Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al
Perindopril e Amlodipina Zentiva è indicato come terapia sostitutiva per il trattamento dell’ipertensione essenziale e/o della coronaropatia stabile, in pazienti già controllati con l’associazione di perindopril e amlodipina, somministrati contemporaneamente allo stesso livello di dosaggio.
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Principi attivi
Composizione di Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al - Che principio attivo ha Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al?
Perindopril e Amlodipina Zentiva 4 mg/5 mg: Ogni compressa contiene 4 mg di perindopril erbumina e 5 mg di amlodipina (come besilato). Perindopril e Amlodipina Zentiva 4 mg/10 mg: Ogni compressa contiene 4 mg di perindopril erbumina e 10 mg di amlodipina (come besilato). Perindopril e Amlodipina Zentiva 8 mg/5 mg: Ogni compressa contiene 8 mg di perindopril erbumina e 5 mg di amlodipina (come besilato). Perindopril e Amlodipina Zentiva 8 mg/10 mg: Ogni compressa contiene 8 mg di perindopril erbumina e 10 mg di amlodipina (come besilato). Eccipiente con effetto noto: sodio Perindopril e Amlodipina Zentiva 4 mg/5 mg: Ogni compressa contiene 0.67 mg di sodio. Perindopril e Amlodipina Zentiva 4 mg/10 mg: Ogni compressa contiene 1.33 mg di sodio. Perindopril e Amlodipina Zentiva 8 mg/5 mg: Ogni compressa contiene 1.33 mg di sodio. Perindopril e Amlodipina Zentiva 8 mg/10 mg: Ogni compressa contiene 1.33 mg di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al - Cosa contiene Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al?
Cellulosa microcristallina Calcio idrogeno fosfato diidrato Croscarmellosa sodica Silice colloidale anidra Magnesio stearato
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al? A cosa serve?
Perindopril e Amlodipina Zentiva è indicato come terapia sostitutiva per il trattamento dell’ipertensione essenziale e/o della coronaropatia stabile, in pazienti già controllati con l’associazione di perindopril e amlodipina, somministrati contemporaneamente allo stesso livello di dosaggio.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al?
- Ipersensibilità al perindopril o a qualunque altro ACE-inibitore, ipersensibilità all’amlodipina o ai derivati delle diidropiridine, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. - Ipotensione grave. - Shock (incluso shock cardiogeno). - Ostruzione dell’efflusso ventricolare sinistro (es. stenosi aortica di grado elevato). - Insufficienza cardiaca con instabilità emodinamica dopo infarto acuto del miocardio. - Anamnesi di angioedema associato a precedente terapia con ACE-inibitori. - Angioedema ereditario o idiopatico. - L’uso concomitante con una terapia di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). - Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6). - L'uso concomitante di Perindopril e Amlodipina Zentiva con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (GFR < 60 ml/min/1,73 m²) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al - Come si assume Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al?
Posologia I pazienti devono assumere il dosaggio che corrisponde al precedente trattamento. La dose abituale di Perindopril e Amlodipina Zentiva 4 mg/5 mg è 1 o 2 compresse al giorno. La dose abituale di Perindopril e Amlodipina Zentiva 4 mg/10 mg, 8 mg/5 mg e 8 mg/10 mg è 1 compressa al giorno. Perindopril e Amlodipina Zentiva non è adatto per iniziare la terapia. Se è richiesto un cambio di dose, questo deve essere realizzato mediante titolazione individuale dei principi attivi. La dose massima giornaliera di perindopril è 8 mg e la dose massima giornaliera di amlodipina è 10 mg. Popolazioni speciali Danno renale e anziani L’eliminazione del perindoprilato è ridotta negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale. Perindopril e Amlodipina Zentiva può essere somministrato a pazienti con Clcr ≥ 60 ml/min, mentre non è adatto per pazienti con Clcr < 60 ml/min. In questi pazienti si raccomanda di eseguire un aggiustamento individuale della dose con i singoli componenti (vedere paragrafo 4.4). Cambiamenti nelle concentrazioni plasmatiche di amlodipina non sono correlati al grado di danno renale, pertanto si raccomanda il normale dosaggio. Amlodipina usata a dosaggi analoghi in pazienti anziani e giovani è ugualmente ben tollerata. Nei pazienti anziani si raccomandano i dosaggi normalmente utilizzati, ma l’aumento di dosaggio va considerato con cautela (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Compromissione epatica I dosaggi raccomandati per pazienti con compromissione epatica non sono stati stabiliti (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Popolazione pediatrica Perindopril e Amlodipina Zentiva non deve essere somministrato a bambini e adolescenti in quanto la sicurezza e l’efficacia di perindopril da solo o in associazione con amlodipina non sono state stabilite nei bambini e adolescenti. I dati disponibili al momento sono descritti al paragrafo 5.1. Modo di somministrazione Perindopril e Amlodipina Zentiva compresse deve essere assunto al mattino e prima del pasto.
