Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml
Antidoto nell’avvelenamento da cianuri.
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- Principi attivi
- Eccipienti
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- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml - Che principio attivo ha Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
1 fiala contiene: Principio attivo: Sodio tiosolfato pentaidrato (sodio iposolfito pentaidrato) 1 g Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml - Cosa contiene Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
Sodio bicarbonato – Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml? A cosa serve?
Antidoto nell’avvelenamento da cianuri. Profilassi della nefropatia da cisplatino. Desensibilizzante nello stravaso di medicinali chemioterapici.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml - Come si assume Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
Antidoto nell’avvelenamento da cianuri Il medicinale va usato rapidamente in caso di ragionevole sospetto di intossicazione da cianuri (inalazione o ingestione). Adulti 12,5 g, opportunamente diluiti in 250 ml di soluzione di sodio cloruro 0,9% o di glucosio 5%, per infusione endovenosa lenta (10–30 minuti) successivamente a 300 mg di sodio nitrito. E’ richiesto il monitoraggio del paziente per 24/48 ore per cogliere eventuali recidive da avvelenamento; in tal caso ripetere la somministrazione di metà dose sia di sodio tiosolfato che di sodio nitrito. Sodio tiosolfato può essere somministrato contemporaneamente, attraverso un’altra sede di iniezione (vedere paragrafo 6.2), a una soluzione di idrossicobalamina (5 g in 250 ml di soluzione di sodio cloruro 0,9% o di glucosio 5%). Se necessario in caso di eventuali recidive da avvelenamento, la somministrazione di sodio tiosolfato e idrossicobalamina può essere ripetuta. Bambini 412,5 mg per kg di peso corporeo (o 7 g per m² di superficie corporea), opportunamente diluiti in 100 ml di soluzione di sodio cloruro 0,9% o di glucosio 5%, per infusione endovenosa lenta (0,625–1,25 g/min). La dose somministrata non deve superare 12.5 g. Sodio tiosolfato può essere somministrato contemporaneamente, attraverso un’altra sede di iniezione (vedere paragrafo 6.2), a una soluzione di idrossicobalamina (50–100 mg/kg in 100 ml di soluzione di sodio cloruro 0,9% o di glucosio 5%). Se necessario in caso di eventuali recidive da avvelenamento, la somministrazione di sodio tiosolfato e idrossicobalamina può essere ripetuta. La tabella seguente indica la dose raccomandata di sodio tiosolfato in relazione all’emoglobina del paziente pediatrico
Emoglobina | Dose iniziale sodio tiosolfato |
8 g | 275,0 mg per Kg di peso corporeo |
10 g | 337,5 mg per Kg di peso corporeo |
12 g | 412,5 mg per Kg di peso corporeo |
14 g | 487,5 mg per Kg di peso corporeo |
Conservazione
Come si conserva Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
Conservare nella confezione originale per riparare il medicinale dalla luce. Non congelare.
Avvertenze
Su Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml è importante sapere che:
Il medicinale deve essere somministrato sotto stretto controllo medico. Sodio tiosolfato può causare ipovolemia per un effetto diuretico osmotico.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
Per la sua azione chelante, è possibile l’interazione con i metalli o loro ioni.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereSodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
Gravidanza Non vi sono studi adeguati e ben controllati sull’uso di sodio tiosolfato in gravidanza. Studi nell’animale (somministrazione a hamster di sodio tiosolfato endovena in dosi simili a quelle utilizzate contro l’avvelenamento da cianuri nell’uomo) non hanno evidenziato effetti teratogenici. Non sono disponibili studi epidemiologici che stabiliscano il rischi di anomalie congenite in bambini nati da madri trattate con sodio tiosolfato in gravidanza. L’iniezione locale (desensibilizzante) sembra comportare meno rischi ma non sono disponibili dati a supporto. Pertanto, sodio tiosolfato va somministrato a donne gravide solo se la condizione della madre giustifica il rischio potenziale per il feto. Allattamento al seno Non e’ noto se sodio tiosolfato venga escreto nel latte materno. L’esperienza è inadeguata per determinare il rischio per il bambino allattato al seno da madre cui sia stato somministrato sodio tiosolfato (anche per iniezione locale come desensibilizzante). Si valuti il beneficio del trattamento contro il rischio potenziale prima di prescrivere il medicinale a donne che allattino al seno.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
In caso di sovradosaggio rivolgersi immediatamente ad un Centro Antiveleni. La concentrazione ematica di 20 mg per 100 ml può mettere il paziente in pericolo di vita. Il personale medico specializzato potrà ricorrere all’emodialisi.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml? - Come tutti i medicinali, Sodio solfato s.a.l.f. 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione – 1 g/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di sodio tiosolfato organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Disturbi del sistema immunitario Dermatite da contatto. Patologie gastrointestinali Nausea, vomito, diarrea Patologie vascolari Ipotensione (se infuso troppo rapidamente), ipovolemia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Bruciore. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Fenomeni di sensibilizzazione al sito di iniezione.
Codice AIC
030685010
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
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Fonte dei dati
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