Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml
Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti con glaucoma ad angolo aperto e in pazienti con ipertensione oculare che non rispondono sufficientemente ai beta-bloccanti per uso topico o agli analoghi delle prostaglandine.
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- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml - Che principio attivo ha Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml?
1 ml di soluzione contiene latanoprost 50 microgrammi e timololo maleato 6,83 mg equivalente a timololo 5 mg. Eccipienti con effetti noti: benzalconio cloruro, sodio fosfato monobasico monoidrato e sodio fosfato bibasico eptaidrato. Contiene 0,412 mg/ml di benzalconio cloruro, soluzione 50%. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml - Cosa contiene Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml?
Sodio cloruro Sodio diidrogeno fosfato monoidrato Disodio fosfato anidro Benzalconio cloruro Acido cloridrico (per l'aggiustamento del pH) Sodio idrossido (per l’aggiustamento del pH) Acqua per preparazioni iniettabili
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml? A cosa serve?
Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti con glaucoma ad angolo aperto e in pazienti con ipertensione oculare che non rispondono sufficientemente ai beta-bloccanti per uso topico o agli analoghi delle prostaglandine.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml?
Droplacomb è controindicato in pazienti con: - Malattia reattiva delle vie respiratorie, compresa asma bronchiale o anamnesi di asma bronchiale, broncopneumopatia cronica ostruttiva grave. - Bradicardia del seno, sindrome del nodo del seno, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato con pace-maker. - Insufficienza cardiaca congestizia, insufficienza cardiaca conclamata, shock cardiogeno. - Ipersensibilità al principio attivo, ad altri beta-bloccanti o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml - Come si assume Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml?
Posologia Dose raccomandata negli adulti (inclusi pazienti anziani): La terapia raccomandata è di una goccia una volta al giorno nell’occhio(i) da trattare. In caso di mancata somministrazione di una dose, il trattamento deve continuare con la dose successiva, come prescritto. La dose non deve superare una goccia al giorno nell’occhio(i) da trattare. Somministrazione: Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell’instillazione del collirio e possono essere riapplicate dopo 15 minuti (vedere Paragrafo 4.4). Se si usa più di un farmaco oftalmico ad uso topico, i farmaci devono essere somministrati almeno cinque minuti l’uno dall’altro. L'occlusione del dotto nasolacrimale o la chiusura delle palpebre per 2 minuti riduce l'assorbimento sistemico. Questo può determinare una diminuzione degli effetti indesiderati sistemici e un aumento dell'attività localizzata. Popolazione pediatrica Non sono state accertate la sicurezza e l'efficacia nei bambini e negli adolescenti.
Conservazione
Come si conserva Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml?
Conservare in frigorifero (2°C-8°C). Conservare il flacone nell'astuccio esterno per proteggerlo dalla luce. Condizioni di conservazione del prodotto dopo la prima apertura: non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Utilizzare entro 4 settimane.
Avvertenze
Su Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml è importante sapere che:
Effetti oculari Latanoprost può alterare gradualmente il colore dell'occhio aumentando la quantità di pigmento marrone dell'iride. Similmente all'esperienza con latanoprost collirio, nel 16-20% di tutti i pazienti trattati con latanoprost e timololo per un periodo massimo di un anno è stata osservata una aumentata pigmentazione dell'iride (basata su fotografie). Questo effetto è stato notato soprattutto in pazienti con iridi di colore disomogeneo, ovvero verde-marrone, giallo-marrone o blu/grigio-marrone, ed è dovuto ad un aumento della melanina nei melanociti dello stroma dell'iride. Di solito la pigmentazione marrone attorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la zona periferica dell'occhio interessato, ma tutta l'iride o settori di essa possono diventare di colore tendente al marrone. In studi clinici con latanoprost effettuato su pazienti con occhi di colore omogeneo blu, grigio, verde o