Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml
Fibrovein è indicato come sclerosante per il trattamento di vene varicose primarie non complicate, vene varicose ricorrenti o residuali a seguito di interventi chirurgici, vene reticolari, venule e teleangectasie degli arti inferiori che mostrano una dilatazione semplice.
- Indice di navigazione
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml - Che principio attivo ha Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml?
Fibrovein 0,2% soluzione iniettabile per uso endovenoso Un flaconcino da 5 ml contiene: sodio tetradecil solfato mg 10. Fibrovein 0,5% soluzione iniettabile per uso endovenoso Una fiala da 2 ml contiene: sodio tetradecil solfato mg 10. Fibrovein 1% soluzione iniettabile per uso endovenoso Una fiala da 2 ml contiene: sodio tetradecil solfato mg 20. Fibrovein 3% soluzione iniettabile per uso endovenoso Un flaconcino da 5 ml contiene: sodio tetradecil solfato mg 150.Eccipiente con effetti noti: la soluzione contiene 20 mg/ml di alcool benzilico. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml - Cosa contiene Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml?
Alcool benzilico (20 mg/ml) - Sodio fosfato bibasico dodecaidrato - Potassio fosfato basico - Idrossido di sodio (per correzione pH), Acqua per preparazioni iniettabili
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml? A cosa serve?
Fibrovein è indicato come sclerosante per il trattamento di vene varicose primarie non complicate, vene varicose ricorrenti o residuali a seguito di interventi chirurgici, vene reticolari, venule e teleangectasie degli arti inferiori che mostrano una dilatazione semplice. Fibrovein è indicato solo per gli adulti.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml?
• Ipersensibilità al sodio tetradecil solfato o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. e condizioni allergiche • Lunghe degenze a letto, pazienti impossibilitati a deambulare per qualsiasi causa - Pazienti ad elevato rischio di trombosi (per es. pazienti con predisposizione congenita a coaguli di sangue o con più fattori di rischio come una terapia ormonale contraccettiva o di sostituzione, obesità significativa, fumo o periodi di immobilità prolungati) • Tromboflebiti superficiali acute recenti, trombosi venosa profonda (TVP) o embolia polmonare • Recente intervento chirurgico • Varicosità causate da tumori pelvici o addominali, a meno che il tumore non sia stato rimosso • Malattie sistemiche non controllate (per es. diabete mellito, cardiopatie, epatopatie, nefropatie, tireotossicosi, asma bronchiale, tubercolosi, sepsi, discrasie ematiche, patologie surrenali, neoplasie, malattie respiratorie acute o malattie cutanee) • Cancro evolutivo • Grave incompetenza valvolare delle vene profonde • Arteriopatia obliterante • Varicosità secondarie a tumori pelvici o addominali • Vene superficiali enormi con ampie comunicazioni aperte alle vene profonde • Flebite migrante • Cellulite acuta • Infezioni acute Inoltre, quando la sclerosante è stata convertita in schiuma: • Forame ovale pervio (PFO) sintomatico noto.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml - Come si assume Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml?
Dosi raccomandate e schemi di somministrazione Adulti e anziani
Concentrazione e forma | Volume normalmente iniettato per via endovenosa nei siti adatti e per sessione | Volume totale massimo da iniettare per sessione | ||
Liquido | Schiuma * | Liquido | Schiuma * | |
Fibrovein 3% | 0,5 - 2.0 ml | 0,5 - 2.0 ml | 4 ml | 16 ml |
Fibrovein 1% | 0,1 - 1.0 ml | 0,5 - 2.0 ml | 10 ml | 16 ml |
Fibrovein 0,5% e 0,2% | 0,1 - 1.0 ml | Non applicabile | 10 ml | Non applicabile |
Conservazione
Come si conserva Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml?
Conservare a temperatura non superiore a 25° C, nel confezionamento originale per riparare il medicinale dalla luce. Non congelare. Le fiale aperte non utilizzate completamente devono essere eliminate. L’utilizzo del flaconcino multidose deve essere limitato ad una sola seduta e per un singolo paziente. Il contenuto non utilizzato deve essere eliminato.
