Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule
• Trattamento dell’angina pectoris da sforzo, post infartuale e vasospastica (angina di Prinzmetal).
- Indice di navigazione
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule - Che principio attivo ha Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule?
Diltiazem Sandoz 120 mg capsule rigide a rilascio prolungato Ogni capsula a rilascio prolungato contiene 120 mg di diltiazem cloridrato Eccipiente con effetto noto: saccarosio Diltiazem Sandoz 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato Ogni capsula a rilascio prolungato contiene 300 mg di diltiazem cloridrato Eccipiente con effetto noto: saccarosio Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule - Cosa contiene Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule?
Diltiazem Sandoz 120 mg capsule rigide a rilascio prolungato Eccipienti: Microgranuli di saccarosio e amido di mais, povidone, talco, acquacoat ECD 30, dibutilsebacato, etilcellulosa, saccarosio. Composizione della capsula: gelatina, titanio diossido (E171), eritrosina (E127), indigotina (E132). Diltiazem Sandoz 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato Eccipienti: Microgranuli di saccarosio e amido di mais, povidone, talco, acquacoat ECD 30, dibutilsebacato, etilcellulosa, saccarosio. Composizione della capsula: gelatina, titanio diossido (E171), eritrosina (E127), indigotina (E132).
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule? A cosa serve?
• Trattamento dell’angina pectoris da sforzo, post infartuale e vasospastica (angina di Prinzmetal). • Trattamento dell’ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule?
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • Ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg). • Infarto miocardico acuto con congestione polmonare. • Sindrome del nodo del seno tranne che in presenza di pacemaker ventricolare funzionante. • Disturbi della conduzione (blocco seno atriale). • Blocco atrio–ventricolare di secondo o terzo grado in pazienti senza pace–maker funzionante. • Bradicardia grave (sotto i 40 bpm). • Insufficienza ventricolare sinistra con stasi polmonare. • Insufficienza cardiaca congestizia. • Uso concomitante con amiodarone e dantrolene (infusione) (vedere paragrafo 4.5). • Gravidanza accertata o presunta, allattamento, donne in età fertile (vedere paragrafo 4.6). • controindicato in età pediatrica (vedere paragrafo 4.2). • Associazione con ivabradina (vedere paragrafo 4.5).
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule - Come si assume Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule?
Adulti: la dose iniziale consigliata è di 90 mg due volte al giorno. Tale dose può essere aumentata ad una capsula da 120 mg due volte al giorno o una da 300 mg al giorno, in funzione della risposta terapeutica e della tollerabilità. Anziani: la dose dovrebbe essere iniziata al più basso livello e quindi essere incrementata gradualmente. Le capsule non devono essere masticate, ma deglutite intere con un po’ di liquido. Diltiazem Sandoz 120 mg Capsule rigide a rilascio prolungato e Diltiazem Sandoz 300 mg Capsule rigide a rilascio prolungato sono forme farmaceutiche indicate per la terapia di mantenimento. Popolazioni speciali Popolazione pediatrica La sicurezza di impiego e l’efficacia nei bambini non sono state ancora stabilite. L’uso di diltiazem non è raccomandato nei bambini. Pazienti Anziani Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri medicinali antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace. Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento.
Conservazione
Come si conserva Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule?
Conservare a temperatura inferiore ai 30°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
Avvertenze
Su Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule è importante sapere che:
È necessario un attento monitoraggio nei pazienti con ridotta funzionalità del ventricolo sinistro, bradicardia (rischio di esacerbazioni) o con blocco atrio–ventricolare di primo grado evidenziato da ECG (rischio di esacerbazione e raramente di blocco completo). Durante il trattamento è opportuno eseguire periodici controlli della funzione epatica e renale. Le concentrazioni plasmatiche di diltiazem possono risultare aumentate negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale o epatica. La somministrazione concomitante di altri antiipertensivi può potenziare l’effetto ipotensivo del diltiazem. Pertanto, in tutti questi casi, può essere necessaria una modifica della posologia. Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri medicinali antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace. Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento. E’ necessario un attento monitoraggio nei pazienti con diabete mellito latente o manifesto a causa del rischio di aumento della glicemia. I calcio–antagonisti come il diltiazem, possono essere associati a cambiamenti dell’umore, inclusa depressione. Come altri calcio antagonisti, il diltiazem ha un effetto inibitorio sulla motilità intestinale. Pertanto deve essere usato con cautela nei pazienti a rischio di sviluppare un’ostruzione intestinale. I residui delle compresse derivanti dalle formulazioni a lento rilascio possono essere presenti nelle feci del paziente; tuttavia il ritrovamento di tali residui nelle feci non ha rilevanza clinica. Le controindicazioni e le precauzioni devono essere osservate scrupolosamente e deve esservi un controllo costante, in particolare della frequenza cardiaca, all’inizio del trattamento. La brusca interruzione del trattamento può essere associata ad un peggioramento dell’angina. In caso di anestesia generale, l’anestesista deve essere informato che il paziente sta assumendo diltiazem. La depressione della contrattilità, della conduttività e dell’automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati dai bloccanti dei canali del calcio. Poiché le formulazioni a rilascio prolungato di diltiazem sono caratterizzate da un diverso meccanismo per il rilascio del principio attivo e da velocità di dissoluzione differenti, è improbabile che abbiano lo stesso profilo farmacocinetico. Pertanto si sconsiglia la sostituzione di una formulazione a rilascio controllato di diltiazem con un’altra. Questo medicinale contiene saccarosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio–galattosio o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule?
Associazioni controindicate • DANTROLENE (infusione) • Quando un altro calcio–antagonista (verapamil) e dantrolene vengono somministrati per via endovenosa contemporaneamente nell’animale, si osserva costantemente fibrillazione ventricolare ad esito letale. • L’associazione di un calcio–antagonista e di dantrolene è dunque potenzialmente pericolosa (vedere paragrafo 4.3). • AMIODARONE
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereDiltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule?
Gravidanza I dati relativi all’uso di diltiazem in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali (ratto, topo, coniglio) hanno mostrato una tossicità riproduttiva. Diltiazem Sandoz è controindicato in gravidanza. Allattamento Il diltiazem è escreto nel latte materno in basse concentrazioni. L’allattamento durante l’assunzione di questo medicinale deve essere evitato. Nelle pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l’allattamento evitando la somministrazione del medicinale. Fertilità Diltiazem Sandoz è controindicato nelle donne in età fertile che non utilizzano anticoncezionali efficaci. In donne in età fertile un’eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell’inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un’efficace copertura anticoncezionale.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule?
Gli effetti clinici del sovradosaggio acuto possono includere grave ipotensione, fino al collasso, bradicardia sinusale con o senza dissociazione isoritmica e disturbi della conduzione atrioventricolare. Il trattamento da intraprendere in sede ospedaliera consisterà in lavanda gastrica e diuresi osmotica. I disturbi dell’automaticità e della conduzione possono essere risolti con un’induzione elettrosistolica temporanea. I trattamenti farmacologici consigliati sono: atropina, agenti vasopressori quali l’adrenalina, agenti inotropi, glucagone e calcio gluconato per infusione.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule? - Come tutti i medicinali, Diltiazem sandoz – 300 mg capsule rigide rilascio prolungato 14 capsule può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
La frequenza delle reazioni avverse descritte di seguito e definita attraverso la seguente convenzione: Molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1000); molto raro (≤ 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Nei diversi gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.
Molto comune | Comune | Non comune | Raro | Molto Raro | Non nota | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Epistassi | Leucopenia | Trombocitopenia, allungamento del tempo di emorragia | |||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia, aumento ponderale | Iperglicemia | ||||
Disturbi psichiatrici | Nervosismo, insonnia | Amnesia, depressione, cambiamento della personalità, allucinazioni, sonnolenza | Cambiamenti nell’umore (compresa depressione) | |||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea, capogiri | Parestesie, tinnito, tremore | Sindrome extrapiramidale (disturbi dell’andatura, vertigini) | |||
Patologie dell’occhio | Ambliopia, irritazione oculare | |||||
Patologie cardiache | Blocco atrioventricolare (di primo, secondo o terzo grado; può presentarsi blocco di branca), palpitazioni | Bradicardia | Aritmia, asistolia, ipotensione ortostatica, sincope, angina | Blocco seno atriale, insufficienza cardiaca congestizia, anomalie elettrocardiografiche | ||
Patologie vascolari | Vampate di calore | Ipotensione ortostatica | Vasculite (compresa vasculite leucocito clastica), Edema (soprattutto degli arti inferiori), sudorazione, mal di testa | |||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea | |||||
Patologie gastrointestinali | Stipsi, dispepsia, dolore gastrico, nausea | Vomito, diarrea | Secchezza della bocca, alterazione del gusto, dolore addominale | Iperplasia gengivale | ||
Patologie epatobiliari | Aumento degli enzimi epatici (aumento di AST, ALT, ALP, LDH) | Aumento dell’enzima creatinfosfochinasi | Epatite | |||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eritema | Orticaria, petecchie, prurito, eritema generalizzato (caratterizzato da vasculite leucocitoclastica) | Fotosensibilità (compresa cheratosi lichenoide nelle aree di pelle esposte al sole), edema angioneurotico, eruzione cutanea, eritema multiforme (compresa sindrome di Steven–Johnson e necrolisi epidermica tossica o sindrome di Lyell), sudorazione, dermatite esfoliativa, pustolosi esantematosa acuta generalizzata, occasionalmente eritema desquamativo con o senza febbre | |||
Patologia del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo | Dolore osteoarticolare | |||||
Patologie renali e urinarie | Nicturia, poliuria | Nefrite interstiziale | ||||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Impotenza | Ginecomastia | ||||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Edema periferico | Malessere | Astenia |
Codice AIC
033682030
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
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Fonte dei dati
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