Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse
Il Tamoxifene è indicato nel trattamento del carcinoma mammario.
- Indice di navigazione
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse - Che principio attivo ha Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse?
Una compressa contiene: Tamoxifene EG 10 mg: principio attivo: tamoxifene citrato 15.2 mg pari a tamoxifene 10 mg Tamoxifene EG 20 mg: principio attivo: tamoxifene citrato 30.4 mg pari a tamoxifene 20 mg Eccipienti con effetti noti: lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse - Cosa contiene Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse?
Lattosio, Amido di mais, Gelatina, Croscarmellosa sodica, Magnesio stearato. Componenti della filmatura: Ipromellosa, Macrogol 300, Titanio diossido.
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse? A cosa serve?
Il Tamoxifene è indicato nel trattamento del carcinoma mammario.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse?
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1. Gravidanza. (vedere paragrafo 4.6). Allattamento (vedere paragrafo 4.6). Terapia preventiva in pazienti ad alto rischio di cancro mammario. Carcinoma duttale in sito in donne che richiedano una concomitante terapia anticoagulante o che presentino un'anamnesi di trombosi venosa profonda o embolia polmonare. Bambini e adolescenti.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse - Come si assume Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse?
Pazienti in età adulta e anziani Da 20 a 40 mg in una o due somministrazioni giornaliere. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Tamoxifene EG nei bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione Uso orale. Le compresse non devono essere masticate e devono essere assunte con una quantità sufficiente di liquido (ad esempio 1 bicchiere d'acqua), durante i pasti. Durata del trattamento Il trattamento con tamoxifene è una terapia a lungo termine e deve essere prescritto da un medico specializzato in oncologia.
Conservazione
Come si conserva Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse?
Conservare a temperatura inferiore a 30°C e al riparo dalla luce
Avvertenze
Su Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse è importante sapere che:
In caso di grave trombocitopenia, leucopenia o ipercalcemia è necessario procedere ad una valutazione individuale del rapporto rischio / beneficio e, se la somministrazione è effettivamente necessaria, si deve prevedere un monitoraggio medico particolarmente stretto. Durante il trattamento con tamoxifene, l’emocromo, la calcemia e la funzionalità epatica devono essere controllati regolarmente. Data la possibile comparsa di ipertrigliceridemia durante il trattamento con tamoxifene, può essere opportuno controllare i livelli sierici dei trigliceridi. Si può verificare arresto del flusso mestruale in pazienti in pre-menopausa il che non pregiudica l’attività antitumorale del farmaco. Poiché il tamoxifene determina un aumento del rischio di iperplasia, polipi e tumori maligni dell'endometrio (compresi i tumori maligni misti di Müller), le cause di sanguinamenti vaginali in post-menopausa e di sanguinamenti irregolari durante la menopausa devono essere chiarite immediatamente. L’incidenza ed il quadro di queste alterazioni suggeriscono un meccanismo di base correlato alle proprietà estrogeniche di Tamoxifene. È consigliabile, quindi che le pazienti in corso di terapia vengano sottoposte a visite ginecologiche. All’inizio e durante la terapia con tamoxifene la paziente deve sottoporsi ad un esame oftalmologico. In corso di studi clinici sono stati osservati casi isolati di malignità secondarie in organi diversi dall'endometrio e dalla mammella controlaterale dopo un trattamento con tamoxifene. A tutt’oggi non è stato possibile stabilire un collegamento causale con il tamoxifene, per cui il significato clinico di questi risultati non è chiaro. Le pazienti in trattamento con tamoxifene devono essere istruite ad avvisare immediatamente il proprio medico qualora avvertano uno qualsiasi dei seguenti sintomi: intorpidimento del volto o debolezza delle braccia o delle gambe e problemi della parola o della visione che potrebbero indicare un ictus cerebri. Lo stesso in caso di dolore toracico