marrone, il cambiamento è stato riscontrato solo di rado durante i due anni di trattamento. Il cambiamento di colore dell'iride avviene lentamente e può non essere evidente per parecchi mesi o anni e non è stato associato ad alcun sintomo o alterazioni patologiche. Dopo la sospensione del trattamento non si è riscontrata un'ulteriore iperpigmentazione marrone dell'iride, ma il cambiamento di colore ottenuto può essere permanente. Né nevi né areole dell’iride sono stati influenzati dal trattamento. Non è stato evidenziato accumulo di pigmento nel trabecolato sclero-corneale o in altre parti della camera anteriore ma i pazienti devono essere controllati sistematicamente e, in base alla situazione clinica, il trattamento può essere sospeso se si verificasse un aumento della pigmentazione dell’iride. Prima dell’inizio del trattamento, i pazienti devono essere informati della possibilità di un cambiamento del colore dell’occhio. Il trattamento unilaterale può causare un’eterocromia permanente. Non esiste esperienza documentata circa l’utilizzo di latanoprost in presenza di glaucoma ad angolo chiuso cronico, infiammatorio, neovascolare o congenito, nel glaucoma ad angolo aperto in pazienti pseudofachici e nel glaucoma pigmentario. Latanoprost non ha alcun effetto o scarsi effetti sulla pupilla, ma non si ha alcuna esperienza documentata in merito ad attacchi acuti di glaucoma ad angolo chiuso. Quindi si deve prestare cautela nell'impiego di Droplacomb in queste circostanze, finché la casistica non sarà ulteriormente ampliata. Durante il trattamento con latanoprost è stato segnalato edema maculare, incluso edema maculare cistoide. Questi eventi si sono verificati soprattutto in pazienti afachici, in pazienti pseudofachici con la rottura della capsula posteriore del cristallino o in pazienti con fattori di rischio accertati per l'edema maculare. In questi pazienti, Droplacomb deve essere usato con cautela. Malattie della cornea I beta-bloccanti per uso oftalmico possono indurre secchezza oculare. I pazienti con malattie della cornea devono essere trattati con cautela. Distacco della coroide È stato segnalato distacco della coroide associato alla somministrazione di terapia di soppressione dell'umor acqueo (es. timololo, acetazolamide) dopo procedure di filtrazione. Effetti sistemici Analogamente ad altri farmaci oftalmici per uso topico, timololo viene assorbito per via sistemica. In considerazione del componente beta-adrenergico timololo, possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e di altro genere, che si manifestano con i bloccanti beta-adrenergici sistemici. L'incidenza delle reazioni avverse al farmaco sistemiche dopo la somministrazione oftalmica topica è inferiore a quella che si osserva con la somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere Paragrafo 4.2. Reazioni anafilattiche Durante l'assunzione di beta-bloccanti, i pazienti con anamnesi di atopia o di grave reazione anafilattica ad una grande varietà di allergeni possono essere più reattivi all'esposizione ripetuta a tali allergeni e non rispondere alle dosi abituali di adrenalina usata per trattare le reazioni anafilattiche. Patologie cardiache In pazienti con malattie cardiovascolari (ad es. coronaropatia, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e ipotensione, il trattamento con beta-bloccanti deve essere valutato attentamente e deve essere preso in considerazione l'uso di una terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati per individuare la presenza di segni di deterioramento di tali malattie e l'insorgenza di reazioni avverse. In considerazione del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati solo con cautela ai pazienti con blocco cardiaco di primo grado. In seguito alla somministrazione di timololo maleato sono state segnalate reazioni cardiache, inclusa, raramente, morte associata ad insufficienza cardiaca. Patologie vascolari I pazienti con gravi disturbi/problemi circolatori periferici (ovvero forme gravi di malattia di Raynaud o sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela. Patologie respiratorie Sono state segnalate reazioni respiratorie, compreso decesso dovuto a broncospasmo, in pazienti asmatici dopo la somministrazione di alcuni beta-bloccanti per uso oftalmico. Droplacomb deve essere usato con cautela in pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) lieve/moderata e solo se il possibile beneficio