Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti
Per la terapia della mastite bovina in asciutta, ovvero per il trattamento delle infezioni sub-cliniche già esistenti a livello mammario o per la prevenzione di nuove infezioni sostenute da staphylococcus aureus (compresi i ceppi penicillino-resistenti), streptococcus agalactiae, streptococcus disgalactiae, streptococcus uberis, actinomyces pyogenes, corynebacterium ulcerans, escherichia coli, proteus spp.
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- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Effetti indesiderati
- Specie di destinazione
- Diagnosi
- Sicurezza
- Tempi di attesa
- Categoria farmacoterapeutica
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti - Che principio attivo ha Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti?
Ciascuna siringa intramammaria da 3 grammi di prodotto contiene: principio attivo; cefalonio (come diidrato) 250 mg. Eccipienti: q.b. a 3,00 g. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti - Cosa contiene Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti?
Alluminio distearato, paraffina liquida BP.
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti? A cosa serve?
Per la terapia della mastite bovina in asciutta, ovvero per il trattamento delle infezioni sub-cliniche già esistenti a livello mammario o per la prevenzione di nuove infezioni sostenute da staphylococcus aureus (compresi i ceppi penicillino-resistenti), streptococcus agalactiae, streptococcus disgalactiae, streptococcus uberis, actinomyces pyogenes, corynebacterium ulcerans, escherichia coli, proteus spp., klebsiella spp., citrobacter spp. Ed enterobacter spp., che insorgono durante il periodo di riposo funzionale della mammella. Il trattamento, inoltre, riduce il rischio di mastite che comunemente si presenta durante il parto.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti?
Non somministrare a bovine che in precedenza abbiano manifestato fenomeni di ipersensibilita' alle cefalosporine o ad uno degli eccipienti.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti - Come si assume Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti?
Somministrare il contenuto di una siringa in ogni quarto mammario. La somministrazione per via diatelica endocanalicolare va praticata immediatamente dopo l'ultima mungitura, prima della messa in asciutta della bovina. Prima dell'infusione, il capezzolo deve essere accuratamente pulito e disinfettato con la salvietta detergente inclusa nella confezione. Dopo aver tolto il cappuccio di protezione della cannula, si deve porre particolare cura onde evitare che il beccuccio erogatore venga contaminato da materiale estraneo. Dopo l'infusione, è consigliabile immergere il capezzolo in una soluzione disinfettante e antisettica, specifica per questo impiego. Istruzioni dettagliate per la somministrazione: dopo che la mungitura è terminata, detergere e disinfettare accuratamente la cute della parte basale della mammella e i capezzoli con le salviette detergenti incluse nella confezione; opzione 1: per somministrazione intramammaria con beccuccio corto: tenere in una mano il cilindro della siringa e la base del cappuccio e ruotare la parte superiore del cappuccio sopra l'incisione (la base del cappuccio resterà sulla siringa). Prestare attenzione a non contaminare la parte esposta del beccuccio erogatore; opzione 2: per somministrazione intramammaria con beccuccio lungo: rimuovere l'intero cappuccio, tenendo saldamente in mano il cilindro della siringa e con il pollice spingere verso l'alto e nel senso della lunghezza del cappuccio, fino a che lo stesso si stacchi. Prestare attenzione a non contaminare il beccuccio erogatore; inserire il beccuccio nel canale mammario ed applicare una pressione costante sullo stantuffo della siringa fino a che l'intera dose sia stata inoculata. Tenendo il capezzolo tra le dita di una mano, massaggiare leggermente verso l'alto con l'altra mano, per facilitare la dispersione dell'antibiotico nel quarto mammario; immergere quindi i capezzoli in una soluzione disinfettante e antisettica all'uopo approntata.
Conservazione
Come si conserva Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti?
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Proteggere dalla luce. Periodo di validità del medicinale veterinario confezionato per la vendita: 3 anni.
