Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine
Seractil è indicato negli adulti per il: - trattamento sintomatico del dolore e dell’infiammazione associati ad osteoartrite - trattamento sintomatico acuto del dolore durante il periodo mestruale (dismenorrea primaria) - trattamento sintomatico di altre forme di dolore lieve o moderato come il dolore muscolo-scheletrico e il dolore dentale.
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- Principi attivi
- Eccipienti
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- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
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Principi attivi
Composizione di Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine - Che principio attivo ha Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine?
Seractil 300 mg polvere per sospensione orale Ogni bustina contiene 300 mg di dexibuprofene Eccipienti con effetti noti: 1,8 g di saccarosio. Seractil 400 mg polvere per sospensione orale Ogni bustina contiene 400 mg di dexibuprofene Eccipienti con effetti noti: 2,4 g di saccarosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine - Cosa contiene Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine?
Saccarosio Acido citrico Aroma arancio Saccarina Silice Sodio laurilsofato
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine? A cosa serve?
Seractil è indicato negli adulti per il: - trattamento sintomatico del dolore e dell’infiammazione associati ad osteoartrite - trattamento sintomatico acuto del dolore durante il periodo mestruale (dismenorrea primaria) - trattamento sintomatico di altre forme di dolore lieve o moderato come il dolore muscolo-scheletrico e il dolore dentale.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine?
Il dexibuprofene non deve essere somministrato nei pazienti: - con ipersensibilità al dexibuprofene, a qualsiasi altro FANS o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. - in cui sostanze con analogo meccanismo d’azione (per es. acido acetilsalicilico o altri FANS) possono scatenare attacchi di asma, broncospasmo, rinite acuta, o causare polipi nasali, orticaria o edema angioneurotico. - con anamnesi di emorragia o perforazione gastrointestinale, correlate a pregressa terapia con FANS. - con attiva o con anamnesi di ulcera peptica/emorragica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento). - con disturbi ematopoietici non chiariti. - con emorragia cerebrovascolare o con altre emorragie in corso.- con morbo di Crohn attivo o con colite ulcerosa attiva. - con insufficienza cardiaca grave (IV classe NYHA), (vedere paragrafo 4.4) - con disfunzione renale grave (VFG < 30 ml/min). - con grave disidratazione (ad es. causata da vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi). - con funzionalità epatica gravemente compromessa. - durante l’ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine - Come si assume Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine?
Posologia Il dosaggio deve essere aggiustato in funzione della gravità del disturbo e dei sintomi accusati dal paziente. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). La dose singola massima è 400 mg, la dose massima giornaliera è 1200 mg di dexibuprofene. Il dexibuprofene è disponibile in bustine da 300 e 400 mg e in compresse rivestite con film da 300 e 400 mg. La durata del trattamento non deve superare le due settimane. Nel caso di trattamenti di durata superiore sono disponibili prodotti alternativi, ad esempio dexibuprofene compresse rivestite con film. Osteoartrite La dose giornaliera raccomandata è di 600-900 mg di dexibuprofene, suddivisa fino a tre somministrazioni, per esempio 400 mg due volte al giorno o 300 mg due o tre volte al giorno. La dose giornaliera può essere aumentata fino a 1200 mg di dexibuprofene, in pazienti con sintomatologia acuta o in corso di riacutizzazione. Dismenorrea Viene raccomandata una dose giornaliera da 600 a 900 mg di dexibuprofene, suddivisa fino a tre singole dosi, per esempio 400 mg due volte al giorno o 300 mg due o tre volte al giorno. Dolore lieve o moderato La dose giornaliera raccomandata è di 600 mg di dexibuprofene, suddivisa fino a tre singole dosi. Se risulta necessario, in pazienti affetti da dolore acuto (per es. in seguito ad avulsione chirurgica di denti) la dose del dexibuprofene può essere temporaneamente aumentata sino a 1200 mg al giorno. Popolazione pediatrica Non sono stati condotti studi sull’uso di dexibuprofene nei bambini e negli adolescenti (<18 anni). La sicurezza e l’efficacia non sono state stabilite per cui non è raccomandato in queste fasce di età. Anziani Negli anziani non sono necessarie particolari modifiche dei dosaggi descritti. Tuttavia, è opportuna una valutazione e una riduzione della dose individuale a causa dell’aumentata suscettibilità degli anziani alle reazioni avverse del tratto gastrointestinale (vedi paragrafo 4.4). Disfunzione epatica Pazienti con disfunzione epatica lieve o moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte e devono essere strettamente controllati. Disfunzione renale Pazienti con disfunzione renale lieve o moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte. Modo di somministrazione La polvere deve essere sospesa in un bicchiere d’acqua, circa 200 ml, e deve essere bevuta subito dopo la preparazione. Le bustine possono essere assunte a stomaco pieno o vuoto (vedi paragrafo 5.2). In genere i FANS (farmaci antiinfiammatori non steroidei) vengono preferibilmente assunti dopo i pasti per ridurre l’irritazione gastrointestinale, in modo particolare durante l’impiego cronico. Tuttavia è prevedibile in alcuni pazienti una latenza nell’insorgenza dell’effetto terapeutico se l’assunzione avviene con i pasti o immediatamente dopo.
