Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula
Prevenzione primaria di episodi tromboembolici venosi (TEV) in pazienti adulti sottoposti a chirurgia sostitutiva elettiva totale dell’anca o del ginocchio.
- Indice di navigazione
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula - Che principio attivo ha Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula?
Ogni capsula rigida contiene 110 mg di dabigatran etexilato (come mesilato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula - Cosa contiene Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula?
Contenuto della capsula Acido tartarico, Gomma arabica, Ipromellosa, Dimeticone 350, Talco, Idrossipropilcellulosa. Capsula Carragenina, Potassio cloruro, Titanio diossido, Indigo carminio, Ipromellosa. Inchiostro nero per stampa Gommalacca, Ferro ossido nero, Potassio idrossido.
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula? A cosa serve?
Prevenzione primaria di episodi tromboembolici venosi (TEV) in pazienti adulti sottoposti a chirurgia sostitutiva elettiva totale dell’anca o del ginocchio. Prevenzione di ictus ed embolia sistemica in pazienti adulti con fibrillazione atriale non-valvolare (FANV), con uno o più fattori di rischio, quali precedente ictus o attacco ischemico transitorio (TIA); età ≥ 75 anni; insufficienza cardiaca (Classe NYHA ≥ II); diabete mellito; ipertensione. Trattamento della trombosi venosa profonda (TVP) e dell’embolia polmonare (EP) e prevenzione delle recidive di TVP e EP negli adulti. Trattamento di TEV e prevenzione di TEV ricorrente in pazienti pediatrici dalla nascita a meno di 18 anni di età. Per forme di dosaggio adeguate per l’età, vedere paragrafo 4.2.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula?
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; • Compromissione renale severa (CLCr < 30 mL/min) nei pazienti adulti; • eGFR < 50 mL/min/1,73 m² nei pazienti pediatrici;• Sanguinamento attivo clinicamente significativo; • Lesioni o condizioni, se considerate un fattore di rischio significativo di sanguinamento maggiore. Possono includere ulcera gastrointestinale in corso o recente, presenza di neoplasie maligne ad elevato rischio di sanguinamento, recente lesione cerebrale o spinale, recente intervento chirurgico a livello cerebrale, spinale od oftalmico, recente emorragia intracranica, varici esofagee accertate o sospette, malformazioni arterovenose, aneurismi vascolari o anomalie vascolari maggiori intraspinali o intracerebrali; • Trattamento concomitante con ogni altro anticoagulante come eparina non frazionata (ENF), eparine a basso peso molecolare (enoxaparina, dalteparina ecc.), derivati dell’eparina (fondaparinux ecc.), anticoagulanti orali (warfarin, rivaroxaban, apixaban ecc.) fatta eccezione per specifiche circostanze. Tra queste il cambio di terapia anticoagulante (vedere paragrafo 4.2) quando l’ENF è somministrata alle dosi necessarie per mantenere pervio un catetere centrale venoso o arterioso oppure durante l’ablazione transcatetere per fibrillazione atriale (vedere paragrafo 4.5); • Compromissione epatica o malattia epatica che possa avere un qualsiasi impatto sulla sopravvivenza; • Trattamento concomitante con i seguenti forti inibitori della P-gp: ketoconazolo ad uso sistemico, ciclosporina, itraconazolo, dronedarone e l’associazione a dose fissa glecaprevir/pibrentasvir (vedere paragrafo 4.5); • Protesi valvolari cardiache che richiedano trattamento anticoagulante (vedere paragrafo 5.1).
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula - Come si assume Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula?
Posologia Pradaxa capsule può essere utilizzato negli adulti e nei pazienti pediatrici di età pari o superiore a 8 anni che siano in grado di deglutire le capsule intere. Pradaxa granulato rivestito può essere utilizzato nei bambini di età inferiore a 12 anni non appena il bambino è in grado di ingerire cibo morbido. Pradaxa polvere e solvente per soluzione orale deve essere usato solamente nei bambini di età inferiore a 1 anno. Quando si passa da una formulazione a un’altra, può essere necessario modificare la dose prescritta. Deve essere prescritta la dose adatta in base al peso e all’età del bambino come indicato nella tabella relativa ai dosaggi di una formulazione. Prevenzione primaria di TEV in chirurgia ortopedica Le dosi raccomandate di dabigatran etexilato e la durata della terapia per la prevenzione primaria di TEV in chirurgia ortopedica sono riportate in tabella 1. Tabella 1: Raccomandazioni sulla dose e durata della terapia per la prevenzione primaria di TEV in chirurgia ortopedica
Inizio deltrattamento il giorno dell’intervento chirurgico 1-4 ore dopo la conclusione dell’intervento chirurgico | Inizio della dose di mantenimento il primo giorno successivo all’intervento chirurgico | Durata della terapia con la dose di mantenimento | |
Pazienti sottoposti a chirurgia sostitutiva elettiva del ginocchio | capsula singola di dabigatran etexilato 110 mg | 220 mg di dabigatran etexilato una volta al giorno assunti come 2 capsule da 110 mg | 10 giorni |
