Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse
Contraccezione ormonale.
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- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse - Che principio attivo ha Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse?
Mymarigold 20 mcg/75 mcg: ogni compressa contiene 20 microgrammi di etinilestradiolo e 75 microgrammi di gestodene Mymarigold 30 mcg/75 mcg: ogni compressa contiene 30 microgrammi di etinilestradiolo e 75 microgrammi di gestodene Eccipienti con effetto noto: Mymarigold 20 mcg/75 mcg contiene 38 mg di lattosio monoidrato e 20 mg di saccarosio. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse - Cosa contiene Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse?
Nucleo della compressa Magnesio stearato Povidone K-25 Amido di mais Lattosio monoidrato Rivestimento della compressa Povidone K-90 Macrogol 6000 Talco Calcio Carbonato Saccarosio Cera di lignite
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse? A cosa serve?
Contraccezione ormonale. La decisione di prescrivere Mymarigold deve prendere in considerazione i fattori di rischio attuali della singola donna, in particolare quelli relativi alle tromboembolie venose (TEV) e il confronto tra il rischio di TEV associato a Mymarigold e quello associato ad altri contraccettivi ormonali combinati (COC) (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse?
I contraccettivi ormonali combinati (COC) non devono essere usati in presenza delle condizioni seguenti. Se una di tali condizioni dovesse presentarsi per la prima volta durante l’uso di un COC, l’assunzione deve essere sospesa immediatamente. • Presenza o rischio di tromboembolia venosa (TEV) - Tromboembolia venosa - TEV in corso (con assunzione di anticoagulanti) o pregressa (ad es. trombosi venosa profonda (TVP) o embolia polmonare (EP)) - Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia venosa, come resistenza alla proteina C attivata (incluso fattore V di Leiden), carenza di antitrombina III, carenza di proteina C, carenza di proteina S - Intervento chirurgico maggiore con immobilizzazione prolungata (vedere paragrafo 4.4) - Rischio elevato di tromboembolia venosa dovuto alla presenza di più fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4) • Presenza o rischio di tromboembolia arteriosa (TEA) - Tromboembolia arteriosa - tromboembolia arteriosa in corso o pregressa (ad es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es. angina pectoris) - Malattia cerebrovascolare - ictus in corso o pregresso o condizioni prodromiche (ad es. attacco ischemico transitorio (transient ischaemic attack, TIA)) - Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia arteriosa, come iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante) - Precedenti di emicrania con sintomi neurologici focali - Rischio elevato di tromboembolia arteriosa dovuto alla presenza di più fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4) o alla presenza di un fattore di rischio grave come: • diabete mellito con sintomi vascolari • ipertensione grave • dislipoproteinemia grave • Ipersensibilità ai principi attivi o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • Tumori maligni influenzati dagli ormoni sessuali, noti o sospetti (ad es. degli organi genitali o del seno) • Malattia epatica grave, in atto o pregressa, fino a quando i valori della funzionalità epatica non sono tornati nella norma • Tumori epatici, in atto o pregressi, benigni o maligni • Emorragia vaginale di natura non accertata • Pancreatite anche pregressa, se associata a grave dislipidoproteinemia È controindicato l’uso concomitante di Mymarigold con medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir o medicinali contenenti glecaprevir/pibrentasvir (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse - Come si assume Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse?