Conservazione
Come si conserva Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al?
Non conservare a temperatura superiore ai 30 °C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall'umidità.
Avvertenze
Su Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al è importante sapere che:
- Ipersensibilità al perindopril o a qualunque altro ACE-inibitore, ipersensibilità all’amlodipina o ai derivati delle diidropiridine, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. - Ipotensione grave. - Shock (incluso shock cardiogeno). - Ostruzione dell’efflusso ventricolare sinistro (es. stenosi aortica di grado elevato). - Insufficienza cardiaca con instabilità emodinamica dopo infarto acuto del miocardio. - Anamnesi di angioedema associato a precedente terapia con ACE-inibitori. - Angioedema ereditario o idiopatico. - L’uso concomitante con una terapia di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). - Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6). - L'uso concomitante di Perindopril e Amlodipina Zentiva con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (GFR < 60 ml/min/1,73 m²) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al?
Perindopril Uso concomitante controindicato (vedere paragrafo 4.3). Aliskiren Nei pazienti diabetici o con danno renale, aumenta il rischio di iperkaliemia, il peggioramento di danno renale e morbilità cardiovascolare e mortalità. Sacubitril/valsartan L’uso concomitante di ACE inibitori con sacubitril/valsartan è controindicato in quanto aumenta il rischio di angioedema (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Sacubitril/valsartan non deve essere iniziato sino a 36 ore dopo aver preso l’ultima dose della terapia con perindopril. Se il trattamento con sacubitril/valsartan viene interrotto, la terapia con perindopril non deve essere iniziata sino a 36 ore dopo l’ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Uso concomitante non raccomandato (vedere paragrafo 4.4). Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Estramustina Rischio di aumentati effetti avversi come l’edema angioneurotico (angioedema). Farmaci che inducono iperkaliemia Alcuni farmaci o classi terapeutiche possono aumentare la frequenza di iperkaliemia: aliskiren, sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina-II, FANS, eparine, agenti immunosoppressori come ciclosporina o tacrolimus, trimetoprim. L’associazione di questi farmaci aumenta il rischio di iperkaliemia. Trimetoprim, cotrimossazolo (trimetoprim/sulfametossazolo) Occorre esercitare la debita cautela nel somministrare perindopril in concomitanza con altri agenti che aumentano il potassio sierico, come trimetoprim e cotrimoxazolo (trimetoprim/sulfametoxazolo), in quanto è noto che trimetoprim agisce da diuretico risparmiatore del potassio come l’amiloride (vedere paragrafo 4.4). Diuretici risparmiatori di potassio (ad esempio triamterene, amiloride), integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio Sebbene il potassio sierico si mantenga generalmente nei limiti della norma, in alcuni pazienti trattati con perindopril si può sviluppare iperkaliemia, soprattutto in concomitanza con compromissione renale (effetti additivi di iperkaliemia). I diuretici risparmiatori del potassio (come spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono determinare aumenti significativi del potassio sierico. L’associazione di perindopril con i farmaci sopra citati non è pertanto raccomandata. Se è indicato l’uso concomitante, occorre esercitare la debita cautela e monitorare frequentemente il potassio sierico. Per l'uso di spironolattone nello scompenso cardiaco, vedere di seguito. Litio Aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche e della tossicità del litio sono stati riscontrati durante la somministrazione concomitante di litio e ACE-inibitori. L’associazione di perindopril e litio non è raccomandata, ma se l’associazione si dimostra necessaria, deve essere eseguito un accurato monitoraggio dei livelli sierici di litio (vedere paragrafo 4.4). Uso concomitante che richiede particolare attenzione Antidiabetici (insuline, farmaci ipoglicemizzanti orali) Studi epidemiologici hanno suggerito che la somministrazione concomitante di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (insuline, farmaci ipoglicemizzanti orali) può causare un aumento dell’effetto di riduzione del glucosio