Pazienti sottoposti a chirurgia sostitutiva elettiva dell’anca | 28-35 giorni | ||
Riduzione raccomandata della dose | |||
Pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina, CLCr 30-50 mL/min) | capsula singola di dabigatran etexilato 75 mg | 150 mg di dabigatran etexilato una volta al giorno assunti come 2 capsule da 75 mg | 10 giorni (chirurgia sostitutiva del ginocchio) o 28-35 giorni (chirurgia sostitutiva dell’anca) |
Pazienti che ricevono contestualmente verapamil*, amiodarone, chinidina | |||
Pazienti di età pari o superiore a 75 anni |
Dose raccomandata | |
Prevenzione di ictus ed embolia sistemica in pazienti adulti con FANV con uno o più fattori di rischio | Dabigatran etexilato 300 mg assunti come una capsula da 150 mg due volte al giorno |
Trattamento della TVP e dell’EP e prevenzione delle recidive di TVP e EP negli adulti (TVP/EP) | Dabigatran etexilato 300 mg assunti come una capsula da 150 mg due volte al giorno, successivamente al trattamento con un anticoagulante parenterale somministrato per almeno 5 giorni |
Raccomandazione di riduzione della dose | |
Pazienti di età ≥ 80 anni | Dose giornaliera di dabigatran etexilato 220 mg, come una capsula da 110 mg due volte al giorno |
Pazienti in trattamento concomitante con verapamil | |
Riduzione della dose da prendere in considerazione | |
Pazienti di età compresa tra 75 e 80 anni | La dose giornaliera di dabigatran etexilato di 300 mg o di 220 mg deve essere identificata su base individuale valutando il rischio tromboembolico e il rischio di sanguinamento |
Pazienti con compromissione renale moderata (CLCr 30-50 mL/min) | |
Pazienti con gastrite, esofagite o reflusso gastroesofageo | |
Altri pazienti ad aumentato rischio di sanguinamento |
Indicazione | Durata del trattamento |
Prevenzione di ictus in pazienti con fibrillazione atriale | La terapia deve essere continuata a lungo termine. |
TVP/EP | La durata della terapia deve essere stabilita dopo un’attenta valutazione del beneficio della terapia rispetto al rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). La scelta della terapia di breve durata (almeno 3 mesi) si deve basare su fattori di rischio transitorio (ad esempio recente intervento, trauma, immobilizzazione) e quelle di più lunga durata su fattori di rischio permanente o TVP idiopatica o EP. |
Combinazioni peso/età | Dose singola in mg | Dose giornaliera totale in mg | |
Peso in kg | Età in anni | ||
da 11 a <13 | da 8 a <9 | 75 | 150 |
da 13 a <16 | da 8 a <11 | 110 | 220 |
da 16 a <21 | da 8 a <14 | 110 | 220 |
da 21 a <26 | da 8 a <16 | 150 | 300 |
da 26 a <31 | da 8 a <18 | 150 | 300 |
da 31 a <41 | da 8 a <18 | 185 | 370 |
da 41 a <51 | da 8 a <18 | 220 | 440 |
da 51 a <61 | da 8 a <18 | 260 | 520 |
da 61 a <71 | da 8 a <18 | 300 | 600 |
da 71 a <81 | da 8 a <18 | 300 | 600 |
>81 | da 10 a <18 | 300 | 600 |
Conservazione
Come si conserva Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula?
Blister Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità. Flacone Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità. Tenere il flacone ben chiuso.
Avvertenze
Su Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula è importante sapere che:
Rischio emorragico Dabigatran etexilato deve essere utilizzato con cautela in condizioni di aumentato rischio di sanguinamento o quando usato in concomitanza con medicinali che alterano l’emostasi attraverso l’inibizione della aggregazione piastrinica. Un sanguinamento si può verificare in qualsiasi sito corporeo durante la terapia. Un’immotivata caduta dei valori di emoglobina e/o dell’ematocrito o della pressione arteriosa deve indurre alla ricerca del sito di sanguinamento. In pazienti adulti, in caso di sanguinamento potenzialmente fatale o non controllato, quando si rende necessaria una rapida inattivazione dell’effetto anticoagulante di dabigatran, è disponibile l’inattivatore specifico idarucizumab. L’efficacia e la sicurezza di idarucizumab non sono state stabilite nei pazienti pediatrici. L’emodialisi può rimuovere dabigatran. Per i pazienti adulti, altre possibili opzioni sono sangue intero fresco, plasma congelato fresco, concentrato di fattore della coagulazione (attivato o non attivato), concentrati di fattore VIIa ricombinante o di piastrine (vedere anche paragrafo 4.9). Negli studi clinici, dabigatran etexilato è stato associato ad una più alta incidenza di sanguinamento maggiore gastrointestinale (GI). Un aumento del rischio è stato osservato negli anziani (≥ 75 anni) con la posologia di 150 mg somministrata due volte al giorno. Ulteriori fattori di rischio (vedere anche la tabella 5) comprendono l’assunzione concomitante di antiaggreganti piastrinici come clopidogrel e acido acetilsalicilico (ASA) o antinfiammatori non steroidei (FANS), come anche la presenza di esofagite, gastrite o reflusso gastroesofageo. Fattori di rischio La tabella 5 riassume i fattori che possono incrementare il rischio di sanguinamento. Tabella 5: Fattori che possono incrementare il rischio di sanguinamento.
