Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe
Paracalcitolo Teva Italia è indicato per la prevenzione e il trattamento dell’iperparatiroidismo secondario nei pazienti adulti con insufficienza renale cronica di Stadio 3/4 e con insufficienza renale cronica di Stadio 5 che sono sottoposti a emodialisi o dialisi peritoneale.
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- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe - Che principio attivo ha Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe?
Ogni capsula molle contiene 1 microgrammo di paracalcitolo Ogni capsula molle contiene 2 mcg di paracalcitolo Eccipiente con effetto noto Ogni capsula molle contiene 1,42 mg di etanolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe - Cosa contiene Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe?
Contenuto della capsula: Trigliceridi a media catena Etanolo, anidro Butilidrossitoluene (E321) Involucro della capsula: 1 microgrammo: Gelatina Glicerolo Acqua depurata Titanio diossido (E171) Ferro Ossido Nero (E172) Ferro Ossido Giallo (E172) 2 mcg : Gelatina Glicerolo Acqua depurata Titanio diossido (E171) Ferro ossido nero (E172) Ferro ossido giallo (E172) Ferro ossido rosso (E172)
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe? A cosa serve?
Paracalcitolo Teva Italia è indicato per la prevenzione e il trattamento dell’iperparatiroidismo secondario nei pazienti adulti con insufficienza renale cronica di Stadio 3/4 e con insufficienza renale cronica di Stadio 5 che sono sottoposti a emodialisi o dialisi peritoneale.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe?
Il paracalcitolo non deve essere somministrato a pazienti che presentano tossicità alla vitamina D, ipercalcemia o ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe - Come si assume Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe?
Posologia Insufficienza Renale Cronica (CKD) negli Stadi 3 e 4 Paracalcitolo Teva Italia deve essere somministrato una volta al giorno, o quotidianamente o tre volte a settimana a giorni alterni. Dose iniziale La dose iniziale deve essere calcolata tenendo conto dei livelli basali del paratormone intatto (iPTH).
Tabella 1. Dose Iniziale | ||
Livello Basale di iPTH | Dose giornaliera | Dose da assumere tre volte a settimana* |
≤500 pg/ml (56 pmol/l) | 1 microgrammo | 2 mcg |
>500 pg/ml (56 pmol/l) | 2 mcg | 4 mcg |
* Da somministrare a giorni alterni e non più di frequente. |
Tabella 2. Titolazione della Dose | ||
Livello di paratormone intatto (iPTH) basale | Aggiustamento della dose a intervalli di 2-4 settimane | |
Dose giornaliera | Dose da assumere tre volte a settimana¹ | |
Uguale o in aumento | Aumentare 1 microgrammo | Aumentare 2 mcg |
Diminuito di < 30% | ||
Diminuito di ≥ 30%, ≤ 60% | Lasciare invariato | Lasciare invariato |
Diminuito di >60% | Diminuire² 1 microgrammo | Diminuire² 2 mcg |
PTH intatto < 60 pg/ml (7 pmol/l) | ||
¹Da somministrare a giorni alterni e non più di frequente. ²Se un paziente sta assumendo la dose più bassa del farmaco nel regime giornaliero o con frequenza di tre volte a settimana, ed è necessaria una riduzione della dose, è possibile ridurre la frequenza del dosaggio. |
Titolazione della dose (mcg ) = | livello più recente di iPTH (pg/ml) |
60 |
Titolazione della dose (mcg ) = | livello più recente di iPTH (pmol/l) |
7 |
Conservazione
Come si conserva Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe?
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Avvertenze
Su Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe è importante sapere che:
L’eccessiva soppressione della secrezione di paratormone può indurre un innalzamento dei livelli sierici di calcio e può determinare l’insorgenza di malattia ossea a basso turnover. Per poter ottenere valori fisiologici di riferimento adeguati, è necessario effettuare un attento monitoraggio dei pazienti ed eseguire una titolazione individuale della dose. Se si sviluppa un’ipercalcemia significativa dal punto di vista clinico e il paziente è sottoposto a terapia con un chelante del fosfato a base di calcio, si deve ridurre la dose di tale chelante o si deve interrompere la somministrazione del medesimo. L’ipercalcemia cronica può essere associata a calcificazione vascolare generalizzata e ad altre calcificazioni dei tessuti molli. I prodotti medicinali a base di fosfato o vitamina D-correlati non devono essere assunti in concomitanza al paracalcitolo in quanto si può verificare un aumento del rischio di ipercalcemia e si può manifestare un incremento del prodotto Ca x P (vedere paragrafo 4.5). La tossicità indotta da digitale è potenziata dalla presenza di ipercalcemia imputabile a qualsiasi causa, quindi si deve usare la massima cautela quando la digitale viene prescritta in concomitanza al paracalcitolo (vedere paragrafo 4.5). Nei pazienti pre-dializzati, il paracalcitolo, come altri attivatori del recettore della vitamina D, può incrementare il livello di creatinina nel siero (e pertanto diminuire la VFG stimata [eVFG]) senza alterare la velocità di filtrazione glomerulare (VFG) effettiva. Si deve procedere con la massima cautela se il paracalcitolo viene somministrato in concomitanza con ketoconazolo (vedere paragrafo 4.5). Avvertenza per gli eccipienti: Questo farmaco contiene una piccola quantità di etanolo (alcool), meno di 100 mg per capsula da 1 mcg e 2 mcg, che può essere dannoso nei soggetti affetti da alcoolismo (fare riferimento ai paragrafi 2 e 4.2). Da prendere in considerazione nelle donne in stato di gravidanza o in fase di allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come i pazienti affetti da epatopatia o epilessia.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe?
Il ketoconazolo è un noto inibitore non specifico di vari enzimi del citocromo P450. I dati disponibili in vivo ed in vitro suggeriscono che il ketoconazolo possa interagire con gli enzimi responsabili del metabolismo del paracalcitolo e di altri analoghi della vitamina D. Quando si somministra il paracalcitolo in concomitanza con ketoconazolo, si deve usare cautela. In soggetti sani è stato studiato l’effetto di dosi multiple di ketoconazolo, somministrato in dosi pari a 200 mg, due volte al giorno (BID) per 5 giorni, sulla farmacocinetica delle capsule di paracalcitolo. In presenza di ketoconazolo, la Cmax del paracalcitolo è risultata influenzata solo in misura trascurabile, ma l’AUC0-∞ è quasi raddoppiata. L’emivita media del paracalcitolo è risultata pari a 17,0 ore in presenza di ketoconazolo, rispetto all’emivita di 9,8 ore registrata quando il paracalcitolo è stato somministrato in monoterapia (vedere paragrafo 4.4). I risultati di questo studio indicano che, in seguito a somministrazione di paracalcitolo per via orale o endovenosa, è improbabile che l’ampliamento massimo dell’AUC∞ del paracalcitolo, dovuto all’interazione farmacologica con il ketoconazolo, possa essere superiore al doppio. Non sono stati condotti studi di interazione specifici. La tossicità indotta dalla digitale risulta potenziata dall’ipercalcemia imputabile a qualsiasi causa, quindi si deve usare cautela in caso di pazienti sottoposti a terapia con il paracalcitolo che devono assumere in concomitanza anche la digitale. I prodotti medicinali a base di fosfato o vitamina D-correlati non devono essere assunti in concomitanza al paracalcitolo in quanto si può verificare un aumento del rischio di ipercalcemia e si può manifestare un incremento del prodotto Calcio-fosforo (vedere paragrafo 4.4). Alte dosi di preparazioni a base di calcio o di diuretici tiazidici possono aumentare il rischio di ipercalcemia. I preparati a base di magnesio (ad es., gli antiacidi) non devono essere assunti in concomitanza ai preparati a base di vitamina D poiché si può manifestare ipermagnesiemia. I preparati a base di alluminio (ad esempio, antiacidi, chelanti del fosfato) non devono essere somministrati in concomitanza a preparati a base di vitamina D in terapia cronica, in quanto si può verificare un aumento dei livelli ematici di alluminio e può manifestarsi tossicità ossea da alluminio.I medicinali che alterano l’assorbimento intestinale di vitamine liposolubili, come ad esempio colestiramina, possono interferire con l’assorbimento di Paracalcitolo Teva Italia capsule.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereParacalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe?
Gravidanza Non esistono dati adeguati sull’uso del paracalcitolo in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale legato all’uso umano non è noto, pertanto paracalcitolo non deve essere usato se non è strettamente necessario. Allattamento Non è noto se paracalcitolo venga escreto nel latte materno. Studi condotti su animali hanno dimostrato che il paracalcitolo o i suoi metaboliti vengono escreti in piccole quantità nel latte materno. La decisione in merito al proseguimento o alla sospensione dell’allattamento al seno, o al proseguimento o alla sospensione della terapia con Paracalcitolo Teva Italia deve prendere in considerazione il beneficio dell’allattamento al seno del neonato e il beneficio della terapia con Paracalcitolo Teva Italia per la donna.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe?
