Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite
Plegridy è indicato nei pazienti adulti per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente (vedere paragrafo 5.
- Indice di navigazione
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite - Che principio attivo ha Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite?
Plegridy 63 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita (per uso sottocutaneo) Ciascuna siringa preriempita contiene 63 microgrammi di peginterferone beta-1a* in 0,5 mL di soluzione iniettabile. Plegridy 94 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita (per uso sottocutaneo) Ciascuna siringa preriempita contiene 94 microgrammi di peginterferone beta-1a* in 0,5 mL di soluzione iniettabile. Plegridy 125 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita (per uso sottocutaneo) Ciascuna siringa preriempita contiene 125 microgrammi di peginterferone beta-1a* in 0,5 mL di soluzione iniettabile. Plegridy 125 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita (per uso intramuscolare) Ciascuna siringa preriempita contiene 125 microgrammi di peginterferone beta-1a* in 0,5 mL di soluzione iniettabile. Plegridy 63 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita (per uso sottocutaneo) Ciascuna penna preriempita contiene 63 microgrammi di peginterferone beta-1a* in 0,5 mL di soluzione iniettabile. Plegridy 94 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita (per uso sottocutaneo) Ciascuna penna preriempita contiene 94 microgrammi di peginterferone beta-1a* in 0,5 mL di soluzione iniettabile. Plegridy 125 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita (per uso sottocutaneo) Ciascuna penna preriempita contiene 125 microgrammi di peginterferone beta-1a* in 0,5 mL di soluzione iniettabile. La dose indica la quantità della porzione di interferone beta-1a del peginterferone beta-1a senza considerare la porzione di PEG attaccata. *Il principio attivo, il peginterferone beta-1a, è un coniugato covalente dell’interferone beta-1a, prodotto nelle cellule ovariche di criceto cinese, con metossi poli(etileneglicole) a 20.000 Dalton (20 kDa), utilizzando un linker di O-2-metilpropionaldeide. La potenza di questo medicinale non deve essere confrontata con quella di un’altra proteina pegilata o non-pegilata della stessa classe terapeutica. Per ulteriori informazioni vedere paragrafo 5.1. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite - Cosa contiene Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite?
Sodio acetato triidrato Acido acetico glaciale Arginina cloridrato Polisorbato 20 Acqua per preparazioni iniettabili
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite? A cosa serve?
Plegridy è indicato nei pazienti adulti per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente (vedere paragrafo 5.1).
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite?
- Ipersensibilità all’interferone beta naturale o ricombinante o al peginterferone o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. - Pazienti con depressione grave e/o ideazione suicidaria (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite - Come si assume Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite?
Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della sclerosi multipla. Plegridy può essere somministrato per via sottocutanea (SC) usando una penna monouso preriempita o una siringa monouso preriempita o per via intramuscolare (IM) usando una siringa monouso preriempita. L’efficacia del peginterferone beta-1a somministrato per via sottocutanea è stata dimostrata rispetto al placebo. Non sono disponibili dati comparativi diretti tra il peginterferone beta-1a e l’interferone beta non pegilato né dati sull’efficacia del peginterferone beta-1a dopo il passaggio da un interferone beta non pegilato. Ciò va considerato quando i pazienti passano dal trattamento con l’interferone pegilato a quello con l’interferone non pegilato e viceversa (vedere paragrafo 5.1). Posologia La dose raccomandata di Plegridy è di 125 microgrammi iniettati SC o IM ogni 2 settimane (14 giorni). Inizio del trattamento Si raccomanda in genere che i pazienti inizino il trattamento SC o IM con 63 microgrammi alla dose 1 (giorno 0), aumentando a 94 microgrammi alla dose 2 (giorno 14), raggiungendo la dose piena di 125 microgrammi alla dose 3 (giorno 28) e continuando successivamente con la dose piena (125 microgrammi) ogni 2 settimane (14 giorni) (vedere la Tabella 1a per l’uso SC o la Tabella 1b per l’uso IM). Via sottocutanea È disponibile una confezione di inizio trattamento contenente le prime 2 dosi (63 microgrammi e 94 microgrammi). Tabella 1a: Schema di titolazione all’inizio del trattamento per via SC
Dose | Tempo* | Quantità (microgrammi) | Etichetta della siringa |
1a dose | Giorno 0 | 63 | Arancione |
2a dose | Giorno 14 | 94 | Blu |
3a dose | Giorno 28 | 125 (dose piena) | Grigia |
Dose | Tempo* | Quantità (microgrammi) | Clip di titolazione |
Dose 1 | Giorno 0 | 63 | Giallo |
Dose 2 | Giorno 14 | 94 | Viola |
Dose 3 | Giorno 28 | 125 (dose piena) | Senza uso di clip |
Conservazione
Come si conserva Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite?