Fattore di rischio | |
Fattori farmacodinamici e cinetici | Età ≥ 75 anni |
Fattori che aumentano i livelli plasmatici di dabigatran | Maggiori: |
• Compromissione renale moderata in pazienti adulti (CLCr 30-50 mL/min) | |
• Forti inibitori della P-gp (vedere paragrafi 4.3 e 4.5) | |
• Co-somministrazione di inibitori della P-gp da deboli a moderati (ad es. amiodarone, verapamil, chinidina e ticagrelor; vedere paragrafo 4.5) | |
Minori: | |
• Basso peso corporeo (< 50 kg) in pazienti adulti | |
Interazioni farmacodinamiche (vedere paragrafo 4.5) | • ASA e altri inibitori della aggregazione piastrinica come clopidogrel • FANS • Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o Inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI) • Altri medicinali che possono alterare l’emostasi |
Patologie / procedure con rischi emorragici speciali | • Disturbi della coagulazione congeniti o acquisiti • Trombocitopenia o disturbi della funzionalità delle piastrine • Biopsia recente, trauma maggiore • Endocardite batterica • Esofagite, gastrite o reflusso gastroesofageo |
Test (valore di valle) | Indicazione | |
Prevenzione primaria di TEV in chirurgia ortopedica | Prevenzione di ictus in pazienti con fibrillazione atriale e TVP/EP | |
dTT [ng/mL] | > 67 | > 200 |
ECT [x-volte maggiore del limite superiore della norma] | Non ci sono dati | > 3 |
aPTT [x-volte maggiore del limite superiore della norma] | > 1,3 | > 2 |
INR | Non deve essere effettuato | Non deve essere effettuato |
Funzionalità renale (CLCr in mL/min) | Emivita stimata (ore) | L’assunzione di dabigatran etexilato deve essere interrotta prima della chirurgia elettiva | |
Elevato rischio di sanguinamento o chirurgia maggiore | Rischio standard | ||
≥ 80 | ≈ 13 | 2 giorni prima | 24 ore prima |
≥ 50-< 80 | ≈ 15 | 2-3 giorni prima | 1-2 giorni prima |
≥ 30-< 50 | ≈ 18 | 4 giorni prima | 2-3 giorni prima (> 48 ore) |
Funzionalità renale (eGFR in mL/min/1,73 m²) | Sospendere dabigatran prima della chirurgia elettiva |
> 80 | 24 ore prima |
50 - 80 | 2 giorni prima |
< 50 | Questi pazienti non sono stati studiati (vedere paragrafo 4.3). |
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula?
Interazioni del trasportatore Dabigatran etexilato è un substrato del trasportatore d’efflusso P-gp. La somministrazione concomitante con inibitori della P-gp (vedere tabella 9) è probabile che determini un aumento delle concentrazioni plasmatiche di dabigatran. Se non diversamente prescritto in modo specifico, è richiesto uno stretto controllo clinico (ricerca di segni di sanguinamento o anemia) quando dabigatran sia co-somministrato con forti inibitori della P-gp. In associazione con alcuni inibitori della P-gp possono rendersi necessarie delle riduzioni della dose (vedere paragrafi 4.2, 4.3, 4.4 e 5.1). Tabella 9: Interazioni del trasportatore
Inibitori della P-gp | |
Uso concomitante controindicato (vedere paragrafo 4.3) | |
Ketoconazolo | Ketoconazolo dopo una dose singola orale di 400 mg ha aumentato i valori totali di AUC0-∞ e Cmax di dabigatran rispettivamente di 2,38 volte e 2,35 volte, e rispettivamente di 2,53 volte e 2,49 volte, dopo dosi multiple orali di 400 mg di ketoconazolo una volta al giorno. |
Dronedarone | Quando dabigatran etexilato e dronedarone erano somministrati contestualmente i valori totali dell’AUC0-∞ e della Cmax di dabigatran aumentavano rispettivamente di circa 2,4 volte e 2,3 volte, dopo dosi multiple di 400 mg di dronedarone bid, e rispettivamente di circa 2,1 volte e 1,9 volte dopo una dose singola di 400 mg. |
Itraconazolo, ciclosporina | Sulla base dei risultati in vitro ci si può aspettare un effetto simile a quello di ketoconazolo. |
Glecaprevir / pibrentasvir | L’uso concomitante di dabigatran etexilato con l’associazione a dose fissa degli inibitori della P-gp glecaprevir/pibrentasvir ha dimostrato di aumentare l’esposizione a dabigatran e può aumentare il rischio di sanguinamento. |
Uso concomitante non raccomandato | |
Tacrolimus | In vitro tacrolimus ha dimostrato avere un effetto inibitorio sulla P-gp simile a quello osservato per itraconazolo e ciclosporina. Dabigatran etexilato non è stato studiato clinicamente in associazione a tacrolimus. Tuttavia, i limitati dati clinici disponibili con un altro substrato della P-gp (everolimus) suggeriscono che l’inibizione della P-gp con tacrolimus sia più debole di quella osservata con potenti inibitori della P-gp. |
Uso concomitante con cautela (vedere paragrafi 4.2 e 4.4) | |