Conservazione
Come si conserva Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine?
Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
Avvertenze
Su Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine è importante sapere che:
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedi paragrafo 4.2 e rischi gastrointestinali e cardiovascolari di seguito riportati). Si consiglia cautela nei pazienti: - con lupus eritematoso sistemico e malattia mista del tessuto connettivo in quanto vi è un aumentato rischio di meningite asettica (vedere paragrafo 4.8). - con disturbo congenito del metabolismo della porfirina (ad es. porfiria acuta intermittente). - con anamnesi di disturbi gastrointestinali o malattie infiammatorie intestinali croniche (colite ulcerosa e morbo di Crohn) (vedere paragrafo 4.8). - con ipertensione e/o insufficienza cardiaca da lieve a moderata poiché sono stati segnalati ritenzione idrica ed edema in associazione con la terapia con FANS. - con insufficienza renale poiché la funzionalità renale può ulteriormente deteriorarsi (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). - con disfunzione epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). - direttamente dopo interventi chirurgici importanti. - con rinite allergica, polipi nasali o disturbi respiratori ostruttivi cronici, poiché c’è un aumento del rischio di reazioni allergiche. Questi possono verificarsi come attacchi asmatici (così detta asma da analgesici), edema di Quincke o orticaria. Altri FANS L’uso concomitante del dexibuprofene deve essere evitato con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2. Anziani I pazienti anziani presentano un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente perforazioni ed emorragie gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Rischi gastrointestinali Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono risultare fatali, sono state riportate con tutti i FANS in qualsiasi momento durante il trattamento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di eventi gastrointestinali gravi. Il rischio di emorragia, ulcerazione o perforazione gastrointestinali aumenta con l’aumentare della dose del FANS, in pazienti con storia di ulcera, specialmente se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), alcolismo e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento impiegando la più bassa dose disponibile. La terapia combinata di agenti protettori (per es. misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve essere considerata in questi pazienti, così pure in quei pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico, o di altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere di seguito e paragrafo 4.5). Pazienti con anamnesi di tossicità gastrointestinale specialmente negli anziani, devono segnalare qualsiasi sintomo addominale (specialmente emorragia gastrointestinale), in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Si raccomanda particolare cautela in pazienti che assumono medicinali concomitanti che possono aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come i corticosteroidi orali, gli anticoagulanti orali o parenterali (ad es. eparina o suoi derivati, antagonisti della vitamina K come acenocumarolo o warfarin e non antagonisti della vitamina K come rivaroxaban, apixaban o dabigatran), gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o gli agenti antiaggreganti piastrinici come l’acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Quando si verificano emorragie o ulcerazioni gastrointestinali in pazienti che assumono dexibuprofene, il trattamento deve essere sospeso. Si raccomanda particolare cautela nella somministrazione dei FANS, nel caso di soggetti con anamnesi di malattie gastrointestinali infiammatorie (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vederei paragrafo 4.8). Ipersensibilità Così come con altri FANS, possono comparire reazioni allergiche, comprese reazioni anafilattiche/anafilattoidi, anche senza precedente esposizione al farmaco. Molto raramente si verificano gravi reazioni acute di ipersensibilità (ad es. shock anafilattico). La terapia deve essere interrotta dopo la comparsa dei primi segni di una reazione di ipersensibilità dopo l'assunzione di ibuprofene. In base alla sintomatologia, procedure mediche adeguate devono essere eseguite da personale specializzato. Disturbi respiratori Un broncospasmo può essere precipitato in pazienti affetti da o con anamnesi di asma bronchiale o malattie allergiche. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari Un adeguato monitoraggio e appropriati consigli sono necessari per pazienti con anamnesi positiva di ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata, poiché sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema in associazione al trattamento con FANS. Studi clinici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg al giorno) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. ≤1200 mg al giorno) siano associate ad un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. Sebbene vi siano pochi dati relativamente al rischio trombotico arterioso associato a dexibuprofene, è ragionevole presumere che il rischio associato alla somministrazione di dexibuprofene in dosi elevate (1200 mg al giorno) sarebbe comparabile a quello associato alla terapia con ibuprofene in dosi elevate (2400 mg al giorno). I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia (II-III classe NYHA), cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con dexibuprofene solo dopo attenta considerazione e si devono evitare dosi elevate (1200 mg al giorno). Attenta considerazione deve essere esercitata prima di iniziare il trattamento a lungo termine per pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (per es. ipertensione arteriosa, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo di sigaretta), soprattutto se sono necessarie dosi elevate (1200 mg al giorno) di dexibuprofene. Effetti renali e epatici Particolare cautela deve essere adottata nel trattamento di pazienti affetti da malattie renali ed epatiche; deve essere preso in considerazione il rischio di ritenzione di liquidi, edema e deterioramento della funzionalità renale. In caso di trattamento di questi pazienti con il dexibuprofene, deve essere impiegata la più bassa dose efficace e la funzionalità renale deve essere regolarmente controllata. Come altri FANS, il dexibuprofene può essere associato ad effetti avversi renali che possono portare a glomerulonefrite, nefriti interstiziali, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica ed insufficienza renale acuta (vedereparagrafi 4.2, 4.3 e 4.5). Come tutti i FANS, dexibuprofene può aumentare i valori di azotemia e di creatininemia. Come altri FANS, il dexibuprofene può causare un lieve aumento transitorio di alcuni parametri epatici ed anche incrementi significativi delle SGOT e SGPT. In caso di consistenti aumenti di questi parametri, la terapia deve essere interrotta (vedere paragrafi 4.2 e 4.3). In generale, l’uso abituale di analgesici, specialmente la combinazione di diversi farmaci analgesici, può comportare l’instaurarsi di lesioni renali con rischio di insufficienza renale (nefropatie da analgesici). Deve pertanto essere evitata l’associazione con l’ibuprofene o con altri FANS (inclusi i prodotti di automedicazione e gli inibitori selettivi della COX-2). Reazioni cutanee Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, incluse dermatite esfoliativa, sindrome di Steven-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state segnalate raramente in associazione alla terapia con FANS (vedere paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere più ad alto rischio nelle primi fasi della terapia e l’insorgenza delle reazioni avviene in genere entro il primo mese di trattamento. Pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) è stata segnalata in relazione a prodotti contenenti ibuprofene. La somministrazione di dexibuprofene deve essere interrotta alla prima comparsa di segni e sintomi di gravi reazioni cutanee, come rash cutaneo, lesioni delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. Eccezionalmente, la varicella può essere l’origine di complicazioni cutanee gravi e infezioni dei tessuti molli. Ad oggi, non si può escludere il contributo dei FANS nel peggioramento di queste infezioni. È pertanto sconsigliato l’uso di dexibuprofene in caso di varicella. Coagulazione Analogamente agli altri FANS, dexibuprofene può inibire, in maniera reversibile la funzionalità e l’aggregazione piastrinica e prolungare il tempo di sanguinamento. Occorre cautela con pazienti affetti da diatesi emorragica ed altri disordini della coagulazione e quando si somministra dexibuprofene in concomitanza con anticoagulanti orali (vedere paragrafo 4.5).Dati da studi preclinici indicano che l’inibizione