Conservare in frigorifero (2°C - 8°C). Non congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Vedere paragrafo 6.3 per altre informazioni sulla conservazione a temperatura ambiente.
Avvertenze
Su Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite è importante sapere che:
Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati. Danno epatico Livelli elevati di transaminasi epatiche nel siero, epatite, epatite autoimmune e casi rari di insufficienza epatica severa sono stati riferiti con medicinali a base di interferone beta. Aumenti degli enzimi epatici sono stati osservati con l’uso di peginterferone beta-1a. I pazienti devono essere monitorati per i segni di danno epatico (vedere paragrafo 4.8). Depressione Peginterferone beta-1a deve essere somministrato con cautela nei pazienti con disturbi depressivi pregressi (vedere paragrafo 4.3). La depressione si verifica con maggiore frequenza nella popolazione affetta da sclerosi multipla e in associazione con l’uso di interferone. I pazienti devono essere avvertiti di riferire immediatamente qualsiasi sintomo di depressione e/o ideazione suicidaria al proprio medico. I pazienti che presentano segni di depressione devono essere strettamente monitorati durante la terapia e trattati in modo appropriato. Deve essere presa in considerazione l’interruzione della terapia con peginterferone beta-1a (vedere paragrafo 4.8). Reazioni di ipersensibilità Gravi reazioni di ipersensibilità, tra cui casi di anafilassi, sono state riferite come una complicanza rara del trattamento con l’interferone beta, compreso peginterferone beta-1a. I pazienti devono essere avvertiti di interrompere il trattamento con peginterferone beta-1a e di chiedere assistenza medica immediata nel caso in cui si manifestino segni o sintomi di anafilassi o ipersensibilità severa. Il trattamento con peginterferone beta-1a non deve essere ripreso (vedere paragrafo 4.8). Reazioni nel sito d’iniezione Reazioni nel sito d’iniezione, compresa la necrosi nel sito d’iniezione, sono state riferite con l’uso sottocutaneo di interferone beta. Per ridurre al minimo il rischio di reazioni al sito d’iniezione i pazienti devono essere istruiti all’uso di una tecnica di iniezione asettica. La procedura per l’autosomministrazione da parte del paziente deve essere riverificata periodicamente, specialmente se si sono verificate reazioni nel sito d’iniezione. Se il paziente manifesta una rottura della pelle, che può essere accompagnata da gonfiore o fuoruscita di liquido dal sito d’iniezione, il paziente deve essere avvisato di consultare il proprio medico. Negli studi clinici, un paziente trattato con peginterferone beta-1a ha presentato una necrosi nel sito d’iniezione con peginterferone beta-1a per uso SC La decisione di interrompere la terapia dopo necrosi in un unico sito, dipende dall’entità della necrosi stessa (vedere paragrafo 4.8). Riduzione delle conte ematiche periferiche La riduzione delle conte ematiche periferiche in tutte le linee cellulari, comprendente pancitopenia rara e trombocitopenia severa, è stata riferita nei pazienti che hanno ricevuto interferone beta. Casi di citopenia, compresi rari casi di neutropenia severa e trombocitopenia, sono stati osservati nei pazienti trattati con peginterferone beta-1a. I pazienti devono essere monitorati per i sintomi o i segni della riduzione delle conte ematiche periferiche (vedere paragrafo 4.8). Disturbi renali e urinari Sindrome nefrosica (effetti di classe) Durante il trattamento con prodotti a base di interferone beta sono stati segnalati casi di sindrome nefrosica con diverse nefropatie sottostanti, tra cui la glomerulosclerosi focale e segmentaria collassante (collapsing focal segmental glomerulosclerosis, FSGS), la malattia a lesioni minime (minimal change disease, MCD), la glomerulonefrite membrano-proliferativa (membranoproliferative glomerulonephritis, MPGN) e la glomerulopatia membranosa (membranous glomerulopathy, MGN). Gli eventi sono stati segnalati in tempi diversi nel corso del trattamento e possono manifestarsi dopo diversi anni di trattamento con interferone beta. Si raccomanda il monitoraggio