Verapamil | Quando dabigatran etexilato (150 mg) è stato co-somministrato con verapamil per via orale, la Cmax e l’AUC di dabigatran aumentavano, ma le dimensioni di questo cambiamento variavano in funzione del tempo di somministrazione e della formulazione di verapamil (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). L’aumento massimo di esposizione a dabigatran è stato osservato con la prima dose di una formulazione a rilascio immediato di verapamil, somministrata un’ora prima dell’assunzione di dabigatran etexilato (aumento della Cmax di circa 2,8 volte e dell’AUC di circa 2,5 volte). L’effetto era progressivamente diminuito con la somministrazione di una formulazione a rilascio prolungato (aumento della Cmax di circa 1,9 volte e dell’AUC di circa 1,7 volte) o con la somministrazione di dosi multiple di verapamil (aumento della Cmax di circa 1,6 volte e aumento dell’AUC di circa 1,5 volte). Non è stata osservata un’interazione significativa quando verapamil è stato somministrato 2 ore dopo l’assunzione di dabigatran etexilato (aumento della Cmax di circa 1,1 volte e aumento dell’AUC di circa 1,2 volte). Ciò è spiegato dall’assorbimento completo di dabigatran dopo 2 ore. |
Amiodarone | Quando dabigatran etexilato è stato co-somministrato con una dose singola orale di 600 mg di amiodarone, la quantità e la velocità di assorbimento di amiodarone e del suo metabolita attivo DEA sono rimaste essenzialmente immodificate. L’AUC e la Cmax di dabigatran sono aumentate di circa 1,6 volte e 1,5 volte rispettivamente. Considerando la lunga emivita di amiodarone, la potenziale interazione può perdurare per settimane dopo la sospensione di amiodarone (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). |
Chinidina | Chinidina è stata somministrata a dosi di 200 mg ogni 2 ore fino ad una dose totale di 1.000 mg. Dabigatran etexilato è stato somministrato due volte al giorno per 3 giorni consecutivi, al terzo giorno con o senza chinidina. L’AUCτ,ss e la Cmax,ss di dabigatran erano aumentate rispettivamente in media di 1,53 volte e di 1,56 volte, con la somministrazione concomitante di chinidina (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). |
Claritromicina | Quando claritromicina (500 mg due volte al giorno) è stata somministrata in associazione a dabigatran etexilato in volontari sani, è stato osservato un aumento dell’AUC di circa 1,19 volte e della Cmax di circa 1,15 volte. |
Ticagrelor | Quando una dose singola di 75 mg di dabigatran etexilato è stata somministrata contemporaneamente a una dose iniziale di 180 mg di ticagrelor, l’AUC e la Cmax di dabigatran sono aumentate rispettivamente di 1,73 e di 1,95 volte. Dopo |
somministrazione multipla di 90 mg di ticagrelor bid l’aumento dell’esposizione a dabigatran è di 1,56 e di 1,46 volte rispettivamente per la Cmax e l’AUC. La somministrazione concomitante di una dose iniziale di 180 mg di ticagrelor e di 110 mg di dabigatran etexilato (allo stato stazionario) aumentava la AUCτ,ss e la Cmax,ss di dabigatran rispettivamente di 1,49 volte e di 1,65 volte, rispetto alla somministrazione del solo dabigatran etexilato. Quando una dose iniziale di 180 mg di ticagrelor veniva somministrata 2 ore dopo la somministrazione di dabigatran etexilato 110 mg (allo stato stazionario), l’aumento della AUCτ,ss e della Cmax,ss di dabigatran si riduceva rispettivamente a 1,27 volte ed a 1,23 volte, rispetto alla somministrazione del solo dabigatran etexilato. Questa somministrazione scaglionata è quella raccomandata per cominciare ticagrelor con una dose iniziale. La somministrazione concomitante di 90 mg di ticagrelor bid (dose di mantenimento) con 110 mg di dabigatran etexilato aumentava la AUCτ,ss e la Cmax,ss aggiustate di dabigatran rispettivamente di 1,26 volte e di 1,29 volte, rispetto alla somministrazione del solo dabigatran etexilato. | |
Posaconazolo | Anche posaconazolo in parte inibisce la P-gp, ma non è stato studiato clinicamente. La co-somministrazione di dabigatran etexilato e posaconazolo deve essere effettuata con cautela. |
Induttori della P-gp | |
Uso concomitante da evitare | |
es. rifampicina, erba di San Giovanni (Hypericum perforatum), carbamazepina o fenitoina | È atteso che la somministrazione concomitante riduca le concentrazioni di dabigatran. La pre-somministrazione dell’induttore rifampicina ad una dose di 600 mg una volta al giorno per 7 giorni ha ridotto il picco totale di dabigatran e l’esposizione totale rispettivamente del 65,5% e del 67%. L’effetto induttore era diminuito determinando un’esposizione a dabigatran vicina al valore di riferimento entro il settimo giorno successivo alla sospensione del trattamento con rifampicina. Dopo ulteriori 7 giorni non sono stati osservati incrementi della biodisponibilità. |
Inibitori della proteasi come ritonavir | |
Uso concomitante non raccomandato | |
es. ritonavir e le sue associazioni con altri inibitori della proteasi | Questi influiscono sulla P-gp (sia come inibitori che come induttori). Poiché non sono stati studiati, l’uso concomitante con dabigatran etexilato non è raccomandato. |
Substrato della P-gp | |