nel sangue con rischio di ipoglicemia. Questo fenomeno sembra essere più probabile che si verifichi durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con danno renale. Baclofene Potenziamento dell’effetto antiipertensivo. Controllo della pressione sanguigna e adattamento del dosaggio dell’antiipertensivo se necessario. Diuretici non risparmiatori di potassio I pazienti in trattamento con diuretici, e soprattutto quelli che sono volume e / o sale depleti, possono manifestare una riduzione eccessiva della pressione sanguigna dopo l'inizio della terapia con un ACE-inibitore. La possibilità di effetti ipotensivi può essere ridotta sospendendo il diuretico, aumentando l'apporto di volume o di sale prima di iniziare la terapia con dosi basse e progressivamente aumentate di perindopril. Nei casi di ipertensione arteriosa, quando la terapia diuretica precedente può aver causato deplezione di sale / volume, il diuretico deve essere interrotto prima di iniziare l'assunzione dell’ACE-inibitore, nel qual caso un diuretico non risparmiatore di potassio può essere successivamente reintrodotto oppure l'ACE-inibitore deve essere iniziato con un dosaggio basso e progressivamente aumentato. Nell’insufficienza cardiaca congestizia trattata con diuretici, l'ACE-inibitore deve essere iniziato con un dosaggio molto basso, possibilmente dopo aver ridotto il dosaggio del diuretico non risparmiatore di potassio associato. In tutti i casi, la funzionalità renale (livelli di creatinina) deve essere monitorata durante le prime settimane di terapia con l’ACE-inibitore. Diuretici risparmiatori di potassio (eplerenone, spironolattone) Con eplerenone o spironolattone a dosi tra 12,5 mg e 50 mg al giorno e con basse dosi di ACE-inibitori: Nel trattamento dell’insufficienza cardiaca di classe II-IV (NYHA) con frazione di eiezione <40%, e precedentemente trattata con ACE-inibitori e diuretici dell’ansa, rischio di iperkaliemia, potenzialmente letale, specialmente in caso di mancata osservanza delle raccomandazioni prescrittive di questa associazione. Prima di iniziare l’associazione, controllare l’assenza di iperkaliemia e danno renale. Uno stretto monitoraggio della kaliemia e della creatinemia è raccomandato una volta a settimana nel primo mese di trattamento e, successivamente, una volta al mese. Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) compresa aspirina ≥ 3 g/giorno Quando gli ACE-inibitori vengono somministrati contemporaneamente a farmaci antiinfiammatori non steroidei (ad es. l’acido acetilsalicilico a regimi di dosaggio antiinfiammatorio, inibitori delle COX-2 e FANS non selettivi), può verificarsi un’attenuazione dell’effetto antipertensivo. L’uso concomitante di ACE-inibitori e di FANS può portare ad un aumento del rischio di peggioramento della funzionalità renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, e ad un aumento del potassio sierico, in particolare nei pazienti con preesistente ridotta funzionalità renale. Tale combinazione deve essere somministrata con cautela, in particolare nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalità renale dopo l’inizio della terapia concomitante ed, in seguito, periodicamente. Racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) L’uso concomitante di ACE-inibitori con racecadotril, e inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) può determinare un aumento del rischio di angioedema (vedere paragrafo 4.4). Inibitori di mTOR (ad es. sirolimus, everolimus, temsirolimus) I pazienti che assumono come terapia concomitante inibitori di mTOR possono presentare un aumento del rischio di angioedema (vedere paragrafo 4.4). Ciclosporina Durante l’uso concomitante di ACE-inibitori e ciclosporina si può manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico. Eparina Durante l’uso concomitante di ACE-inibitori ed eparina si può manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico. Uso concomitante che richiede attenzione Agenti antiipertensivi e vasodilatatori L’uso concomitante di questi agenti può aumentare gli effetti ipotensivi del perindopril. L’uso concomitante di nitroglicerina e altri nitrati, o altri vasodilatatori, può ulteriormente ridurre la pressione sanguigna. Gliptine (linagliptina, saxagliptina, sitagliptina, vildagliptina) Aumento del rischio di angioedema, dovuto alla diminuzione dell’attività della dipeptidil peptidasi