Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml
Cavalli: trattamento di infiammazioni e reazioni allergiche; trattamento di artrite, borsite e tenosinovite.
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- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Effetti indesiderati
- Specie di destinazione
- Tempi di attesa
- Categoria farmacoterapeutica
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml - Che principio attivo ha Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml?
Desametasone 2 mg/ml (come desametasone sodio fosfato).
Eccipienti
Composizione di Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml - Cosa contiene Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml?
Alcol benzilico (E1519), cloruro di sodio, citrato di sodio, acido citrico monoidrato (per la regolazione del pH), idrossido di sodio (per la regolazione del pH), acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml? A cosa serve?
Cavalli: trattamento di infiammazioni e reazioni allergiche; trattamento di artrite, borsite e tenosinovite. Bovini: trattamento di infiammazioni e reazioni allergiche; induzione del parto; trattamento della chetosi primaria (acetonemia). Suini: trattamento di infiammazioni e reazioni allergiche. Cani, gatti: trattamento di infiammazioni e reazioni allergiche.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml?
Tranne che in situazioni di emergenza, il prodotto non deve essere somministrato ad animali affetti da diabete, nefrite cronica, nefropatia, insufficienza cardiaca congestizia e osteoporosi. Per le malattie infettive e' necessario che l'applicazione di corticosteroidi sia associata a un efficace trattamento antibiotico o chemioterapico. L'uso del prodotto e' controindicato in animali affetti da immunodeficienza e in presenza di processi settici, micosi o parassitosi. Non somministrare ad animali affetti da ulcere gastrointestinali o corneali o demodicosi. Non usare in caso di necrosi asettica delle ossa, scarsa cicatrizzazione delle ferite o fratture. Non somministrare ad animali affetti da sindrome di Cushing. Non somministrare ad animali affetti da cataratta o glaucoma. Non usare in caso di pancreatite, ipertonia, ipocalcemia. Non usare il medicinale veterinario durante una vaccinazione attiva. Non usare in casi di ipersensibilita' nota al principio attivo o a uno degli eccipienti.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml - Come si assume Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml?
Cavalli: intramuscolare o intrarticolare. Bovini, suini, cani, gatti: somministrazione intramuscolare. Per il trattamento di condizioni infiammatorie o allergiche si raccomanda la somministrazione delle seguenti dosi con singola iniezione intramuscolare: Specie Dosaggio (IM) Cavalli, bovini, suini 0,06 mg di desametasone/kg di peso corporeo (1,5 ml di prodotto/50 kg di peso corporeo) Cane, gatto 0,1 mg di desametasone/kg di peso corporeo (0,5 ml di prodotto/10 kg di peso corporeo). Per il trattamento della chetosi primaria nei bovini si raccomanda una dose di 0,02-0,04 mg di desametasone/kg di peso corporeo (5-10 ml di prodotto per animale) somministrata con iniezione intramuscolare singola a seconda delle dimensioni della vacca e della durata dei segni. Usare con cautela per evitare un sovradosaggio nelle razze Channel Island. Possono essere necessarie dosi maggiori (ossia 0,04 mg/kg) se i sintomi sono presenti da lungo tempo o se si tratta di una recidiva della patologia. Per l'induzione del parto , allo scopo di evitare la dimensione eccessiva del feto e l'edema mammario nel bovino. Singola iniezione per via intramuscolare di 10 ml di prodotto, dopo il giorno 260 di gestazione. Il parto avviene di norma entro 48-72 ore. Per il trattamento di artrite, bursite o tenosinovite mediante iniezione intrarticolare nel cavallo. Dose 1-5 ml di prodotto pro toto I dosaggi indicati non sono specifici e vengono forniti come semplice guida. Iniezioni del prodotto all'interno degli spazi articolari o delle borse devono essere precedute dalla rimozione di un volume equivalente di fluido sinoviale. E' essenziale un'asepsi rigorosa. Osservare la consueta tecnica asettica. Per la misurazione di volumi piccoli inferiori a 1ml, utilizzare una siringa graduata per accertarsi che sia somministrata la dose corretta. La capsula di gomma non deve essere perforata piu' di 125 volte. Per il trattamento simultaneo di piu' animali, si raccomanda l'utilizzo di un ago estraibile inserito nel tappo di gomma del flacone cosi' da evitare di forarlo eccessivamente.
Conservazione
Come si conserva Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml?
Conservare il flacone nella scatola di cartone per proteggere il medicinale dalla luce. Periodo di validita' dopo la prima apertura del confezionamento primario: 28 giorni.