Digossina | In uno studio condotto su 24 soggetti sani, quando dabigatran etexilato è stato somministrato in associazione a digossina non sono state osservate modifiche dell’esposizione a digossina né alterazioni cliniche significative dell’esposizione a dabigatran. |
FANS | I FANS somministrati come analgesici a breve durata d’azione hanno mostrato di non essere associati ad un aumentato rischio di sanguinamento quando somministrati in concomitanza a dabigatran etexilato. Nello studio RE-LY, l’uso di FANS aumentava il rischio di sanguinamento di circa il 50% sia con dabigatran etexilato che con warfarin. |
Clopidogrel | In volontari sani, giovani, di sesso maschile la somministrazione concomitante di dabigatran etexilato e clopidogrel non determinava un ulteriore prolungamento dei tempi di sanguinamento capillare rispetto a clopidogrel in monoterapia. Inoltre, l’AUCτ,ss e la Cmax,ss e le misure di coagulazione per l’effetto di dabigatran o l’inibizione dell’aggregazione piastrinica come misura dell’effetto di clopidogrel sono rimaste essenzialmente immodificate confrontando il trattamento combinato e i rispettivi mono-trattamenti. Con una dose di carico di 300 mg o 600 mg di clopidogrel, l’AUCτ,ss e la Cmax,ss di dabigatran erano aumentate di circa il 30-40% (vedere paragrafo 4.4). |
ASA | La co-somministrazione di ASA e di 150 mg di dabigatran etexilato due volte al giorno può aumentare il rischio di ogni tipo di sanguinamento dal 12% al 18% e 24% con 81 mg e 325 mg di ASA rispettivamente (vedere paragrafo 4.4). |
EBPM | L’uso concomitante di EBPM quale enoxaparina e dabigatran etexilato non è stato valutato in modo specifico. Dopo il passaggio da un trattamento di 3 giorni con 40 mg di enoxaparina somministrati una volta al giorno per via s.c., 24 ore dopo la somministrazione dell’ultima dose di enoxaparina l’esposizione a dabigatran era lievemente inferiore rispetto a quella successiva alla somministrazione di dabigatran etexilato da solo (dose singola da 220 mg). È stata osservata una maggiore attività anti-FXa/FIIa dopo la somministrazione di dabigatran etexilato preceduta dal pre-trattamento con enoxaparina rispetto al trattamento con dabigatran etexilato da solo. Si ritiene che ciò sia dovuto ad un effetto trainante del trattamento con enoxaparina ed è considerato non clinicamente rilevante. I risultati di altri test di attività anticoagulante correlata a dabigatran non erano modificati in modo significativo dal pre-trattamento con enoxaparina. |
Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (SNRI) | |
SSRI e SNRI | Gli SSRI e gli SNRI hanno incrementato il rischio di sanguinamento in tutti i gruppi di trattamento dello studio RE-LY. |
Sostanze che influenzano il pH gastrico | |
Pantoprazolo | Quando Pradaxa è stato somministrato in associazione a pantoprazolo, è stata osservata una riduzione di circa il 30% dell’AUC di dabigatran. Pantoprazolo ed altri inibitori della pompa protonica (PPI) sono stati co-somministrati con Pradaxa negli studi clinici e il trattamento concomitante con PPI non ha mostrato una riduzione dell’efficacia di Pradaxa. |
Ranitidina | La somministrazione di ranitidina con dabigatran etexilato non ha effetti clinicamente rilevanti sull’assorbimento di dabigatran. |
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prenderePradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula?
Donne in età fertile Le donne in età fertile devono evitare la gravidanza durante il trattamento con Pradaxa. Gravidanza I dati relativi all’uso di Pradaxa in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. Pradaxa non deve essere utilizzato durante la gravidanza se non quando chiaramente necessario. Allattamento Non vi sono dati clinici riguardanti gli effetti di dabigatran sui lattanti durante l’allattamento. L’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con Pradaxa. Fertilità Non sono disponibili dati nell’uomo. Negli studi condotti sugli animali è stato osservato un effetto sulla fertilità femminile in termini di diminuzione degli impianti e aumento di perdite pre-impianto ad una dose di 70 mg/kg (esposizione plasmatica 5 volte superiore rispetto a quella dei pazienti). Non sono stati osservati altri effetti sulla fertilità femminile. Non è stata riscontrata alcuna influenza sulla fertilità maschile. A dosi tossiche per le madri (esposizione plasmatica da 5 a 10 volte superiore rispetto a quella dei pazienti), nei ratti e nei conigli è stato osservato un calo del peso corporeo del feto e della vitalità embriofetale con aumento delle modificazioni fetali. Negli studi pre e post-natali è stato osservato un aumento della mortalità fetale a dosi che erano tossiche per le madri (una dose corrispondente ad un’esposizione plasmatica 4 volte superiore rispetto a quella dei pazienti).
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula?
