Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al
Ribavirina Aurobindo è indicata in associazione con altri medicinali per il trattamento dell’epatite C cronica (CHC) in soggetti adulti (vedere paragrafi 4.
- Indice di navigazione
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al - Che principio attivo ha Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al?
Ogni capsula rigida contiene 200 mg di ribavirina. Eccipienti con effetti noti: Ribavirina Aurobindo contiene 45 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al - Cosa contiene Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al?
Contenuto della capsula: Cellulosa microcristallina, Lattosio monoidrato, Povidone K30, Magnesio stearato. Involucro della capsula: Gelatina, Titanio diossido (E171), Sodio lauril solfato. Inchiostro di stampa: Gommalacca, Propilene glicole, Ossido di ferro nero (E172), Idrossido di potassio.
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al? A cosa serve?
Ribavirina Aurobindo è indicata in associazione con altri medicinali per il trattamento dell’epatite C cronica (CHC) in soggetti adulti (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1). Ribavirina Aurobindo è indicata in associazione con altri medicinali per il trattamento dell’epatite C (CHC) cronica nei pazienti pediatrici (bambini di età pari o superiore ai 3 anni e adolescenti) non trattati in precedenza e senza scompenso epatico (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1).
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al?
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. - Gravidanza (vedere paragrafi 4.4, 4.6 e 5.3). Nelle donne in età fertile, la ribavirina non deve essere iniziata fino a che non è accertato il test di gravidanza negativo immediatamente prima dell’inizio della terapia. - Allattamento. - Anamnesi di cardiopatia preesistente, inclusa cardiopatia instabile o non controllata nei 6 mesi precedenti (vedere paragrafo 4.4). - Emoglobinopatie (ad es. talassemia, anemia falciforme). Fare riferimento al RCP dei medicinali usati in associazione con ribavirina per informazioni sulle controindicazioni specifiche per tali prodotti.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al - Come si assume Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al?
Il trattamento deve essere iniziato e monitorato da un medico esperto nella gestione dell’epatite C cronica. Posologia Ribavirina Aurobindo deve essere usata in terapia di associazione come descritto nel paragrafo 4.1. Si prega di fare riferimento al corrispondente Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) dei medicinali usati in associazione con Ribavirina Aurobindo per maggiori informazioni prescrittive specifiche di quel prodotto e per ulteriori raccomandazioni relative al dosaggio sulla co-somministrazione con Ribavirina Aurobindo. Le capsule di Ribavirina devono essere somministrate per via orale tutti i giorni in due dosi separate (mattina e sera) con il cibo. Adulti : La dose raccomandata e la durata del trattamento con Ribavirina Aurobindo dipendono dal peso del paziente e dal medicinale utilizzato in associazione. Fare riferimento al corrispondente Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dei medicinali usati in associazione con Ribavirina Aurobindo. Nei casi in cui non sia prevista una raccomandazione posologica specifica, utilizzare la seguente dose: peso del paziente: <75 kg = 1.000 mg e >75 kg = 1.200 mg. Popolazione pediatrica Non ci sono dati disponibili nei bambini al di sotto dei 3 anni di età. Nota: per i pazienti con peso corporeo < 47 kg, o che non sono in grado di deglutire le capsule, fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di Ribavirina 40 mg/mL soluzione orale. La dose di Ribavirina Aurobindo per pazienti bambini e adolescenti è determinata secondo il peso corporeo del paziente. Per esempio, nella Tabella 1 viene mostrato il dosaggio usato in combinazione con interferone alfa-2b. Fare riferimento al corrispondente Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dei medicinali usati in associazione con Ribavirina Aurobindo in quanto alcuni regimi di associazione non aderiscono alle linee guida per il dosaggio di Ribavirina Aurobindo fornite nella Tabella 1.
Tabella 1. Dose di ribavirina basata sul peso corporeo quando utilizzato in associazione con interferone alfa-2b in pazienti pediatrici | ||
Peso del paziente (kg) | Dose di ribavirina giornaliera | Numero di capsule da 200 mg |
47 - 49 | 600 mg | 3 capsule a |
50 - 65 | 800 mg | 4 capsule b |
>65 | Fare riferimento alle raccomandazioni posologiche per gli adulti |
Tabella 2 Gestione delle reazioni avverse | ||
Valori di laboratorio | Ridurre la dose di ribavirina* se: | Interrompere ribavirina se: |
Emoglobina in pazienti senza malattia cardiaca | < 10 g/dL | < 8,5 g/dL |
Emoglobina: pazienti con anamnesi positiva di malattia cardiaca stabile | diminuzione dell’emoglobina ≥ 2 g/dL durante un qualsiasi periodo di 4 settimane nel corso del trattamento (riduzione permanente della dose) | < 12 g/dL malgrado 4 settimane a dose ridotta |
Bilirubina indiretta | > 5 mg/dL | > 4 mg/dL (adulti) |
Tabella 3 Gestione delle reazioni avverse | |
Valori di laboratorio | Interrompere ribavirina se: |
Bilirubina indiretta | > 5 mg/dL (per > 4 settimane) (bambini e adolescenti trattati con interferone alfa-2b) |
Tabella 4 Aggiustamento posologico per danno renale in pazienti adulti | |
Clearance della creatinina | Dose di ribavirina (giornaliera) |
Da 30 a 50 mL/min | Alternare le dosi, 200 mg e 400 mg a giorni alterni |
Meno di 30 mL/min | 200 mg al giorno |
Emodialisi (ESRD) | 200 mg al giorno |
Conservazione
Come si conserva Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al?
