Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse
Kalydeco compresse è indicato: • In monoterapia per il trattamento di adulti, adolescenti e bambini di età pari e superiore a 6 anni e di peso pari o superiore a 25 kg affetti da fibrosi cistica (FC), che hanno una mutazione R117H CFTR o una delle seguenti mutazioni di gating (di classe III) nel gene regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica (CFTR): G551D, G1244E, G1349D, G178R, G551S, S1251N, S1255P, S549N o S549R (vedere paragrafi 4.
- Indice di navigazione
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse - Che principio attivo ha Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse?
Kalydeco 75 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 75 mg di ivacaftor. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 83,6 mg di lattosio monoidrato. Kalydeco 150 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 150 mg di ivacaftor. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 167,2 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse - Cosa contiene Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse?
Nucleo della compressa Cellulosa microcristallina Lattosio monoidrato Ipromellosa acetato succinato Croscarmellosa sodica Sodio laurilsolfato (E487) Silice colloidale anidra Magnesio stearato Film di rivestimento della compressa Alcol polivinilico Titanio biossido (E171) Macrogol (PEG 3350) Talco Carminio d’indaco lacca di alluminio (E132) Cera carnauba Inchiostro di stampa Gomma lacca Ossido di ferro nero (E172) Propilenglicole (E1520) Soluzione di ammoniaca concentrata
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse? A cosa serve?
Kalydeco compresse è indicato: • In monoterapia per il trattamento di adulti, adolescenti e bambini di età pari e superiore a 6 anni e di peso pari o superiore a 25 kg affetti da fibrosi cistica (FC), che hanno una mutazione R117H CFTR o una delle seguenti mutazioni di gating (di classe III) nel gene regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica (CFTR): G551D, G1244E, G1349D, G178R, G551S, S1251N, S1255P, S549N o S549R (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). • In un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor compresse per il trattamento di adulti, adolescenti e bambini di età pari e superiore a 6 anni affetti da fibrosi cistica (FC), omozigoti per la mutazione F508del o eterozigoti per la mutazione F508del e che presentano una delle seguenti mutazioni nel gene CFTR: P67L, R117C, L206W, R352Q, A455E, D579G, 711+3A→G, S945L, S977F, R1070W, D1152H, 2789+5G→A, 3272-26A→G e 3849+10kbC→T. • In un regime di associazione con ivacaftor /tezacaftor /elexacaftor compresse per il trattamento di adulti e adolescenti di età pari e superiore a 12 anni affetti da fibrosi cistica (FC) che hanno almeno una mutazione F508del nel gene CFTR (vedere paragrafo 5.1).
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse?
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse - Come si assume Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse?
Kalydeco deve essere prescritto esclusivamente da medici esperti nel trattamento della fibrosi cistica. Se il genotipo del paziente non è noto, la presenza di una mutazione indicata nel gene CFTR deve essere confermata, prima di iniziare il trattamento, con un metodo di genotipizzazione accurato e validato (vedere paragrafo 4.1). La fase della variante poli-T identificata con la mutazione R117H deve essere determinata in conformità alle raccomandazioni cliniche locali. Posologia Gli adulti, gli adolescenti e i bambini di 6 anni di età e oltre devono ricevere la dose indicata nella Tabella 1. Tabella 1: Raccomandazioni posologiche
Mattina | Sera | |
Ivacaftor in monoterapia | ||
6 anni di età e oltre, ≥ 25 kg | Una compressa di ivacaftor 150 mg | Una compressa di ivacaftor 150 mg |
Ivacaftor in associazione a tezacaftor/ivacaftor | ||
Da 6 anni a < 12 anni, < 30 kg | Una compressa di tezacaftor 50 mg/ivacaftor 75 mg | Una compressa di ivacaftor 75 mg |
Da 6 anni a < 12 anni, ≥ 30 kg | Una compressa di tezacaftor 100 mg/ivacaftor 150 mg | Una compressa di ivacaftor 150 mg |