Dosi di dabigatran etexilato superiori a quelle raccomandate espongono il paziente ad un aumentato rischio di sanguinamento. In caso di sospetto di sovradosaggio, i test di coagulazione possono aiutare a determinare il rischio di sanguinamento (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Il test calibrato quantitativo del dTT o misurazioni ripetute del dTT consentono di prevedere entro quando saranno raggiunti certi livelli di dabigatran (vedere paragrafo 5.1) anche nel caso in cui siano state intraprese altre misure, ad es. la dialisi. L’eccessiva attività anticoagulante può richiedere l’interruzione del trattamento con dabigatran etexilato. Poiché dabigatran è escreto soprattutto per via renale, deve essere mantenuta un’adeguata diuresi. Poiché il legame con le proteine è basso, dabigatran può essere dializzato; l’esperienza clinica che dimostri l’utilità di questo approccio negli studi clinici è limitata (vedere paragrafo 5.2). Gestione delle complicazioni emorragiche Nell’eventualità di complicazioni emorragiche il trattamento con dabigatran etexilato deve essere sospeso e la causa del sanguinamento indagata. In funzione del quadro clinico, deve essere intrapreso un appropriato trattamento di sostegno quale l’emostasi chirurgica e il ripristino del volume ematico, a discrezione del medico. Nelle situazioni in cui, per i pazienti adulti, si rende necessaria una rapida inattivazione dell’effetto anticoagulante di dabigatran, è disponibile l’inattivatore specifico (idarucizumab) che antagonizza l’effetto farmacodinamico di dabigatran. L’efficacia e la sicurezza di idarucizumab non sono state stabilite nei pazienti pediatrici (vedere paragrafo 4). Possono essere presi in considerazione concentrati dei fattori della coagulazione (attivati o non attivati) o il fattore VIIa ricombinante. Ci sono alcune evidenze sperimentali che supportano il ruolo di questi medicinali nel contrastare l’effetto anticoagulante di dabigatran, ma i dati sulla loro utilità in ambito clinico e anche sul possibile rischio di tromboembolismo da rebound sono molto limitati. I test di coagulazione possono diventare inattendibili successivamente alla somministrazione dei concentrati dei fattori della coagulazione indicati. Si deve esercitare cautela quando si interpretano i risultati di questi test. Si deve prendere in considerazione anche la somministrazione di concentrati di piastrine nel caso in cui si verifichi trombocitopenia o siano stati utilizzati antiaggreganti piastrinici a lunga durata di azione. Tutti i trattamenti sintomatici devono essere somministrati in accordo al giudizio del medico. In funzione della disponibilità locale, in caso di sanguinamenti maggiori, deve essere considerata l’opportunità di consultare un esperto di coagulazione.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula? - Come tutti i medicinali, Pradaxa 110 mg capsule rigide – 110 mg capsula rigida – uso orale blister (al/al) 30 x1 capsula può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Riassunto del profilo di sicurezza Dabigatran etexilato è stato valutato in studi clinici complessivamente in circa 64.000 pazienti; di questi, circa 35.000 sono stati trattati con dabigatran etexilato. In totale circa il 9% dei pazienti trattati per la chirurgia elettiva di anca o ginocchio (trattamento a breve termine fino a 42 giorni), il 22% dei pazienti con fibrillazione atriale trattati per la prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica (trattamento a lungo termine fino a 3 anni), il 14% dei pazienti trattati per TVP/EP e il 15% dei pazienti trattati per la prevenzione di TVP/EP hanno manifestato reazioni avverse. Gli eventi più comunemente riportati sono i sanguinamenti che si sono verificati in circa il 14% dei pazienti trattati a breve termine per la chirurgia sostitutiva elettiva di anca o ginocchio, il 16,6% dei pazienti con fibrillazione atriale trattati a lungo termine per la prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica e il 14,4% dei pazienti adulti trattati per TVP/EP. Inoltre sanguinamenti si sono verificati nel 19,4% dei pazienti nello studio di prevenzione di TVP/EP RE-MEDY (pazienti adulti) nel 10,5% dei pazienti nello studio di prevenzione di TVP/EP RESONATE (pazienti adulti). Poiché le popolazioni di pazienti trattati nelle tre indicazioni non sono confrontabili e gli eventi di sanguinamento sono distribuiti in diverse Classificazione per Sistemi e Organi (SOC), nelle successive tabelle 13-17 è riportata una descrizione sommaria degli episodi di sanguinamento maggiore e sanguinamento di qualsiasi tipo, suddivisi per indicazione. Sebbene sia avvenuto con bassa frequenza negli studi clinici, possono verificarsi eventi di sanguinamento maggiori o gravi che, indipendentemente dalla localizzazione, posso essere invalidanti, porre in pericolo la vita o perfino portare a morte. Tabella riassuntiva delle reazioni avverse La tabella 12 mostra le reazioni avverse identificate dagli studi e dai dati di post-marketing nelle indicazioni prevenzione primaria di TEV dopo chirurgia di sostituzione di anca o ginocchio, prevenzione di ictus tromboembolico ed embolia sistemica in pazienti con fibrillazione atriale, trattamento e prevenzione di TVP/EP. Sono ordinate per Classificazione per Sistemi e Organi (SOC) e frequenza utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Tabella 12 Reazioni avverse