Avvertenze
Su Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti è importante sapere che:
Non somministrare a bovine in lattazione. Precauzioni speciali per l'impiego negli animali: l'utilizzo del prodotto deve essere basato su test di sensibilità eseguiti su batteri isolati da campioni di latte dell'animale. Se questo non è possibile, il trattamento deve basarsi su informazioni epidemiologiche locali (a livello di regione, di allevamento) relative alla sensibilità dei batteri target. L'uso del prodotto non conforme alle istruzioni fornite in questo RCP può aumentare la prevalenza di batteri resistenti al cefalonio e diminuire l'efficacia del trattamento con altri beta-lattamici. I protocolli di trattamento delle bovine in asciutta devono tenere conto delle politiche locali e nazionali sull'impiego di antimicrobici, ed essere sottoposti a regolare revisione del veterinario. La somministrazione ai vitelli di latte contenente residui di cefalonio che potrebbero selezionare batteri resistenti (ad esempio produzione di beta-lattamasi) dovrebbe essere evitata fino alla fine del tempo di attesa, eccetto durante la fase colostrale. L'efficacia del prodotto è stata stabilita solo nei confronti dei patogeni citati nel paragrafo 4.2 Indicazioni per l'utilizzazione. Di conseguenza, dopo la messa in asciutta potrebbe insorgere una grave mastite acuta (potenzialmente fatale) causata da altre specie patogene, in particolare Pseudomonas aeruginosa. Per ridurre questo rischio devono essere attentamente rispettate buone pratiche igieniche. Precauzioni speciali che devono essere adottate dalla persona che somministra il medicinale veterinario agli animali: le penicilline e le cefalosporine possono causare fenomeni di sensibilizzazione (allergia) a seguito di iniezione, inalazione, ingestione o contatto cutaneo. La sensibilizzazione nei confronti delle penicilline può indurre una reattività crociata con le cefalosporine e viceversa. In alcuni casi queste reazioni allergiche possono essere di entità seria. Pertanto, non conviene maneggiare il medicinale se si è a conoscenza di sensibilizzazione da un precedente contatto con penicilline e/o cefalosporine, oppure più semplicemente se si è stati informati dal medico di non lavorare con questi preparati farmaceutici. L'operatore deve maneggiare il medicinale con notevole cura, così da evitare per quanto possibile una contaminazione a livello cutaneo. Nel caso si verificassero reazioni allergiche di tipo rash cutanei, gonfiori della faccia, delle labbra e delle palpebre, difficoltà respiratorie, è necessario far ricorso a cure mediche urgenti. Non ingerire. In caso di ingestione accidentale, rivolgersi immediatamente ad un medico mostrandogli il foglietto illustrativo o l'etichetta. Un eventuale sovradosaggio non causa alcun effetto indesiderato nell'animale trattato; semmai si verifica una prolungata eliminazione dei residui di antibiotico nel latte, quando comincerà la nuova lattazione. Non miscelare con altri medicinali veterinari.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti?
L'uso contemporaneo di farmaci nefrotossici e di cefalosporine aumenta il rischio di tossicita' renale.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereCepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti?
Il prodotto non va somministrato nelle bovine in lattazione perche' vi e' il rischio di presenza di residui di cefalonio nel latte per un periodo assai prolungato. Il prodotto e' indicato per l'impiego nell'ultimo trimestre di gestazione, cioe' al momento della messa in asciutta dell'animale. Questo trattamento non provoca alcun effetto indesiderato nel feto.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti? - Come tutti i medicinali, Cepravin, 250 mg/3 g pomata intramammaria per bovine in asciutta – 250 mg pomata intramammaria per bovine in asciutta 100 siringhe da 3 g + 100 salviette detergenti può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Si sono verificati casi rari (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 10.000 animali trattati) di anafilassi, con edema polmonare e alterazione della qualita' del latte.
Specie di destinazione
Bovine in asciutta.
Diagnosi
Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile.
Sicurezza
Un eventuale sovradosaggio non causa alcun effetto indesiderato nell'animale trattato; semmai si verifica una prolungata eliminazione dei residui di antibiotico nel latte, quando comincera' la nuova lattazione.
Tempi di attesa
Carne e visceri: 2 giorni. Latte: 51 giorni (periodo minimo tra il trattamento e il parto) + 168 ore dopo il parto (7 giorni - 14 mungiture).
Categoria Farmacoterapeutica
Antibatterici beta-lattamici per uso intramammario.
Codice AIC
101350041
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Antibatterici per uso intramammario veterinario
Sostanza
Produttore
Disclaimer
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