensazione di stordimento e svenimento). I pazienti devono essere avvisati di consultare immediatamente il medico qualora si presentino questi sintomi. Capogiro Il trattamento con lacosamide è associato alla comparsa di capogiro, che può aumentare il rischio di lesioni accidentali o cadute. I pazienti pertanto devono essere avvisati di prestare cautela fino a quando non hanno familiarizzato con i potenziali effetti del medicinale (vedere paragrafo 4.8). Eccipienti Questo medicinale contiene 59,8 mg di sodio per flaconcino, equivalente al 3% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Possibilità di nuovo esordio o di peggioramento di crisi miocloniche Sono stati segnalati casi di nuovo esordio o peggioramento di crisi miocloniche sia in pazienti adulti che pediatrici con PGTCS, in particolare in fase di titolazione. Nei pazienti che presentano più tipologie di crisi, l’osservazione del beneficio derivato dal controllo di un tipo di crisi deve essere valutato alla luce di un eventuale peggioramento osservato in un altro tipo di crisi. Possibilità di peggioramento elettroclinico in determinate sindromi epilettiche pediatriche La sicurezza e l'efficacia di lacosamide in pazienti pediatrici con sindromi epilettiche, in cui crisi focali e generalizzate possono coesistere, non è stata determinata.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone?
Lacosamide deve essere somministrata con cautela in pazienti trattati con medicinali che notoriamente portano ad un prolungamento dell’intervallo PR (inclusi medicinali antiepilettici bloccanti i canali del sodio) e in pazienti trattati con antiaritmici. Tuttavia, l’analisi dei sottogruppi negli studi clinici non ha evidenziato un prolungamento più marcato dell’intervallo PR nei pazienti in trattamento concomitante con carbamazepina o lamotrigina. Dati in vitro I dati sperimentali suggeriscono per lacosamide un basso potenziale di interazione. Gli studi effettuati in vitro indicano che lacosamide, alle concentrazioni plasmatiche osservate negli studi clinici, non determina induzione dei citocromi CYP1A2, CYP2B6 e CYP2C9 né inibizione dei citocromi CYP1A1, CYP1A2, CYP2A6, CYP2B6, CYP2C8, CYP2C9, CYP2D6 e CYP2E1. Uno studio condotto in vitro ha dimostrato che lacosamide non viene trasportata dalla P-glicoproteina a livello intestinale. Dati in vitro dimostrano che i citocromi CYP2C9, CYP2C19 e CYP3A4 sono in grado di catalizzare la formazione del metabolita O-demetilato. Dati in vivo Lacosamide non inibisce o induce i citocromi CYP2C19 e CYP3A4 in maniera clinicamente rilevante. Lacosamide non ha influenzato l’AUC di midazolam (metabolizzato dal citocromo CYP3A4, lacosamide somministrata alla dose di 200 mg due volte al giorno), ma la Cmax di midazolam è risultata lievemente incrementata (30%). Lacosamide non ha avuto effetto sulla farmacocinetica di omeprazolo (metabolizzato dai citocromi CYP2C19 e CYP3A4, lacosamide somministrata alla dose di 300 mg due volte al giorno). L’inibitore del CYP2C19 omeprazolo (40 mg una volta a giorno) non ha dato luogo ad una variazione clinicamente rilevante dell’esposizione a lacosamide. Di conseguenza, è improbabile che inibitori moderati del CYP2C19 influenzino l’esposizione sistemica a lacosamide in maniera clinicamente rilevante. Si raccomanda cautela nel trattamento concomitante con potenti inibitori del CYP2C9 (ad es. fluconazolo) e del CYP3A4 (ad es. itraconazolo, ketoconazolo, ritonavir, claritromicina), che possono portare ad un incremento nell’esposizione sistemica a lacosamide. Tali interazioni non sono state accertate in vivo, ma sono possibili sulla base dei dati in vitro. Potenti induttori enzimatici quali rifampicina o l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono ridurre moderatamente l’esposizione sistemica di lacosamide. Di conseguenza, ogni trattamento con questi induttori enzimatici deve essere iniziato o sospeso con cautela. Medicinali antiepilettici Negli studi di interazione, lacosamide non ha influenzato in maniera significativa le concentrazioni plasmatiche di carbamazepina ed acido valproico. I livelli plasmatici di lacosamide non sono stati alterati da carbamazepina e da acido valproico. Analisi farmacocinetiche di popolazione in gruppi di età diversi hanno evidenziato che il trattamento concomitante con altri medicinali antiepilettici noti per essere degli induttori enzimatici (carbamazepina, fenitoina, fenobarbitale, a diversi dosaggi) ha ridotto l’esposizione sistemica complessiva di lacosamide del 25% negli adulti e del 17% nei pazienti pediatrici. Contraccettivi orali In uno studio di interazione non è stata riscontrata alcuna interazione clinicamente rilevante tra lacosamide e i contraccettivi orali etinilestradiolo e levonorgestrel. Le concentrazioni di progesterone non hanno subito influenze quando i due medicinali sono stati somministrati contemporaneamente. Altre Studi di interazione hanno dimostrato che lacosamide non ha alcun effetto sulla farmacocinetica di digossina. Non vi è alcuna interazione clinicamente rilevante tra lacosamide e metformina. La somministrazione contemporanea di warfarin con lacosamide non risulta in un cambiamento clinicamente rilevante nella farmacocinetica e nella farmacodinamica di warfarin. Sebbene non siano disponibili dati riguardanti l’interazione di lacosamide con l’alcol, un effetto farmacodinamico non può essere escluso. Lacosamide presenta un basso legame con le proteine plasmatiche (meno del 15%). Di conseguenza, la presenza di interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali mediante competizione per i siti di legame con le proteine è considerata improbabile.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereVimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone?
