Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml
Popolazione adulta Metoclopramide S.
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- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
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- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml - Che principio attivo ha Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml?
Una fiala contiene: Principio attivo: Metoclopramide cloridrato monoidrato 10,5 mg (equivalente a 10 mg di sostanza anidra). Eccipienti con effetti noti: sodio metabisolfito Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml - Cosa contiene Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml?
Sodio metabisolfito; Sodio cloruro; Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml? A cosa serve?
Popolazione adulta Metoclopramide S.A.L.F. è indicato negli adulti per: - Prevenzione di nausea e vomito postoperatori (Post Operative Nausea and Vomiting, PONV); - Trattamento sintomatico di nausea e vomito, inclusi nausea e vomito indotti da emicrania acuta; - Prevenzione di nausea e vomito indotti da radioterapia (Radiotherapy Induced Nausea and Vomiting, RINV). Popolazione pediatrica Metoclopramide S.A.L.F. è indicato nei bambini di età compresa tra 1 e 18 anni per: - Prevenzione di nausea e vomito ritardati indotti da chemioterapia (Chemotherapy Induced Nausea and Vomiting, CINV) come opzione di seconda linea; - Trattamento di nausea e vomito postoperatori (PONV) come opzione di seconda linea.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml?
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 - Emorragia gastrointestinale, ostruzione meccanica o perforazione gastrointestinale per le quali la stimolazione della motilità gastrointestinale costituisca un rischio - Feocromocitoma confermato o presunto, a causa del rischio di episodi di grave ipertensione - Pazienti affetti da glaucoma - Storia di discinesia tardiva indotta da neurolettici o metoclopramide - Epilessia (aumento della frequenza e dell’intensità delle crisi) - Morbo di Parkinson - Associazione con levodopa o agonisti dopaminergici (vedere paragrafo 4.5) - Storia nota di metemoglobinemia con metoclopramide o di deficit di NADH citocromo b5 reduttasi - Uso nei bambini al di sotto di 1 anno di età a causa dell’aumentato rischio di disturbi extrapiramidali (vedere paragrafo 4.4)
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml - Come si assume Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml?
La soluzione può essere somministrata per via endovenosa o intramuscolare. Le dosi endovenose devono essere somministrate per bolo lento (almeno 3 minuti). Posologia Tutte le indicazioni (pazienti adulti) Per la prevenzione di nausea e vomito postoperatori (PONV) si raccomanda una dose singola di 10 mg. Per il trattamento sintomatico di nausea e vomito, inclusi nausea e vomito indotti da emicrania acuta e per la prevenzione di nausea e vomito indotti da radioterapia (RINV): la dose singola raccomandata è di 10 mg, ripetibile per un massimo di 3 volte al giorno La dose massima raccomandata è di 30 mg o 0,5 mg/kg di peso corporeo. La durata del trattamento iniettabile deve essere la più breve possibile per poi passare alla somministrazione per via orale o rettale il prima possibile. Tutte le indicazioni (Pazienti pediatrici di età compresa tra 1 e 18 anni) La dose raccomandata è da 0,1 a 0,15 mg/kg di peso corporeo, ripetibile fino a tre volte al giorno per via endovenosa. La dose massima in 24 ore è di 0,5 mg/kg di peso corporeo. Tabella di dosaggio
Età | Peso corporeo | Dose | Frequenza |
1-3 anni | 10-14 kg | 1 mg | Fino a 3 volte al giorno |
3-5 anni | 15-19 kg | 2 mg | Fino a 3 volte al giorno |
5-9 anni | 20-29 kg | 2,5 mg | Fino a 3 volte al giorno |
9-18 anni | 30-60 kg | 5 mg | Fino a 3 volte al giorno |
15-18 anni | Oltre 60 kg | 10 mg | Fino a 3 volte al giorno |
Conservazione
Come si conserva Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml?