o dispnea che potrebbero essere sintomi di embolia polmonare, o se si presenta dolore addominale o un sanguinamento vaginale anormale che potrebbero indicare un possibile cancro dell'utero. Anche in caso di tosse e dispnea che potrebbero essere sintomi di una polmonite interstiziale le pazienti dovranno essere istruite ad avvisare il proprio medico. Deve essere richiesto alle pazienti se esse abbiano avuto una storia pregressa di ictus cerebri, di eventi simili all'ictus, eventi tromboembolici o cancro dell'utero. La decisione di iniziare la terapia con tamoxifene in pazienti con carcinoma duttale in situ deve essere discussa con le pazienti, valutando insieme a loro i potenziali rischi e benefici. È stato dimostrato in letteratura che i metabolizzatori lenti di CYP2D6 (del citocromo P450) presentano un livello plasmatico più basso di endoxifene. L’endoxifene è uno dei più importanti metaboliti attivi del tamoxifene (vedere paragrafo 5.2). La somministrazione concomitante di medicinali che inibiscono CYP2D6 può determinare una riduzione dei livelli del metabolita attivo endoxifene. Di conseguenza la somministrazione di forti inibitori dell'enzima CYP2D6 (ad.es. paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o bupropione) deve, se possibile, essere evitata durante il trattamento con tamoxifene. Informazioni importanti su alcuni eccipienti Tamoxifene EG contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Per chi svolge attività sportiva: l'uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse?
Durante il trattamento con tamoxifene non è ammessa l’assunzione di preparati ormonali, in particolare quelli contenenti estrogeni, perché è possibile una riduzione degli effetti di entrambi i farmaci. In seguito all’uso concomitante di tamoxifene e dell’inibitore dell’aromatasi letrozolo è stata osservata una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di letrozolo del 37%. Durante la terapia adiuvante, l’uso concomitante di tamoxifene ed inibitori dell’aromatasi non ha prodotto alcun miglioramento degli effetti rispetto alla terapia con tamoxifene da solo. La somministrazione concomitante di tamoxifene e un inibitore dell’aggregazione piastrinica deve essere evitata per non aumentare il rischio emorragico in corso di un’eventuale fase trombocitopenica. La somministrazione concomitante di tamoxifene e anticoagulanti cumarinici può portare ad un’alterazione del rapporto di coagulazione (prolungamento del tempo di protrombina). La somministrazione concomitante di questi medicinali richiede pertanto un attento monitoraggio della coagulazione (soprattutto all’inizio del trattamento). Vi sono indicazioni di un aumento dell’incidenza di eventi tromboembolici, inclusi la trombosi venosa profonda e l'embolia polmonare, durante il trattamento con tamoxifene (vedere paragrafo 4.8). La frequenza aumenta in caso di chemioterapia concomitante. Il tamoxifene e i suoi principali metaboliti sono potenti inibitori dell'ossidasi del sistema del citocromo P-450. L'effetto del tamoxifene sul metabolismo e l'eliminazione di altri agenti citotossici che sono attivati da tali enzimi, come la ciclofosfamide, è ignoto. Il tamoxifene viene metabolizzato mediante demetilazione, catalizzata dall’enzima CYP3A4. E' stato riportato in letteratura che le interazioni farmacocinetiche con sostanze che inducono il CYP3A4 (come la rifampicina) comporta una riduzione dei livelli plasmatici di tamoxifene. Non è nota la rilevanza clinica di questa interazione. È stata riportata in letteratura l’interazione farmacocinetica con gli inibitori di CYP2D6 (citocromo P450), che determina una riduzione del 65-75% dei livelli plasmatici di una delle forme più attive del farmaco(ovvero dell’endoxifene). In uno studio è stata riportata una riduzione dell'efficacia del tamoxifene somministrato in associazione con alcuni antidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (p.es. paroxetina). Dato che non si può escludere una riduzione dell'effetto del tamoxifene, si deve evitare quanto più possibile la contestuale somministrazione di potenti inibitori di CYP2D6 (p. es. paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o bupropione) (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereTamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse?