12 anni di età e oltre | Una compressa di tezacaftor 100 mg/ivacaftor 150 mg | Una compressa di ivacaftor 150 mg |
Ivacaftor in associazione a ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor | ||
12 anni di età e oltre | Due compresse di ivacaftor 75 mg/tezacaftor 50 mg/elexacaftor 100 mg | Una compressa di ivacaftor 150 mg |
Inibitori moderati del CYP3A | Inibitori forti del CYP3A | |
Ivacaftor in monoterapia | ||
6 anni di età e oltre, ≥ 25 kg | Una compressa della mattina di ivacaftor 150 mg una volta al giorno. | Una compressa della mattina di ivacaftor 150 mg due volte alla settimana, a distanza di circa 3-4 giorni. |
Nessuna dose della sera. | Nessuna dose della sera. | |
Ivacaftor in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor | ||
Da 6 anni a < 12 anni, < 30 kg | Alternare ogni mattina: | Una compressa della mattina di tezacaftor 50 mg/ivacaftor 75 mg due volte alla settimana, a distanza di circa 3-4 giorni. |
- una compressa di tezacaftor 50 mg/ivacaftor 75 mg il primo giorno | ||
- una compressa di ivacaftor 75 mg il giorno successivo. | ||
Proseguire alternando le compresse ogni giorno. | ||
Nessuna dose della sera. | Nessuna dose della sera. | |
Da 6 anni a < 12 anni, ≥ 30 kg | Alternare ogni mattina: | Una compressa della mattina di tezacaftor 100 mg/ivacaftor 150 mg due volte alla settimana, a distanza di circa 3-4 giorni. |
- una compressa di tezacaftor 100 mg/ivacaftor 150 mg una volta al giorno il primo giorno | ||
- una compressa di ivacaftor 150 mg il giorno successivo. | ||
Proseguire alternando le compresse ogni giorno. | ||
Nessuna dose della sera. | Nessuna dose della sera. | |
12 anni di età e oltre | Alternare ogni mattina: | Una compressa della mattina di tezacaftor 100 mg/ivacaftor 150 mg due volte alla settimana, a distanza di circa 3-4 giorni. |
- una compressa di tezacaftor 100 mg/ivacaftor 150 mg il primo giorno | ||
- una compressa di ivacaftor 150 mg il giorno successivo | ||
Proseguire alternando le compresse ogni giorno. | ||
Nessuna dose della sera. | Nessuna dose della sera. | |
Ivacaftor in un regime di associazione con ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor | ||
12 anni di età e oltre | Alternare ogni mattina: | Due compresse della mattina di ivacaftor 75 mg/tezacaftor 50 mg/ elexacaftor 100 mg due volte alla settimana, a distanza di circa 3-4 giorni. |
- due compresse di ivacaftor 75 mg/tezacaftor 50 mg/elexacaftor 100 mg il primo giorno | ||
- una compressa di ivacaftor 150 mg il giorno successivo | ||
Proseguire alternando le compresse ogni giorno. | ||
Nessuna dose della sera. | Nessuna dose della sera. |
Moderata (Child-Pugh Classe B) | Severa (Child-Pugh Classe C) | |
Ivacaftor in monoterapia | ||
6 anni di età e oltre, ≥ 25 kg | Una compressa della mattina di ivacaftor 150 mg una volta al giorno. | L’uso non è raccomandato a meno che non si preveda che i benefici superino i rischi. |
In caso di utilizzo: una compressa della mattina di ivacaftor 150 mg a giorni alterni, o con minore frequenza. | ||
L’intervallo di somministrazione deve essere modificato secondo la risposta clinica e la tollerabilità. | ||
Nessuna dose della sera. | Nessuna dose della sera. | |
Ivacaftor in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor | ||
Da 6 anni a < 12 anni, < 30 kg | Una compressa della mattina di tezacaftor 50 mg/ivacaftor 75 mg una volta al giorno. | L’uso non è raccomandato a meno che non si preveda che i benefici superino i rischi. |
In caso di utilizzo: una compressa della mattina di tezacaftor 50 mg/ivacaftor 75 mg una volta al giorno o con minore frequenza. | ||
L’intervallo di somministrazione deve essere modificato secondo la risposta clinica e la tollerabilità. | ||
Nessuna dose della sera. | Nessuna dose della sera. | |
Da 6 anni a < 12 anni, ≥ 30 kg | Una compressa della mattina di tezacaftor 100 mg/ivacaftor 150 mg una volta al giorno. | L’uso non è raccomandato a meno che non si preveda che i benefici superino i rischi. |
In caso di utilizzo: una compressa della mattina di tezacaftor 100 mg/ivacaftor 150 mg una volta al giorno o con minore frequenza. | ||