IV (DPP-IV) causata dalla gliptina, in pazienti co-trattati con ACE-inibitori. Antidepressivi triciclici/ Antipsicotici/ Anestetici L’uso concomitante di alcuni anestetici, antidepressivi triciclici e antipsicotici con ACE-inibitori può determinare una ulteriore riduzione della pressione sanguigna (vedere paragrafo 4.4). Simpaticomimetici I simpaticomimetici possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. Oro Raramente sono state riportate reazioni nitritoidi (i sintomi comprendono vampate al volto, nausea, vomito e ipotensione) in pazienti in terapia con oro per via iniettabile (sodio aurotiomalato) e concomitante terapia con un ACE-inibitore, incluso perindopril. Amlodipina Effetti di altri medicinali su amlodipina Inibitori del CYP3A4 L’uso concomitante di amlodipina con inibitori del CYP3A4 potenti o moderati (inibitori della proteasi, antifungini azolici, macrolidi quali eritromicina o claritromicina, verapamil o diltiazem) può causare un aumento significativo dell’esposizione all’amlodipina con conseguente aumento del rischio di ipotensione. Il significato clinico di queste variazioni farmacocinetiche può essere più pronunciato negli anziani. Pertanto si raccomanda uno stretto monitoraggio clinico dei pazienti e può essere richiesto un aggiustamento del dosaggio. Induttori del CYP3A4 Al momento della somministrazione concomitante di induttori noti del CYP3A4, la concentrazione plasmatica di amlodipina può variare. Pertanto, deve essere monitorata la pressione sanguigna e deve essere valutato un possibile aggiustamento della dose sia durante sia dopo la somministrazione di farmaci concomitanti, in particolare con forti induttori del CYP3A4 (ad es. rifampicina, Hypericum perforatum). Pompelmo e succo di pompelmo La somministrazione di amlodipina con pompelmo o succo di pompelmo non è raccomandata in quanto la biodisponibilità può aumentare in alcuni pazienti che presentano un aumento dell’effetto di abbassamento della pressione sanguigna. Dantrolene (infusione) Negli animali, in seguito a somministrazione di verapamil e dantrolene per via endovenosa sono stati osservati fibrillazione ventricolare letale e collasso cardiovascolare associati a iperkaliemia. A causa del rischio di iperkaliemia, si raccomanda di evitare la somministrazione concomitante di bloccanti dei canali del calcio come amlodipina in pazienti a rischio di ipertermia maligna e nel trattamento dell’ipertermia maligna. Effetti di amlodipina su altri medicinali Gli effetti di amlodipina sulla diminuzione della pressione arteriosa si sommano agli effetti della diminuzione della pressione esercitati da altri medicinali con proprietà antiipertensive. In studi clinici di interazione, l’amlodipina non ha alterato la farmacocinetica di atorvastatina, digossina o warfarin. Tacrolimus Esiste il rischio di aumento dei livelli ematici di tacrolimus in caso di somministrazione concomitante con amlodipina. Per evitare la tossicità di tacrolimus, la somministrazione di amlodipina a un paziente trattato con tacrolimus necessita di monitoraggio dei livelli ematici di tacrolimus e di aggiustamento della dose di tacrolimus quando appropriato. Meccanismo Target degli inibitori di Rapamicina, (mTOR) Gli inibitori di mTOR come sirolimus, temsirolimus, ed everolimus sono substati del CYP3A. L’amlodipina è un debole inibitore del CYP3A. Con l’uso concomitante di inibitori di mTOR, l’amlodipina può aumentare l’esposizione agli inibitori di mTOR. Ciclosporina Non sono stati condotti studi di interazione con ciclosporina e amlodipina in volontari sani o altre popolazioni con l’eccezione dei pazienti con trapianto renale, dove sono stati osservati aumenti variabili della concentrazione (range 0 - 40%) di ciclosporina. Occorre considerare il monitoraggio dei livelli di ciclosporina nei pazienti con trapianto renale in trattamento con amlodipina, e se necessario devono essere adottate riduzioni della dose di ciclosporina. Simvastatina La co-somministrazione di dosi multiple di 10 mg di amlodipina con 80 mg di simvastatina ha portato ad un aumento del 77% dell’esposizione alla simvastatina in confronto alla simvastatina in monosomministrazione. Limitare la dose di simvastatina in pazienti trattati con amlodipina a 20 mg al giorno.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prenderePerindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al?