La somministrazione di dosi eccessive di Paracalcitolo Teva Italia capsule può causare ipercalcemia, ipercalciuria, iperfosfatemia ed eccessiva soppressione del paratormone. Un’assunzione di dosi elevate di calcio e fosfato in concomitanza con Paracalcitolo Teva Italia capsule può condurre a esiti anomali simili. Il trattamento dei pazienti con un’ipercalcemia significativa dal punto di vista clinico consiste nell’immediata riduzione della dose o nella sospensione della terapia a base di paracalcitolo e prevede l’istituzione di una dieta a basso contenuto di calcio, la sospensione dell’assunzione di integratori contenenti calcio, la mobilizzazione del paziente, il monitoraggio degli squilibri elettrolitici e dei liquidi, la valutazione delle alterazioni del tracciato elettrocardiografico (critico nei pazienti sottoposti a terapia a base di digitalici) e l’emodialisi o dialisi peritoneale con dializzato privo di calcio, in base a quanto ritenuto opportuno. Segni e sintomi di intossicazione da Vitamina D associata a ipercalcemia includono: Precoci: debolezza, cefalea, sonnolenza, nausea, vomito, secchezza della bocca, costipazione, dolori muscolari, dolori ossei e gusto metallico Tardivi: anoressia, perdita di peso, congiuntivite (calcificata), pancreatite, fotofobia, rinorrea, prurito, ipertermia, diminuzione della libido, aumento dei livelli di azoto ureico ematico, ipercolesterolemia, aumento dei livelli di AST e ALT, calcificazione ectopica, ipertensione, aritmie cardiache, sonnolenza, decesso e in rari casi, psicosi conclamata. I livelli di calcio nel siero devono essere monitorati di frequente, fino a quando si riscontra la normalizzazione. Il paracalcitolo non viene eliminato in misura significativa per mezzo della dialisi.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe? - Come tutti i medicinali, Paracalcitolo teva italia capsule molli – 2 microgrammi capsule molli 28 capsule in contenitore hdpe può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di paracalcitolo capsule è stata valutata in tre studi clinici multicentrici, in doppio cieco, controllati con placebo della durata di 24 settimane a cui hanno partecipato 220 pazienti affetti da insufficienza renale cronica di Stadio 3 e 4 e in uno studio clinico multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo della durata di 12 settimane a cui hanno partecipato 88 pazienti affetti da insufficienza renale cronica di Stadio 5. Inoltre, durante l’esperienza post-marketing con le capsule di paracalcitolo sono stati effettuati due ulteriori studi. Le reazioni avverse più comunemente segnalate nei pazienti trattati con il paracalcitolo sono ipercalcemia e aumento di prodotto calcio-fosfato. Negli studi clinici relativi allo Stadio 3/4 e allo Stadio 5, l’incidenza di ipercalcemia è stata del 2% per paracalcitolo (3/167) rispetto allo 0% per il placebo (0/137) e il prodotto calcio-fosfato elevato è stato dell’11% per paracalcitolo (19/167) rispetto al 6% per il placebo (8/137). Elenco tabulato delle reazioni avverse Tutti le reazioni avverse associate con paracalcitolo sono elencate nella Tabella 3 in base alla Classificazione sistemica organica secondo MedDRA ed alla frequenza. Sono stati utilizzati i seguenti gruppi di frequenza: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Tabella 3. Reazioni Avverse Riportate con paracalcitolo negli Studi Clinici e dall’Esperienza Post-Marketing
Classificazione sistemica organica | Frequenza* | Reazione avversa |
Infezioni ed infestazioni | Non comune | Infezione polmonare |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | Ipersensibilità |
Non nota | Angioedema, edema della laringe | |
Patologie endocrine | Non comune | Ipoparatiroidismo |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Comune | Ipercalcemia |
Non comune | Appetito ridotto, iperfosfatemia, ipocalcemia | |
Patologie del sistema nervoso | Non comune | Capogiro, disgeusia |
Patologie cardiache | Non comune | Palpitazioni |
Patologie gastrointestinali | Non comune | Fastidio addominale, dolore addominale superiore, stipsi, diarrea, bocca secca, malattia da reflusso gastroesofageo, nausea, vomito |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Acne, prurito, eruzione cutanea, orticaria |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Non comune | Spasmi muscolari, mialgia |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non comune | Dolorabilità mammaria |
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione | Non comune | Astenia, malessere, edema periferico, dolore |
Esami diagnostici | Comune | Aumento di prodotto calcio-fosfato |
Non comune | Creatinina ematica aumentataâE. , valori degli enzimi epatici anomali |
Codice AIC
043129105
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
Disclaimer
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Fonte dei dati
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