dell’aggregazione piastrinica determinata da basse dosi di acido acetilsalicilico può risultare alterata dalla somministrazione concomitante di FANS come il dexibuprofene. Questa interazione può ridurre l’effetto protettivo cardiovascolare. Pertanto nel caso di somministrazione concomitante di acido acetilsalicilico a basse dosi, si deve prestare particolare attenzione se la durata del trattamento eccede il breve termine. (vedere paragrafi 4.5 e 5.1). Mascheramento dei sintomi delle infezioni quiescenti Seractil può mascherare i sintomi dell'infezione, che può portare a un ritardo nell'inizio di un trattamento adeguato e quindi a peggiorare l'esito dell'infezione. Questo è stato osservato nella polmonite batterica acquisita in comunità e nelle complicanze batteriche della varicella. Quando Seractil viene somministrato per contrastare la febbre o per alleviare il dolore in relazione all’infezione, si consiglia di monitorare l'infezione. In contesti non ospedalieri, il paziente deve consultare un medico se i sintomi persistono o peggiorano. Cefalea causata da uso eccessivo di farmaci L'uso prolungato di qualsiasi tipo di analgesico per la cefalea può causarne un peggioramento. Se si verifica o si sospetta questa situazione, è necessario consultare un medico e il trattamento deve essere interrotto. La diagnosi di cefalea da abuso di farmaci (MOH) deve essere sospettata in pazienti che soffrono di cefalea frequente o giornaliera nonostante (o a causa) l'uso regolare di medicinali per la cefalea. Ulteriori avvertenze e precauzioni d’uso Pazienti trattati per lungo tempo con dexibuprofene, devono essere controllati cautelativamente (funzionalità renale ed epatica, quadro ematologico/emocromo). Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per bustina, cioè essenzialmente “senza sodio”.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine?
Le informazioni di questa sezione sono basate sulla precedente esperienza con dexibuprofene e altri FANS. In generale, i FANS devono essere usati con cautela se somministrati in concomitanza con altri farmaci che possono aumentare il rischio di ulcera o sanguinamento gastrointestinale o di compromissione della funzionalità renale. Non è raccomandato l’uso contemporaneo con: Altri FANS e salicilati (acido acetilsalicilico come antidolorifico): L’uso contemporaneo con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2, deve essere evitato, poiché la somministrazione simultanea di differenti FANS può incrementare il rischio di ulcere gastrointestinali e di emorragie (vedere paragrafo 4.4). Acido acetilsalicilico (come trattamento antiaggregante piastrinico): La somministrazione concomitante di dexibuprofene e acido acetilsalicilico non è generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati. Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene può inibire competitivamente l’effetto dell’acido acetilsalicilico a basse dosi sull’aggregazione piastrinica quando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente. Sebbene vi siano incertezze riguardanti l’estrapolazione di questi dati alla situazione clinica, non si può escludere la possibilità che l'uso regolare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre l'effetto cardioprotettivo dell'acido acetilsalicilico a basse dosi. Nessun effetto clinico rilevante è considerato probabile in seguito a un uso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). Non essendovi dati disponibili per dexibuprofene, è ragionevole presumere che un'interazione simile possa esistere tra dexibuprofene (=S(+)-ibuprofene) (che è l'enantiomero farmacologicamente attivo di ibuprofene) e acido acetilsalicilico a basse dosi. Precauzioni: Antiipertensivi(ACE inibitori, β-bloccanti o antagonisti dei recettori dell’angiotensina II) e diuretici: I FANS possono ridurre l’effetto di questi farmaci. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa(ad es. in pazienti disidratati o in pazienti anziani con funzionalità renale compromessa) la co-somministrazione di ACE-inibitori, β-bloccanti o antagonisti recettoriali dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono la cicloossigenasi può causare un ulteriore deterioramento della funzionalità renale, compresa insufficienza renale acuta, che è generalmente reversibile. Pertanto, l’associazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nelle persone anziane. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante e successivamente con cadenza regolare. I diuretici possono aumentare il rischio di nefrotossicità dei FANS. Ciclosporina, tacrolimus, sirolimus e antibiotici aminoglicosidici: Il trattamento concomitante con FANS può aumentare il rischio di nefrotossicità, dovuto alla riduzione della sintesi di prostaglandine nel rene. Durante il trattamento concomitante, la funzionalità renale deve essere strettamente controllata, specialmente negli anziani. Corticosteroidi: Aumentato rischio di ulcera o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti: I FANS possono potenziare gli effetti degli anticoagulanti come eparina o suoi derivati, antagonisti della vitamina K come acenocumarolo o warfarin, e degli anticoagulanti orali di tipo non antagonisti della vitamina K come rivaroxaban, apixaban o dabigatran (vedere paragrafo 4.4). Digossina, fenitoina, litio: L'uso concomitante di dexibuprofene con preparazioni di digossina, fenitoina o preparazioni a base di litio può aumentare i livelli sierici di questi medicinali. È necessario il monitoraggio dei livelli sierici di litio, il monitoraggio dei livelli sierici di digossina e si raccomanda il monitoraggio dei livelli sierici di fenitoina. Metotrexato: I FANS inibiscono la secrezione tubulare di metotrexato e possono verificarsi determinate interazioni metaboliche con conseguente riduzione della clearance del metotrexato. La somministrazione di compresse di dexibuprofene entro 24 ore prima o dopo la somministrazione di metotrexato può portare ad un aumento concentrazione di metotrexato e ad un aumento dei suoi effetti tossici. Quindi, deve essere evitato l'uso concomitante di FANS e alte dosi di metotrexato. Inoltre,il potenziale di rischio di interazioni nel trattamento con basse dosi di metotrexato deve essere preso in considerazione, specialmente nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Nel trattamento combinato, la funzionalità renale deve essere monitorata. Sulfoniluree: Studi clinici hanno dimostrato interazioni tra FANS e antidiabetici (sulfoniluree). Sebbene non siano state definite interazioni tra ibuprofene o dexibuprofene e sulfoniluree, come precauzione durante l'uso concomitante si raccomanda il controllo dei valori glicemici.. Antibiotici chinolonici: Gli studi sugli animali mostrano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associato agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e i chinoloni possono avere un rischio maggiore di sviluppare convulsioni. Inibitori del CYP 2C9: La co-somministrazione di dexibuprofene con inibitori del CYP2C9 aumentare l'esposizione al dexibuprofene (substrato del CYP2C9). In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), è stata osservata una aumentata esposizione al S(+)-ibuprofene di circa l’80-100%. Si deve prendere in considerazione la riduzione della dose di dexibuprofene quando vengono co-somministrati con potenti inibitori del CYP2C9, in particolare quando alte dosi di dexibuprofene vengono somministrate con voriconazolo o fluconazolo. Antiaggreganti piastrinici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs): Aumentato rischio di sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Diuretici risparmiatori di potassio: L’uso concomitante di ibuprofene e di diuretici risparmiatori del potassio può causare iperkaliemia (si raccomanda il controllo dei livelli plasmatici di potassio). Zidovudina (azidotimidina): Aumentato rischio di tossicità ematologica quando i FANS vengono co-somministrati con zidovudina Ci sono provedi un aumentato rischio di emartrosi e ematomi in pazienti HIV positivi con emofilia sottoposti a trattamento concomitante con zidovudina e ibuprofene. Probenecid e sulfinpirazone: I medicinali contenenti probenecid e sulfinpirazone possono ritardare l'escrezione di ibuprofene. Baclofene: La tossicità da baclofene può svilupparsi dopo l'inizio del trattamento con ibuprofene. Pemetrexed: Alte dosi di FANS possono aumentare la concentrazione di pemetrexed. In pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina da 45 a 79 ml/min), l’uso concomitante di dexibuprofene ad alte dosi deve essere evitato nei due giorni precedenti e successivi la somministrazione di pemetrexed. Alcol: L’eccessivo consumo di alcol durante la terapia con FANS può aumentare gli effetti avversi gastrointestinali.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereSeractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine?