Frequenza | |||
SOC / Termine preferito | Prevenzione primaria di TEV dopo chirurgia sostitutiva dell’anca o del ginocchio | Prevenzione di ictus ed embolia sistemica in pazienti con fibrillazione atriale | Trattamento di TVP/EP e prevenzione di TVP/EP |
Patologie del sistema emolinfopoietico | |||
Anemia | Non comune | Comune | Non comune |
Calo dell’emoglobina | Comune | Non comune | Non nota |
Trombocitopenia | Raro | Non comune | Raro |
Calo dell’ematocrito | Non comune | Raro | Non nota |
Neutropenia | Non nota | Non nota | Non nota |
Agranulocitosi | Non nota | Non nota | Non nota |
Disturbi del sistema immunitario | |||
Ipersensibilità al medicinale | Non comune | Non comune | Non comune |
Rash cutaneo | Raro | Non comune | Non comune |
Prurito | Raro | Non comune | Non comune |
Reazione anafilattica | Raro | Raro | Raro |
Angioedema | Raro | Raro | Raro |
Orticaria | Raro | Raro | Raro |
Broncospasmo | Non nota | Non nota | Non nota |
Patologie del sistema nervoso | |||
Emorragia intracranica | Raro | Non comune | Raro |
Patologie vascolari | |||
Ematoma | Non comune | Non comune | Non comune |
Emorragia | Raro | Non comune | Non comune |
Emorragie dalle ferite | Non comune | - | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |||
Epistassi | Non comune | Comune | Comune |
Emottisi | Raro | Non comune | Non comune |
Patologie gastrointestinali | |||
Emorragia gastrointestinale | Non comune | Comune | Comune |
Dolore addominale | Raro | Comune | Non comune |
Diarrea | Non comune | Comune | Non comune |
Dispepsia | Raro | Comune | Comune |
Nausea | Non comune | Comune | Non comune |
Emorragia rettale | Non comune | Non comune | Comune |
Emorragia emorroidale | Non comune | Non comune | Non comune |
Ulcera gastrointestinale, inclusa ulcera esofagea | Raro | Non comune | Non comune |
Gastroesofagite | Raro | Non comune | Non comune |
Malattia da reflusso gastroesofageo | Raro | Non comune | Non comune |
Vomito | Non comune | Non comune | Non comune |
Disfagia | Raro | Non comune | Raro |
Patologie epatobiliari | |||
Funzionalità epatica alterata / Test di funzionalità epatica alterati | Comune | Non comune | Non comune |
Aumento dell’alanina aminotransferasi | Non comune | Non comune | Non comune |
Aumento dell’aspartato aminotransferasi | Non comune | Non comune | Non comune |
Aumento degli enzimi epatici | Non comune | Raro | Non comune |
Iperbilirubinemia | Non comune | Raro | Non nota |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |||
Emorragia cutanea | Non comune | Comune | Comune |
Alopecia | Non nota | Non nota | Non nota |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |||
Emartrosi | Non comune | Raro | Non comune |
Patologie renali e urinarie | |||
Emorragia genitourinaria, inclusa ematuria | Non comune | Comune | Comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |||
Emorragia al sito di iniezione | Raro | Raro | Raro |
Emorragia al sito di inserzione del catetere | Raro | Raro | Raro |
Sanguinamento | Raro | - | |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | |||
Emorragia traumatica | Non comune | Raro | Non comune |
Emorragia al sito di incisione | Raro | Raro | Raro |
Ematoma post-procedurale | Non comune | - | - |
Emorragia post-procedurale | Non comune | - | |
Anemia post-operatoria | Raro | - | - |
Suppurazione postprocedurale | Non comune | - | - |
Secrezione dalle ferite | Non comune | - | - |
Procedure mediche e chirurgiche | |||
Drenaggio della ferita | Raro | - | - |
Drenaggio post-procedurale | Raro | - | - |
Dabigatran etexilato 150 mg una volta al giorno N (%) | Dabigatran etexilato 220 mg una volta al giorno N (%) | Enoxaparina N (%) | |
Trattati | 1.866 (100,0) | 1.825 (100,0) | 1.848 (100,0) |
Sanguinamento maggiore | 24 (1,3) | 33 (1,8) | 27 (1,5) |
Qualsiasi sanguinamento | 258 (13,8) | 251 (13,8) | 247 (13,4) |
Dabigatran etexilato 110 mg due volte al giorno | Dabigatran etexilato 150 mg due volte al giorno | Warfarin | |
Soggetti randomizzati | 6.015 | 6.076 | 6.022 |
Sanguinamento maggiore | 347 (2,92%) | 409 (3,40%) | 426 (3,61%) |
Sanguinamento intracranico | 27 (0,23%) | 39 (0,32%) | 91 (0,77%) |
Sanguinamento GI | 134 (1,13%) | 192 (1,60%) | 128 (1,09%) |
Sanguinamento fatale | 26 (0,22%) | 30 (0,25%) | 42 (0,36%) |
Sanguinamento minore | 1.566 (13,16%) | 1.787 (14,85%) | 1.931 (16,37%) |
Qualsiasi sanguinamento | 1.759 (14,78%) | 1.997 (16,60%) | 2.169 (18,39%) |
Dabigatran etexilato 150 mg due volte al giorno | Warfarin | Hazard ratio verso warfarin (intervallo di confidenza 95%) | |
Pazienti inclusi nell’analisi di sicurezza | 2.456 | 2.462 | |
Eventi di sanguinamento maggiore | 24 (1,0%) | 40 (1,6%) | 0,60 (0,36-0,99) |
Sanguinamento Intracranico | 2 (0,1%) | 4 (0,2%) | 0,50 (0,09-2,74) |
Sanguinamento GI maggiore | 10 (0,4%) | 12 (0,5%) | 0,83 (0,36-1,93) |
Sanguinamento pericoloso per la vita | 4 (0,2%) | 6 (0,2%) | 0,66 (0,19-2,36) |
Eventi di sanguinamento maggiore/sanguinamenti clinicamente rilevanti | 109 (4,4%) | 189 (7,7%) | 0,56 (0,45-0,71) |
Qualsiasi sanguinamento | 354 (14,4%) | 503 (20,4%) | 0,67 (0,59-0,77) |
Qualsiasi sanguinamento GI | 70 (2,9%) | 55 (2,2%) | 1,27 (0,90-1,82) |
Dabigatran etexilato 150 mg due volte al giorno | Warfarin | Hazard ratio verso warfarin (intervallo di confidenza 95%) | |