supera il rischio potenziale. Ipoglicemia/diabete I beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela ai pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o ai pazienti con diabete labile, perché questi farmaci possono mascherare i segni e i sintomi di ipoglicemia acuta. Ipertiroidismo I beta-bloccanti possono mascherare anche i segni di ipertiroidismo. Anestesia chirurgica I preparati beta-bloccanti per uso oftalmico possono bloccare gli effetti beta-agonisti sistemici, ad esempio dell'adrenalina. L'anestesista deve essere informato quando un paziente è in trattamento con latanoprost e timololo. Altri beta-bloccanti L'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti di beta-blocco sistemico possono essere accentuati quando timololo viene somministrato a pazienti già trattati con un beta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere monitorata attentamente. L'uso di due bloccanti beta-adrenergici per uso topico non è raccomandato (vedere Paragrafo 4.5). Timololo può interagire con altri farmaci, vedere Paragrafo 4.5. Sospensione della terapia: In alcuni pazienti, dopo somministrazione di beta-bloccanti per via sistemica in corso di anestesia, è stata osservata una ipotensione grave e prolungata. Quindi, prima di un intervento chirurgico programmato, è raccomandata una sospensione graduale. Come per i beta-bloccanti sistemici, se nei pazienti con cardiopatia coronarica è necessaria la sospensione di colliri contenenti timololo oftalmico, la terapia deve essere sospesa gradualmente. Uso di lenti a contatto Droplacomb contiene benzalconio cloruro, comunemente usato come conservante nei prodotti oftalmici. È stato segnalato che il benzalconio cloruro è causa di cheratopatia puntata e/o cheratopatia ulcerativa tossica, può portare irritazione oculare e alterazione del colore delle lenti a contatto morbide. Si richiede un attento monitoraggio nei pazienti affetti da secchezza oculare che utilizzano Droplacomb frequentemente o per periodi prolungati, o nei casi in cui la cornea sia compromessa. Evitare il contatto con lenti a contatto morbide. Le lenti a contatto possono assorbire il benzalconio cloruro e devono essere rimosse prima dell’instillazione di Droplacomb ma possono essere reinserite dopo 15 minuti (vedere Paragrafo 4.2). Droplacomb contiene benzalconio cloruro, Sodio diidrogeno fosfato monoidrato, Disodio fosfato anidro (tampone fosfato). • Benzalconio cloruro: questo medicinale contiene 0,01 mg di benzalconio cloruro per dose, equivalente a 0,01 mg/volume goccia (pari a 0.0265 ml); • Sodio diidrogeno fosfato monoidrato, disodio fosfato anidro (tampone fosfato): molto raramente sono stati segnalati casi di calcificazione della cornea associati all'uso di colliri contenenti fosfati in pazienti con cornea significativamente danneggiata.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml?
Non sono stati effettuati studi specifici sull'interazione di latanoprost e timololo con altri farmaci. Sono stati segnalati casi di innalzamento paradossale della pressione intraoculare in seguito a somministrazione oftalmica concomitante di due analoghi delle prostaglandine. Pertanto la somministrazione di due o più prostaglandine, analoghi delle prostaglandine o derivati delle prostaglandine, non è raccomandata. Sono stati riferiti episodi occasionali di midriasi dovuta all'uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina). Esiste il potenziale di effetti additivi che causano ipotensione e/o bradicardia marcata quando una soluzione di beta-bloccanti per uso oftalmico viene somministrata in concomitanza con formulazioni orali di calcio-antagonisti, bloccanti beta-adrenergici, antiaritmici (compreso amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, guanetidina. La reazione ipertensiva all'improvvisa eliminazione della clonidina può essere potenziata quando si assumono beta-bloccanti. Durante il trattamento di associazione con inibitori del CYP2D6 (es. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo è stata segnalata l'accentuazione del beta-blocco sistemico (es. riduzione della frequenza cardiaca, depressione). I beta-bloccanti possono aumentare l’effetto ipoglicemico degli agenti antidiabetici. I beta-bloccanti possono mascherare i segni e sintomi di ipoglicemia (vedere Paragrafo 4.4).
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereDroplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml?
GRAVIDANZA Latanoprost: Non sono disponibili dati adeguati sull'uso di latanoprost nelle donne in stato di gravidanza. Studi su animali hanno evidenziato tossicità riproduttiva (vedere Paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l'uomo non è conosciuto. Timololo: Non sono disponibili dati adeguati sull'uso di timololo nelle donne in stato di gravidanza. Timololo non deve essere usato in gravidanza, se non chiaramente indicato. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere Paragrafo 4.2. Gli studi epidemiologici non hanno evidenziato effetti di malformazione ma mostrano un rischio di ritardo della crescita intrauterina in caso di somministrazione di beta-bloccanti per via orale. Inoltre, si sono osservati segni e sintomi di beta-blocco (es. bradicardia, ipotensione, difficoltà respiratoria e ipoglicemia) nel neonato quando alla madre sono stati somministrati beta-bloccanti fino al parto. Se Droplacomb viene somministrato fino al parto, il neonato deve essere monitorato attentamente durante i primi giorni di vita. Di conseguenza, Droplacomb non deve essere usato in gravidanza (vedere Paragrafo 5.3). ALLATTAMENTO I beta-bloccanti vengono escreti nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di timololo nel collirio, è improbabile che nel latte siano presenti quantità sufficienti a indurre sintomi clinici di beta-blocco nel lattante. A causa delle potenziali reazioni indesiderate serie causate dal timololo in bambini allattati al seno, si deve decidere se sospendere il farmaco o l’allattamento, tenendo conto dell’importanza del farmaco per la madre (vedere Paragrafo 4.3). Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere Paragrafo 4.2. Latanoprost e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno. Droplacomb non deve essere quindi usato dalle donne che allattano al seno.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml?
Non sono disponibili dati riguardanti il sovradosaggio con latanoprost e timololo nell’uomo. I sintomi da sovradosaggio di timololo per via sistemica sono: bradicardia, ipotensione, broncospasmo e arresto cardiaco. Se si verificano tali sintomi, il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. Gli studi hanno evidenziato che timololo non si dializza rapidamente. A parte irritazione oculare e iperemia congiuntivale non si conoscono altri effetti indesiderati oculari o sistemici in caso di sovradosaggio con latanoprost. In caso di ingestione accidentale per via orale di latanoprost possono essere utili le seguenti informazioni: Trattamento: lavanda gastrica, se necessario. Trattamento sintomatico: latanoprost è ampiamente metabolizzato durante il primo passaggio nel fegato. L’infusione endovenosa di 3 microgrammi/kg in volontari sani non ha indotto sintomi, ma una dose di 5,5-10 microgrammi /kg ha causato nausea, dolori addominali, capogiro, affaticamento, vampate di calore e sudorazione. Questi eventi, lievi o moderati, si sono risolti senza alcun trattamento, entro 4 ore dal termine dell’infusione.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml? - Come tutti i medicinali, Droplacomb 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in ldpe da 2,5ml può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Per latanoprost, la maggior parte degli effetti indesiderati riguarda il sistema oculare. I dati relativi alla fase di prolungamento degli studi pilota di latanoprost e timololo indicano aumento della pigmentazione dell'iride - che può risultare permanente - nel 16-20% dei pazienti. In uno studio di 5 anni, condotto in aperto sulla sicurezza di latanoprost, nel 33% dei pazienti si è manifestata pigmentazione dell'iride (vedere Paragrafo 4.4). Gli altri eventi avversi oculari sono in genere transitori e si manifestano alla somministrazione della dose. Per quanto riguarda timololo, gli eventi avversi più gravi sono di natura sistemica, inclusi bradicardia, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia, broncospasmo e reazioni allergiche. Gli effetti indesiderati correlati al trattamento osservati negli studi clinici con latanoprost e timololo sono elencati di seguito. Gli eventi avversi sono classificati in base alla frequenza come segue: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000).
CLASSIFICAZIONE ORGANO-SISTEMICA | Molto comune (≥1/10) | Comune (da ≥1/100 a <1/10) | Non comune (da ≥1/1.000 a ≤1/100) | Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000) | Molto raro (<1/10.000) |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | ||||
Patologie dell’occhio | Aumentata pigmentazione dell'iride | Irritazione oculare (fra cui dolore puntorio, bruciore e prurito, sensazione di corpo estraneo), dolore oculare | Iperemia oculare, congiuntivite, visione offuscata, aumento della lacrimazione, blefarite, disturbi della cornea | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea, prurito |
Codice AIC
042020014
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
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Fonte dei dati
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