Donne in età fertile In caso di donne in età fertile che assumono lacosamide i medici devono discutere di pianificazione famigliare e contraccezione (vedere Gravidanza). Se una donna decide di intraprendere una gravidanza, l’uso di lacosamide dovrà essere attentamente rivalutato. Gravidanza Rischio correlato all’epilessia ed ai medicinali antiepilettici in generale Per tutti i medicinali antiepilettici, è stato dimostrato che nella progenie delle donne con epilessia sottoposte a trattamento, la prevalenza di malformazioni è da due a tre volte superiore rispetto a quella, approssimativamente del 3%, della popolazione generale. Nella popolazione trattata, un aumento delle malformazioni è stato osservato nelle donne sottoposte a politerapia; tuttavia, non è stato possibile comprendere fino a che punto tali malformazioni fossero causate dal trattamento e/o dalla patologia. Inoltre, una terapia antiepilettica efficace non deve essere interrotta, in quanto una esacerbazione della malattia può essere nociva sia per la madre che per il feto. Rischio correlato a lacosamide Non esistono dati adeguati riguardanti l’utilizzo di lacosamide in donne in gravidanza. Dagli studi condotti sugli animali non risultano effetti teratogeni nei ratti o nei conigli, mentre sono stati osservati effetti embriotossici nei ratti e nei conigli in seguito alla somministrazione di dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per la specie umana non è noto. Lacosamide non deve essere somministrata durante la gravidanza se non in caso di effettiva necessità (se il beneficio per la madre risulta chiaramente superiore al potenziale rischio per il feto). Se una donna sta pianificando una gravidanza, l’utilizzo di questo medicinale deve essere accuratamente rivalutato. Allattamento Lacosamide è escreta nel latte materno umano. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Si raccomanda di interrompere l’allattamento al seno durante il trattamento con lacosamide. Fertilità Nei ratti non sono state osservate reazioni avverse sulla fertilità maschile o femminile o sulla riproduzione a dosi che hanno comportato una esposizione plasmatica (AUC) fino a circa 2 volte l’AUC plasmatica nell’uomo conseguente alla somministrazione della dose massima raccomandata per l’uomo (MRHD).
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone?
Sintomi I sintomi osservati dopo un sovradosaggio accidentale o intenzionale di lacosamide sono principalmente associati al SNC e al sistema gastrointestinale. • I tipi di reazioni avverse manifestatisi nei pazienti esposti a dosi di lacosamide superiori a 400 mg fino a 800 mg non erano clinicamente diversi da quelli dei pazienti trattati con le dosi raccomandate. • Le reazioni riportate dopo un’assunzione superiore a 800 mg sono capogiro, nausea, vomito, crisi (crisi tonico-cloniche generalizzate, stato epilettico). Sono stati anche osservati disturbi della conduzione cardiaca, shock e coma. Sono stati riportati decessi in pazienti in seguito all’assunzione di un singolo sovradosaggio acuto di diversi grammi di lacosamide. Gestione Non esiste un antidoto specifico per il sovradosaggio di lacosamide. La gestione del sovradosaggio deve comprendere misure generali di supporto e, se necessario, può includere l’emodialisi (vedere paragrafo 5.2).