L’intervallo di somministrazione deve essere modificato secondo la risposta clinica e la tollerabilità. | ||
Nessuna dose della sera. | Nessuna dose della sera. | |
12 anni di età e oltre | Una compressa della mattina di tezacaftor 100 mg/ivacaftor 150 mg una volta al giorno. | L’uso non è raccomandato a meno che non si preveda che i benefici superino i rischi. |
In caso di utilizzo: una compressa della mattina di tezacaftor 100 mg/ivacaftor 150 mg una volta al giorno o con minore frequenza. | ||
L’intervallo di somministrazione deve essere modificato secondo la risposta clinica e la tollerabilità. | ||
Nessuna dose della sera. | Nessuna dose della sera. | |
Ivacaftor in un regime di associazione con ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor | ||
12 anni di età e oltre | Uso non raccomandato. L’uso deve essere considerato solo in presenza di una chiara esigenza medica e se si prevede che i benefici superino i rischi. | Non deve essere usato. |
In caso di utilizzo: alternare ogni giorno tra due compresse di ivacaftor 75 mg/tezacaftor 50 mg/elexacaftor 100 mg e una compressa di ivacaftor 75 mg/tezacaftor 50 mg/ elexacaftor 100 mg. | ||
Nessuna dose della sera. |
Conservazione
Come si conserva Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse?
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Su Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse è importante sapere che:
Solo pazienti con FC che avevano una mutazione di gating (di classe III) G551D, G1244E, G1349D, G178R, G551S, S1251N, S1255P, S549N, S549R o mutazione G970R o R117H in almeno un allele del gene CFTR sono stati inclusi negli studi 1, 2, 5 e 6 (vedere paragrafo 5.1). Nello studio 5 sono stati inclusi quattro pazienti con mutazione G970R. In tre dei quattro pazienti, la variazione al test del cloruro nel sudore è stata < 5 mmol/L e questo gruppo non ha dimostrato un miglioramento clinicamente rilevante del FEV1 dopo 8 settimane di trattamento. Non è stato possibile stabilire l’efficacia clinica nei pazienti con mutazione G970R del gene CFTR (vedere paragrafo 5.1). I risultati di efficacia derivati da uno studio di fase 2, in pazienti con FC omozigoti per la mutazione F508del nel gene CFTR, non hanno evidenziato una differenza statisticamente significativa del FEV1 nell’arco delle 16 settimane di trattamento con ivacaftor, rispetto al placebo (vedere paragrafo 5.1). Pertanto, l’uso di ivacaftor in monoterapia in questi pazienti non è raccomandato. Minori evidenze di un effetto positivo di ivacaftor sono state osservate per i pazienti con una mutazione R117H-7T associata a malattia meno severa nello studio 6 (vedere paragrafo 5.1). Ivacaftor in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor non deve essere prescritto in pazienti affetti da FC eterozigoti per la mutazione F508del e che presentano una seconda mutazione del CFTR non elencata nel paragrafo 4.1. Effetto sui test della funzione epatica Un moderato aumento delle transaminasi (alanina transaminasi [ALT] o aspartato transaminasi [AST]) è comune nei soggetti con FC. Aumenti delle transaminasi sono stati osservati in alcuni pazienti trattati con ivacaftor in monoterapia e in regimi di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor. Pertanto, si raccomanda di eseguire test della funzione epatica per tutti i pazienti prima di iniziare ivacaftor, ogni 3 mesi durante il primo anno di trattamento e successivamente ogni anno. Per tutti i pazienti con anamnesi positiva per livelli di transaminasi elevati si deve considerare un monitoraggio più frequente dei test della funzione epatica. In caso di aumenti significativi delle transaminasi (ad es. pazienti con ALT o AST > 5 volte il limite superiore della norma (ULN) o ALT o AST > 3 volte l’ULN con bilirubina > 2 volte l’ULN), la somministrazione deve essere interrotta e i test di laboratorio devono essere tenuti sotto attenta osservazione fino alla risoluzione delle anomalie. Dopo la risoluzione dell’aumento delle transaminasi, si devono considerare i benefici e i rischi della ripresa del trattamento (vedere paragrafo 4.8). Compromissione