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Avvertenze
Su Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml è importante sapere che:
Disturbi neurologici Si possono verificare disturbi extrapiramidali, in particolare nei bambini e nei giovani adulti e/o con l’uso di dosi elevate. Queste reazioni si verificano in genere all’inizio del trattamento e possono verificarsi dopo una singola somministrazione. La metoclopramide deve essere immediatamente sospesa in caso di sintomi extrapiramidali. Questi effetti sono generalmente del tutto reversibili dopo l’interruzione del trattamento ma possono richiedere un trattamento sintomatico (benzodiazepine nei bambini e/o farmaci anticolinergici e antiparkinsoniani negli adulti). Deve essere rispettato l’intervallo di tempo di almeno 6 ore fra due somministrazioni, come specificato nel paragrafo 4.2, anche in caso di vomito e rigetto della dose, al fine di evitare casi di sovradosaggio. Il trattamento prolungato con metoclopramide può causare discinesia tardiva, potenzialmente irreversibile, in particolare negli anziani. La durata del trattamento non dovrebbe superare i 3 mesi a causa del rischio di discinesia tardiva (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento deve essere interrotto se compaiono sintomi di discinesia tardiva. È stata segnalata la sindrome neurolettica maligna con metoclopramide in associazione ai neurolettici come anche in monoterapia con metoclopramide (vedere paragrafo 4.8). In caso di sintomi di sindrome neurolettica maligna, la metoclopramide deve essere interrotta immediatamente e deve essere istituito il trattamento adeguato. Occorre particolare cautela in pazienti con patologie neurologiche concomitanti e in pazienti trattati con altri farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.3) I sintomi del morbo di Parkinson possono essere esacerbati dalla metoclopramide. Metemoglobinemia È stata riportata metemoglobinemia possibilmente correlata al deficit di NADH citocromo b5 reduttasi. In tali casi, la metoclopramide deve essere interrotta immediatamente e permanentemente e devono essere adottate appropriate misure (come il trattamento con blu di metilene). Patologie cardiache Sono stati riferiti gravi effetti cardiovascolari indesiderati, inclusi casi di collasso circolatorio, grave bradicardia, arresto cardiaco e prolungamento dell’intervallo QT a seguito di somministrazione di metoclopramide iniettabile, in particolare per via endovenosa (vedere paragrafo 4.8). Si deve prestare particolare cautela nella somministrazione di metoclopramide, in particolare per via endovenosa agli anziani, a pazienti con disturbi della conduzione cardiaca (compreso il prolungamento dell’intervallo QT), a pazienti con squilibrio elettrolitico non corretto, bradicardia e a pazienti che assumono altri farmaci noti per prolungare l’intervallo QT. Le dosi endovenose devono essere somministrate in bolo lento (almeno della durata di 3 minuti) al fine di ridurre il rischio di effetti avversi (p. es., ipotensione, acatisia). Insufficienza renale e epatica Nei pazienti con insufficienza renale o con grave insufficienza epatica, si raccomanda una riduzione del dosaggio (vedere paragrafo 4.2). La somministrazione endovenosa del farmaco deve avvenire lentamente, nel tempo di almeno tre minuti. Il possibile incremento dei livelli di prolattina dovrebbe essere attentamente considerato, in particolare nei pazienti affetti da tumore al seno o da adenoma ipofisario secernente prolattina.È sconsigliato l'uso concomitante della metoclopramide con bevande alcoliche. Informazioni importanti su eccipienti di Metoclopramide S.A.L.F. : Questo medicinale contiene sodio metabisolfito che raramente può causare gravi reazioni di ipersensibilità e broncospasmo Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente senza sodio.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml?
Associazioni controindicate Levodopa o agonisti dopaminergici e metoclopramide si antagonizzano vicendevolmente (vedere paragrafo 4.3). Associazioni da evitare L’alcol potenzia l’effetto sedativo della metoclopramide. Associazioni da tenere in considerazione A causa dell’effetto procinetico della metoclopramide, l’assorbimento di alcuni farmaci può risultare alterato. Anticolinergici derivati della morfina Gli anticolinergici e i derivati della morfina potrebbero entrambi aver effetto antagonista verso la metoclopramide sulla motilità del tratto digerente. Farmaci deprimenti il sistema nervoso centrale (derivati della morfina, ansiolitici, antistaminici H1 sedativi, antidepressivi sedativi, barbiturici, clonidina e farmaci correlati) Gli effetti sedativi dei farmaci deprimenti il sistema nervoso centrale e della metoclopramide risultano potenziati. Neurolettici La metoclopramide potrebbe avere un effetto additivo con altri neurolettici nel caso di disordini extrapiramidali. Farmaci serotoninergici L’utilizzo di metoclopramide con farmaci serotoninergici come gli SSRI può aumentare il rischio di sindrome serotoninergica. Digossina La metoclopramide potrebbe ridurre la biodisponibilità della digossina. È necessario un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di digossina. Ciclosporina La metoclopramide aumenta la biodisponibilità della ciclosporina (Cmax del 46% ed esposizione del 22%). È necessario un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di ciclosporina. Le conseguenze cliniche sono incerte. Mivacurio e sussametonio L’iniezione di metoclopramide può prolungare la durata del blocco neuromuscolare (tramite inibizione delle colinesterasi plasmatiche). Forti inibitori del CYP2D6 I livelli di esposizione della metoclopramide aumentano, quando somministrata in concomitanza a forti inibitori del CYP2D6 come fluoxetina e paroxetina. Benché la significatività clinica sia incerta, i pazienti dovrebbero essere monitorati per reazioni avverse. Cisplatino Alcune osservazioni riportano, con metoclopramide, un aumento della tossicità renale del cisplatino. Insulina Riducendo il transito intestinale anche del cibo, il trattamento con metoclopramide può richiedere un aggiustamento del dosaggio di insulina nel diabete. La metoclopramide inoltre riduce gli effetti dell’apomorfina sul S.N.C.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereMetoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml?