Pazienti trattati | 1.430 | 1.426 | |
Eventi di sanguinamento maggiore | 13 (0,9%) | 25 (1,8%) | 0,54 (0,25-1,16) |
Sanguinamento intracranico | 2 (0,1%) | 4 (0,3%) | Non calcolabile* |
Sanguinamento GI maggiore | 4 (0,3%) | 8 (0,5%) | Non calcolabile* |
Sanguinamento pericoloso per la vita | 1 (0,1%) | 3 (0,2%) | Non calcolabile* |
Eventi di sanguinamento maggiore/sanguinamenti clinicamente rilevanti | 80 (5,6%) | 145 (10,2%) | 0,55 (0,41, 0,72) |
Qualsiasi sanguinamento | 278 (19,4%) | 373 (26,2%) | 0,71 (0,61-0,83) |
Qualsiasi sanguinamento GI | 45 (3,1%) | 32 (2,2%) | 1,39 (0,87-2,20) |
Dabigatran etexilato 150 mg due volte al giorno | Placebo | Hazard ratio verso placebo (intervallo di confidenza 95%) | |
Pazienti trattati | 684 | 659 | |
Eventi di sanguinamento maggiore | 2 (0,3%) | 0 | Non calcolabile* |
Sanguinamento intracranico | 0 | 0 | Non calcolabile* |
Sanguinamento GI maggiore | 2 (0,3%) | 0 | Non calcolabile* |
Sanguinamento pericoloso per la vita | 0 | 0 | Non calcolabile* |
Eventi di sanguinamento maggiore/sanguinamenti clinicamente rilevanti | 36 (5,3%) | 13 (2,0%) | 2,69 (1,43-5,07) |
Qualsiasi sanguinamento | 72 (10,5%) | 40 (6,1%) | 1,77 (1,20-2,61) |
Qualsiasi sanguinamento GI | 5 (0,7%) | 2 (0,3%) | 2,38 (0,46-12,27) |
Frequenza | |
SOC / Termine preferito | trattamento di TEV e prevenzione di TEV ricorrente nei pazienti pediatrici |
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Anemia | Comune |
Calo dell’emoglobina | Non comune |
Trombocitopenia | Comune |
Calo dell’ematocrito | Non comune |
Neutropenia | Non comune |
Agranulocitosi | Non nota |
Disturbi del sistema immunitario | |
Ipersensibilità al medicinale | Non comune |
Rash cutaneo | Comune |
Prurito | Non comune |
Reazione anafilattica | Non nota |
Angioedema | Non nota |
Orticaria | Comune |
Broncospasmo | Non nota |
Patologie del sistema nervoso | |
Emorragia intracranica | Non comune |
Patologie vascolari | |
Ematoma | Comune |
Emorragia | Non nota |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Epistassi | Comune |
Emottisi | Non comune |
Patologie gastrointestinali | |
Emorragia gastrointestinale | Non comune |
Dolore addominale | Non comune |
Diarrea | Comune |
Dispepsia | Comune |
Nausea | Comune |
Emorragia rettale | Non comune |
Emorragia emorroidale | Non nota |
Ulcera gastrointestinale, inclusa ulcera esofagea | Non nota |
Gastroesofagite | Non comune |
Malattia da reflusso gastroesofageo | Comune |
Vomito | Comune |
Disfagia | Non comune |
Patologie epatobiliari | |
Funzionalità epatica alterata / Test di funzionalità epatica alterati | Non nota |
Aumento dell’alanina aminotransferasi | Non comune |
Aumento dell’aspartato aminotransferasi | Non comune |
Aumento degli enzimi epatici | Comune |
Iperbilirubinemia | Non comune |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Emorragia cutanea | Non comune |
Alopecia | Comune |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Emartrosi | Non nota |
Patologie renali e urinarie | |
Emorragia genitourinaria, inclusa ematuria | Non comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Emorragia al sito di iniezione | Non nota |
Emorragia al sito di inserzione del catetere | Non nota |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | |
Emorragia traumatica | Non comune |
Emorragia al sito di incisione | Non nota |
Codice AIC
038451062
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
Disclaimer
Questa scheda riporta informazioni che non intendono sostituire una diagnosi o consigli del medico, poichè solo il medico può stilare qualsiasi prescrizione e dare indicazione terapeutica. Tutti i contenuti devono intendersi e sono di natura esclusivamente informativa e volti esclusivamente a portare a conoscenza degli utenti le informazioni attraverso il presente sito. In caso di patologie, disturbi o allergie è sempre bene consultare prima il proprio medico curante.
Nota bene
Le denominazioni dei prodotti, gli ingredienti e le percentuali indicati nelle descrizioni sono puramente indicativi, potrebbero subire variazioni o aggiornamenti da parte delle aziende produttrici. Per l'impossibilità di adeguarsi in tempo reale a tali aggiornamenti, le foto e le informazioni tecniche dei prodotti inseriti su Farmacia.it possono differire da quelle riportate in etichetta o in altro modo diffuse dalle aziende produttrici. L'unico elemento di identificazione risulta essere il codice ministeriale MINSAN. Farmacia.it non garantisce la veridicità e l'attualità delle informazioni pubblicate e declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali errori, omissioni o mancati aggiornamenti delle stesse. Farmacia.it non si assume responsabilità per danni di qualsiasi natura che possano derivare dall'accesso alle informazioni pubblicate.
Fonte dei dati
Farmadati Italia - Sito internet: https://www.farmadati.it/
La Banca Dati Farmadati Italia è utilizzata dalla quasi totalità delle farmacie, parafarmacie, erboristerie, sanitarie, GDO, medici informatizzati ecc. grazie alla garanzia di affidabilità, serietà e professionalitàstoriche dell'azienda sul territorio nazionale.
Il sistema di gestione Farmadati Italia S.r.l è conforme ai requisiti delle norme UNI EN ISO 9001:2015 per i sistemi di gestione per la qualità e UNI CEI ISO/IEC 27001:2017 per i sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni.