Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml
E' indicato per il trattamento ed il controllo di endo ed ectoparassiti in bovini (nematodi gastrointestinali, vermi polmonari, altri nematodi, parassiti esterni, pidocchi ematofagi, acari della rogna dei bovini), ovini (nematodi gastrointestinali e polmonari, estro ovino, acari) e suini (nematodi gastrointestinali, vermi polmonari, pidocchi, acari).
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- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Effetti indesiderati
- Specie di destinazione
- Tempi di attesa
- Categoria farmacoterapeutica
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml - Che principio attivo ha Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml?
Ivermectina 10 mg/ml.
Eccipienti
Composizione di Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml - Cosa contiene Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml?
Q.b. a 1 ml.
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml? A cosa serve?
E' indicato per il trattamento ed il controllo di endo ed ectoparassiti in bovini (nematodi gastrointestinali, vermi polmonari, altri nematodi, parassiti esterni, pidocchi ematofagi, acari della rogna dei bovini), ovini (nematodi gastrointestinali e polmonari, estro ovino, acari) e suini (nematodi gastrointestinali, vermi polmonari, pidocchi, acari). BOVINI. Nematodi gastrointestinali (adulti e larve al quarto stadio): Ostertagia ostertagi (incluse le larve inibite), Ostertagia lyrata, Haemonchus placei, Trichostrongylus axei, Trichostrongylus colubriformis, Cooperia oncophora, Cooperia punctata, Cooperia pectinata, Cooperia spp., Oesophagostomum radiatum, Bunostomum phlebotomum, Nematodirus helvetianus (adulti), N. spathiger (adulti), Strongyloides papillosus (adulti), Toxocara (Neoascaris) vitulorum (adulti). Vermi polmonari (adulti e larve al quarto stadio): Dictyocaulus viviparus (incluse le larve inibite). Altri nematodi: Parafilaria bovicola, Thelazia spp. (adulti). Parassiti esterni: Hypoderma bovis e H. lineatum (stadi larvali). Pidocchi: Linognathus vituli, Haematopinus eurysternus, Solenopotes capillatus, come ausilio nel controllo dei mallofagi appartenenti alla specie Damalinia bovis. Acari: Psoroptes ovis (sin. P. communis var. bovis), Sarcoptes scabiei var. bovis, come ausilio nel controllo di Chorioptes bovis. Il prodotto, se somministrato alla dose raccomandata di 1 ml/50 kg p.c., controlla reinfestazioni sostenute da Haemonchus placei e Cooperia spp. che hanno luogo nei primi 14 giorni dal trattamento, da Ostertagia ostertagi ed Oesophagostomum radiatum che hanno luogo nei primi 21 giorni dal trattamento e da Dictyocaulus viviparus che hanno luogo nei primi 28 giorni dal trattamento. Quando trattare nelle zone in cui e' presente l'ipodermosi: l'ivermectina e' altamente efficace su tutti gli stadi larvali dell'ipodermosi bovina. E' importante tuttavia la scelta appropriata del periodo di trattamento. Per ottenere i migliori risultati, i bovini dovrebbero essere trattati subito dopo la stagione estiva (quando cioe' gli insetti hanno perso la loro vitalita'). La distruzione delle larve di Hypoderma nel periodo in cui queste sono localizzate in aree vitali puo' determinare reazioni indesiderate fra ospite e parassita. L'uccisione di Hypoderma lineatum quando si trova nei tessuti esofagei puo' determinare timpanismo; l'uccisione di Hypoderma bovis quando si trova nel canale vertebrale puo' determinare barcollamento o paralisi. Tali reazioni non sono dovute in modo specifico al trattamento con il farmaco, ma possono avvenire con qualsiasi trattamento in grado di distruggere le larve. I bovini trattati con ivermectina subito dopo la stagione estiva, possono essere trattati nuovamente con ivermectina durante l'inverno per gli endoparassiti, gli acari della rogna e i pidocchi, senza alcun pericolo di reazioni indesiderate dovute alle larve di Hypoderma. Si raccomanda di effettuare un appropriato programma di intervento. Un primo trattamento per l'ipodermosi effettuato alla fine dell'estate, ne consente un secondo durante l'inverno contro i parassiti esterni, senza temere le reazioni conseguenti alla morte delle larve di Hypoderma. OVINI. Nematodi gastrointestinali: Haemonchus contortus (adulti, L4, L3), Ostertagia circumcincta (adulti, L4, L3), O. trifurcata (adulti, L4), Trichostrongylus axei (adulti), T. colubriformis (adulti, L4, L3), T. vitrinus (adulti), Nematodirus filicollis (adulti, L4), N. spathiger (L4, L3), Cooperia curticei (adulti, L4), Oesophagostomum columbianum (adulti, L4, L3), O. venulosum (adulti), Chabertia ovina (adulti, L4, L3), Trichiuris ovis (adulti), Strongyloides papillosus (L4, L3), Gaigeria pachyscelis (adulti, L4, L3). Nematodi polmonari: Dictyocaulus filaria (adulti, L4, L3), Protostrongylus rufescens (adulti). Estro ovino: tutte le forme larvali di Oestrus ovis. Acari: Sarcoptes scabiei, Psoroptes communis var. ovis, Psorergates ovis. Una singola iniezione riduce in modo marcato il numero di Psoroptes communis var. ovis e spesso porta alla riduzione della sintomatologia clinica della rogna. Due iniezioni, a distanza di 7 giorni una dall'altra, sono necessarie per eliminare gli acari vivi. SUINI. Nematodi gastrointestinali (adulti e larve al quarto stadio): Ascaris suum, Hyostrongylus rubidus, Oesophagostomum spp., Strongyloides ransomi (adulti), come ausilio nel controllo dei nematodi ematofagi appartenenti alla specie Trichiuris suis (adulti). Il prodotto se somministrato alle scrofe 7-14 giorni prima del parto controlla efficacemente la trasmissione transmammaria ai suinetti delle infestazioni da Strongyloides ransomi. Vermi polmonari (adulti): Metastrongylus spp. Pidocchi: Haematopinus suis. Acari: Sarcoptes scabiei var. suis.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml?
Non utilizzare in animali con ipersensibilita' nota all'ivermectina o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml - Come si assume Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml?
BOVINI: 1 ml ogni 50 kg peso vivo (pari a 200 mcg di ivermectina/kg p.v.). L'iniezione va effettuata in posizione craniale o caudale rispetto alla spalla. Si raccomanda l'utilizzo di un ago sterile calibro 16, da 15 a 20 mm. OVINI: 0,5 ml ogni 25 kg peso vivo (pari a 200 mcg di ivermectina/kg p.v.). Somministrare con qualsiasi siringa standard automatica o a dosaggio singolo, rispettando le normali condizioni di asepsi. SUINI: 1 ml ogni 33 kg peso vivo (pari a 300 mcg di ivermectina/kg p.v.). Somministrare nella parte dorsale del collo con qualsiasi siringa standard automatica o a dosaggio singolo, rispettando le normali condizioni di asepsi. Suddividere dosi superiori a 10 ml in due punti di inoculo per ridurre i disturbi occasionali e le reazioni locali. Per assicurare un corretto dosaggio, il peso corporeo deve essere determinato nel modo piu' accurato possibile.
Conservazione
Come si conserva Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml?
Conservare i flaconi nelle scatole per proteggerli dalla luce. Periodo di validita' dopo prima apertura del condizionamento primario: 12 mesi.
