Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml
Trattamento degli stati lievi o moderati, ma non gravi, di acidosi metabolica.
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- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml - Che principio attivo ha Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
10 ml di soluzione contengono: Principio attivo: sodio lattato 60% 3,74 g (ogni ml contiene 2 mEq di Na+ e di ione lattato) pH: 6,5 – 8,0 Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Eccipienti
Composizione di Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml - Cosa contiene Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml? A cosa serve?
Trattamento degli stati lievi o moderati, ma non gravi, di acidosi metabolica.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
– Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; – acidosi lattica; – alterazione dei processi ossidativi che impediscono l’utilizzazione del lattato (shock, ipossiemie); – alcalosi metabolica e respiratoria; – ipotermia; – malattie da accumulo di glicogeno; – in sufficienza epatica; – condizioni associate ad una ridotta perfusione dei tessuti: – circolazione extracorporea.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml - Come si assume Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
Il medicinale è una soluzione ipertonica con il sangue che deve essere somministrata per infusione endovenosa con cautela e a velocità controllata di infusione solo dopo diluizione con soluzioni compatibili (vedere paragrafo 6.2) La dose è dipendente dall’età, peso, condizioni cliniche, quadro elettrolitico, equilibrio acido–base e osmolarità del paziente. Generalmente si somministrano 60–90 mEq alla volta fino a 180 mEq/die, con la possibilità di aumentare questo dosaggio in relazione alla risposta del paziente. Nei bambini la sicurezza e l’efficacia di sodio lattato non sono state determinate.
Conservazione
Come si conserva Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
Conservare nella confezione originale e nel contenitore ermeticamente chiuso. Non refrigerare o congelare.
Avvertenze
Su Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml è importante sapere che:
Usare con cautela in pazienti con scompenso cardiaco congestizio, insufficienza renale grave e in stati clinici in cui esiste edema con ritenzione salina; in pazienti in trattamento con farmaci ad azione inotropa cardiaca o con farmaci corticosteroidei o corticotropinici. I sali di sodio devono essere somministrati con cautela in pazienti con ipertensione, insufficienza cardiaca, edema periferico o polmonare, funzionalità renale ridotta, pre–eclampsia, o altre condizioni associate alla ritenzione di sodio (vedere paragrafo 4.5). Durante l’infusione è buona norma monitorare il bilancio dei fluidi, gli elettroliti, l’osmolarità plasmatica e l’equilibrio acido–base. La soluzione deve essere limpida, incolore e priva di particelle visibili. Usare subito dopo l’apertura del contenitore. Il contenitore serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l’eventuale residuo non può essere utilizzato.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
I corticosteroidi sono associati con la ritenzione di sodio e acqua, con conseguente edema e ipertensione: pertanto, è necessario usare cautela nella somministrazione contemporanea di sali di sodio e corticosteroidi (vedere paragrafo 4.4).
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereSodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
Non sono disponibili dati su possibili effetti negativi del medicinale quando somministrato durante la gravidanza o l’allattamento o sulla capacità riproduttiva. Pertanto, il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza e durante l’allattamento, se non in caso di assoluta necessità e solo dopo aver valutato il rapporto rischio/beneficio.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml?
Sintomi La somministrazione di dosi eccessive di soluzioni di sodio lattato può portare, a seconda delle condizioni cliniche del paziente, ad ipernatriemia e/o ipervolemia, ipocaliemia, iperlattacidemia. L’ipernatriemia e la ritenzione eccessiva di sodio laddove sussista una difettosa escrezione di sodio a livello renale determina disidratazione degli organi interni, in particolar modo del cervello, e l’accumulo di fluidi extracellulari con edemi che possono interessare il circolo cerebrale, polmonare e periferico con comparsa di edema polmonare e periferico. Trattamento Sospendere immediatamente l’infusione e istituire una terapia correttiva per ridurre i livelli plasmatici degli ioni che risultano in eccesso e ristabilire, se necessario, l’equilibrio acido–base (vedere paragrafo 4.4). Il paziente dovrà essere tenuto sotto osservazione per valutare la comparsa di eventuali segni e sintomi correlabili al farmaco somministrato, garantendo al paziente le relative misure sintomatiche e di supporto a seconda della necessità. In questi casi è raccomandata la somministrazione endovenosa di glucosio 5% o soluzioni di sodio cloruro ipotoniche o isotoniche (in quanto risultano ipotoniche per il paziente ipernatremico). In caso di elevata natremia si possono impiegare diuretici dell’ansa. Una natremia superiore a 200 mmol/l può richiedere l’impiego della dialisi.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml? - Come tutti i medicinali, Sodio lattato s.a.l.f. 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione – 2 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del sodio lattato, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Disordini dell’equilibrio idrico ed elettrolitico Ipernatriemia, ipervolemia, ipoosmolarità, ipocaliemia, iperlattacidemia. Patologie del sistema nervoso Cefalea, vertigini, irrequietezza, febbre, irritabilità, debolezza, rigidità muscolare, convulsioni, coma, morte. Disturbi psichiatrici Sonnolenza, stati confusionali. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea, arresto respiratorio. Patologie gastrointestinali Sete, ridotta salivazione, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali. Patologie cardiache Tachicardia. Patologie dell’occhio Ridotta lacrimazione. Patologie renali e urinarie Insufficienza renale. Patologie vascolari Ipotensione, ipertensione, edema polmonare e periferico. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Episodi febbrili, infezione nel sito di infusione, dolore o reazione locale, irritazione venosa, trombosi o flebite venosa, necrosi tissulale.
Codice AIC
030699134
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Succedanei del sangue e soluzioni perfusionali
Sostanza
Produttore
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