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Su Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al è importante sapere che:
Ribavirina deve essere usata in associazione con altri medicinali (vedere paragrafo 5.1). Fare riferimento al RCP di (peg)interferone alfa per maggiori informazioni sulle raccomandazioni relative al monitoraggio e alla gestione delle reazioni avverse elencate di seguito prima di iniziare la terapia e sulle altre precauzioni associate a (peg)interferone alfa. La terapia di associazione di ribavirina con (peg)interferone alfa è associata a varie reazioni avverse gravi. Queste comprendono: - Gravi effetti psichiatrici e sul sistema nervoso centrale (come depressione, ideazione suicidaria, tentativo di suicidio e comportamento aggressivo, ecc.) - Inibizione della crescita in bambini e adolescenti che può essere irreversibile in alcuni pazienti - Incremento dei livelli dell’ormone che stimola la tiroide (TSH) in bambini e adolescenti - Gravi patologie oculari - Patologie dentali e periodontali. Popolazione pediatrica Qualora si decida di non attendere l’età adulta per il trattamento di associazione con peginterferone alfa-2b o interferone alfa-2b, è importante considerare che tale terapia di associazione ha indotto un’inibizione della crescita che in alcuni pazienti può essere irreversibile. La decisione di trattare deve essere presa caso per caso. Emolisi Negli studi clinici è stata osservata una riduzione dei livelli di emoglobina a < 10 g/dl in pazienti adulti fino al 14% e in bambini e adolescenti fino al 7% trattati con ribavirina in associazione con peginterferone alfa-2b o interferone alfa-2b. Benché ribavirina non abbia effetti cardiovascolari diretti, anemia associata a ribavirina può causare un deterioramento della funzione cardiaca, o esacerbazione dei sintomi di coronaropatia o entrambi. Pertanto ribavirina deve essere somministrata con cautela in pazienti con cardiopatia preesistente (vedere paragrafo 4.3). Lo status cardiaco deve essere valutato prima dell’inizio della terapia e monitorato clinicamente durante la terapia; se si verifica qualsiasi deterioramento, la terapia deve essere interrotta (vedere paragrafo 4.2). Effetti cardiovascolari I pazienti adulti con anamnesi di insufficienza cardiaca congestizia, infarto miocardico e/o disturbi aritmici precedenti o in corso devono essere strettamente monitorati. Si raccomanda che questi pazienti con anomalie cardiache pre-esistenti siano sottoposti ad elettrocardiogramma prima e durante il trattamento. Le aritmie cardiache (per lo più sopraventricolari) di solito rispondono alla terapia convenzionale ma possono richiedere l’interruzione della terapia. Non ci sono dati su bambini e adolescenti con anamnesi di cardiopatia. Rischio teratogeno Prima di iniziare il trattamento con ribavirina il medico deve informare in maniera accurata i pazienti di entrambi i sessi sul rischio teratogeno di ribavirina, sulla necessità di adottare in maniera continuativa misure di contraccezione efficaci, sulla possibilità che i metodi di contraccezione non funzionino e sulle possibili conseguenze di un’eventuale gravidanza durante o dopo il trattamento con ribavirina (vedere paragrafo 4.6). Per informazioni sul monitoraggio della gravidanza con esami di laboratorio, fare riferimento al paragrafo Esami di laboratorio. Ipersensibilità acuta Se si sviluppa una reazione di ipersensibilità acuta (ad es. orticaria, angioedema, broncocostrizione, anafilassi), ribavirina deve essere immediatamente interrotta e deve essere istituita una adeguata terapia medica. Eruzioni transitorie non necessitano l’interruzione del trattamento. Funzione epatica Qualsiasi paziente che sviluppa anomalie epatiche significative durante il trattamento deve essere strettamente monitorato. Fare riferimento al corrispondente RCP dei medicinali usati in associazione con ribavirina per informazioni sulle raccomandazioni relative alla interruzione del trattamento o all’aggiustamento posologico. Danno renale La farmacocinetica di ribavirina risulta alterata nei pazienti con disfunzione renale a causa della riduzione della clearance apparente in tali soggetti. Si raccomanda pertanto di valutare la funzionalità renale in tutti i pazienti prima di cominciare la terapia con ribavirina. A causa dei sostanziali incrementi delle concentrazioni plasmatiche di ribavirina nei pazienti con danno renale moderato e severo, si raccomanda di aggiustare la dose di ribavirina nei pazienti adulti