Posologia Non iniziare o continuare il trattamento con Mymarigold se è nota o sospetta una gravidanza. Come prendere Mymarigold Le compresse devono essere prese nell’ordine indicato sul blister, ogni giorno all’incirca alla stessa ora. La posologia è di una compressa al giorno per 21 giorni consecutivi. Ciascun blister successivo deve essere iniziato dopo un intervallo di 7 giorni libero da pillola, durante il quale si verifica di solito una emorragia da sospensione. Questa inizia in genere 2-3 giorni dopo l’ultima compressa e può anche non essere terminata prima dell’inizio del blister successivo. Come iniziare a prendere Mymarigold Se non vi è stato alcun trattamento contraccettivo ormonale nel mese precedente L’assunzione delle compresse deve iniziare il primo giorno del ciclo mestruale naturale (cioè il primo giorno della mestruazione). È possibile iniziare anche tra il secondo e quinto giorno del ciclo ma, in questo caso, si raccomanda di impiegare anche un metodo di barriera nei primi sette giorni di assunzione delle compresse durante il primo ciclo. Sostituzione di un altro contraccettivo orale di tipo combinato La donna deve iniziare a prendere Mymarigold il giorno dopo l’ultima compressa attiva del precedente contraccettivo ma non più tardi del giorno dopo il consueto intervallo libero da pillola o del giorno dopo l’ultima compressa di placebo del precedente contraccettivo. Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico (pillola a base di solo progestinico, iniezione, impianto o sistema intrauterino di rilascio del progestinico) La donna può cambiare in qualsiasi momento se proviene da una pillola a base di solo progestinico e deve cominciare l’assunzione il giorno successivo. Nel caso di un impianto o di un sistema intrauterino di rilascio, l’assunzione di Mymarigold deve cominciare nello stesso giorno nel quale l'impianto viene rimosso. Nel caso di un iniettabile, Mymarigold deve iniziare nel giorno in cui dovrebbe essere praticata la successiva iniezione. In tutti questi casi la donna deve essere avvertita di usare anche un metodo contraccettivo non ormonale di supporto per i primi sette giorni d'assunzione delle compresse. Dopo un aborto al primo trimestre È possibile iniziare immediatamente senza bisogno di ulteriori misure contraccettive. Dopo un parto o un aborto al secondo trimestre Per le donne che allattano al seno si veda il paragrafo 4.6. La donna deve essere consigliata di iniziare a prendere le compresse al 21°-28° giorno dopo il parto nelle donne che non allattano o dopo un aborto al secondo trimestre, tenendo conto del rischio aumentato di tromboembolia nel periodo immediatamente successivo al parto (vedere il paragrafo 4.4). Se inizia più tardi deve essere avvertita di utilizzare anche un metodo contraccettivo non ormonale di supporto nei primi sette giorni d'assunzione delle compresse. Tuttavia, se nel frattempo ha avuto rapporti sessuali, prima di iniziare effettivamente l’assunzione del contraccettivo orale combinato, si deve escludere una gravidanza o si deve attendere la comparsa della prima mestruazione. Assunzione irregolare L’assunzione ritardata per meno di 12 ore non diminuisce la protezione contraccettiva. La donna deve prendere la compressa non appena se ne ricorda e continuare a prendere le compresse rimanenti come al solito. Dimenticare la compressa per oltre 12 ore può diminuire la protezione contraccettiva. Le due regole seguenti possono essere di aiuto per gestire le compresse dimenticate. 1. L’assunzione delle compresse non deve mai essere sospesa per più di 7 giorni. 2. Occorrono 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse per raggiungere una sufficiente soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Di conseguenza nella pratica giornaliera possono essere dati i seguenti suggerimenti. Prima settimana L’ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo consueto. Inoltre, nei successivi 7 giorni deve essere impiegato un metodo di barriera, cioè un profilattico. Se durante la settimana precedente, si sono avuti rapporti sessuali, si deve prendere in considerazione la possibilità che si sia instaurata una gravidanza. Maggiore è il numero di compresse dimenticate e più ravvicinato è l’intervallo libero da pillola, maggiore è il rischio di gravidanza. Seconda settimana L’ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo consueto. Non è necessario impiegare alcun metodo contraccettivo aggiuntivo, a condizione che, nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata, le compresse siano state assunte correttamente; tuttavia, in caso contrario o se le compresse dimenticate sono più di una, si deve usare un metodo di barriera, cioè un profilattico per i 7 giorni successivi. Terza settimana Il rischio di ridotta affidabilità contraccettiva è maggiore, a causa dell’imminenza dell’intervallo libero da pillola. Tuttavia, modificando lo schema di assunzione della pillola si può ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle due seguenti opzioni non vi è pertanto necessità di usare metodi contraccettivi aggiuntivi purché nei 7 giorni precedenti la compressa dimenticata, tutte le compresse siano state prese correttamente. In caso contrario si deve raccomandare di seguire la prima delle due opzioni e di usare anche un metodo di barriera, cioè un profilattico, nei successivi 7 giorni. 