Avvertenze
Su Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml è importante sapere che:
Fibrovein deve essere somministrato solamente da un medico con esperienza professionale, con conoscenze di anatomia delle vene e di diagnosi e trattamento delle patologie del sistema venoso e con esperienza sulla tecnica corretta di preparazione delle iniezioni. Prima di praticare la flebosclerosi il medico deve eseguire un’anamnesi accurata del paziente, soprattutto sui fattori di rischio e deve dare informazioni circa i rischi connessi alla tecnica di somministrazione. Il medico deve effettuare un esame clinico e, se necessario, strumentale dello stato della circolazione venosa dell’arto interessato. Particolare attenzione deve essere posta quando l’iniezione viene praticata nei territori dove maggiore è il rapporto di contiguità tra il sistema venoso e quello arterioso. Come promemoria, la scleroterapia è controindicata nei pazienti con elevato rischio di eventi trombo embolici, ma deve anche essere evitata in molte situazioni a basso rischio. La scleroterapia, in particolare, non è raccomandata nei pazienti con una storia di eventi trombo embolici. Cionondimeno, se la scleroterapia è giudicata necessaria, può essere avviata una terapia anticoagulante preventiva. A causa del rischio di circolazione di medicinale, bolle o particolato nella parte destra del cuore, la presenza di un Forame Ovale Pervio (PFO) può aumentare l'insorgenza di gravi eventi avversi arteriosi. Nei pazienti con storia di emicrania con aura, gravi eventi cerebrovascolari o ipertensione polmonare, si consiglia di verificare la presenza di PFO prima della scleroterapia. Nei pazienti con PFO noto ma asintomatico, si consiglia di utilizzare piccoli volumi e di evitare la manovra di Valsalva nei minuti successivi all’iniezione. Utilizzare piccoli volumi in pazienti con storia di emicrania. Gravi effetti locali negativi, tra cui necrosi dei tessuti, possono verificarsi in seguito a stravaso. Pertanto, è molto importante applicare estrema cura nel posizionamento dell’ago nella vena ed utilizzare il volume minimo efficace in ogni sito di iniezione. Gli agenti sclerosanti non devono mai essere iniettati in un'arteria perché questo può causare necrosi tissutale estesa e la perdita dell’arto. È consigliata l’iniezione sotto ecografia duplex per evitare stravasi e l'iniezione arteriosa. Il medico deve monitorare il paziente durante e dopo la somministrazione di Fibrovein. Possono verificarsi reazioni di ipersensibilità (rossore, prurito, tosse) o sintomi neurologici (scotoma, amaurosi, emicrania con aura, parestesie, deficit focale). Particolare attenzione deve essere prestata nei pazienti con respiro affannoso (asma bronchiale) o una forte predisposizione alle allergie (vedere paragrafo 4.2). Devono essere immediatamente disponibili attrezzature per la rianimazione di emergenza. Sono state segnalate reazioni allergiche, compresa anafilassi. Il medico deve tenere in mente questa evenienza ed essere pronto a trattarla in modo appropriato. A causa del pericolo di estensione di trombosi nel sistema venoso profondo, prima dell’iniezione deve essere effettuata un’accurata valutazione della competenza valvolare e devono essere praticate iniezioni lente con una piccola quantità (non più di 2 ml) di preparato nelle varici. Una profonda pervietà venosa deve essere valutata utilizzando test non invasivi come l'ecografia duplex. Non effettuare la scleroterapia venosa se test come quelli di Trendelenburg e Perthes e l’angiografia mostrano significativa o profonda incompetenza valvolare venosa. Il medico deve rivedere il paziente dopo 1 mese per un controllo dell’efficacia e della sicurezza del trattamento, effettuando una valutazione clinica ed