con una clearance della creatinina <50 mL/minuto. Non sono disponibili dati sull’aggiustamento posologico per i pazienti pediatrici con danno renale (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Le concentrazioni di emoglobina devono essere tenute sotto stretto monitoraggio durante il trattamento e, se necessario, vanno adottate misure correttive (vedere paragrafo 4.2). Potenziale esacerbazione dell’immunosoppressione In letteratura sono riferiti pancitopenia e soppressione del midollo osseo entro 3-7 settimane dopo la somministrazione di un peginterferone e ribavirina in concomitanza con azatioprina. Questa mielotossicità è stata reversibile entro 4-6 settimane in seguito all’interruzione di terapia antivirale per l’HCV e azatioprina concomitante e non si è verificata nuovamente con la reintroduzione di uno dei due trattamenti in monoterapia (vedere paragrafo 4.5). Infezione concomitante da HCV/HIV Tossicità mitocondriale e acidosi lattica Deve essere osservata cautela in soggetti HIV-positivi infettati contemporaneamente con HCV trattati con inibitori della transcrittasi inversa nucleosidici (NRTI) (in particola ddI e d4T) e con l’associazione interferone alfa/ribavirina. Nella popolazione HIV positiva trattata con regimi di NRTI, i medici devono monitorare attentamente i markers della tossicità mitocondriale e dell’acidosi lattica quando viene somministrata ribavirina. Per maggiori informazioni vedere paragrafo 4.5. Scompenso epatico in pazienti con infezione concomitante da HCV/HIV con cirrosi avanzata I pazienti infettati in maniera concomitante con cirrosi avanzata trattati con terapia antiretrovirale di combinazione (cART) possono essere ad aumentato rischio di scompenso epatico e morte. Altri fattori al basale in pazienti con infezione concomitante che possono essere associati ad un rischio più elevato di scompenso epatico includono il trattamento con didanosina e concentrazioni elevate di bilirubina sierica. I pazienti con infezione concomitante trattati sia con antiretrovirali (ARV) e agenti contro l’epatite devono essere strettamente monitorati, con una valutazione del loro punteggio Child-Pugh durante il trattamento. Fare riferimento al corrispondente RCP dei medicinali usati in associazione con ribavirina per informazioni sulle raccomandazioni relative all’interruzione del trattamento o all’aggiustamento posologico. I pazienti in progressione a scompenso epatico devono avere interrotto immediatamente il loro trattamento anti-epatite e rivalutato il trattamento ARV. Anomalie ematiche nei pazienti con infezione concomitante da HCV/HIV I pazienti con infezione concomitante da HCV/HIV trattati con peginterferone alfa-2b/ribavirina e cART possono essere ad aumentato rischio di sviluppare anomalie ematiche (come neutropenia, trombocitopenia e anemia) rispetto a pazienti infetti da solo HCV. Benché la maggior parte possa essere gestito con una riduzione della dose, in questa popolazione di pazienti deve essere intrapreso un attento monitoraggio dei parametri ematici (vedere paragrafo 4.2 e più sotto "Test di laboratorio" e il paragrafo 4.8). I pazienti trattati con ribavirina e zidovudina sono ad aumentato rischio di sviluppare anemia; pertanto l’uso concomitante di ribavirina con zidovudina non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Pazienti con conta CD4 bassa Nei pazienti con infezione concomitante da HCV/HIV sono disponibili dati di sicurezza ed efficacia limitati (N = 25) in pazienti con conta dei CD4 inferiore a 200 cellule/mcl. Si raccomanda pertanto cautela nel trattamento di pazienti con conta dei CD4 bassa. Si prega di fare riferimento al relativo RCP dei farmaci antiretrovirali che devono essere assunti in concomitanza con la terapia per l’HCV per informazione e gestione delle tossicità specifiche di ciascun prodotto e per la possibilità di tossicità sovrapposte con ribavirina. Esami di laboratorio Prima di iniziare la terapia in tutti i pazienti devono essere eseguiti test ematici standard, analisi chimiche del sangue (conta ematica completa [CBC] e differenziale, conta delle piastrine, elettroliti, creatinina sierica, test dei funzionalità epatica, acido urico) e test di gravidanza. I valori accettabili al basale possono essere considerati come linea guida prima di iniziare la terapia con ribavirina:
• Emoglobina | Adulti: ≥ 12 g/dl (donne); ≥ 13 g/dl (uomini) Bambini e adolescenti: ≥ 11 g/dl (donne); ≥ 12 g/dl (uomini) |
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al?
