Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml
Il Paracalcitolo è indicato per la prevenzione ed il trattamento dell’iperparatiroidismo secondario nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica sottoposti ad emodialisi.
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- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml - Che principio attivo ha Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml?
Ogni ml di soluzione iniettabile contiene 2 microgrammi di paracalcitolo. Ogni fiala da 1 ml contiene 2 microgrammi di paracalcitolo. Ogni fiala da 2 ml contiene 4 microgrammi di paracalcitolo. Ogni ml di soluzione iniettabile contiene 5 microgrammi di paracalcitolo. Ogni fiala da 1 ml contiene 5 microgrammi di paracalcitolo. Ogni fiala da 2 ml contiene 10 microgrammi di paracalcitolo. Eccipiente(i) con effetto noto Ogni ml di soluzione iniettabile contiene 157,8 mg di etanolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml - Cosa contiene Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml?
Macrogol 15 Idrossistearato, Etanolo, Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml? A cosa serve?
Il Paracalcitolo è indicato per la prevenzione ed il trattamento dell’iperparatiroidismo secondario nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica sottoposti ad emodialisi.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml?
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; • Tossicità da vitamina D; • Ipercalcemia.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml - Come si assume Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml?
Posologia. Adulti. 1) La Dose iniziale deve essere calcolata in base ai livelli basali di Paratormone (PTH): La dose iniziale di paracalcitolo deve essere determinata sulla base della seguente formula:
Dose iniziale (in microgrammi) = | livello basale di paratormone intatto (iPTH) espresso in pmol/l |
8 |
Dose iniziale (in microgrammi) = | livello basale di paratormone intatto (iPTH) espresso in pg/mL |
80 |
Linee Guida Consigliate per il Dosaggio (Aggiustamenti della dose ad intervalli di 2-4 settimane) | |
Livello di iPTH basale | Aggiustamento della dose di paracalcitolo |
Uguale o aumentato | Aumentare di 2-4 microgrammi |
Diminuito di <30% | |
Diminuito di ≥30%, ≤60% | Lasciare invariato |
Diminuito di >60% | Diminuire di 2-4 microgrammi |
Livello di iPTH <15,9 pmol/l (150 pg/mL) |
Conservazione
Come si conserva Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml?
Tenere le fiale nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Avvertenze
Su Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml è importante sapere che:
Un’eccessiva inibizione della secrezione del paratormone può determinare un innalzamento dei livelli sierici di calcio e può portare all’insorgenza di malattia osteo-metabolica. Per ottenere valori fisiologici di riferimento adeguati è necessario sottoporre i pazienti ad un attento monitoraggio ed eseguire una determinazione individuale della dose. Qualora si dovesse manifestare un’ipercalcemia clinicamente significativa, e nel caso in cui il paziente sia sottoposto a trattamento con un legante degli ioni fosfato a base di calcio, la dose di tale legante deve essere immediatamente ridotta o la sua somministrazione interrotta. L’ipercalcemia cronica può essere associata a calcificazioni vascolari generalizzate e ad altre calcificazioni dei tessuti molli. I medicinali a base di fosfati o vitamina D non devono essere assunti in concomitanza al paracalcitolo in quanto si può verificare un aumento del rischio di ipercalcemia e un incremento del prodotto calcio fosfato (vedere paragrafo 4.5). La tossicità da digitale è potenziata dall’ipercalcemia di qualunque origine; di conseguenza, deve essere adottata la massima cautela nei pazienti sottoposti a terapia con paracalcitolo che assumono contemporaneamente digitale (vedere paragrafo 4.5). Si deve usare cautela se si somministrano contemporaneamente paracalcitolo e ketoconazolo (vedere paragrafo 4.5). Questo medicinale contiene il 20% in volume di etanolo (alcol) ad es fino a 1,3 g di etanolo per dose, equivalente a 33 ml di birra, 14 ml di vino per dose. La presenza di etanolo in questo medicinale può risultare dannosa per i soggetti affetti da alcolismo e deve essere tenuta nella dovuta considerazione in caso di somministrazione alle donne in stato di gravidanza ed in fase di allattamento, ai soggetti in età pediatrica ed ai gruppi ad alto rischio quali i pazienti affetti da epatopatie o epilessia.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml?