periodico dei segni o sintomi precoci, quali ad esempio edema, proteinuria e compromissione della funzione renale, in particolare nei pazienti a maggior rischio di malattia renale. La sindrome nefrosica deve essere trattata tempestivamente e deve essere presa in considerazione l’interruzione della terapia con peginterferone beta-1a. Compromissione renale severa È necessario usare cautela quando si somministra peginterferone beta-1a a pazienti con compromissione renale severa. Microangiopatia trombotica (TMA) (effetti di classe) Sono stati segnalati casi di TMA, che si manifesta come porpora trombotica trombocitopenica (TTP) o sindrome emolitico uremica (HUS), compresi casi fatali con prodotti a base di interferone beta. Gli eventi sono stati segnalati in tempi diversi nel corso del trattamento e possono manifestarsi da diverse settimane a diversi anni dopo l’inizio del trattamento con interferone beta. Le caratteristiche cliniche iniziali comprendono trombocitopenia, ipertensione di nuova insorgenza, febbre, sintomi a carico del sistema nervoso centrale (ad esempio confusione, paresi) e funzione renale compromessa. I risultati di laboratorio che suggeriscono la presenza di TMA comprendono la riduzione delle conte piastriniche, l’aumento della lattato-deidrogenasi (LDH) nel siero dovuta a emolisi e la presenza di schistociti (frammentazione degli eritrociti) su uno striscio ematico. Di conseguenza, se si osservano le caratteristiche cliniche della TMA si raccomanda l’effettuazione di ulteriori esami dei livelli delle piastrine nel sangue, della LDH nel siero, degli strisci ematici e della funzione renale. Nel caso di diagnosi di TMA è necessario un trattamento tempestivo (considerando lo scambio plasmatico) ed è raccomandata l’interruzione immediata di peginterferone beta-1a. Anomalie di laboratorio Anomalie di laboratorio sono associate all’uso degli interferoni. Oltre a quegli esami di laboratorio normalmente richiesti per il monitoraggio dei pazienti con sclerosi multipla, si raccomanda di eseguire l’emocromo completo con conta differenziale delle cellule del sangue, le conte piastriniche e le analisi chimiche del sangue, comprendenti i test di funzionalità epatica (ad esempio aspartato aminotransferasi (AST), alanina aminotransaminasi (ALT)), prima dell’inizio della terapia e a intervalli regolari dopo l’introduzione della terapia con peginterferone beta-1a e poi periodicamente in assenza di sintomi clinici. Per i pazienti con mielosoppressione può essere necessario il monitoraggio più intensivo dell’esame emocromocitometrico completo, con le conte differenziali e piastriniche.L’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo sono stati osservati con l’uso di medicinali a base di interferone beta. Si raccomanda l’effettuazione di esami regolari della funzionalità tiroidea nei pazienti con anamnesi di disfunzione tiroidea o come clinicamente indicato. Crisi epilettiche Peginterferone beta-1a deve essere somministrato con cautela nei pazienti con anamnesi di crisi epilettiche, in quelli trattati con medicinali anti-epilettici, specialmente se la loro epilessia non è adeguatamente controllata con gli anti-epilettici (vedere paragrafo 4.8). Patologie cardiache Il peggioramento delle patologie cardiache è stato riferito nei pazienti trattati con interferone beta. L’incidenza degli eventi cardiovascolari è risultata simile tra i gruppi trattati con peginterferone beta1a (125 microgrammi ogni 2 settimane) e con placebo (7% in ciascun gruppo). Non sono stati segnalati eventi cardiovascolari gravi nei pazienti trattati con peginterferone beta-1a nello studio ADVANCE. Ciò nonostante, i pazienti con significative patologie cardiache preesistenti, ad esempio insufficienza cardiaca congestizia, arteriopatia coronarica o aritmia, devono essere monitorati per il peggioramento delle loro condizioni cardiache, in particolare durante l’inizio del trattamento. Immunogenicità I pazienti possono sviluppare anticorpi verso peginterferone beta-1a. I dati ottenuti da pazienti trattati fino a 2 anni con peginterferone beta-1a somministrato SC suggeriscono che meno dell’1% (5/715) ha