Sono stati effettuati studi d’interazione solo negli adulti. I risultati provenienti da studi in vitro utilizzando preparazioni contenenti microsomi di fegato umano e di ratto non hanno indicato metabolismo mediato dal citocromo P450 per ribavirina. La ribavirina non inibisce gli enzimi del citocromo P450. Dagli studi di tossicità non c’è evidenza che la ribavirina induca gli enzimi epatici. Pertanto vi è un minimo potenziale per le interazioni basate sugli enzimi del P450. Tramite il suo effetto inibitorio sulla inosina monofosfato deidrogenasi, ribavirina può interferire con il metabolismo dell’azatioprina causando possibilmente un accumulo di 6-metiltioinosina monofosfato (6-MTIMP), che è stato associato con mielotossicità in pazienti trattati con azatioprina. L’uso di interferoni alfa pegilati e ribavirina in concomitanza con azatioprina deve essere evitato. Nei casi individuali in cui il beneficio della somministrazione di ribavirina in concomitanza con azatioprina giustifica il potenziale rischio, si raccomanda che venga condotto uno stretto monitoraggio ematico durante l’uso concomitante con azatioprina per identificare i segni di mielotossicità; in questo caso il trattamento con questi medicinali deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.4). Non sono stati condotti studi di interazione con ribavirina e altri medicinali, ad eccezione del peginterferone alfa-2b, interferone alfa-2b e antiacidi. In uno studio farmacocinetico a dosi multiple, non sono state notate interazioni farmacocinetiche tra ribavirina e peginterferone alfa-2b o interferone alfa-2b. Antiacidi La biodisponibilità di ribavirina 600 mg è stata ridotta dalla somministrazione concomitante con una antiacido contenente magnesio alluminio e simeticone. La AICtf si è ridotta del 14%. È possibile che l’aumentata biodisponibilità in questo studio sia stata dovuta al transito ritardato di ribavirina o al pH modificato. Questa interazione non è considerata come clinicamente rilevante. Analoghi nucleosidici L’uso di analoghi nucleosidici, in monoterapia o in associazione con altri nucleosidici, ha dato luogo a acidosi lattica. Da un punto di vista farmacologico, la ribavirina aumenta i metaboliti fosforilati della purina nucleoside in vitro. Questa attività può potenziare il rischio di acidosi lattica indotta dagli analoghi della purina nucleoside (ad es. didanosina o abacavir). La somministrazione concomitante di ribavirina e didanosina non è raccomandata. Sono stati riferiti casi di tossicità mitocondriale, in particolare acido lattica e pancreatite, alcuni dei quali fatali (vedere paragrafo 4.4). È stata riferita esacerbazione di anemia dovuta a ribavirina quando la zidovudina è parte della terapia usata per il trattamento dell’HIV anche se l’esatto meccanismo resta ancora da chiarire. L’uso concomitante di ribavirina con zidovudina non è raccomandato a causa di un aumento del rischio di anemia (vedere paragrafo 4.4). Deve essere presa in considerazione la possibilità di sostituire la zidovudina nel regime di trattamento anti-retrovirale di associazione (ART) se questo è stato già istituito. Ciò è particolarmente importante nei pazienti con anamnesi nota di anemia indotta da zivoduvina. Qualsiasi potenziale rischio di interazione può persistere fino a due mesi (5 emivite di ribavirina) dopo la cessazione della terapia con ribavirina a causa dell’emivita lunga (vedere paragrafo 5.2). Non c’è evidenza che la ribavirina interagisca con gli inibitori non nucleosidici della transcriptasi inversa. Risultati contrastanti sono stati riferiti in letteratura sulla somministrazione concomitante tra abacavir e ribavirina. Alcuni dati suggeriscono che i pazienti infettati da HIV/HCV in concomitanza trattati con abacavir contenente ART possono essere a rischio di una percentuale di risposta inferiore alla terapia con interferone pegilato/ribavirina. Si deve esercitare cautela quando vengono somministrati entrambi i farmaci.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereRibavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al?