Non sono stati condotti studi specifici di interazione con il paracalcitolo in forma iniettabile. Tuttavia, è stato condotto uno studio per valutare l’interazione con ketoconazolo e paracalcitolo utilizzando la formulazione in capsule. Ketoconazolo: il ketoconazolo è un noto inibitore non specifico di numerosi enzimi del citocromo P450. Sulla base dei dati disponibili in vivo e in vitro, il ketoconazolo può interagire con gli enzimi responsabili della metabolizzazione del paracalcitolo e altri analoghi della vitamina D. Bisogna prestare attenzione durante la co-somministrazione di paracalcitolo con ketoconazolo (vedere paragrafo 4.4). L'effetto della somministrazione multidose di ketoconazolo sulla farmacocinetica delle capsule di paracalcitolo è stato studiato in soggetti sani, in cui il ketoconazolo è stato somministrato a dosi di 200 mg due volte al giorno per 5 giorni. La Cmax per il paracalcitolo ha mostrato solo minime variazioni, ma l'AUC0-∞ è aumentata quasi due volte in caso di co-somministrazione con ketoconazolo. L'emivita media di paracalcitolo era di 17,0 ore quando somministrato in concomitanza con ketoconazolo. In confronto, quando il paracalcitolo è stato assunto da solo, questo valore era di 9,8 ore. I risultati di questo studio dimostrano che non è probabile che un aumento massimo dell'AUC0-∞ per il paracalcitolo causato da un'interazione con ketoconazolo sia maggiore di due volte dopo la somministrazione orale di paracalcitolo. I prodotti a base di fosfato o composti analoghi alla vitamina D non devono essere assunti in concomitanza con il paracalcitolo, a causa di un aumento del rischio di ipercalcemia e di un incremento del prodotto calcio fosfato. La somministrazione di dosi elevate di medicinali contenenti calcio o di diuretici tiazidici potrebbe aumentare il rischio di ipercalcemia. Medicinali contenenti alluminio (ad esempio antiacidi o leganti degli ioni fosfato) non devono essere somministrati in terapie a lungo termine in associazione a medicinali contenenti vitamina D, in quanto si potrebbero verificare un aumento dei livelli ematici di alluminio e tossicità ossea da alluminio. Medicinali contenenti magnesio (ad esempio antiacidi) non devono essere assunti in concomitanza a medicinali contenenti vitamina D, in quanto si potrebbe manifestare ipermagnesemia. Non sono stati effettuati studi specifici di interazione. La tossicità da digitale risulta potenziata dalla presenza di ipercalcemia di qualunque origine; di conseguenza, deve essere adottata la massima cautela nel caso in cui la digitale sia prescritta in concomitanza con il paracalcitolo (vedere paragrafo 4.4).
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereParacalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml?
Gravidanza: Non sono disponibili dati o sono disponibili solo dati limitati sull’uso del paracalcitolo nelle donne in gravidanza. Gli studi condotti sugli animali hanno evidenziato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3.). Non è noto il rischio potenziale nell’uomo. Paracalcitolo Sandoz non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive. Allattamento: Non è noto se il paracalcitolo/metaboliti siano escreti nel latte materno. Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili in animali hanno mostrato l'escrezione di paracalcitolo/metaboliti nel latte (per i dettagli vedere 5.3). Non è possibile escludere un rischio per neonati/lattanti. La decisione di continuare o interrompere l’allattamento durante la terapia con paracalcitolo deve essere presa valutando sia il beneficio dell’allattamento per il neonato sia il beneficio della terapia a base di paracalcitolo per la donna. Fertilità: Studi sugli animali non hanno mostrato alcun effetto del paracalcitolo sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3)
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml?