epatica L’uso di ivacaftor, in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor, non è raccomandato in pazienti con compromissione epatica severa, a meno che non si preveda che i benefici superino i rischi. I pazienti con compromissione epatica severa non devono essere trattati con ivacaftor in un regime di associazione con ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor (vedere Tabella 3 e paragrafi 4.2 e 5.2). Per i pazienti con compromissione epatica moderata l’uso di ivacaftor in un regime di associazione con ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor non è raccomandato. Il trattamento deve essere considerato solo in presenza di una chiara esigenza medica e se si prevede che i benefici superino i rischi. L’eventuale uso richiede cautela e l’impiego di una dose ridotta (vedere Tabella 3 e paragrafi 4.2 e 5.2). Compromissione renale Si raccomanda cautela nell’uso di ivacaftor, in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor, in pazienti con compromissione renale severa o malattia renale allo stadio terminale (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Pazienti sottoposti a trapianto d’organo Ivacaftor, in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor, non è stato studiato in pazienti con FC sottoposti a trapianto d’organo. Pertanto, l’uso in pazienti sottoposti a trapianto non è raccomandato. Vedere il paragrafo 4.5 per le interazioni con ciclosporina o tacrolimus. Eventi di eruzione cutanea L’incidenza di eventi di eruzione cutanea con ivacaftor in un regime di associazione con ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor è stata superiore nelle donne rispetto agli uomini, in particolare nelle donne che assumono contraccettivi ormonali. Il ruolo dei contraccettivi ormonali nella comparsa di eruzione cutanea non può essere escluso. Nelle pazienti che utilizzano contraccettivi ormonali e sviluppano eruzione cutanea, si deve considerare l’interruzione del trattamento con ivacaftor in un regime di associazione con ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor e contraccettivi ormonali. Una volta risolta l’eruzione cutanea, si deve considerare se la ripresa del trattamento con ivacaftor in un regime di associazione con ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor senza contraccettivi ormonali risulti appropriata. Se l’eruzione cutanea non ricompare, si può considerare la ripresa dei contraccettivi ormonali (vedere paragrafo 4.8). Interazioni con altri medicinali Induttori del CYP3A L’esposizione a ivacaftor è significativamente ridotta ed è prevista una riduzione delle esposizioni a elexacaftor e tezacaftor con l’uso concomitante di induttori del CYP3A, con conseguente potenziale perdita di efficacia di ivacaftor; pertanto, non è raccomandata la somministrazione concomitante di ivacaftor (in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor) con forti induttori del CYP3A (vedere paragrafo 4.5). Inibitori del CYP3A L’esposizione a ivacaftor, tezacaftor ed elexacaftor risulta aumentata in caso di somministrazione concomitante con inibitori forti o moderati del CYP3A. La dose di ivacaftor (in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor) deve essere aggiustata in caso di somministrazione concomitante con inibitori forti o moderati del CYP3A (vedere Tabella 2 e paragrafi 4.2 e 4.5). Popolazione pediatrica Casi di opacità del cristallino/cataratta non congenita, senza impatto sulla vista, sono stati segnalati in pazienti pediatrici trattati con ivacaftor e regimi contenenti ivacaftor. Sebbene in alcuni casi fossero presenti altri fattori di rischio (quali uso di corticosteroidi ed esposizione a radiazioni), non si può escludere un possibile rischio imputabile al trattamento con ivacaftor. Nei pazienti pediatrici che iniziano il trattamento con ivacaftor, in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor, si raccomandano esami oftalmologici al basale e durante il trattamento (vedere paragrafo 5.3). Contenuto di lattosio Kalydeco contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Contenuto di sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse?