Donne in età fertile/contraccezione in maschi e femmine Pazienti donne La ribavirina non deve essere usata da donne in gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3). Deve essere osservata estrema cautela per evitare la gravidanza nelle pazienti donne (vedere paragrafo 5.3). La terapia con ribavirina non deve essere iniziata fino a che non si sia avuto un referto negativo di gravidanza immediatamente prima dell’inizio della terapia. Le donne in età fertile devono utilizzare una contraccezione efficace durante il trattamento e per 4 mesi dopo la conclusione del trattamento; durante questo periodo devono essere eseguiti regolarmente test di gravidanza. Se durante il trattamento o entro 4 mesi dalla sua interruzione si verifica una gravidanza la paziente deve essere informata sui significativi rischi di effetti teratogeni di ribavirina sul feto (vedere paragrafo 4.4). Pazienti uomini e loro partner di sesso femminile Deve essere osservata estrema cautela per evitare la gravidanza nelle partner di pazienti uomini che assumono ribavirina (vedere paragrafo 4.3, 4.4 e 5.3). La ribavirina si accumula a livello intracellulare e viene eliminata dall’organismo molto lentamente. Non è noto se nell’uomo la ribavirina contenuta nello sperma abbia potenziali effetti teratogeni o genotossici sull’embrione/feto. Benché i dati su circa 300 gravidanze seguite in maniera prospettica con esposizione del padre a ribavirina non abbiano mostrato un aumento del rischio di malformazione rispetto alla popolazione generale, né alcun modello specifico di malformazione, sia i pazienti uomini che le loro partner in età fertile devono essere consigliati di utilizzare una contraccezione efficace durante il trattamento con ribavirina e per sette mesi dopo il trattamento. Gli uomini le cui partner sono in gravidanza devono essere istruiti ad utilizzare un preservativo per minimizzare il rilascio di ribavirina alla partner. Gravidanza L’uso di ribavirina è controindicato durante la gravidanza. In studi preclinici, ribavirina si è dimostrato teratogeno e genotossico (vedere paragrafi 4.4 e 5.3). Allattamento Non è noto se ribavirina venga escreta nel latte materno. A causa del potenziale di reazioni avverse nei neonati allattati al seno, l’allattamento deve essere interrotto prima dell’inizio del trattamento. Fertilità Dati preclinici: - Fertilità: negli studi animali, la ribavirina ha prodotto effetti reversibili sulla spermatogenesi (vedere paragrafo 5.3). - Teratogenicità: È stato dimostrato un potenziale teratogeno e/o embriocida significativo per la ribavirina in tutte le specie animali nelle quali sono stati condotti studi adeguati, che si verifica a dosi basse pari a un dodicesimo della dose raccomandata nell’uomo (vedere paragrafo 5.3). - Genotossicità: la ribavirina induce genotossicità (vedere paragrafo 5.3).
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al?
Negli studi clinici con ribavirina usata in associazione con peginterferone alfa-2b o interferon alfa-2b, il sovradosaggio massimo riferito è stato una dose totale di 10 g di ribavirina (50x200 mg capsule) e 39 MIU di interferone alfa-2b (13 iniezioni sottocutanee da 3 MIU ciascuna) prese in un solo giorno da un paziente in un tentativo di suicidio. Il paziente è stato tenuto sotto osservazione per due giorni al pronto soccorso. Durante questo periodo non sono state notate reazioni avverse dovute al sovradosaggio.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al? - Come tutti i medicinali, Ribavirina aurobindo 200 mg capsule rigide – 200 mg capsule rigide 140 capsule in blister pvc/pe/pvdc/al può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Riassunto del profilo di sicurezza La problematica di sicurezza di maggior rilievo associata a ribavirina è l’anemia emolitica che si verifica nelle prime settimane di terapia. L’anemia emolitica associata al trattamento con ribavirina può portare a un deterioramento della funzionalità cardiaca e/o a un peggioramento della malattia cardiaca preesistente. In alcuni pazienti è stato inoltre osservato un aumento dei valori di acido urico e bilirubina indiretta associato a emolisi. Le reazioni avverse elencate in questo paragrafo sono principalmente derivate da studi clinici e/o come reazioni avverse da farmaco in segnalazioni spontanee quando ribavirina è stato usato in associazione con interferone alfa-2b o peginterferone alfa-2b. Fare riferimento al corrispondente RCP dei medicinali che vengono usati in associazione con ribavirina per informazioni sugli ulteriori effetti indesiderati segnalati con questi prodotti. Adulti : Duplice terapia con peginterferone alfa-2b o interferone alfa-2b La sicurezza delle capsule di ribavirina è stata valutata da dati provenienti da quattro studi clinici in pazienti senza precedente esposizione all’interferone (pazienti naïve per l’interferone): due studi hanno studiato la ribavirina in associazione con l’interferone alfa-2b, altri due l’hanno studiata in associazione con il peginterferone alfa-2b. I pazienti trattati con interferone alfa-2b e ribavirina dopo precedente ricaduta dalla terapia con interferone o che sono stati trattati per un periodo più breve hanno maggiore probabilità di avere un profilo di sicurezza migliorato rispetto a quello descritto più sotto. Tabella delle reazioni avverse per gli adulti Le reazioni avverse elencate nella Tabella 5 si basano sull’esperienza degli studi clinici nei pazienti adulti naïve trattati per 1 anno e nell’uso post-marketing. Nella Tabella 5 sono inoltre elencate per riferimento un certo numero di reazioni avverse, generalmente attribuite alla terapia con l’interferone ma che sono state riferite nel contesto della terapia per l’epatite C (in associazione con ribavirina). Si deve inoltre fare riferimento agli RCP di peginterferone alfa-2b e interferone alfa-2b per le reazioni avverse attribuibili alla monoterapia con l’interferone. All’interno della classificazione per sistemi e organi le reazioni avverse sono elencate in base alla frequenza utilizzando le seguenti categorie: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. All’interno di ciascun gruppo di frequenza gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravità. Tabella 5 Reazioni avverse riferite durante gli studi clinici o in seguito all’uso dopo commercializzazione di ribavirina con interferone alfa-2b pegilato or interferone alfa-2b.