sviluppato anticorpi persistenti-neutralizzanti alla porzione di interferone beta-1a del peginterferone beta-1a. Gli anticorpi neutralizzanti potenzialmente possono ridurre l’efficacia clinica. Tuttavia, lo sviluppo di anticorpi contro la frazione di interferone del peginterferone beta-1a non ha avuto alcun impatto percepibile sulla sicurezza o sull’efficacia clinica, nonostante l’analisi fosse limitata dalla bassa incidenza di immunogenicità. Il tre percento dei pazienti (18/681) ha sviluppato anticorpi persistenti alla frazione di PEG del peginterferone beta-1a. Nello studio clinico condotto, lo sviluppo di anticorpi contro la frazione di PEG del peginterferone beta-1a non ha avuto alcun impatto percepibile sulla sicurezza o sull’efficacia clinica (compresi il tasso annualizzato di recidive, le lesioni osservate con risonanza magnetica (magnetic resonance imaging, MRI)) e la progressione della disabilità). Compromissione epatica È necessario usare cautela e considerare il monitoraggio stretto quando peginterferone beta-1a è somministrato a pazienti con compromissione epatica severa. I pazienti devono essere monitorati per i segni di danno epatico ed è necessario usare cautela quando gli interferoni sono utilizzati contemporaneamente ad altri medicinali associati a danno epatico (vedere paragrafi 4.8 e 5.2). Contenuto di sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite?
Non sono stati effettuati studi d’interazione. Gli studi clinici indicano che i pazienti con sclerosi multipla possono ricevere peginterferone beta-1a e corticosteroidi durante le recidive. È stato riportato che gli interferoni riducono l’attività degli enzimi epatici dipendenti dal citocromo P450 nell’uomo e negli animali. Deve esser usata cautela quando peginterferone beta-1a viene somministrato in associazione con medicinali che hanno uno stretto indice terapeutico e la cui clearance è largamente dipendente dal sistema del citocromo P450 epatico, ad esempio alcune classi di antiepilettici e di antidepressivi.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prenderePlegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite?
Gravidanza Un ampio numero di dati (oltre 1.000 esiti di gravidanza) dai registri e dall’esperienza post-marketing non indica alcun aumento del rischio di anomalie congenite maggiori dopo esposizione all'interferone beta pre-concepimento o durante il primo trimestre di gravidanza. Tuttavia, la durata dell'esposizione durante il primo trimestre è incerta, poiché i dati sono stati raccolti quando l'uso di interferone beta era controindicato durante la gravidanza e il trattamento probabilmente è stato interrotto quando la gravidanza è stata individuata e/o confermata. L'esperienza sull'esposizione durante il secondo e il terzo trimestre è molto limitata. Sulla base dei dati sugli animali (vedere paragrafo 5.3) esiste un rischio potenzialmente aumentato di aborto spontaneo. Il rischio di aborti spontanei in donne in gravidanza esposte all'interferone beta non può essere adeguatamente valutato sulla base dei dati attualmente disponibili, ma i dati non suggeriscono finora un aumento del rischio. Se clinicamente necessario, l’uso di peginterferone beta-1a durante la gravidanza può essere preso in considerazione. Allattamento Non è noto se il peginterferone beta-1a sia escreto nel latte materno. Limitate informazioni disponibili relative al passaggio dell’interferone beta-1a nel latte materno, unitamente alle caratteristiche chimicofisiologiche dell'interferone beta, suggeriscono che i livelli di interferone beta-1a escreti nel latte materno sono trascurabili. Non sono previsti effetti dannosi sul neonato/bambino allattato al seno. Peginterferone beta-1a può essere usato durante l’allattamento. Fertilità Non sono disponibili informazioni sugli effetti del peginterferone beta-1a sulla fertilità umana. Negli animali sono stati osservati effetti anovulatori a dosi molto alte (vedere paragrafo 5.3). Non sono disponibili informazioni sugli effetti del peginterferone beta-1a sulla fertilità maschile negli animali.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite?