Ivacaftor è un substrato di CYP3A4 e CYP3A5. È un debole inibitore del CYP3A e della P-gp e un potenziale inibitore del CYP2C9. Gli studi in vitro hanno dimostrato che ivacaftor non è un substrato per la P-gp. Medicinali che influiscono sulla farmacocinetica di ivacaftor Induttori del CYP3A La somministrazione concomitante di ivacaftor con rifampicina, un potente induttore del CYP3A, ha ridotto l’esposizione a ivacaftor (AUC) dell’89% e quella a idrossimetil-ivacaftor (M1) in misura minore rispetto a ivacaftor. La somministrazione concomitante di ivacaftor (in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor) con potenti induttori del CYP3A, come rifampicina, rifabutina, fenobarbital, carbamazepina, fenitoina ed erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum), non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4). Non si raccomanda un aggiustamento della dose quando ivacaftor (in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor) viene somministrato in concomitanza con moderati o deboli induttori del CPY3A. Inibitori del CYP3A Ivacaftor è un substrato sensibile del CYP3A. La somministrazione concomitante con ketoconazolo, un potente inibitore del CYP3A, ha aumentato l’esposizione a ivacaftor (misurata come area sotto la curva [AUC]) di 8,5 volte e quella a M1 in misura minore rispetto a ivacaftor. Si raccomanda una riduzione della dose di ivacaftor (in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor) in caso di somministrazione concomitante con potenti inibitori del CYP3A, come ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo, telitromicina e claritromicina (vedere Tabella 2 e paragrafi 4.2 e 4.4). La somministrazione concomitante con fluconazolo, un inibitore moderato del CYP3A, ha aumentato l’esposizione a ivacaftor di 3 volte e quella a M1 in misura minore rispetto a ivacaftor. Si raccomanda una riduzione della dose di ivacaftor (in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor) per i pazienti che assumono inibitori moderati del CYP3A in associazione, come fluconazolo, eritromicina e verapamil (vedere Tabella 2 e paragrafi 4.2 e 4.4). La co-somministrazione di ivacaftor con succo di pompelmo, che contiene uno o più componenti che inibiscono moderatamente il CYP3A, può aumentare l’esposizione a ivacaftor. Gli alimenti o le bevande contenenti pompelmo devono essere evitati durante il trattamento con ivacaftor (in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor, vedere paragrafo 4.2). Potenziale di interazione di ivacaftor con trasportatori Studi in vitro hanno mostrato che ivacaftor non è un substrato per OATP1B1 o OATP1B3. Ivacaftor e i corrispondenti metaboliti sono substrati della BCRP in vitro. A causa della elevata permeabilità intrinseca e della bassa probabilità di escrezione in forma immodificata di ivacaftor, non si prevede che la somministrazione concomitante di inibitori della BCRP alteri l’esposizione a ivacaftor e M1-IVA, mentre non è previsto che variazioni potenziali dell’esposizione a M6-IVA siano rilevanti dal punto di vista clinico. Ciprofloxacina La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e ivacaftor non ha influito sull’esposizione di ivacaftor. Non è necessario un aggiustamento della dose nel caso in cui ivacaftor (in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor) sia somministrato in concomitanza con ciprofloxacina. Medicinali