Sistemi e Organi | Reazioni avverse |
Infezioni e infestazioni | |
Molto comune: | Infezione virale, faringite |
Comune: | Infezione batterica (inclusa sepsi), infezione fungina, influenza, infezione delle vie aree, bronchite, herpes simplex, sinusite, otite media, rinite, infezione delle vie urinarie |
Non comune: | Infezione delle basse vie respiratorie |
Raro: | Polmonite* |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | |
Comune: | Tumore non specificato |
Patologie del sistema emolinfopoeitico | |
Molto comune: | Anemia, neutropenia |
Comune: | Anemia emolitica, leucopenia, trombocitopenia, linfadenopatia, linfopenia |
Molto raro: | Anemia aplastica* |
Non nota: | Aplasia della serie rossa pura, porpora trombocitopenica idiopatica, porpora trombotica trombocitopenica |
Disturbi del sistema immunitario | |
Non comune: | Ipersensibilità ai farmaci |
Raro: | Sarcoidosi*, artrite reumatoide (nuova o aggravata) |
Non nota: | Sindrome di Vogt-Koyanagi-Harada, lupus sistemico eritematoso, vasculite, reazioni di ipersensibilità acuta inclusi orticaria, angioedema, broncocostrizione, anafilassi |
Patologie endocrine | |
Comune: | Ipotiroidismo, ipertiroidismo |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Molto comune: | Anoressia |
Comune: | Iperglicemia, iperuricemia, ipocalcemia, disidratazione, appetito aumentato |
Non comune: | Diabete mellito, ipertrigliceridemia* |
Disturbi psichiatrici | |
Molto comune: | Depressione, insonnia, ansia, labilità emotiva |
Comune: | Idea suicida, psicosi, comportamento aggressivo, confusione, agitazione, rabbia, umore alterato, comportamento anormale, nervosismo, disturbo del sonno, libido diminuita, apatia, sogni anormali, pianto |
Non comune: | Tentato suicidio, attacco di panico, allucinazione |
Raro: | Disturbo bipolare* |
Molto raro: | Suicidio* |
Non nota: | Ideazione omicida*, mania*, alterazione dello stato mentale |
Patologie del sistema nervoso | |
Molto comune: | Cefalea, capogiro, bocca secca, concentrazione compromessa |
Comune: | Amnesia, compromissione della memoria, sincope, emicrania, ataxia, parestesia, disfonia, perdita del gusto, ipoestesia, iperestesia, ipertonia, sonnolenza, alterazione dell’attenzione, tremore, disgeusia |
Non comune: | Neuropatia, neuropatia periferica |
Raro: | Crisi (convulsioni)* |
Molto raro: | Emorragia cerebrovascolare*, ischemia cerebrovascolare*, encefalopatia*, polineuropatia* |
Non nota: | Paralisi facciale, mononeuropatie |
Patologie dell’occhio | |
Comune: | Disturbo visivo, visione annebbiata, congiuntivite, irritazione oculare, dolore oculare, visione alterata, affezione della ghiandola lacrimale, occhio secco |
Raro: | Emorragie retiniche*, retinopatie (incluso edema maculare)*, occlusione dell’arteria retinica*, occlusione della vena retinica*, neurite ottica*, papilloedema*, perdità dell’acuità visiva o del campo visivo*, essudati retinici |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | |
Comune: | Vertigine, deficit/perdita dell’udito, tinnito, otalgia |
Patologie cardiache | |
Comune: | Palpitazione, tachicardia |
Non comune: | Infarto miocardico |
Raro: | Cardiomiopatia*, aritmia* |
Molto raro: | Ischemia cardiaca* |
Non nota: | Versamento pericardico*, pericardite* |
Patologie vascolari | |
Comune: | Ipotensione, ipertensione, rossore |
Raro: | Vasculite |
Molto raro: | Ischemia periferica* |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Molto comune: | Dispnea, tosse |
Comune: | Epistassi, patologia respiratoria, congestione delle vie respiratorie, congestione sinusale, congestione nasale, rinorrea, ipersecrezione delle vie aeree superiori, dolore faringolaringeo, tosse non produttiva |
Molto raro: | Infiltrati polmonari*, polmonite*, polmonite interstiziale* |
Patologie gastrointestinali | |
Molto comune: | Diarrea, vomito, nausea, dolore addominale |
Comune: | Stomatite ulcerativa, stomatite, ulcerazione della bocca, colite, dolore al quadrante addominale superiore destro, dispepsia, reflusso gastroesofageo*, glossite, cheilite, distensione addominale, sanguinamento gengivale, gengivite, feci liquide, patologia dei denti, stitichezza, flatulenza |
Non comune: | Pancreatite, dolore orale |
Raro: | Colite ischemica |