Gravidanza Il Tamoxifene è controindicato in gravidanza (vedere paragrafo 4.3). L’esperienza con l’uso di tamoxifene durante la gravidanza è insufficiente. Sebbene non sia stata stabilita alcuna relazione causale con il farmaco, sono stati segnalati pochi casi di aborti spontanei, anomalie congenite e morti fetali in pazienti che avevano assunto Tamoxifene. Negli studi di tossicità sul ciclo riproduttivo nel ratto, coniglio e scimmia, il tamoxifene non ha mostrato potenziale teratogeno. Gli studi effettuati sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Nei modelli sperimentali di sviluppo del tratto riproduttivo fetale del roditore, tamoxifene è stato associato a modificazioni simili a quelle causate da estradiolo, etinilestradiolo, clomifene e dietilstilbestrolo (DES). Sebbene la rilevanza clinica di tali modificazioni non sia nota, alcune di queste, specialmente l’adenosi vaginale, sono simili a quelle osservate nelle donne giovani che, nella vita intrauterina avevano subito l’esposizione a DES e che presentano un rischio di 1:1000 di sviluppare un carcinoma a cellule chiare della vagina o della cervice. Solo un piccolo numero di pazienti è stato esposto a tamoxifene in corso di gravidanza. Non è stato riportato che tale esposizione abbia causato una successiva adenosi vaginale o carcinoma a cellule chiare della vagina o della cervice nelle donne giovani che avevano subito l’esposizione a tamoxifene nella vita intrauterina. Prima dell’inizio del trattamento dovrà pertanto essere esclusa una possibile gravidanza. Le pazienti devono essere informate della necessità di evitare una gravidanza durante il trattamento con Tamoxifene e, se sessualmente attive, devono usare contraccettivi di barriera o altri metodi contraccettivi non ormonali durante il trattamento e per minimo due mesi dalla conclusione del trattamento (vedere anche paragrafo 4.5). Le pazienti in premenopausa, prima di iniziare il trattamento, devono essere sottoposte ad attenti controlli per escludere la possibilità di una gravidanza in atto. Le pazienti devono essere informate dei rischi potenziali per il feto qualora si instaurasse una gravidanza durante il trattamento con Tamoxifene o nei due mesi successivi all’interruzione della terapia. Allattamento Una dose di tamoxifene da 20 mg due volte al giorno induce un’inibizione della lattazione umana. La produzione di latte non ricomincia alla sospensione del trattamento. Non è inoltre noto se il tamoxifene viene escreto nel latte materno umano. Il tamoxifene è pertanto controindicato durante l’allattamento. Se il trattamento è necessario bisogna evitare di allattare il proprio figlio al seno.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse?
Sintomi di intossicazione Sono disponibili Pochi dati in seguito alla somministrazione di dosi da 160 mg/m² al giorno e superiori si sono verificate alterazioni elettrocardiografiche (prolungamento dell’intervallo QT). La somministrazione di 300 mg/m²/die ha causato la comparsa di neurotossicità (tremori, iperreflessia, andatura instabile e capogiri). Teoricamente un sovradosaggio dovrebbe manifestarsi con un’esaltazione degli effetti collaterali di tipo antiestrogenico. Studi condotti in animali da esperimento hanno dimostrato che un sovradosaggio elevato (100-200 volte la dose giornaliera consigliata) può provocare effetti di tipo estrogenico. Trattamento dell’intossicazione Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento pertanto deve essere sintomatico.