ecografica. In seguito al trattamento scleroterapico delle varici superficiali sono stati segnalati sviluppo di trombosi venosa profonda ed embolia polmonare. I pazienti devono essere seguiti dopo il trattamento per un periodo di tempo sufficiente a valutare lo sviluppo di trombosi venosa profonda. Può verificarsi embolia fino a quattro settimane dopo l'iniezione di sodio tetradecil solfato. Un’adeguata compressione post-trattamento può diminuire l'incidenza di trombosi venosa profonda. È necessario porre estrema cautela nei pazienti con malattia arteriosa di base come una grave aterosclerosi periferica o tromboangioite obliterante (malattia di Buerger). Particolare attenzione è necessaria quando si inietta lo sclerosante nel piede e nella zona dei malleoli in quanto il rischio di iniezione accidentale in un'arteria può essere aumentato. La comparsa di pigmentazione è più probabile in caso di stravaso ematico nel sito d’iniezione (soprattutto quando si trattano piccole vene superficiali) e quando non viene utilizzata la compressione. Inoltre, quando lo sclerosante è impiegato sotto forma di schiuma : Forame ovale pervio (PFO) asintomatico noto: i pazienti con PFO hanno mostrato una maggiore probabilità di soffrire di eventi avversi quali eventi neurologici temporanei, disturbi visivi ed emicrania. Le persone che hanno sofferto in precedenza di emicrania devono essere trattate con attenzione. Questi pazienti hanno mostrato maggiori probabilità di soffrire di disturbi visivi ed emicrania, in particolare dopo le iniezioni di sclerosante sotto forma di schiuma. I pazienti con una storia medica passata di attacco ischemico transitorio (TIA) devono essere trattati con cura. I pazienti con precedenti TIA hanno mostrato di avere maggiori probabilità di soffrire di disturbi visivi e di emicrania, in particolare a seguito di iniezioni con sclerosante schiumato. Per il trattamento di varicosità tronculari ci deve essere una distanza minima di 8-10 cm tra il sito di iniezione della schiuma e la giunzione safeno-femorale. Se l'insufficienza venosa è associata a linfoedema, l'iniezione sclerosante può peggiorare il dolore locale e l'infiammazione per giorni o settimane. I pazienti devono essere informati di questa fase che non compromette l'efficacia del trattamento. Comunque, in presenza di una reazione dolorosa, è opportuno sospendere la somministrazione e verificare un’eventuale malposizione dell’ago. I pazienti in trattamento con anticoagulanti devono essere attentamente monitorati. Informazioni importanti su alcuni eccipienti di Fibrovein: questo medicinale contiene alcool benzilico che può causare reazioni tossiche e allergiche nei bambini; pertanto, il medicinale non deve essere usato nei bambini. Eccipienti Questo medicinale contiene: - meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per fiala/flaconcino, cioè essenzialmente ‘senza sodio’; - meno di 1 mmol (39 mg) per fiala/flaconcino, cioè essenzialmente ‘senza potassio’.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml?
Non sono stati effettuati studi d‘interazione.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereFibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml?
Gravidanza La sicurezza d’uso in gravidanza non è stata definita. I dati sull’impiego del sodio tetradecil solfato sono limitati o assenti. Gli studi su animali sono insufficienti per quanto riguarda la tossicità riproduttiva. Il trattamento deve essere rinviato a dopo la nascita del bambino. Allattamento Non è noto se il sodio tetradecil solfato sia escreto nel latte materno. Si consiglia perciò cautela nelle donne che allattano. Fertilità Non è noto se il tetradecil solfato di sodio influisca sulla fertilità.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml?