Molto raro: | Colite ulcerosa* |
Non nota: | Patologia periodontale, patologia dentaria, pigmentazione della lingua |
Patologie epatobiliari | |
Comune: | Epatomegalia, ittero, iperbilirubinemia* |
Molto raro: | Epatotossicità (incluse fatalità)* |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Molto comune: | Alopecia, prurito, pelle secca, eritema cutaneo |
Comune: | Psoriasi, psoriasi aggravata, eczema, reazione di fotosensibilità, eruzione maculo-papulosa, eruzione, eritematosi, sudorazione notturna, iperidrosi, dermatite, acne, foruncolosi, eritema, orticaria, patologia della cute, contusione, sudorazione aumentata, struttura dei capelli anormale, patologia delle unghie* |
Raro: | Sarcoidosi cutanea |
Molto raro: | Sindrome di Stevens-Johnson*, necrolisi epidermica tossica*, eritema multiforme* |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Molto comune: | Artralgia, mialgia, dolore muscoloscheletrico |
Comune: | Artrite, dolore dorsale, spasmi muscolari, dolore agli arti |
Non comune: | Dolore osseo, debolezza muscolare |
Raro: | Rabdomiolisi*, miosite* |
Patologie renali e urinarie | |
Comune: | Frequenza della minzione, poliuria, urina anormale |
Raro: | Insufficienza nella funzione renale, insufficienza renale* |
Molto raro: | Sindrome nefrosica* |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | |
Comune: | Donne: amenorrea, menorragia, disturbo mestruale, dismenorrea, dolore mammario, patologia dell’ovaio, patologia della vagina. Uomini: impotenza, prostatite, disfunzione erettile, Disfunzione sessuale (non specificata)* |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Molto comune: | Affaticamento, irrigidimenti, piressia, malattia simil-influenzale, astenia, irritabilità |
Comune: | Dolore toracico, fastidio al torace, edema periferico, malessere, sentirsi strano, sete |
Non comune: | Edema della faccia |
Esami diagnostici | |
Molto comune: | Calo ponderale |
Comune: | Soffio cardiaco |
Classificazione per sistemi e organi | Reazioni avverse |
Infezioni e infestazioni | |
Molto comune: | Infezione virale, faringite |
Comune: | Infezione fungina, infezione batterica, infezione polmonare, nasofaringite, faringite streptococcica, otite media, sinusite, ascesso dentale, influenza, herpes orale, herpes simplex, infezione delle vie urinarie, vaginite, gastroenterite |
Non comune: | Polmonite, ascariasi, enterobiasi, herpes zoster, cellulite |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | |
Comune: | Tumore non specificato |
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Molto comune: | Anemia, neutropenia |
Comune: | Trombocitopenia, linfadenopatia |
Patologie endocrine | |
Molto comune: | Ipotiroidismo |
Comune: | Ipertiroidismo, virilismo |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Molto comune: | Anoressia, appetito aumentato, appetito ridotto |
Comune: | Ipertrigliceridemia, iperuricemia |
Disturbi psichiatrici | |
Molto comune: | Depressione, insonnia, labilità emotiva |
Comune: | Idea suicida, comportamento aggressivo, confusione, labilità affettiva, disturbo del comportamento, agitazione, sonnambulismo, ansia, umore alterato, irrequietezza, nervosismo, disturbo del sonno, sogni anormali, apatia |
Non comune: | Comportamento anormale, umore depresso, disturbo delle emozioni, paura, incubi |
Patologie del sistema nervoso | |
Molto comune: | Cefalea, capogiri |
Comune: | Ipercinesia, tremore, disfonia, parestesia, ipoestesia, iperestesia, concentrazione compromessa, sonnolenza, alterazione dell’attenzione, scarsa qualità del sonno |
Non comune: | Neuralgia, letargia, iperattività psicomotoria |
Patologie dell’occhio | |
Comune: | Congiuntivite, irritazione oculare, visione alterata, affezione della ghiandola lacrimale |
Non comune: | Emorragia della congiuntiva, prurito oculare, cheratite, visione annebbiata, fotofobia |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | |
Comune: | Vertigine |
Patologie cardiache | |
Comune: | Tachicardia, palpitazioni |
Patologie vascolari | |
Comune: | Pallore, rossore |
Non comune: | Ipotensione |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Comune: | Dispnea, tachipnea, epistassi, tosse, congestione nasale, irritazione nasale, rinorrea, starnuto, dolore faringolaringeo |