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse? - Come tutti i medicinali, Tamoxifene eg – 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Dai risultati dello studio clinico NSABP P-1, un vasto studio della durata di 5 anni che ha coinvolto circa 13.000 donne ad alto rischio per insorgenza di cancro del seno che hanno assunto tamoxifene o placebo, è emerso nelle donne trattate con il tamoxifene un aumento dell'incidenza delle seguenti reazioni avverse rispetto al gruppo di controllo: - cancro dell'utero: adenocarcinoma endometriale (tasso di incidenza per 1000 anni/donna pari a 2.20 nel gruppo delle donne trattate contro 0.71 nel gruppo di controllo), sarcoma uterino, incluso il sarcoma misto di tipo mulleriano (tasso di incidenza per 1000 anni/donna pari a 0.17 nel gruppo delle donne trattate contro 0.00 nel gruppo di controllo); - stroke (tasso di incidenza per 1000 anni/donna pari a 1.43 nel gruppo delle donne trattate contro 1.00 nel gruppo di controllo); - embolia polmonare (tasso di incidenza per 1000 anni/donna pari a 0.75 nel gruppo delle donne trattate contro 0.25 nel gruppo di controllo). Alcuni dei casi di tumori maligni uterini, di ictus e di embolia polmonare hanno avuto esito fatale. Quando alcuni effetti collaterali sono gravi, è possibile controllarli attraverso una semplice riduzione del dosaggio senza influenzare la risposta al trattamento. È necessario consultare lo specialista per valutare l’opportunità del proseguimento o della sospensione del trattamento o di eventuali modifiche dello stesso. All’inizio della terapia con Tamoxifene si possono verificare episodi di recrudescenza sintomatologica della malattia (flare). Tali manifestazioni sono transitorie e spesso associate ad una buona risposta alla terapia. Altri effetti indesiderati riportati in letteratura sono: vertigini, cefalea, depressione, confusione, stanchezza e crampi muscolari. In questo paragrafo le frequenze degli effetti indesiderati vengono definite come segue: Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 - <1/10); non comune (≥1/1.000 - <1/100); rara (≥1/10.000 - <1/1.000); molto rara (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico Comune: Anemia transitoria. Non comune: Neutropenia, leucopenia, trombocitopenia transitoria (conta di solito tra 80.000 e 90.000 / mcl, insolitamente ancora inferiore.) Molto rara: Grave neutropenia, pancitopenia. Non nota: Agranulocitosi. Patologie del sistema nervoso Comune: Sonnolenza, cefalea. Patologie dell’occhio Comune: Cataratta¹, opacità corneale, retinopatie. Rara: Neuropatia ottica e neurite ottica. Perdita della vista. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto rara: Polmonite interstiziale. Patologie gastrointestinali Comune: Nausea. Non comune: Vomito Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: Eruzione cutanea, alopecia. Non comune: Reazioni di ipersensibilità, edema angioneurotico. Moto rara: Eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, pemfigo bolloso. Non nota: Vasculite cutanea. Patologie endocrine Non comune: Ipercalcemia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comune: Ritenzione di liquidi, ipertrigliceridemia. Molto rara: Grave ipertrigliceridemia². Disturbi vascolari Comune: Eventi ischemici cerebrovascolari, eventi tromboembolici, trombosi venosa profonda e embolia polmonare³. Non comune: Ictus. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune: Vampate. Comune: Ostealgia, dolore. Patologie epatobiliari Non comune: Alterazione delle transaminasi. Rara: Steatosi epatica, colestasi, epatite, ittero. Non nota: Agranulocitosi associata a necrosi delle cellule epatiche. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Molto comune: Fluor vaginale, alterazioni del ciclo mestruale. Comune: Prurito vulvare, sanguinamenti vaginali, ingrossamento di un mioma uterino, alterazioni proliferative dell'endometrio (neoplasia dell'endometrio, fibroma, iperplasia endometriale, endometriosi, polipi endometriali). Non comune: Carcinoma dell’endometrio4. Rara: Cisti ovariche, sarcoma uterino. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. ¹Il rischio di cataratta aumenta con l'aumentare della durata del trattamento con tamoxifene. ² L’ipertrigliceridemia può essere associata a pancreatite. ³ La frequenza di trombosi venosa aumenta in caso di chemioterapia concomitante. 4 Sulla base dei risultati disponibili il rischio di carcinoma endometriale aumenta da 2 a 4 volte con l'aumentare della durata della terapia nelle donne in trattamento con tamoxifene rispetto a quelle non trattate con tamoxifene.
Codice AIC
033688019
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
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