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone? - Come tutti i medicinali, Vimpat 10 mg/ml soluzione per infusione – 10 mg/ml – soluzione per infusione – uso endovenoso – flaconcino (vetro) 20 ml 1 flacone può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Riassunto del profilo di sicurezza In base ad una metanalisi degli studi clinici controllati verso placebo in terapia aggiuntiva, condotti in 1308 pazienti con crisi ad esordio parziale, il 61,9% dei pazienti randomizzati al gruppo lacosamide ed il 35,2% di quelli randomizzati al gruppo placebo hanno riportato almeno una reazione avversa. Le reazioni avverse più frequentemente riportate (≥ 10%)in seguito a trattamento con lacosamide sono state: capogiro, cefalea, nausea e diplopia. Tali reazioni erano solitamente di intensità da lieve a moderata. Alcune erano dose-dipendenti e miglioravano con la riduzione della dose. L’incidenza e la severità delle reazioni avverse riguardanti il sistema nervoso centrale (SNC) ed il tratto gastrointestinale (GI) normalmente diminuivano nel tempo. In tutti questi studi clinici controllati, la percentuale di pazienti che ha interrotto la terapia a causa di reazioni avverse è stata del 12,2% per i pazienti randomizzati al gruppo lacosamide e dell’1,6% per i pazienti randomizzati al gruppo placebo. La reazione avversa che più comunemente ha determinato l’interruzione della terapia è stata il capogiro. L’incidenza delle reazioni avverse a carico del sistema nervoso centrale, come il capogiro, può essere più elevata a seguito di una dose di carico. Sulla base dell'analisi dei dati provenienti da uno studio clinico di non-inferiorità sulla monoterapia che metteva a confronto lacosamide a carbamazepina a rilascio controllato (RC), le reazioni avverse più frequentemente riportate (≥ 10%) per lacosamide sono state cefalea e capogiro. Il tasso di interruzione dovuta a reazioni avverse è stato del 10,6% per i pazienti trattati con lacosamide e del 15,6% per i pazienti trattati con carbamazepina RC. Il profilo di sicurezza di lacosamide in uno studio condotto in pazienti di età ≥ 4 anni con epilessia generalizzata idiopatica e PGTCS è risultato coerente con il profilo di sicurezza di una metanalisi degli studi clinici controllati verso placebo su crisi ad esordio parziale. Ulteriori reazioni avverse segnalate nei pazienti con PGTCS sono state epilessia mioclonica (2,5% nel gruppo lacosamide e 0% nel gruppo placebo) e atassia (3,3% nel gruppo lacosamide e 0% nel gruppo placebo). Le reazioni avverse più frequentemente riportate sono state capogiro e sonnolenza. Le reazioni avverse più comuni che hanno determinato l’interruzione della terapia con lacosamide sono state capogiro e idea suicida. Il tasso di interruzione dovuta a reazioni avverse è stato del 9,1% nel gruppo lacosamide e del 4,1% nel gruppo placebo. Tabella delle reazioni avverse Nella tabella seguente sono elencate per frequenza le reazioni avverse segnalate nel corso degli studi clinici e nell’esperienza post-marketing. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100 fino a < 1/10); non comune (≥ 1/1000 fino a < 1/100) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune | Comune | Non comune | Non nota |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Agranulocitosi(1) | |||
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità al farmaco(1) | Reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)(1,2) | ||
Disturbi psichiatrici | Depressione Stato confusionale Insonnia(1) | Aggressività Agitazione(1) Umore euforico(1) Disturbo psicotico(1) Tentato suicidio(1) Idea suicida Allucinazione(1) | ||
Patologie del sistema nervoso | Capogiro Cefalea | Crisi miocloniche(3) Atassia Disturbo dell’equilibrio Compromissione della memoria Disturbo cognitivo Sonnolenza Tremore Nistagmo Ipoestesia Disartria Disturbo dell’attenzione Parestesia | Sincope(2) Coordinazione anormale Discinesia | Convulsione |
Patologie dell’occhio | Diplopia | Visione offuscata | ||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Vertigine Tinnito | |||
Patologie cardiache | Blocco atrioventricolare(1,2) Bradicardia(1,2) Fibrillazione atriale(1,2) Flutter atriale(1,2) | Tachiaritmia ventricolare (1) | ||
Patologie gastrointestinali | Nausea | Vomito Stipsi Flatulenza Dispepsia Bocca secca Diarrea | ||
Patologie epatobiliari | Anormalità nei test di funzionalità epatica(2) Aumento degli enzimi epatici (> 2x LSN) (1) | |||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Prurito Eruzione cutanea(1) | Angioedema(1) Orticaria(1) | Sindrome di Stevens-Johnson(1) Necrolisi epidermica tossica(1) | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Spasmi muscolari | |||
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione | Alterazione dell’andatura Astenia Stanchezza Irritabilità Sentirsi ubriaco Dolore o fastidio in sede di iniezione(4) Irritazione(4) | Eritema(4) | ||
Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da procedura | Cadute Lacerazione della cute Contusione |
Codice AIC
038919167
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
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