Avvertenze
Su Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml è importante sapere che:
Nei bovini, l'induzione del parto con i corticosteroidi puo' associarsi a una vitalita' ridotta dei vitelli, a un aumento dell'incidenza della ritenzione placentare e alla possibilita' di casi successivi di metrite e/o subfertilita'. Usare cautela nella somministrazione del prodotto per il trattamento della laminite nei cavalli, dove c'e' la possibilita' che detto trattamento possa peggiorare la condizione. L'uso del prodotto nei cavalli per altre condizioni potrebbe indurre la laminite, pertanto si raccomanda un'osservazione attenta durante il periodo di trattamento. Durante la terapia dosaggi efficaci inducono la soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Dopo la cessazione del trattamento, possono insorgere segni di insufficienza surrenale, fino ad atrofia adrenocorticale, che possono rendere l'animale incapace di affrontare adeguatamente situazioni di stress. Occorre quindi prendere in considerazione misure per ridurre al minimo i problemi di insufficienza surrenale dopo la sospensione del trattamento, ad es. far coincidere la somministrazione con il picco di cortisolo endogeno (cioe' la mattina per quanto riguarda i cani e la sera per quanto riguarda i gatti) e ridurre gradualmente il dosaggio. In soggetti piu' giovani o piu' anziani l'uso del prodotto puo' associarsi a un aumento del rischio di effetti collaterali. Sono richiesti pertanto una riduzione della dose e un monitoraggio clinico durante il trattamento. Si raccomanda di fare frequentemente ricorso alla supervisione attenta di un veterinario durante tutto il trattamento. In presenza di infezioni batteriche, l'uso di steroidi richiede di norma la copertura di un farmaco antibatterico. In presenza di infezioni, gli steroidi possono aggravare o accelerare la progressione della malattia. Salvo in caso di chetosi e induzione del parto, la somministrazione dei corticosteroidi serve a indurre un miglioramento dei segni clinici, piuttosto che costituire una cura. La patologia sottostante deve essere ulteriormente investigata. A causa della loro attivita' immunosoppressiva, i corticosteroidi possono determinare una risposta ridotta alla vaccinazione. Pertanto, si raccomanda di non utilizzare il prodotto in combinazione con i vaccini. Negli animali lattanti, il medicinale veterinario deve essere usato solo in base alla valutazione del rapporto rischi-benefici effettuata dal veterinario responsabile. Precauzioni speciali per chi somministra il medicinale veterinario agli animali: in alcune persone, il desametasone puo' causare reazioni allergiche, evitare le autoinoculazioni accidentali. Le persone con nota ipersensibilita' al desametasone devono evitare il contatto con il medicinale veterinario. In caso di autoinoculazione accidentale, rivolgersi immediatamente a un medico e mostrargli il foglietto illustrativo o l'etichetta. Il desametasone puo' pregiudicare la fertilita' o arrecare danni al feto. Per scongiurare il rischio di autoinoculazione accidentale, le donne in stato di gravidanza non devono venire in contatto con il prodotto. Il prodotto provoca irritazioni cutanee e degli occhi. Evitare il contatto con la cute e gli occhi. In caso di contatto accidentale, lavare/sciacquare l'area con acqua corrente. Se l'irritazione persiste, rivolgersi a un medico. Lavare le mani dopo l'uso. Sovradosaggio: nei cavalli, dosi elevate di corticosteroidi possono indurre apatia e letargia. Dosi elevate possono causare trombosi a seguito di una tendenza maggiore alla coagulazione sanguigna. Il continuo sovradosaggio puo' portare allo sviluppo della sindrome di Cushing. Incompatibilita': in assenza di studi di compatibilita' non miscelare con altri medicinali veterinari.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml?
Dato che i corticosteroidi possono ridurre la risposta immunitaria alla vaccinazione, il prodotto non deve essere usato in combinazione con i vaccini. Il desametasone non deve essere somministrato congiuntamente ad altre sostanze antinfiammatorie perche' aumenta il rischio di ulcere gastriche o emorragie intestinali. La somministrazione del prodotto puo' provocare ipokaliemia con un aumento del rischio di tossicita' dei glicosidi cardiaci. Il rischio di ipokaliemia puo' essere maggiore se il desametasone viene somministrato insieme a diuretici che agiscono sull'eliminazione di potassio. La co-somministrazione di inibitori della colinesterasi puo' indurre debolezza muscolare nei pazienti che soffrono di miastenia grave. I glucocorticoidi sono antagonisti dell'insulina. La co-somministrazione di fenobarbitale, fenitoina e rifampicina puo' inibire l'effetto del desametasone. Puo' verificarsi un aumento della pressione intraoculare quando in concomitanza con il desametasone sono somministrati farmaci anticolinergici come l'atropina. Il desametasone riduce gli effetti degli anticoagulanti.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereDexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml?