1. L’ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo consueto. Il blister successivo deve essere iniziato subito dopo aver terminato il precedente, cioè senza osservare intervallo libero da pillola tra i due blister. In questo caso è improbabile che si verifichi la mestruazione prima della fine del secondo blister; tuttavia, durante l’assunzione delle compresse, possono presentarsi spotting o emorragia da sospensione. 2. Si può anche raccomandare di sospendere l’assunzione delle compresse del blister in corso. Si deve allora osservare un intervallo libero da pillola che duri fino a 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate le compresse, e poi proseguire con un nuovo blister. Qualora siano state dimenticate delle compresse e, di conseguenza, nel primo regolare intervallo libero da pillola non si presenti emorragia da sospensione, bisogna considerare l’eventualità di una gravidanza in atto. Cosa fare in caso di vomito e/o diarrea Se entro 3-4 ore dall’assunzione della compressa si verifica vomito, l’assorbimento può non essere completo. In questo caso si prendano in considerazione le raccomandazioni illustrate sopra. Anche in caso di diarrea l’assorbimento può non essere completo. Può essere necessaria una contraccezione aggiuntiva. Se la diarrea è grave e dura per 2 o più giorni, si deve seguire la procedura in caso di pillole dimenticate. Se non si vuole modificare lo schema posologico abituale, si deve prendere una o più compresse extra da un altro blister.Come anticipare o ritardare la mestruazione Per ritardare la mestruazione la donna deve continuare con un altro blister di Mymarigold senza un periodo libero da pillola. Le mestruazioni possono essere ritardate per tutto il tempo desiderato fino alla fine del secondo blister, ma non oltre. Mentre la mestruazione viene ritardata la donna può presentare emorragia da sospensione o spotting. L’assunzione regolare di Mymarigold deve essere ripresa dopo un normale periodo di 7 giorni libero da pillola. Per spostare la mestruazione ad un giorno nella settimana diverso rispetto a quello previsto con lo schema abituale, si può consigliare alla donna di abbreviare il successivo intervallo libero da pillola di quanti giorni lei desidera. Più breve è questo intervallo e maggiore sarà il rischio di non avere la mestruazione ma di avere spotting o emorragia da sospensione durante l’assunzione delle compresse della confezione successiva (questo si verifica anche quando si ritarda la mestruazione). Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia dei contraccettivi ormonali combinati sono state stabilite in donne in età riproduttiva. Non vi è un uso rilevante di Mymarigold prima del primo periodo mestruale. Popolazione anziana I contraccettivi ormonali combinati non sono indicati nelle donne che hanno superato la menopausa. Modo di somministrazione Per uso orale.
Conservazione
Come si conserva Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse?
Non conservare a temperatura superiore a 30°C.
Avvertenze
Su Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse è importante sapere che:
Avvertenze Generali Nel caso in cui fosse presente una delle condizioni o uno dei fattori di rischio menzionati sotto, l’idoneità di Mymarigold deve essere discussa con la donna. In caso di peggioramento o di prima comparsa di uno qualsiasi di questi fattori di rischio o di queste condizioni, la donna deve rivolgersi al proprio medico per determinare se l’uso di Mymarigold debba essere interrotto. L’uso di preservativi è necessario per protegger le donne dalle malattie trasmesse per via sessuale. 1. Disturbi della circolazione Rischio di tromboembolia venosa (TEV) L’uso di qualsiasi contraccettivo ormonale combinato (COC) determina un aumento del rischio di tromboembolia venosa (TEV) rispetto al non uso. I prodotti che contengono levonorgestrel, norgestimato o noretisterone sono associati a un rischio inferiore di TEV. Il rischio associato agli altri prodotti come Mymarigold può essere anche doppio. La decisione di usare un prodotto diverso da quelli associati a un rischio di TEV più basso deve essere presa solo dopo aver discusso con la donna per assicurarsi che essa comprenda il rischio di TEV associato a Mymarigold, il modo in cui i suoi attuali fattori di rischio influenzano tale rischio e il fatto che il rischio che sviluppi una TEV è massimo nel primo anno di utilizzo. Vi sono anche alcune evidenze che il rischio aumenti quando l’assunzione