Gravidanza Dati gli effetti dei singoli componenti, Perindopril e Amlodipina Zentiva non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. Quando una gravidanza è pianificata o accertata, si deve iniziare il prima possibile il passaggio ad un trattamento alternativo. Perindopril e Amlodipina Zentiva è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza. Perindopril L’uso degli ACE-inibitori non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L’uso degli ACE-inibitori è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità a seguito dell’esposizione ad ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un piccolo aumento del rischio. A meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE-inibitore, per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. È noto che l’esposizione ad ACE-inibitore durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza induce tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3). Se si verifica un’esposizione ad un ACE-inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE-inibitori devono essere attentamente osservati per quanto riguarda l’ipotensione (vedere anche paragrafi 4.3 e 4.4). Amlodipina La sicurezza di amlodipina durante la gravidanza non è stata stabilita. Negli studi sugli animali è stata osservata tossicità riproduttiva in seguito a somministrazione di dosi elevate (vedere paragrafo 5.3). L’uso in gravidanza è raccomandato solo se non esiste un’alternativa più sicura e quando il disturbo comporta rischi importanti per la madre e per il feto. Allattamento L'amlodipina viene escreta nel latte materno. La percentuale della dose materna ricevuta dal neonato è stata stimata con un intervallo interquartile del 3 - 7%, con un massimo del 15%. L'effetto dell’amlodipina sui neonati non è noto. Non è noto se il perindopril sia escreto nel latte materno. Pertanto l’uso di Perindopril e Amlodipina Zentiva non è raccomandato in donne che allattano al seno. La decisione se continuare/ interrompere l’allattamento al seno o se continuare/ interrompere la terapia con Perindopril e Amlodipina Zentiva deve essere presa tenendo in considerazione i benefici dell’allattamento al seno per il bambino e i benefici della terapia per la madre. Fertilità Perindopril Non sono disponibili dati clinici. È stato dimostrato che perindopril non ha effetto sulla spermatogenesi o sulla oogenesi del ratto. Amlodipina In alcuni pazienti trattati con bloccanti dei canali del calcio sono state riportate modificazioni biochimiche reversibili alla testa degli spermatozoi. Non sono disponibili dati clinici sufficienti sul potenziale effetto di amlodipina sulla fertilità. In uno studio sui ratti, sono stati riportati effetti avversi sulla fertilità maschile (vedere paragrafo 5.3).
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al?
Non ci sono informazioni riguardo il sovradosaggio con Perindopril e Amlodipina Zentiva nell’uomo. Sintomi Per il perindopril, sono disponibili dati clinici limitati relativi al sovradosaggio nell’uomo. I sintomi associati al sovradosaggio di ACE-inibitori possono includere ipotensione, shock circolatorio, alterazioni degli elettroliti, insufficienza renale, iperventilazione, tachicardia, palpitazioni, bradicardia, capogiri, ansia e tosse. Per l’amlodipina, l’esperienza nei casi di sovradosaggio intenzionale nell’uomo è limitata. I dati disponibili suggeriscono che a seguito di sovradosaggio si possono manifestare un’eccessiva vasodilatazione periferica e una possibile tachicardia riflessa. È stata riportata marcata e probabilmente prolungata ipotensione sistemica fino ad includere casi di shock ad esito fatale. Gestione Il trattamento raccomandato del sovradosaggio è l’infusione intravenosa di una soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%). Un'ipotensione clinicamente significativa richiede un attivo supporto cardiovascolare comprendente il monitoraggio frequente della funzione cardiaca e respiratoria, l'elevazione degli arti inferiori ed un’attenzione al volume dei fluidi circolanti e della diuresi. Si devono controllare continuamente i segni vitali, gli elettroliti del siero e le concentrazioni della creatinina. Se disponibile, può inoltre essere preso in considerazione il trattamento con un’infusione di angiotensina II e/o di catecolamine endovena. L’impiego di un pacemaker è indicato in caso di bradicardia resistente alla terapia. Per il ripristino del tono vascolare e della pressione arteriosa può essere di aiuto un vasocostrittore, qualora non vi siano controindicazioni per il suo impiego. La somministrazione per via endovenosa di calcio gluconato può rivelarsi utile nell’invertire gli effetti del blocco dei canali del calcio. La lavanda gastrica può essere utile in alcuni casi. È stato dimostrato che la somministrazione di carbone vegetale a volontari sani entro 2 ore dall’assunzione di 10 mg di amlodipina riduce il tasso di assorbimento di amlodipina. Il perindopril può essere rimosso dalla circolazione sistemica con l’emodialisi. Dal momento che amlodipina è in gran parte legata alle proteine, è improbabile che la dialisi sia di beneficio (vedere paragrafo 4.4).
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al? - Come tutti i medicinali, Perindopril e amlodipina zentiva compresse – 8 mg + 10 mg compresse 30 compresse in blister opa/al/pvc/al può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Reazioni avverse segnalate precedentemente con uno dei singoli componenti (perindopril o amlodipina) possono essere potenziali effetti indesiderati con Perindopril e Amlodipina Zentiva. Perindopril Sintesi del profilo di sicurezza Il profilo di sicurezza di perindopril è coerente con il profilo di sicurezza degli ACE-inibitori: Gli eventi avversi più frequenti riportati negli studi clinici e osservati con perindopril sono: capogiri, cefalea, parestesia, vertigini, disturbi visivi, tinnito, ipotensione, tosse, dispnea, dolore addominale, stipsi, diarrea, disgeusia, dispepsia, nausea, vomito, prurito, eruzione cutanea, crampi muscolari e astenia. Tabella delle reazioni avverse I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati durante gli studi clinici e / o post-marketing con perindopril e classificati secondo la seguente frequenza: molto comune (≥1 / 10); comune (≥1 / 100, <1/10); non comune (≥1 / 1.000, <1/100); raro (≥1 / 10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazioni avverse |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Non comune | Eosinofilia |
Molto raro | Agranulocitosi o pancitopenia, diminuzione dell’emoglobina e dell’ematocrito, leucopenia/ neutropenia, anemia emolitica in pazienti con un deficit congenito di G-6PDH (vedere paragrafo 4.4), trombocitopenia. | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Non comune | Ipoglicemia (vedere paragrafi 4.4 e 4.5), Iperkaliemia reversibile dopo interruzione (vedere paragrafo 4.4), Iponatriemia |
Disturbi psichiatrici | Non comune | Disturbi dell’umore, disturbi del sonno |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Capogiri, cefalea, parestesia, vertigini |
Non comune* | Sonnolenza, sincope | |
Molto raro | Confusione | |
Patologie dell’occhio | Comune | Disturbi visivi |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Comune | Tinnito |
Patologie Cardiache | Non comune* | Palpitazioni, tachicardia |
Molto raro | Angina pectoris (vedere paragrafo 4.4), aritmia, infarto miocardico, possibilmente secondario ad un’eccessiva ipotensione nei pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4) | |
Patologie vascolari | Comune | Ipotensione (e effetti correlati all’ipotensione) |
Non comune* | Vasculite | |
Molto raro | Ictus, possibilmente secondario a eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4) | |
Non nota | Fenomeno di Raeynaud | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Comune | Tosse, dispnea |
Non comune | Broncospasmo | |
Molto raro | Polmonite eosinofila, rinite | |
Patologie gastrointestinali | Comune | Dolore addominale, stipsi, diarrea, disgeusia, dispepsia, nausea, vomito |
Non comune | Bocca secca | |
Molto raro | Pancreatite | |
Patologie epatobiliari | Molto raro | Epatite citolitica o colestatica (vedere paragrafo 4.4) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune | Prurito, eruzione cutanea |
Non comune* | Orticaria, angioedema di volto, estremità, labbra, mucose, lingua, glottide e/o laringe (vedere paragrafo 4.4), reazioni di ipersensibilità, pemfigoide, iperidrosi | |
Raro | Aggravamento della psoriasi | |
Molto raro | Eritema multiforme | |
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo | Comune | Crampi muscolari |
Non comune* | Artralgia, mialgia | |
Patologie renali e urinarie | Non comune | Insufficienza renale |
Molto raro | Insufficienza renale acuta | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non comune | Disfunzione erettile |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | Astenia |
Non comune | Dolore toracico, malessere, edema periferico, piressia | |
Esami diagnostici | Non comune* | Aumento dell’urea ematica, aumento della creatinina ematica |
Raro | Aumento della bilirubina ematica, aumento degli enzimi epatici | |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | Non comune* | Caduta |
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazioni avverse |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto raro | Leucopenia, trombocitopenia |
Disturbi del sistema immunitario | Molto raro | Reazioni allergiche |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Molto raro | Iperglicemia |
Disturbi psichiatrici | Non comune | Insonnia, cambiamenti di umore (inclusa ansia), depressione |
Raro | Confusione | |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Sonnolenza, capogiri, cefalea (soprattutto all’inizio del trattamento) |
Non comune | Tremore, disgeusia, sincope, ipoestesia, parestesia | |
Molto raro | Ipertonia, neuropatia periferica | |
Non nota | Disturbo extrapiramidale | |
Patologie dell’occhio | Comune | Disturbi visivi (inclusa diplopia) |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non comune | Tinnito |
Patologie cardiache | Comune | Palpitazioni |
Non comune | Aritmia (incluso bradicardia, tachicardia ventricolare e fibrillazione atriale) | |
Molto raro | Infarto miocardico | |
Patologie vascolari | Comune | Vampate |
Non comune | Ipotensione | |
Molto raro | Vasculite | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Comune | Dispnea |
Non comune | Tosse, rinite | |
Patologie gastrointestinali | Comune | Dolore addominale, nausea, dispepsia, alterate abitudini intestinali (inclusa diarrea e stipsi) |
Non comune | Vomito, bocca secca | |
Molto raro | Pancreatite, gastrite, iperplasia gengivale | |
Patologie epatobiliari | Molto raro | Epatite, ittero, aumento degli enzimi epatici* |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Alopecia, porpora, decoloramento della pelle, iperidrosi, prurito, eruzione cutanea, esantema, orticaria |
Molto raro | Angioedema, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson, edema di Quincke, fotosensibilità | |
Non nota | Necrolisi epidermica tossica | |
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo | Comune | Gonfiore alle caviglie, crampi muscolari |
Non comune | Atralgia, mialgia, dolore alla schiena | |
Patologie renali e urinarie | Non comune | Disturbi della minzione, nocturia, aumentata frequenza urinaria |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non comune | Impotenza, ginecomastia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Edema |
Comune | Affaticamento, astenia | |
Non comune | Dolore toracico, dolore, malessere | |
Esami diagnostici | Non comune | Aumento di peso, diminuzione di peso |
Codice AIC
043424086
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanze ad azione sul sistema renina-angiotensina
Sostanza
Perindopril erbumina (tert-butilamina)/amlodipina besilato
Produttore
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