Non sono stati riportati casi si sovradosaggio. Il sovradosaggio di paracalcitolo può determinare ipercalcemia, ipercalcinuria, iperfosfatemia ed una eccessiva soppressione del PHT (vedere paragrafo 4.4). Nel caso di sovradosaggio i segni e sintomi di ipercalcemia (livelli sierici di calcio) devono essere monitorati e comunicati al medico. Il trattamento deve essere iniziato in maniera appropriata. Il paracalcitolo non viene eliminato in maniera significativa mediante la dialisi. Il trattamento dei pazienti che presentano un’ipercalcemia significativa dal punto di vista clinico consiste nell’immediata riduzione del dosaggio o nell’immediata interruzione della terapia con paracalcitolo e prevede una dieta a basso contenuto di calcio, la sospensione degli integratori di calcio, la mobilizzazione del paziente, il controllo degli squilibri elettrolitici e dei liquidi, una valutazione delle alterazioni del tracciato elettrocardiografico (di fondamentale importanza nei pazienti che vengono trattati con digitale), e l’emodialisi o la dialisi peritoneale con dialisato privo di calcio, secondo quanto consentito. Una volta che i livelli sierici di calcio sono tornati nei normali limiti, il paracalcitolo può essere somministrato nuovamente ad un dosaggio inferiore. Se si verifica un persistente e marcato aumento dei livelli sierici di calcio, deve essere tenuta in considerazione la varietà di alternative terapeutiche disponibili. Queste includono l’uso di farmaci come fosfati e corticosteroidi così come misure per indurre la diuresi.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml? - Come tutti i medicinali, Paracalcitolo sandoz soluzione iniettabile – 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 1 ml può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Riassunto del profilo di sicurezza: In studi clinici di Fase II/III/IV, circa 600 pazienti sono stati sottoposti a trattamento con Paracalcitolo Sandoz. Nel complesso il 6% dei pazienti trattati con Paracalcitolo Sandoz ha riportato reazioni avverse. La reazione avversa più comune associata alla terapia con Paracalcitolo Sandoz è stata l’ipercalcemia, verificatasi nel 4,7% dei pazienti. L’ipercalcemia dipende dal livello di sovrasoppressione del paratormone e può essere ridotta al minimo grazie ad un’adeguata determinazione della dose. Le possibili reazioni avverse correlate al paracalcitolo, sia cliniche che di laboratorio, sono riportate nella seguente tabella secondo la convenzione MedDRA per classificazione organo sistemica, “preferred term” e frequenza. Per ciò che riguarda la frequenza sono state utilizzate le seguenti categorie: Molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, <1/10); non comune (≥ 1/1.000, <1/100); raro (≥ 1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Infezioni e infestazioni | Sepsi, infezione polmonare, infezione, faringite, infezione della vagina, influenza | Non comune |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | Cancro della mammella | Non comune |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Anemia, leucopenia, linfoadenopatia | Non comune |
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità | Non comune |
Edema della laringe, angioedema, orticaria | Non nota | |
Patologie endocrine | Ipoparatiroidismo | Comune |
Iperparatiroidismo | Non comune | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipercalcemia, iperfosfatemia | Comune |
Iperkaliemia, ipocalcemia, anoressia | Non comune | |
Disturbi psichiatrici | Stato confusionale, delirium, depersonalizzazione, agitazione, insonnia, nervosismo | Non comune |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea, disgeusia | Comune |
Coma, accidente cerebrovascolare, attacco ischemico transitorio, sincope, mioclono, ipoestesia, parestesia, capogiro | Non comune | |
Patologie dell’occhio | Glaucoma, congiuntivite | Non comune |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Disturbo dell’orecchio | Non comune |
Patologie cardiache | Arresto cardiaco, aritmia, flutter atriale | Non comune |
Patologie vascolari | Ipertensione, ipotensione | Non comune |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Edema polmonare, asma, dispnea, epistassi, tosse | Non comune |
Patologie gastrointestinali | Emorragia del retto, colite, diarrea, gastrite, dispepsia, disfagia, dolore addominale, stipsi, nausea, vomito, bocca secca, disturbo gastrointestinale | Non comune |
Emorragia gastrointestinale | Non nota | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Prurito | Comune |
Dermatite bollosa, alopecia, irsutismo, eruzione cutanea, iperidrosi | Non comune | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Artralgia, rigidità articolare, dolore dorsale, contrazione muscolare, mialgia | Non comune |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Dolore mammario, disfunzione erettile | Non comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Alterazione dell’andatura, edema, edema periferico, dolore generalizzato, dolore in sede di iniezione, piressia, dolore toracico, condizione aggravata, astenia, malessere, sete | Non Comune |
Codice AIC
042692032
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
Disclaimer
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Fonte dei dati
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