Gravidanza L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può esercitare effetti negativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio-fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto spontaneo, malformazioni cardiache e gastroschisi in seguito all’uso di inibitori della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari aumenta da meno dell’1% fino a circa 1,5%. Si pensa che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre e post-impianto e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato segnalato in animali trattati con inibitori della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico (vedere paragrafo 5.3). Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, i FANS non devono essere somministrati se non in caso di effettiva necessità. Se si ricorre ai FANS nel primo e secondo trimestre di gravidanza, deve essere utilizzata la più bassa dose efficace e per la più breve durata possibile di trattamento. Nell’ultimo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: - tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare), - disfunzione renale, che può progredire verso l’insufficienza renale con oligoidroamnios, e può esporre la madre ed il neonato, al termine della gravidanza, a: - possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse, - inibizione delle contrazioni uterine e ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, dexibuprofene è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento L’ibuprofene presenta un trascurabile passaggio nel latte materno. L’allattamento è possibile con il dexibuprofene, se il dosaggio utilizzato è basso ed il periodo di trattamento è breve. Fertilità Farmaci che inibiscono la ciclossigenasi/ sintesi di prostaglandine possono compromettere la fertilità in modo reversibile e quindi non sono raccomandati in donne che cercano di concepire. Nelle dnne che presentano difficoltà a concepire o che si stanno sottoponendo a esami per l’infertilità, si deve considerare la sospensione della terapia con dexibuprofene.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine?
Il dexibuprofene ha una bassa tossicità acuta ed alcuni pazienti sono sopravvissuti anche ad una singola dose di 54 g di ibuprofene (equivalente approssimativamente a 27 g di dexibuprofene). La maggior parte dei casi di sovradosaggio sono stati asintomatici. Il rischio di sintomi si evidenzia a dosi >80-100 mg/kg per peso corporeo di ibuprofene. L’insorgenza dei sintomi di solito si verifica nelle prime 4 ore. Sintomi lievi più comuni sono: dolori addominali, nausea, vomito, letargia, sonnolenza, cefalea, nistagmo, tinnito e atassia. Raramente i sintomi moderati o gravi includono sanguinamento gastrointestinale, ipotensione, ipotermia, acidosi metabolica, convulsioni, compromissione della funzionalità renale, coma, sindrome di insufficienza respiratoria dell’adulto e episodi transitori di apnea (nei bambini più piccoli a seguito di ingestione di alte dosi). In caso di avvelenamento grave può verificarsi acidosi metabolica. Il trattamento è sintomatico e non c’è un antidoto specifico. Quantità che in genere non provocano sintomatologia (meno di 50 mg/kg per peso corporeo di dexibuprofene) possono essere diluite con acqua per minimizzare il disturbo gastrointestinale. In caso di ingestione di significative quantità, deve essere somministrato carbone attivo. Lo svuotamento dello stomaco per emesi può essere preso in considerazione solo se la procedura viene effettuata entro 60 minuti dall’ingestione. La lavanda gastrica non deve essere presa in considerazione a meno che il paziente non abbia ingerito una dose di farmaco che potenzialmente ne minacci la vita e che la procedura possa essere effettuata entro 60 minuti dall’ingestione. Diuresi forzata, emodialisi o emoperfusione sono inutili perché il dexibuprofene si lega fortemente alle proteine plasmatiche.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine? - Come tutti i medicinali, Seractil polvere per sospensione orale – 400 mg polvere per sospensione orale 1 scatola da 30 bustine può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
a. Riepilogo del profilo di sicurezza L’esperienza clinica ha mostrato che il rischio di effetti indesiderati indotti dal dexibuprofene è largamente paragonabile a quelli dell’ibuprofene racemo, vedere anche paragrafo 5.1. I più comuni effetti collaterali sono di natura gastrointestinale. Possono manifestarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatali, specialmente nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4). Gli effetti indesiderati sono per lo più dose-dipendenti e variano da individuo a individuo, in particolare il rischio di insorgenza di effetti indesiderati gastrointestinali dipende dal range di dosaggio e dalla durata del trattamento.