Gravidanza Una vasta quantità di dati su donne in gravidanza (più di 1.000 esiti di esposizione) indica assenza di tossicità malformativa e fetotossicità. Se clinicamente necessario, la metoclopramide può essere utilizzata durante la gravidanza. A causa delle proprietà farmacologiche (come per altri neurolettici), in caso di somministrazione di metoclopramide alla fine della gravidanza, non si può escludere la sindrome extrapiramidale nel neonato. La metoclopramide dovrebbe essere evitata alla fine della gravidanza. Se si utilizza la metoclopramide, si deve istituire un monitoraggio neonatale. Allattamento La metoclopramide è escreta nel latte materno a bassi livelli. Non si possono escludere reazioni avverse nel bambino allattato al seno. Pertanto la metoclopramide non è raccomandata durante l’allattamento al seno. Si deve prendere in considerazione l’interruzione della metoclopramide nelle donne che allattano al seno.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml?
Sintomi Possono verificarsi sintomi extrapiramidali, sonnolenza, ridotto livello di coscienza, confusione, allucinazioni e arresto cardiorespiratorio. Gestione In caso di sintomi extrapiramidali correlati o non a sovradosaggio, il trattamento è solamente sintomatico (benzodiazepine nei bambini e/o farmaci antiparkinsoniani anticolinergici negli adulti). Un trattamento sintomatico e un continuo monitoraggio delle funzionalità cardiovascolare e respiratoria deve essere praticato in base allo stato clinico.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml? - Come tutti i medicinali, Metoclopramide s.a.l.f. 10 mg/2 ml soluzione iniettabile – 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 2ml può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Le reazioni avverse sono classificate per sistemi e organi. Le frequenze sono definite utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazioni avverse |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Non nota | Metemoglobinemia, che può essere correlata al deficit di NADH citocromo b5 reduttasi, in particolare nei neonati (vedere paragrafo 4.4) Sulfemoglobinemia, principalmente con la somministrazione concomitante di elevate dosi di prodotti medicinali che rilasciano zolfo |
Patologie cardiache | Non comune | Bradicardia, in particolare con la formulazione endovenosa |
Non nota | Arresto cardiaco, che si verifica poco dopo l’uso iniettabile, e che può essere conseguente a bradicardia (vedere paragrafo 4.4); blocco atrioventricolare, arresto sinusale in particolare con la formulazione endovenosa; prolungamento dell’intervallo QT dell’elettrocardiogramma; torsade de pointes; | |
Patologie endocrine* | Non comune | Amenorrea, iperprolattinemia |
Raro | Galattorrea | |
Non nota | Ginecomastia | |
Patologie gastrointestinali | Comune | Diarrea |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | Astenia |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | Ipersensibilità |
Non nota | Reazione anafilattica (incluso shock anafilattico in particolare con la formulazione endovenosa) | |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Sonnolenza |
Comune | Disturbi extrapiramidali (in particolare in bambini e giovani adulti e/o quando si superano le dosi raccomandate, anche in seguito alla somministrazione di una singola dose del farmaco) (vedere paragrafo 4.4), parkinsonismo, acatisia | |
Non comune | Distonia, discinesia, riduzione del livello di coscienza | |
Raro | Convulsioni in particolare in pazienti epilettici | |
Non nota | Discinesia tardiva che può essere persistente, durante o dopo trattamento prolungato, in particolare nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4), sindrome neurolettica maligna (vedere paragrafo 4.4) | |
Disturbi psichiatrici | Comune | Depressione |
Non comune | Allucinazioni | |
Raro | Stato confusionale | |
Non nota | Idea suicida | |
Patologie vascolari | Comune | Ipotensione, in particolare con la formulazione endovenosa |
Non nota | Shock, sincope dopo la somministrazione per via iniettabile, ipertensione acuta nei pazienti con feocromocitoma (vedere paragrafo 4.3) |
Codice AIC
042091013
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Farmaci per disturbi della funzione gastrointestinale
Sostanza
Produttore
Disclaimer
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