influenzati da ivacaftor La somministrazione di ivacaftor può aumentare l’esposizione sistemica dei medicinali che sono substrati sensibili del CYP2C9 e/o della P-gp e/o del CYP3A, e ciò può aumentarne o prolungarne l’effetto terapeutico e le reazioni avverse. Substrati del CYP2C9 Ivacaftor può inibire il CYP2C9. Pertanto, si raccomanda il monitoraggio del rapporto internazionale normalizzato (INR) durante la somministrazione concomitante di warfarin con ivacaftor (in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor). Altri medicinali per cui l’esposizione può risultare aumentata comprendono glimepiride e glipizide; questi medicinali devono essere usati con cautela. Digossina e altri substrati della P-gp La somministrazione concomitante con digossina, un substrato sensibile della P-gp, ha aumentato l’esposizione a digossina di 1,3 volte, coerentemente con una debole inibizione della P-gp da parte di ivacaftor. La somministrazione di ivacaftor (in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor) può aumentare l’esposizione sistemica dei medicinali che sono substrati sensibili della P-gp, e ciò può aumentarne o prolungarne l’effetto terapeutico e le reazioni avverse. Si raccomandano cautela e un opportuno monitoraggio durante la somministrazione concomitante con digossina o altri substrati della P-gp con indice terapeutico ristretto, quali ciclosporina, everolimus, sirolimus o tacrolimus. Substrati del CYP3A La somministrazione concomitante con midazolam (orale), un substrato sensibile del CYP3A, ha aumentato l’esposizione a midazolam di 1,5 volte, coerentemente con una debole inibizione del CYP3A da parte di ivacaftor. Non è richiesto alcun aggiustamento della dose dei substrati del CYP3A, quali midazolam, alprazolam, diazepam o triazolam, se essi vengono co-somministrati con ivacaftor (in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor). Contraccettivi ormonali Ivacaftor (in monoterapia o in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor o ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor) è stato studiato con un contraccettivo orale a base di estrogeni/progesterone e non ha dimostrato alcun effetto significativo sull’esposizione del contraccettivo orale. Pertanto, non è necessario alcun aggiustamento della dose dei contraccettivi orali. Popolazione pediatrica Sono stati effettuati studi d’interazione solo negli adulti.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereKalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse?
Gravidanza I dati relativi all’uso di ivacaftor in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte). Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di ivacaftor durante la gravidanza. Allattamento Non è noto se ivacaftor e/o i corrispondenti metaboliti siano escreti nel latte materno. Dati farmacocinetici disponibili in animali hanno mostrato l’escrezione di ivacaftor nel latte di femmine di ratto in allattamento. Pertanto, il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Si deve decidere se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con ivacaftor tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilità Non sono disponibili dati riguardo all’effetto di ivacaftor sulla fertilità negli esseri umani. Ivacaftor ha avuto un effetto sulla fertilità nel ratto (vedere paragrafo 5.3).
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse?