In caso di sovradosaggio, i pazienti possono essere ospedalizzati per osservazione e deve essere dato un adeguato trattamento di supporto.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite? - Come tutti i medicinali, Plegridy soluzione iniettabile in siringa preriempita – 125 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo penna preriempita (vetro) 0,5 ml 2 penne preriempite può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse al medicinale (ADR) più comuni (con un’incidenza superiore rispetto al placebo) per peginterferone beta-1a y 125 microgrammi somministrato per via sottocutanea ogni 2 settimane sono state eritema in sede di iniezione, malattia simil-influenzale, piressia, cefalea, mialgia, brividi, dolore in sede di iniezione, astenia, prurito in sede di iniezione e artralgia. La reazione avversa con conseguente interruzione della terapia riferita più comunemente nei pazienti trattati con peginterferone beta-1a 125 microgrammi somministrato per via sottocutanea ogni 2 settimane è stata la malattia simil-influenzale (< 1%). Tabella delle reazioni avverse alla somministrazione per via sottocutanea Negli studi clinici, 1.468 pazienti in totale hanno ricevuto peginterferone beta-1a SC per un massimo di 278 settimane, con un’esposizione complessiva equivalente a 4.217 anni-persona. 1.285 pazienti hanno ricevuto almeno 1 anno, 1.124 pazienti hanno ricevuto almeno 2 anni, 947 pazienti hanno ricevuto almeno 3 anni e 658 pazienti hanno ricevuto almeno 4 anni di trattamento con peginterferone beta-1a y. L’esperienza nella fase non controllata randomizzata (2° anno) dello studio ADVANCE e nello studio di estensione ATTAIN (trattamento ricevuto per un periodo fino a 4 anni) è risultata coerente con l’esperienza nella fase controllata con placebo di 1 anno dello studio ADVANCE. La Tabella 2 riassume le reazioni avverse al medicinale (ADR) (incidenza superiore al placebo e con una possibilità ragionevole di causalità) di 512 pazienti trattati con peginterferone beta-1a 125 microgrammi somministrato per via SC ogni 2 settimane e 500 pazienti che hanno ricevuto il placebo per un massimo di 48 settimane, nonché i dati post marketing. Le ADR sono presentate secondo la terminologia MedDRA raccomandata nella classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. L’incidenza delle reazioni avverse riportate di seguito è espressa secondo la seguente convenzione: - Molto comune (≥1/10) - Comune (≥1/100, <1/10) - Non comune (≥1/1. 000, <1/100) - Raro (≥1/10.000, <1/1.000) - Molto raro (<1/10.000) - Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) Tabella 2. Riassunto delle reazioni avverse al medicinale
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Reazione avversa | Categoria di frequenza |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Trombocitopenia | Non comune |
Microangiopatia trombotica, comprendente porpora trombotica trombocitopenica/sindrome emolitico uremica* | Raro | |
Disturbi del sistema immunitario | Angioedema | Non comune |
Ipersensibilità | ||
Anafilassi¹ | Non nota | |
Disturbi psichiatrici | Depressione | Comune |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Molto comune |
Crisi convulsiva | Non comune | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Ipertensione arteriosa polmonare+ | Non nota |
Patologie gastrointestinali | Nausea | Comune |
Vomito | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia£ | Comune |
Prurito | ||
Orticaria | Non comune | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Mialgia | Molto comune |
Artralgia | ||
Patologie renali e urinarie | Sindrome nefrosica, glomerulosclerosi | Raro |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Malattia simil-influenzale | Molto comune |
Piressia | ||
Brividi | ||
Eritema in sede di iniezione | ||
Dolore in sede di iniezione | ||
Prurito in sede di iniezione | ||
Astenia | ||
Ipertermia | Comune | |
Infiammazione in sede di iniezione | ||
Dolore | ||
Ematoma nel sito dell’iniezione | ||
Tumefazione in sede di iniezione | ||
Edema nel sito d’iniezione | ||
Eruzione cutanea in sede di iniezione | ||
Calore in sede di iniezione | ||
Alterazione del colore in sede di iniezione | ||
Necrosi in sede di iniezione | Raro | |
Esami diagnostici | Alanina aminotransferasi aumentata | Comune |
Aspartato aminotransferasi aumentata | ||
Gamma-glutamiltransferasi aumentata | ||
Conta dei leucociti diminuita | ||
Emoglobina diminuita | ||
Temperatura corporea aumentata | ||
Conta delle piastrine diminuita | Non comune |
Codice AIC
043527050
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
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