A parte il ricorso al medicinale veterinario per l'induzione del parto, non si raccomanda l'uso di corticosteroidi negli animali in gravidanza. E' noto che la somministrazione nelle prime fasi della gravidanza causa anomalie fetali negli animali da laboratorio. La somministrazione nelle ultime fasi della gravidanza puo' causare parti prematuri o aborti In caso di utilizzo del prodotto per l'induzione del parto nei bovini, e' possibile riscontrare un'incidenza elevata di ritenzione placentare e casi successivi di metrite e/o subfertilita'. L'uso di corticosteroidi nelle vacche in allattamento puo' ridurre temporaneamente la produzione di latte.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml? - Come tutti i medicinali, Dexamecine – 2 mg/ml soluzione iniettabile per bovini, cavalli, suini, cani, gatti 1 flacone da 100 ml può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
E' noto che i corticosteroidi, come il desametasone, causano un'ampia gamma di effetti indesiderati. Seppure in genere ben tollerate, dosi singole elevate possono indurre effetti collaterali gravi se usate nel lungo termine e se sono somministrati esteri con una durata di azione prolungata. Pertanto, in caso di impiego a medio-lungo termine, la dose deve essere generalmente mantenuta al livello minimo necessario per il controllo dei sintomi. Gli stessi steroidi, durante il trattamento, possono essere all'origini di sintomi cushingoidi, con un'alterazione significativa del metabolismo di grassi, carboidrati, proteine e minerali, ad esempio possono verificarsi ridistribuzione del grasso corporeo, debolezza muscolare, perdita di massa muscolare e osteoporosi. Gli steroidi possono indurre effetti diabetogeni uniti a una riduzione della tolleranza al glucosio, diabete mellito steroideo o esacerbazione di diabete mellito esistente. Se somministrati sistematicamente, i corticosteroidi possono causare poliuria, polidipsia e polifagia, in particolare durante le prime fasi della terapia. L'uso a lungo termine di alcuni corticosteroidi puo' causare ritenzione sodica, idrica e ipokaliemia. I corticosteroidi sistemici hanno causato depositi di calcio a livello cutaneo (calcinosi cutanea). Gli steroidi possono determinare un aumento del rischio di trombosi. La somministrazione degli steroidi induce la soppressione della secrezione dell'ACTH e processi atrofici reversibili da inattivita' della ghiandola surrenale. Successivamente alla somministrazione dei corticosteroidi si sono osservati abbassamento della soglia convulsiva, possibile manifestazione di epilessia latente, effetti euforici, eccitazione. La somministrazione degli steroidi puo' causare atrofia cutanea. I corticosteroidi possono ritardare la cicatrizzazione delle ferite e le azioni immunosoppressive possono indebolire la resistenza alle infezioni o esacerbare le infezioni esistenti, ritardare la guarigione delle fratture e causare artropatie. Negli animali trattati con corticosteroidi e' stata segnalata ulcerazione gastrointestinale; l'ulcerazione gastrointestinale puo' essere esacerbata dagli steroidi negli animali trattati con farmaci antinfiammatori non steroidei e negli animali con trauma del midollo spinale. Gli steroidi possono causare ingrossamento del fegato (epatomegalia), con aumento degli enzimi epatici sierici. Sebbene rare, sono possibili reazioni di ipersensibilita'. In caso di utilizzo del prodotto per l'induzione del parto nei bovini, e' possibile riscontrare un'incidenza elevata di ritenzione placentare e casi successivi di metrite e/o subfertilita'. I corticosteroidi possono aumentare il rischio di pancreatite acuta. Gli steroidi possono essere correlati a cambiamenti comportamentali in cani e gatti (talvolta depressione in cani e gatti, aggressivita' nel cane). Successivamente alla somministrazione di steroidi possono essere osservate altre reazioni avverse, come ipertonia, edema, ipocalcemia, ritardo della crescita con alterazione della crescita ossea, danno della matrice ossea e disturbi oftalmici (glaucoma, cataratta). La frequenza delle reazioni avverse e' definita usando le seguenti convenzioni: - molto comuni (piu' di 1 su 10 animali trattati mostra reazioni avverse durante il corso di un trattamento) - comuni (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 100 animali trattati) - non comuni (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 1.000 animali trattati) - rare (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 10.000 animali trattati) - molto rare (meno di 1 animale su 10.000 animali trattati, incluse le segnalazioni isolate).
Specie di destinazione
Bovini, cavalli, suini, cani, gatti
Tempi di attesa
Carne, visceri. Bovini: 8 giorni. Suini: 2 giorni. Cavalli: 8 giorni. Latte: 72 ore. Uso non autorizzato in cavalli che producono latte per consumo umano.
Categoria Farmacoterapeutica
Corticosteroidi.
Codice AIC
105124010
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Corticosteroidi sistemici uso veterinario
Sostanza
Produttore
Disclaimer
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Fonte dei dati
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