Non sono disponibili antidoti specifici per il sovradosaggio di ivacaftor. Il trattamento del sovradosaggio consiste in misure di supporto generali, quali il monitoraggio dei parametri vitali, dei test della funzione epatica e l’osservazione dello stato clinico del paziente.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse? - Come tutti i medicinali, Kalydeco compresse rivestite con film – 150 mg compressa rivestita con film uso orale blister (aclar/alu) 56 compresse può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comuni comparse nei pazienti di età pari e superiore a 6 anni trattati con ivacaftor sono cefalea (23,9%), dolore orofaringeo (22,0%), infezione delle vie respiratorie superiori (22,0%), congestione nasale (20,2%), dolore addominale (15,6%), nasofaringite (14,7%), diarrea (12,8%), capogiro (9,2%), eruzione cutanea (12,8%) e batteri nell’espettorato (12,8%). Aumenti delle transaminasi si sono verificati nel 12,8% dei pazienti trattati con ivacaftor, rispetto all’11,5% dei pazienti trattati con placebo. Nei pazienti di età compresa fra 2 e meno di 6 anni, le reazioni avverse più comuni sono state congestione nasale (26,5%), infezione delle vie respiratorie superiori (23,5%), aumenti delle transaminasi (14,7%), eruzione cutanea (11,8%) e batteri nell’espettorato (11,8%). Le reazioni avverse serie nei pazienti trattati con ivacaftor includevano dolore addominale e aumenti delle transaminasi (vedere paragrafo 4.4). Tabella delle reazioni avverse La Tabella 4 riflette le reazioni avverse osservate con ivacaftor in monoterapia negli studi clinici (studi controllati verso placebo e non controllati), in cui la durata dell’esposizione a ivacaftor andava da 16 settimane a 144 settimane. Nella Tabella 4 sono riportate anche le ulteriori reazioni avverse osservate con ivacaftor in un regime di associazione con tezacaftor/ivacaftor e/o in un regime di associazione con ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor. La frequenza delle reazioni avverse è definita come segue: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di gravità decrescente. Tabella 4: Reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi | Reazioni avverse | Frequenza |
Infezioni ed infestazioni | Infezione delle vie respiratorie superiori | molto comune |
Nasofaringite | molto comune | |
Influenza † | comune | |
Rinite | comune | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipoglicemia † | comune |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | molto comune |
Capogiro | molto comune | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Otalgia | comune |
Fastidio auricolare | comune | |
Tinnito | comune | |
Iperemia della membrana timpanica | comune | |
Disturbo vestibolare | comune | |
Congestione auricolare | non comune | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dolore orofaringeo | molto comune |
Congestione nasale | molto comune | |
Respirazione anormale † | comune | |
Rinorrea † | comune | |
Congestione sinusale | comune | |
Eritema faringeo | comune | |
Respiro sibilante † | non comune | |
Patologie gastrointestinali | Dolore addominale | molto comune |
Diarrea | molto comune | |
Dolore addominale superiore † | comune | |
Flatulenza † | comune | |
Nausea* | comune | |
Patologie epatobiliari | Aumenti delle transaminasi | molto comune |
Alanina aminotransferasi aumentata † | comune | |
Aspartato aminotransferasi aumentata † | comune | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea | molto comune |
Acne † | comune | |
Prurito † | comune | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Massa in sede mammaria | comune |
Infiammazione mammaria | non comune | |
Ginecomastia | non comune | |
Patologia del capezzolo | non comune | |
Dolore del capezzolo | non comune | |
Esami diagnostici | Batteri nell’espettorato | molto comune |
Creatinfosfochinasi ematica aumentata † | comune | |
Pressione arteriosa aumentata † | non comune |
n | % di pazienti> 3 volte l’ULN | % di pazienti> 5 volte l’ULN | % di pazienti> 8 volte l’ULN | |
Da 6 a < 12 anni | 40 | 15,0% (6) | 2,5% (1) | 2,5% (1) |
Da 2 a < 6 anni | 34 | 14,7% (5) | 14,7% (5) | 14,7% (5) |
Da 12 a < 24 mesi | 18 | 27,8% (5) | 11,1% (2) | 11,1% (2) |
Da 6 a < 12 mesi | 11 | 9,1% (1) | 0,0% (0) | 0,0% (0) |
Da 4 a < 6 mesi | 6 | 0,0% (0) | 0,0% (0) | 0,0% (0) |
Codice AIC
043519026
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Altri preparati per il sistema respiratorio
Sostanza
Produttore
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