Non comune: | Sibilo, fastidio nasale |
Patologie gastrointestinali | |
Molto comune: | Dolore addominale, dolore addominale superiore, vomito, diarrea, nausea |
Comune: | Ulcerazione della bocca, stomatite ulcerativa, stomatite, stomatite aftosa, dispepsia, cheilosi, glossite, reflusso gastroesofageo, patologia del retto, patologia gastrointestinale, stitichezza, feci liquide, mal di denti, patologia dei denti, fastidio allo stomaco, dolore orale |
Non comune: | Gengivite |
Patologie epatobiliari | |
Comune: | Funzione epatica anormale |
Non comune: | Epatomegalia |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Molto comune: | Alopecia, eruzione cutanea |
Comune: | Prurito, reazione di fotosensibilità, eruzione maculo-papulosa, eczema, iperidrosi, acne, patologia della cute, patologia delle unghie, alterazione del colore della cute, pelle secca, eritema, contusione |
Non comune: | Disturbo della pigmentazione, dermatite atopica, esfoliazione della cute |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Molto comune: | Artralgia, mialgia, dolore muscoloscheletrico |
Comune: | Dolore agli arti, dolore dorsale, contrattura muscolare |
Patologie renali e urinarie | |
Comune: | Enuresi, disturbo della minzione, incontinenza urinaria, proteinuria |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | |
Comune: | Donne: amenorrea, menorragia, disturbo mestruale, patologia vaginale Uomini: dolore testicolare |
Non comune: | Donne: dismenorrea |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Molto comune: | Affaticamento, irrigidimenti, piressia, malattia simil-influenzale, astenia, malessere, irritabilità |
Comune: | Dolore toracico, edema, dolore, sensazione di freddo |
Non comune: | Fastidio al torace, dolore facciale |
Esami diagnostici | |
Molto comune: | Riduzione della velocità di crescita (riduzione dell’altezza e/o del peso rispetto all’età) |
Comune: | Aumento dell’ormone tireostimolante ematico, aumento della tireoglobulina |
Non comune: | Anticorpo anti-tiroide positivo |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | |
Comune: | Lacerazione della cute |
Non comune: | Contusione |
Codice AIC
041806035
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
Disclaimer
Questa scheda riporta informazioni che non intendono sostituire una diagnosi o consigli del medico, poichè solo il medico può stilare qualsiasi prescrizione e dare indicazione terapeutica. Tutti i contenuti devono intendersi e sono di natura esclusivamente informativa e volti esclusivamente a portare a conoscenza degli utenti le informazioni attraverso il presente sito. In caso di patologie, disturbi o allergie è sempre bene consultare prima il proprio medico curante.
Nota bene
Le denominazioni dei prodotti, gli ingredienti e le percentuali indicati nelle descrizioni sono puramente indicativi, potrebbero subire variazioni o aggiornamenti da parte delle aziende produttrici. Per l'impossibilità di adeguarsi in tempo reale a tali aggiornamenti, le foto e le informazioni tecniche dei prodotti inseriti su Farmacia.it possono differire da quelle riportate in etichetta o in altro modo diffuse dalle aziende produttrici. L'unico elemento di identificazione risulta essere il codice ministeriale MINSAN. Farmacia.it non garantisce la veridicità e l'attualità delle informazioni pubblicate e declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali errori, omissioni o mancati aggiornamenti delle stesse. Farmacia.it non si assume responsabilità per danni di qualsiasi natura che possano derivare dall'accesso alle informazioni pubblicate.
Fonte dei dati
Farmadati Italia - Sito internet: https://www.farmadati.it/
La Banca Dati Farmadati Italia è utilizzata dalla quasi totalità delle farmacie, parafarmacie, erboristerie, sanitarie, GDO, medici informatizzati ecc. grazie alla garanzia di affidabilità, serietà e professionalitàstoriche dell'azienda sul territorio nazionale.
Il sistema di gestione Farmadati Italia S.r.l è conforme ai requisiti delle norme UNI EN ISO 9001:2015 per i sistemi di gestione per la qualità e UNI CEI ISO/IEC 27001:2017 per i sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni.