Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al
Adulti ed adolescenti di 12 anni ed oltre • Sintomi da reflusso gastroesofageo • Trattamento a lungo termine e prevenzione delle recidive delle esofagiti da reflusso Adulti • Prevenzione delle ulcere gastroduodenali indotte da farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi in pazienti a rischio che necessitano di un trattamento continuativo con FANS (vedere paragrafo 4.
- Indice di navigazione
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al - Che principio attivo ha Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al?
Ciascuna compressa gastroresistente contiene: 20 mg di pantoprazolo (equivalente a 22.6 mg di pantoprazolo sodico sesquidrato) Eccipienti: 38.425 mg di maltitolo e 0,345 mg di Lecitina (derivata dall’olio di soia) (vedere paragrafo 4.4) Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al - Cosa contiene Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al?
Nucleo della compressa Maltitolo (E 965) Crospovidone tipo B Carmellosa sodica Sodio carbonato anidro (E 500) Calcio stearato Rivestimento della compressa Polivinilalcol Talco (E 553b) Titanio diossido (E 171) Macrogol 3350 Lecitina di soia (E 322) Ferro ossido giallo (E 172) Sodio carbonato anidro (E 500) Copolimero acido metacrilico-etil acrilato (1:1) Trietil citrato (E 1505)
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al? A cosa serve?
Adulti ed adolescenti di 12 anni ed oltre • Sintomi da reflusso gastroesofageo • Trattamento a lungo termine e prevenzione delle recidive delle esofagiti da reflusso Adulti • Prevenzione delle ulcere gastroduodenali indotte da farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi in pazienti a rischio che necessitano di un trattamento continuativo con FANS (vedere paragrafo 4.4)
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al?
Ipersensibilità al principio attivo, ai derivati benzimidazolici, alla lecitina di soia, ad uno dei medicinali usati con la terapia combinata o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al - Come si assume Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al?
Modo di somministrazione Le compresse non devono essere masticate o frantumate e devono essere deglutite intere con un po’ di acqua 1 ora prima di un pasto. Posologia Dose raccomandata Adulti ed adolescenti di 12 anni ed oltre Sintomi da reflusso gastroesofageo La dose raccomandata è una compressa di Pantoprazolo Aristo Pharma 20 mg al giorno per via orale. Il sollievo dei sintomi si ottiene generalmente in 2-4 settimane, e generalmente è richiesto un periodo di trattamento di 4 settimane per la guarigione dell’esofagite associata. Se tale periodo non è sufficiente, la guarigione si otterrà normalmente entro 4 ulteriori settimane di trattamento. Una volta ottenuto il sollievo dei sintomi, si può controllare il ripresentarsi dei sintomi utilizzando, se necessario, un trattamento al bisogno di 20 mg di pantoprazolo una volta al giorno. Se con un trattamento al bisogno non può essere mantenuto un adeguato controllo, deve essere considerato il passaggio ad una terapia continuativa. Trattamento a lungo termine e prevenzione delle recidive delle esofagiti da reflusso Per il trattamento a lungo termine è raccomandata una dose di mantenimento di una compressa di Pantoprazolo Aristo Pharma 20 mg al giorno, che può essere aumentata a 40 mg di pantoprazolo al giorno in caso di recidiva. Per questi casi, Pantoprazolo Aristo Pharma 40 mg è disponibile. Dopo la guarigione della recidiva, la dose può essere ridotta nuovamente a 20 mg di pantoprazolo. Adulti Prevenzione delle ulcere gastriche e duodenali indotte da farmaci antiinfiammatori non steroidei non selettivi (FANS) in pazienti a rischio che necessitano di un trattamento continuativo con FANS La dose raccomandata per via orale è una compressa di Pantoprazolo Aristo Pharma 20 mg al giorno. Particolari gruppi di pazienti Bambini al di sotto di 12 anni di età L’uso di Pantoprazolo Aristo Pharma non è raccomandato nei bambini al di sotto di 12 anni di età a causa dei dati limitati sulla sicurezza ed efficacia in questa fascia di età. Insufficienza epatica Nei pazienti con funzionalità epatica gravemente compromessa non si deve superare una dose giornaliera di 20 mg di pantoprazolo (vedere paragrafo 4.4). Insufficienza renale Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Anziani Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti anziani.
Conservazione
Come si conserva Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al?
Questo medicinale non richiede alcuna particolare precauzione per la conservazione.
Avvertenze
Su Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al è importante sapere che:
Ipomagnesiemia E' stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (PPI) come pantoprazolo in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. L'ipomagnesiemia, nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica. Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici). Fratture ossee Gli inibitori di pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (> 1 anno), potrebbero causare un lieve aumento di rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori di pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%. Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantità di vitamina D e calcio. Compromissione epatica Nei pazienti con grave compromissione epatica, gli enzimi epatici devono essere controllati regolarmente durante la terapia con pantoprazolo, specialmente nell’uso a lungo termine. In caso di aumento degli enzimi epatici si deve sospendere il trattamento (vedere paragrafo 4.2). Co-somministrazione con FANS L'impiego di Pantoprazolo Aristo Pharma 20 mg nella prevenzione delle ulcere gastroduodenali indotte da farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi deve essere limitato ai pazienti che richiedano un trattamento continuativo con FANS e che presentino un aumentato rischio di complicanze gastrointestinali. La valutazione dell’accresciuto rischio deve essere effettuata in base alla presenza di fattori di rischio individuali, es. l’età elevata (>65 anni), l’anamnesi positiva per ulcera gastrica o duodenale o per il sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore. In presenza di sintomi allarmanti In presenza di qualsiasi sintomo allarmante (es. significativa perdita di peso non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi, anemia o melena) e quando si sospetta o è confermata la presenza di ulcera gastrica, deve essere esclusa la natura maligna, in quanto il trattamento con pantoprazolo può alleviare i sintomi e ritardare la diagnosi. Se i sintomi persistono nonostante un trattamento adeguato deve essere considerata un’ulteriore indagine. Co-somministrazione con atazanavir Non è raccomandata la co-somministrazione di atazanavir con gli inibitori della pompa protonica (vedere paragrafo 4.5). Se la combinazione di atazanavir con un inibitore della pompa protonica è ritenuta inevitabile, si raccomanda uno stretto monitoraggio clinico (es. carica virale) in combinazione con un aumento della dose di atazanavir a 400 mg utilizzando 100 mg di ritonavir. Non si deve superare una dose di pantoprazolo di 20 mg al giorno. Influenza sull’assorbimento della vitamina B12 Nei pazienti con sindrome di Zollinger-Ellison e altre condizioni patologiche con ipersecrezione che richiedono un trattamento a lungo termine, pantoprazolo, come tutti i medicinali che inibiscono la secrezione acida, può ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) come conseguenza di ipo- o acloridria. Questa eventualità deve essere considerata nella terapia a lungo termine o nel caso si osservino i relativi sintomi clinici in pazienti con ridotte riserve corporee o fattori di rischio per un ridotto assorbimento della vitamina B12. Trattamento a lungo termine Nel trattamento a lungo termine, specialmente quando si supera un periodo di trattamento di 1 anno, i pazienti devono essere tenuti sotto regolare sorveglianza. Infezioni gastrointestinali causate da batteri Ci si potrebbe attendere che pantoprazolo, come tutti gli inibitori della pompa (PPI), aumenti la conta dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale superiore. Il trattamento con Pantoprazolo Aristo Pharma può portare ad un modesto incremento del rischio di infezioni gastrointestinali causate da batteri quali Salmonella e Campylobacter o C. difficile. Questo medicinale contiene maltitolo. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale. Questo medicinale contiene lecitina derivata dall’olio di soia. Se il paziente è allergico alle arachidi o alla soia, non deve usare questo medicinale. Terapia di combinazione In caso di terapia combinata, devono essere seguiti i Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto dei relativi medicinali. Lupus eritematoso cutaneo subacuto (LECS) Gli inibitori della pompa protonica sono associati a casi estremamente infrequenti di LECS. In presenza di lesioni, soprattutto sulle parti cutanee esposte ai raggi solari, e se accompagnate da artralgia, il paziente deve rivolgersi immediatamente al medico e l'operatore sanitario deve valutare l'opportunità di interrompere il trattamento con Pantoprazolo Aristo Pharma. La comparsa di LECS in seguito a un trattamento con un inibitore della pompa protonica può accrescere il rischio di insorgenza di LECS con altri inibitori della pompa protonica. Interferenza con esami di laboratorio Un livello aumentato di Cromogranina A (CgA) può interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Per evitare tale interferenza, il trattamento con Pantoprazolo Aristo Pharma deve essere sospeso per almeno 5 giorni prima delle misurazioni della CgA (vedere paragrafo 5.1). Se i livelli di CgA e di gastrina non sono tornati entro il range di riferimento dopo la misurazione iniziale, occorre ripetere le misurazioni 14 giorni dopo l’interruzione del trattamento con inibitore della pompa protonica.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al?
Effetto di pantoprazolo sull’assorbimento di altri medicinali A causa della inibizione marcata e di lunga durata della secrezione acida gastrica, pantoprazolo può ridurre l’assorbimento di medicinali la cui biodisponibilità è dipendente dal pH gastrico, es. alcuni antifungini azolici come ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo e altri medicinali come erlotinib. Medicinali anti-HIV (atazanavir) La co-somministrazione di atazanavir e di altri farmaci anti-HIV il cui assorbimento è pH-dipendente con inibitori della pompa protonica può portare ad una riduzione sostanziale della biodisponibilità di questi medicinali anti-HIV e può modificare l’efficacia di questi medicinali. Pertanto, la co-somministrazione degli inibitori della pompa protonica con atazanavir non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti cumarinici (fenprocumone o warfarin) Sebbene negli studi clinici di farmacocinetica non siano state osservate interazioni durante il trattamento concomitante con fenprocumone o warfarin, alcuni casi isolati di variazione dell’International Normalized Ratio (INR) durante il trattamento concomitante sono stati rilevati nel periodo post-marketing. Quindi, nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici (es. fenprocumone o warfarin), si raccomanda di monitorare il tempo di protrombina/INR quando si inizia il trattamento con pantoprazolo, quando si interrompe o quando viene somministrato in maniera discontinua. Altri studi di interazioni Pantoprazolo è ampiamente metabolizzato nel fegato dal sistema enzimatico del citocromo P450. La principale via di metabolizzazione è la demetilazione da parte del CYP2C19 e altre vie metaboliche includono l’ossidazione mediante il CYP3A4. Studi di interazione con sostanze anch’esse metabolizzate attraverso questi sistemi enzimatici, come carbamazepina, diazepam, glibenclamide, nifedipina, e un contraccettivo orale contenente levonorgestrel ed etinilestradiolo non hanno rivelato interazioni clinicamente significative. I risultati di una serie di studi di interazione dimostrano che pantoprazolo non influenza il metabolismo di sostanze attive metabolizzate dal CYP1A2 (come caffeina, teofillina), CYP2C9 (come piroxicam, diclofenac, naprossene), CYP2D6 (come metoprololo), CYP2E1 (come etanolo) e non interferisce con l’assorbimento della digossina mediato dalle p-glicoproteine. Non si sono evidenziate interazioni con antiacidi somministrati contemporaneamente. Sono stati anche condotti studi di interazione somministrando pantoprazolo in concomitanza con i rispettivi antibiotici (claritromicina, metronidazolo, amoxicillina). Non sono state evidenziate interazioni clinicamente significative. Metotressato È stato riportato che l’uso concomitante di alte dosi di metotressato (per esempio 300 mg) ed inibitori di pompa protonica aumenta i livelli di metotressato in alcuni pazienti. Pertanto nei casi in cui siano usate alte dosi di metotressato, per esempio per il cancro e la psoriasi, si deve considerare una sospensione temporanea di pantoprazolo.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prenderePantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al?
Gravidanza Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso del pantoprazolo in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. Pantoprazolo Aristo Pharma non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità. Allattamento Studi sugli animali hanno dimostrato l’escrezione di pantoprazolo nel latte materno. È stata riportata escrezione nel latte materno umano. Pertanto una decisione se continuare/sospendere l’allattamento al seno o continuare/sospendere la terapia con Pantoprazolo Aristo Pharma deve essere presa tenendo conto del beneficio dell’allattamento al seno per il neonato e del beneficio della terapia con Pantoprazolo Aristo Pharma per le madri.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al?
Non sono noti sintomi da sovradosaggio nell’uomo. È stata ben tollerata l’esposizione sistemica fino a 240 mg somministrati per via endovenosa in 2 minuti. Poiché pantoprazolo è ampiamente legato alle proteine, non è prontamente dializzabile. In caso di un sovradosaggio con segni clinici di intossicazione, non possono essere fatte specifiche raccomandazioni terapeutiche, tranne per un trattamento sintomatico e di supporto.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al? - Come tutti i medicinali, Pantoprazolo aristo pharma 20 mg compresse gastroresistenti – 20 mg compresse gastroresistenti 14 compresse in blister al/al può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Ci si può aspettare che circa il 5% dei pazienti manifesti reazioni avverse al farmaco (ADR). Le ADR più comunemente riportate sono diarrea e mal di testa, entrambe riscontrabili in circa l’1% dei pazienti. La tabella seguente elenca le reazioni avverse riportate con pantoprazolo, disposte secondo la seguente classificazione di frequenza: Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Per tutte le reazioni avverse rilevate nell’esperienza post-marketing, non è possibile stabilire alcuna frequenza di Reazione Avversa e quindi esse sono indicate con frequenza “non nota”. All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Tabella 1. Reazioni avverse con pantoprazolo negli studi clinici e nell’esperienza post-marketing
Frequenza | Comune | Non comune | Raro | Molto raro | Non nota |
Classificazione per sistemi e organi | |||||
Patologie del sistema emolinfopoietico | Agranulocitosi | Trombocitopenia Leucopenia Pancitopenia | |||
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità (incluse reazioni anafilattiche e shock anafilattico) | ||||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Iperlipidemie e aumento dei lipidi (trigliceridi, colesterolo), variazioni di peso | Iponatremia; Ipomagnesiemia (vedere paragrafo 4.4); ipocalcemia1); ipokaliemia | |||
Disturbi psichiatrici | Disturbi del sonno | Depressione (e tutti gli aggravamenti) | Disorientamento (e tutti gli aggravamenti) | Allucinazioni, confusione (specialmente in pazienti predisposti, così come l’aggravamento di questi sintomi in caso di preesistenza) | |
Patologie del sistema nervoso | Mal di testa; capogiro | Disturbi del gusto | Parestesia | ||
Patologie dell’occhio | Disturbi nella visione/visione offuscata | ||||
Patologie gastrointestinali | Polipi della ghiandola fundica (benigni) | Diarrea, nausea/vomito, distensione addominale e gonfiore, stipsi, bocca secca, dolore e disturbi addominali | Colite microscopica | ||
Patologie epatobiliari | Aumento dei livelli degli enzimi epatici (transaminasi, γ-GT) | Aumento della bilirubina | Lesione epatocellulare, ittero, insufficienza epatocellulare | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzioni cutanee/esantema/eruzione, prurito | Orticaria, angioedema | Sindrome di Stevens Johnson, sindrome di Lyell, eritema multiforme, fotosensibilità, lupus eritematoso cutaneo subacuto (vedere il paragrafo 4.4) | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Frattura dell'anca, del polso o della colonna vertebrale (vedere paragrafo 4.4) | Artralgia, mialgia | Spasmo muscolare come conseguenza di disturbi elettrolitici | ||
Patologie renali e urinarie | Nefrite interstiziale (con possibile progressione a insufficienza renale) | ||||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Ginecomastia | ||||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia, affaticamento e malessere | Aumento della temperatura corporea, edema periferico |
Codice AIC
038437036
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Farmaci per disturbi correlati all'acidita'
Sostanza
Pantoprazolo sodico sesquidrato
Produttore
Disclaimer
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Fonte dei dati
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