di un COC viene ripresa dopo una pausa di 4 o più settimane. Circa 2 donne su 10.000 che non usano un COC e che non sono in gravidanza, svilupperanno una TEV in un periodo di un anno. In una singola donna, però, il rischio può essere molto superiore, a seconda dei suoi fattori di rischio sottostanti (vedere oltre). Si stima¹ che su 10.000 donne che usano un COC contenente gestodene, tra 9 e 12 svilupperanno una TEV in un anno; questo dato si confronta con circa 6² donne che usano un COC contenente levonorgestrel. ¹ Queste incidenze sono state stimate dalla totalità dei dati di studi epidemiologici, usando i rischi relativi dei diversi prodotti rispetto ai COC contenenti levonorgestrel ² Valore mediano dell’intervallo 5-7 per 10.000 donne/anno, basato su un rischio relativo di circa 2,3-3,6 dei COC contenenti levonorgestrel rispetto al non uso In entrambi i casi, il numero di TEV all’anno è inferiore al numero previsto in gravidanza o nel periodo post-parto. La TEV può essere fatale nell’1-2% dei casi. Numero di eventi di TEV per 10.000 donne in un anno Molto raramente in donne che usano COC sono stati riportati casi di trombosi in altri vasi sanguigni, ad esempio vene e arterie epatiche, mesenteriche, renali o retiniche. Fattori di rischio di TEV Il rischio di complicanze tromboemboliche venose nelle donne che usano COC può aumentare sostanzialmente se sono presenti fattori di rischio aggiuntivi, specialmente se tali fattori di rischio sono più di uno (vedere la tabella). Mymarigold è controindicato se una donna presenta diversi fattori di rischio che aumentano il suo rischio di trombosi venosa (vedere paragrafo 4.3). Se una donna presenta più di un fattore di rischio, è possibile che l’aumento del rischio sia maggiore della somma dei singoli fattori; in questo caso deve essere considerato il suo rischio totale di TEV. Se si ritiene che il rapporto rischi-benefici sia negativo, non si deve prescrivere un COC (vedere paragrafo 4.3). Tabella: Fattori di rischio di TEV
Fattore di rischio | Commento |
Obesità (indice di massa corporea (IMC) superiore a 30 kg/m²) | Il rischio aumenta considerevolmente all’aumentare dell’IMC. Particolarmente importante da considerare se sono presenti anche altri fattori di rischio. |
Immobilizzazione prolungata, interventi chirurgici maggiori, interventi chirurgici di qualsiasi tipo a gambe e pelvi, interventi neurochirurgici o trauma maggiore | In queste situazioni è consigliabile interrompere l’uso del cerotto/della pillola/dell’anello (in caso di interventi elettivi almeno quattro settimane prima) e non riavviarlo fino a due settimane dopo la ripresa completa della mobilità. Per evitare gravidanze indesiderate si deve utilizzare un altro metodo contraccettivo. Se Mymarigold non è stato interrotto prima, deve essere preso in considerazione un trattamento antitrombotico. |
Nota: l’immobilizzazione temporanea, inclusi i viaggi in aereo di durata >4 ore, può anche essere un fattore di rischio di TEV, specialmente in donne con altri fattori di rischio | |
Anamnesi familiare positiva (tromboembolia venosa in un fratello o un genitore, specialmente in età relativamente giovane, cioè prima dei 50 anni). | Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere inviata a uno specialista per un parere prima di decidere l’assunzione di qualsiasi COC. |
Altre condizioni mediche associate a TEV | Cancro, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitica uremica, malattie intestinali infiammatorie croniche (malattia di Crohn o colite ulcerosa) e anemia falciforme. |
Età avanzata | In particolare al di sopra dei 35 anni |
Fattore di rischio | Commento |
Età avanzata | In particolare, al di sopra dei 35 anni |
Fumo | Alle donne deve essere consigliato di non fumare se desiderano usare un contraccettivo orale combinato. Alle donne di età superiore a 35 anni che continuano a fumare deve essere vivamente consigliato l’uso di un metodo contraccettivo diverso. |
Ipertensione | |
Obesità (indice di massa corporea (IMC) superiore a 30 kg/m²) | Il rischio aumenta considerevolmente all’aumentare dell’IMC. Particolarmente importante nelle donne con altri fattori di rischio. |
Anamnesi familiare positiva (tromboembolia arteriosa in un fratello o un genitore, specialmente in età relativamente giovane, cioè prima dei 50 anni). | Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere inviata a uno specialista per un parere prima di decidere l’assunzione di qualsiasi COC. |
Emicrania | Un aumento della frequenza o della gravità dell’emicrania durante l’uso di COC (che può essere prodromico di un evento cerebrovascolare) può rappresentare un motivo di interruzione immediata. |
Altre condizioni mediche associate ad eventi vascolari avversi | Diabete mellito, iperomocisteinemia, valvulopatia e fibrillazione atriale, dislipoproteinemia e lupus eritematoso sistemico. |
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse?
Induttori enzimatici Le interazioni con altri farmaci che inducono gli enzimi microsomiali (in particolare il citocromo P450 3A4) determinando un aumento della clearance degli ormoni sessuali, possono portare a sanguinamento da sospensione e/o insuccesso del metodo contraccettivo. L’induzione massima di solito non è evidente prima di 2-3 settimane dall’inizio del trattamento, ma può persistere per almeno 4 settimane dopo la fine del trattamento. Le donne sottoposte a trattamenti a breve termine con uno o più farmaci appartenenti ad una qualunque delle classi sopra menzionate devono adottare temporaneamente, oltre al contraccettivo orale combinato, un metodo di barriera, per tutta la durata di assunzione contemporanea del farmaco e nei 7 giorni successivi alla sospensione del medicinale. Nel caso di trattamento con la rifampicina, deve essere usato un metodo di barriera per tutto il tempo di assunzione della rifampicina e nei 28 giorni successivi alla sospensione della terapia. Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue anche dopo la fine di un blister di contraccettivo orale combinato, il successivo blister dello stesso dovrà essere iniziato senza osservare il consueto intervallo libero da pillola. In caso di trattamento a lungo termine con induttori degli enzimi epatici, si deve raccomandare l’impiego di un altro metodo contraccettivo. In letteratura sono state segnalate le seguenti interazioni: Sostanze che aumentano la clearance dei COC (induttori enzimatici): Anticonvulsivanti: idantoina, barbiturici, primidone, fenitoina, carbamazepina, oxcarbazepina, topiramato, felbamato. Antibiotici/antifungini: griseofulvina, rifampicina. Modafinil Erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum) Le pazienti trattate con Mymarigold non devono usare contemporaneamente medicinali alternativi a base di Hypericum perforatum (Erba di S. Giovanni), in quanto si potrebbe avere una perdita dell'efficacia anticoncezionale. Sono state segnalate gravidanze indesiderate e ripresa del ciclo mestruale. L’Hypericum perforatum (Erba di S. Giovanni) aumenta, per induzione enzimatica, la quantità di enzimi che metabolizzano i medicinali. L'effetto dell’induzione enzimatica può persistere per almeno 1-2 settimane dopo l'interruzione del trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum. Sostanze con effetto variabile sulla clearance dei COC Alcuni inibitori delle proteasi HIV/HCV (ad es. ritonavir) e inibitori della trascrittasi inversa non nucleosidici (ad es. nevirapina) possono aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di estrogeni e progestinici. Questi cambiamenti possono essere clinicamente rilevanti in alcuni casi. Sostanze che riducono la clearance dei contraccettivi orali combinati (inibitori enzimatici) Le concentrazioni plasmatiche di estrogeno, di progestinico o di entrambi possono essere aumentate da inibitori potenti o moderati del CYP3A4 come antifungini azolici (ad esempio itraconazolo, voriconazolo, fluconazole), verapamil, macrolidi (ad esempio claritromicina, eritromicina) diltiazem e succo di pompelmo. È stato dimostrato che dosi di Etoricoxib da 60 a 120 mg/die aumentano le concentrazioni plasmatiche di etinilestradiolo del 37% e del 60% rispettivamente quando assunte in concomitanza con un contraccettivo ormonale combinato contenente 0,035 mg di etinilesteradiolo. Effetti dei COC su altri medicinali I contraccettivi ormonali possono interferire con il metabolismo di altri farmaci, con conseguenti effetti sulle concentrazioni plasmatiche e tissutali. Ciclosporina I contraccettivi ormonali possono inibire il metabolismo della ciclosporina nel fegato, con il risultato di un aumento dell’incidenza di effetti indesiderati. Lamotrigina I contraccettivi ormonali combinati hanno mostrato di indurre il metabolismo della lamotrigina, causando concentrazioni plasmatiche sub-terapeutiche della lamotrigina. Levotiroxina La terapia con estrogeni può portare ad una riduzione della tiroxina libera e ad un aumento del TSH in donne con ipotiroidismo trattate con levotiroxina. L’associazione può essere usata con un aggiustamento della dose. Flunarizina Esiste il rischio di galattorrea a causa dell'aumentata sensibilità del tessuto mammario alla prolattina dovuta all'azione della flunarizina. Substrati del CYP3A4 ad es. midazolam I contraccettivi ormonali contenenti etinilestradiolo causano un debole aumento delle concentrazioni plasmatiche dei substrati del CYP3A4, ad es. midazolam Substrati del CYP1A2 (es. teofillina, melatonina e tizanidina) e substrati del CYP2C19 (ad es. omeprazolo) I contraccettivi ormonali contenenti etinilestradiolo possono aumentare significativamente le concentrazioni plasmatiche dei substrati del CYP1A2 (ad es. teofillina, melatonina e tizanidina) e dei substrati del CYP2C19. Nota: Le informazioni del prodotto relative ad altri medicinali di uso concomitante devono essere studiate al fine di identificare potenziali interazioni. Esami di laboratorio L’impiego di steroidi contraccettivi può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, inclusi i parametri biochimici della funzionalità epatica, tiroidea, corticosurrenalica e renale; i livelli plasmatici delle proteine di trasporto, per esempio della globulina legante i corticosteroidi e delle frazioni lipido/lipoproteiche;i parametri del metabolismo glucidico, della coagulazione e della fibrinolisi. Le alterazioni rientrano, in genere, nell’intervallo dei valori normali di laboratorio. Interazioni farmacodinamiche L’uso concomitante con medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir, con o senza ribavirin, o glecaprevir/pibrentasvir può aumentare il rischio di aumento delle ALT (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Perciò, le utilizzatrici di Mymarigold devono passare ad un metodo alternativo di contraccezione (es. contraccettivo con solo progestinico o metodi non ormonali) prima di iniziare la terapia con questo regime di associazione. Il trattamento con Mymarigold può essere ripreso 2 settimane dopo la fine del trattamento con tale regime di associazione.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereMymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse?
Gravidanza Mymarigold non è indicato durante la gravidanza. Se si verifica una gravidanza durante l’uso di Mymarigold il medicinale deve essere sospeso immediatamente. Estesi studi epidemiologici non hanno rivelato né un aumento di rischio di difetti alla nascita in bambini nati da donne che avevano usato un COC prima della gravidanza, né un effetto teratogeno quando un COC è stato usato inavvertitamente durante la gravidanza. Il maggior rischio di tromboembolia nel periodo dopo il parto deve essere preso in considerazione quando viene ripresa l’assunzione di Mymarigold (vedere paragrafo 4.2. e 4.4). Allattamento L’allattamento al seno può essere influenzato dagli steroidi contraccettivi, in quanto essi possono ridurre la quantità e modificare la composizione del latte materno. Piccole quantità di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte ma non vi è evidenza di un effetto dannoso sulla salute del bambino. L’uso degli steroidi contraccettivi deve perciò essere sconsigliato fino al termine dell’allattamento.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse?
Non sono stati segnalati effetti negativi gravi dovuti a sovradosaggio. In conseguenza di un sovradosaggio possono presentarsi sintomi quali nausea, vomito e, in donne giovani, leggera emorragia vaginale. Non vi sono antidoti e un ulteriore trattamento deve essere sintomatico.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse? - Come tutti i medicinali, Mymarigold compresse rivestite – 30 mcg + 75 mcg compresse rivestite 21 compresse può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Descrizione di alcune reazioni avverse Nelle donne che usavano COC è stato riportato un aumento del rischio di eventi trombotici e tromboembolici arteriosi e venosi, inclusi infarto del miocardio, ictus, attacco ischemico transitorio, trombosi venosa ed embolia polmonare e tale rischio è discusso più dettagliatamente al paragrafo 4.4. L’uso di contraccettivi ormonali combinati è stato associato con un rischio aumentato di: • Tumori benigni del fegato (ad es. iperplasia focale nodulare, adenomi epatici) • Neoplasia cervicale intraepiteliale e cancro della cervice • Cancro della mammella. Nella prima parte del periodo di trattamento, un’elevata percentuale di donne (10 - 30%) presenta effetti collaterali come cefalea, sensibilità del seno, nausea e lievi sanguinamenti. Questi effetti collaterali sono di solito temporanei e scompaiono dopo 2 - 4 mesi. I seguenti effetti collaterali sono stati riportati da utilizzatrici di COC, ma la correlazione con l’uso della pillola non può essere né confermato né smentito.
Classificazione sistemica organica | Molto comuni (≥1/10) | Comuni (da ≥1/100 a <1/10) | Non Comuni da 1/1000 a <1/100) | Rari (da ≥1/10.000 a <1.000) | Molto rari (<1/10.000), | Frequenza non nota (non può essere stimata dai dati disponibili) |
Infezioni ed infestazioni | Vaginite, Inclusa candidiasi | |||||
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | Carcinomi epatocellulari | |||||
Disturbi del sistema immunitario | Reazioni da ipersensibilità, Reazioni anafilattiche/ anafilattoidi, inclusi casi molto rari di orticaria, angioedema e gravi reazioni con sintomi circolatori e respiratori | Esacerbazione del Lupus eritematoso sistemico | Esacerbazione dei sintomi di angioedema ereditario e acquisito | |||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Alterazioni dell’appetito (aumentato o diminuito), Ritenzione dei liquidi | Alterata tolleranza al glucosio | Aggravamento della porfiria | |||
Disturbi psichiatrici | Depressione / cambiamenti dell’umore, Irritabilità | Diminuzione della libido | Aumento della libido | |||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Nervosismo, Capogiri | Emicrania | Riacutizzazione della corea | ||
Patologie dell’occhio | Disturbi visivi | Intolleranza alle lenti a contatto | Neurite ottica, trombosi vascolare retinica | |||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Otosclerosi, malattie generali dell’orecchio e del labirinto | |||||
Patologie vascolari | Ipertensione | Tromboembolia venosa, Tromboembolia arteriosa | Aggravamento delle vene varicose | |||
Patologie gastrointestinali | Nausea, Dolore addominale | Vomito, Diarrea | Altre malattie del tratto gastrointestinale | Pancreatite, Colite ischemica, Malattia infiammatoria dell’intestino (Morbo di Crohn, colite ulcerativa) | ||
Patologie epatobiliari | Ittero | Malattie delle vie biliari, inclusi i calcoli | Danno epatico (ad es. epatite, funzionalità epatica anormale) | |||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Acne | Eruzione cutanea, Orticaria, Cloasma (melasma) che può persistere, Irsutismo, Alopecia | Varie condizioni della cute (ad es. eritema multiforme, eritema nodoso) | |||
Patologie renali ed urinarie | Sindrome emolitica uremica | |||||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Spotting / emorragia intermestruale | Sanguinamento irregolare, Amenorrea, Ipomenorrea, Dolore alla mammella, secrezione, tumefazione, sensibilità. Vaginite, Dismenorrea, Cambiamenti del flusso mestruale e della secrezione | ||||
Esami diagnostici | Aumento del peso | Iperlipidemia inclusa ipertrigliceridemia | Perdita di peso, Riduzione dei livelli di folati nel plasma |
Codice AIC
038808046
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale
Sostanza
Produttore
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