Molto comune | ≥1/10 |
Comune | ≥1/100, <1/10 |
Non comune | ≥1/1000, <1/100 |
Raro | ≥1/10.000, <1/1000 |
Molto raro | <1/10.000 |
Non nota | la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili |
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Effetto indesiderato |
Infezioni e infestazioni | Molto raro | È stata descritta l’esacerbazione di infiammazioni correlate all'infezione (ad es. sviluppo di fascite necrotizzante) in coincidenza con l'uso di FANS.¹ |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto raro | Patologie ematopoietiche (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi).² |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | Reazioni di ipersensibilità come orticaria, prurito, porpora ed esantema come attacchi di asma (con possibile calo della pressione sanguigna).³ Angioedema. |
Molto raro | Gravi reazioni generali da ipersensibilità. Possono variare da edema facciale, gonfiore della lingua, della laringe interna, con costrizione delle vie aeree, respiro corto, tachicardia e calo della pressione sanguigna a shock potenzialmente letale. Asma aggravata. ³ | |
Disturbi psichiatrici | Non comune | Ansia. |
Raro | Reazioni psicotiche, depressione, confusione, allucinazioni. | |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Disturbi del sistema nervoso centrale cefalea, capogiro, insonnia, agitazione, irritabilità o sonnolenza, vertigini, stanchezza. |
Molto raro | Meningite asettica.4 | |
Patologie dell'occhio | Non comune | Disturbi visivi. |
Raro | Ambliopia tossica. | |
Patologie dell'orecchio e del labirinto | Non comune | Tinnito. |
Raro | Udito compromesso. | |
Patologie cardiache | Molto raro | Edema, palpitazioni, insufficienza cardiaca, infarto del miocardio.5 |
Patologie vascolari | Molto raro | Ipertensione arteriosa, vasculite. |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Disturbi gastrointestinali come dolore addominale, nausea, dispepsia, diarrea, flatulenza, costipazione, dolore epigastrico, vomito e lievi perdite di sangue gastrointestinale che possono causare anemia in casi eccezionali. 6 |
Comune | Ulcere gastrointestinali, a volte con sanguinamento e perforazione (vedere paragrafo 4.4), melena, ematemesi, stomatite ulcerosa, colite, riacutizzazione dell’infiammazione intestinale (vedere paragrafo 4.4), complicanze dei diverticoli del colon (perforazione, fistola). | |
Non comune | Gastrite Sensazione di bruciore locale nella bocca o nella gola | |
Molto raro | Esofagite, pancreatite, restringimento intestinale. | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Eruzioni cutanee. |
Molto raro | Eritema multiforme, alopecia, reazioni di fotosensibilità, reazioni bollose inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica acuta (sindrome di Lyell). | |
Non nota | Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome di DRESS). Pustolosi esantematica generalizzata acuta (AGEP). | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune | Rinite. |
Molto raro | Broncospasmo (prevalentemente nei pazienti asmatici) | |
Patologie renali e urinarie | Non comune | Sviluppo di edema, specialmente in pazienti con ipertensione arteriosa o insufficienza renale, sindrome nefrotica, nefrite interstiziale che può essere associata a insufficienza renale. |
Raro | Danno al tessuto renale (necrosi papillare) e elevata concentrazione di urea nel sangue; aumento della concentrazione di acido urico nel sangue. | |
Patologie epatobiliari | Raro | Cambiamenti nelle funzioni epatiche (generalmente reversibili). |
Molto raro | Disfunzione epatica, danno epatico, specialmente nell’uso a lungo termine, insufficienza epatica, epatite acuta e ittero. |
Codice AIC
034765228
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici
Sostanza
Produttore
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