Avvertenze
Su Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml è importante sapere che:
Negli ovini si raccomanda una adeguata vaccinazione nei confronti delle infezioni clostridiche. I trattamenti devono essere effettuati sugli animali confinati in recinti e le feci dei 3 giorni successivi al trattamento vanno rimosse con sistemi a secco evitando accuratamente ogni lavaggio con acqua. Nei suini, all'inizio di qualsiasi programma di controllo antiparassitario, e' importante trattare tutti gli animali da riproduzione presenti nel gruppo. Dopo il trattamento iniziale, impiegare il farmaco con regolarita' trattando scrofe e scrofette 7-14 giorni prima dell'accoppiamento ed anche 7-14 giorni prima del parto, per minimizzare l'infestazione dei suinetti. Trattare i verri almeno due volte l'anno a seconda della gravita' dell'infestazione. Si raccomanda di trattare tutti i suini all'ingrasso prima dell'immissione nei recinti da ingrasso non infestati e comunque qualora si dovessero riscontrare episodi di endo ed ectoparassitosi. Particolari attenzioni devono essere adottate per evitare che l'impiego troppo frequente e ripetuto di antielmintici per un lungo periodo di tempo e il sottodosaggio dovuto ad una sottostima del peso vivo o ad una errata somministrazione del prodotto, aumentino il rischio di sviluppo delle resistenze e quindi determinino l'inefficacia del medicinale veterinario. Casi clinici sospetti di resistenza ad antielmintici devono essere ulteriormente esaminati usando test appropriati. Laddove i risultati dei test suggeriscono in modo evidente la resistenza ad un particolare antielmintico, si deve usare un antielmintico appartenente ad un'altra classe farmacologica o che abbia una diversa modalita' d'azione. La resistenza all'ivermectina nei nematodi gastrointestinali delle specie suina, ovina e bovina e' conosciuta. Pertanto, l'uso del prodotto si dovrebbe basare sulle informazioni epidemiologiche locali d'allevamento in merito alla sensibilita' dei nematodi e sui consigli su come limitare l'instaurarsi di ulteriori fenomeni di resistenza agli antielmintici. Si raccomanda di usare particolare attenzione per prevenire il trasferimento della parassitosi ad animali sani o luoghi non infestati, dato che l'effetto dell'ivermectina sugli acari non e' immediato. Gli animali appena trattati non dovrebbero essere spostati in luoghi indenni od esposti a contatto con soggetti sani per almeno una settimana dopo il completamento del trattamento. Quando si utilizza il prodotto si devono tenere in considerazione le politiche antielmintiche sia generali che locali. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto: lavarsi le mani dopo l'impiego del prodotto. Evitare l'ingestione e il contatto con la pelle e con gli occhi. In caso di contatto accidentale sciacquare abbondantemente con acqua e sapone. Le persone con ipersensibilita' accertata all'ivermectina devono evitare contatti con il medicinale veterinario.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml?
Il farmaco puo' essere somministrato contemporaneamente al vaccino antiaftoso o ai vaccini per le clostridiosi, senza provocare reazioni indesiderate. Negli ovini il prodotto puo' essere usato contemporaneamente alla sospensione di rafoxanide per via orale ed al rafoxanide iniettabile praticando l'iniezione in un sito di inoculo differente. Altri prodotti ad uso parenterale devono essere somministrati in punti di inoculo diversi. Non usare GABA agonisti nel trattamento delle intossicazioni accidentali da ivermectina.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereTolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml?
Non utilizzare in vacche in asciutta, in riproduzione ed in lattazione il cui latte o derivati siano destinati al consumo umano. Nelle pecore di razze da latte impiegare il prodotto soltanto nelle femmine in asciutta e, comunque, non nei 60 giorni antecedenti la data prevista del parto.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml? - Come tutti i medicinali, Tolomec – 10 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, ovini, suini 1 flacone pp da 200 ml può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
In seguito al trattamento con prodotti a base di ivermectina, possono manifestarsi alcuni disturbi transitori quali senso di fastidio nei bovini, dolorabilita' a volte intensa negli ovini e tumefazioni nel punto d'inoculo.
Specie di destinazione
Bovini, ovini, suini.
Tempi di attesa
Carn, visceri. Bovini: 49 giorni. Ovini: 12 giorni. Suini: 14 giorni. Non utilizzare in vacche in asciutta, in riproduzione ed in lattazione il cui latte o derivati siano destinati al consumo umano. Nelle pecore di razze da latte impiegare il prodotto soltanto nelle femmine in asciutta e, comunque, non nei 60 giorni antecedenti la data prevista del parto.
Categoria Farmacoterapeutica
Endectocidi. Lattoni macrociclici. Avermectine.
Codice AIC
103828099
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
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