Non sono stati segnalati casi di sovradosaggio sistemico. L’impiego di una concentrazione più alta di quella raccomandata nelle vene di piccolo calibro può causare pigmentazione e/o necrosi del tessuto locale. Sono possibili incidenti dovuti a una tecnica di somministrazione non corretta: iniezione endoarteriosa, iniezione paravenosa. Le modalità di intervento, in tali evenienze, sono le seguenti: a) iniezione endoarteriosa: • lasciare in situ la cannula o cercare di nuovo il canale dell’iniezione • iniettare 5-10 ml di xilocaina all’1-2% • iniettare 500 USP di eparina • avvolgere l’arto ischemico in ovatta e tenerlo a riposo verso il basso • ricovero tempestivo del paziente in ospedale b) iniezione paravenosa: in base alla concentrazione di sclerosante iniettata, iniettare 0,5-2 ml o 5-20 ml di procaina all’1% o in soluzione fisiologica, possibilmente con ialuronidasi, nel punto di applicazione del liquido sclerosante.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml? - Come tutti i medicinali, Fibrovein soluzione iniettabile per uso endovenoso – 3% 10 flaconcini multidose soluzione uso ev 5 ml può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Gli effetti indesiderati più comunemente riportati sono: dolore dovuto all’iniezione, orticaria, tromboflebite superficiale e pigmentazione temporanea della pelle dopo il trattamento. Molto raramente può verificarsi una decolorazione permanente lungo il tratto della vena sclerotizzata. Può verificarsi ulcerazione in seguito a stravaso del farmaco. È importante utilizzare il dosaggio minimo per sclerotizzare la vena, dal momento che molti degli effetti collaterali più comuni sono causati dall’utilizzo di una concentrazione troppo alta di agente sclerosante. Molto raramente è stata segnalata iniezione intra-arteriosa con conseguente necrosi considerevole dei tessuti inclusa la perdita dell’estremità. Gli effetti indesiderati più gravi riportati a seguito della somministrazione di sodio tetradecil solfato sono shock anafilattico, embolia polmonare e decesso. Gli effetti indesiderati, raccolti secondo le classi di organi e sistemi e valutati in base alla frequenza riportata dagli studi clinici pubblicati sono presentati nella tabella seguente. Le frequenze sono definite utilizzando la seguente convenzione: molto comune ≥ 1/10 comune ≥1/100, <1/10 non comune ≥ 1/1000, <1/100 raro ≥ 1/10, 000, <1/1000 molto raro (incluse segnalazioni isolate) ≤ 1/10, 000
Forma liquida | Schiuma | |
Disturbi del sistema immunitario | ||
Reazioni allergiche sistemiche, ad esempio shock anafilattico, asma, orticaria generalizzata | Molto raro | Molto raro |
Patologie del sistema nervoso | ||
Emicrania | Molto raro | Non comune |
Mal di testa, disturbi della sensibilità locale (parestesie). Reazioni vaso-vagali, ad esempio svenimenti, confusione, capogiro, perdita di coscienza. | Molto raro | Raro |
Danno nervoso dopo stravaso del farmaco | Molto raro | Molto raro |
Debolezza (emiparesi, emiplegia), attacco ischemico transitorio (TIA), palpitazioni | Molto raro | Molto raro |
Ictus | Molto raro | Molto raro |
Patologie dell'occhio | ||
Scotoma, scotoma scintillante | Molto raro | Non comune |
Patologie vascolari | ||
Tromboflebiti superficiali, flebiti | Comune | Molto comune |
“Matting” (crescita di teleangectasie molto sottili nella zona trattata) | Non comune | Comune |
Trombosi venosa profonda (per lo più muscolare e distale) | Molto raro | Non comune |
Embolia polmonare, vasculite, collasso circolatorio | Molto raro | Molto raro |
Necrosi del tessuto distale dopo iniezione intra-arteriosa, che può portare alla gangrena. La maggior parte dei casi hanno coinvolto l'arteria tibiale posteriore sopra il malleolo mediale. Spasmo arterioso, nonostante l'iniezione endovenosa | Molto raro | Molto raro |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | ||
Tosse, respiro corto, sensazione di pressione/oppressione al petto | Molto raro | Raro |
Patologie gastrointestinali | ||
Nausea, vomito, diarrea, sensazione di gonfiore/inspessimento della lingua, secchezza della bocca. | Molto raro | Molto raro |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | ||
Decolorazione della pelle (iperpigmentazione, più raramente - ematoma ed ecchimosi). | Non comune | Comune |
Reazioni locali allergiche e non allergiche, per esempio eritema, orticaria, dermatite, gonfiore / indurimento | Non comune | Non comune |
Desquamazione locale e necrosi della cute e dei tessuti | Raro | Raro |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | ||
Dolore o bruciore (di breve durata al sito di iniezione) | Comune | Non comune |
Febbre, vampate di calore | Molto raro | Molto raro |
Codice AIC
033012042
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
Disclaimer
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