Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al
Trattamento precoce delle infezioni acute da herpes zoster in adulti immunocompetenti.
- Indice di navigazione
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al - Che principio attivo ha Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al?
1 compressa contiene 125 mg di brivudina. Eccipiente con effetti noti: lattosio monoidrato. Ogni compressa contiene 37 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Eccipienti
Composizione di Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al - Cosa contiene Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al?
Cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, povidone K 24-27, magnesio stearato.
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al? A cosa serve?
Trattamento precoce delle infezioni acute da herpes zoster in adulti immunocompetenti.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al?
Chemioterapia antineoplastica con fluoropirimidine: Brivudina è controindicata in pazienti recentemente sottoposti, attualmente sottoposti o in attesa di essere sottoposti (entro 4 settimane) a chemioterapia antineoplastica con medicinali contenenti 5-fluorouracile (5 FU), inclusi le preparazioni per uso topico, i pro-farmaci (per es. capecitabina, tegafur) e le associazioni che contengono questi principi attivi o altre fluoropirimidine (vedere anche paragrafi 4.3 Pazienti immunocompromessi, 4.4, 4.5 e 4.8). Terapia antifungina con flucitosina: Brivudina è controindicata nei pazienti recentemente sottoposti o attualmente sottoposti a terapia antifungina con flucitosina, in quanto è un pro-farmaco del 5-fluorouracile (5 FU) (vedere anche paragrafi 4.4, 4.5 e 4.8). L’interazione tra brivudina e fluoropirimidine (es. capecitabina, 5-FU, ecc.) è potenzialmente fatale (vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 4.8). Pazienti immunocompromessi: Brivudina è controindicata nei pazienti immunocompromessi, quali i pazienti recentemente sottoposti o attualmente sottoposti a chemioterapia antineoplastica o pazienti in corso di terapia immunosoppressiva. Bambini: La sicurezza e l’efficacia di brivudina nei bambini non sono state stabilite, pertanto il suo uso non è indicato. Ipersensibilità: Brivudina non deve essere somministrata in casi di ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Gravidanza e allattamento: Brivudina è controindicata durante la gravidanza o l’allattamento (si veda anche il paragrafo 4.6).
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al - Come si assume Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al?
Posologia: Adulti: una compressa di Brivirac una volta al giorno per sette giorni. Il trattamento deve iniziare prima possibile, preferibilmente entro 72 ore dalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee (generalmente un’eruzione cutanea d’esordio) o 48 ore dalla comparsa della prima vescicola. Le compresse devono essere assunte ogni giorno approssimativamente alla stessa ora. Se i sintomi persistono o peggiorano durante i 7 giorni di trattamento, il paziente deve essere informato di rivolgersi al medico. Il prodotto è indicato per l’uso a breve termine. Questo trattamento inoltre riduce il rischio di sviluppare nevralgia posterpetica in pazienti di età superiore ai 50 anni al normale dosaggio sopra indicato (1 compressa di Brivirac una volta al giorno per 7 giorni). Dopo un primo ciclo di terapia (7 giorni) non deve essere effettuato un secondo ciclo. Popolazioni speciali. Pazienti anziani: Non è necessario un aggiustamento del dosaggio nei pazienti di età superiore ai 65 anni. Pazienti con compromissione renale o epatica: Come conseguenza di compromissione renale o epatica, non si osservano significative variazioni nell’esposizione sistemica a brivudina; pertanto non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale da moderata a grave e nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave (vedere anche il paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica: Brivirac è controindicato nei bambini di età compresa tra 0 e 18 anni, in quanto la sicurezza e l’efficacia in questa fascia di età non sono state stabilite (vedere paragrafo 4.3). Modo di somministrazione: Uso orale. L’assunzione di cibo non influenza in modo significativo l’assorbimento della brivudina (vedere paragrafo 5.2).
Conservazione
Come si conserva Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al?
Tenere il blister nell'imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce.
Avvertenze
Su Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al è importante sapere che:
Brivudina non deve essere somministrata in pazienti recentemente sottoposti, attualmente sottoposti o che sono in attesa di essere sottoposti (entro 4 settimane) a chemioterapia antineoplastica con medicinali contenenti 5-fluorouracile (5-FU), compresi anche le sue preparazioni per uso topico, i suoi pro-farmaci (per es. capecitabina, tegafur) e le associazioni che contengono questi principi attivi o altre 5-fluoropirimidine (vedere paragrafi 4.3, 4.5 e 4.8). Brivudina non deve essere somministrata in pazienti recentemente sottoposti o attualmente sottoposti a terapia antifungina con flucitosina (un profarmaco del 5-fluorouracile). L’interazione tra brivudina e fluoropirimidine (per es. capecitabina, 5-FU, tegafur, flucitosina, ecc.) è potenzialmente fatale. Casi con esito fatale sono stati segnalati a seguito di tale interazione. Deve essere rispettato un periodo di attesa di almeno 4 settimane fra il termine del trattamento con brivudina e l’inizio della terapia con fluoropirimidine (per es. capecitabina, 5-FU, tegafur, flucitosina, ecc.) (vedere paragrafi 4.3, 4.5 e 4.8). In caso di somministrazione accidentale di brivudina in pazienti che hanno recentemente assunto o stanno attualmente assumendo fluoropirimidine, tutti i farmaci devono essere sospesi e devono essere prese misure efficaci atte a ridurre la tossicità dei farmaci a base di fluoropirimidine: ricovero immediato in ospedale e iniziative per prevenire infezioni sistemiche e disidratazione. I centri antiveleni (se disponibili) devono essere contattati il prima possibile in modo da stabilire le azioni più appropriate per ridurre la tossicità da fluoropirimidina (vedere paragrafi 4.3, 4.5 e 4.8). Brivudina non deve essere usata se le manifestazioni cutanee si sono già completamente sviluppate. Brivudina deve essere usata con cautela in pazienti con malattie epatiche croniche come epatiti. I dati post-marketing indicano che il prolungamento del trattamento oltre la durata consigliata di 7 giorni aumenta il rischio di sviluppare epatite (vedere anche paragrafo 4.8). Dato che il lattosio è presente tra gli eccipienti, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o di malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere il farmaco.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al?
È stata segnalata un’interazione clinicamente significativa (e potenzialmente fatale) tra brivudina e fluoropirimidine (per es. capecitabina, 5-FU, tegafur, flucitosina, ecc.) (vedere anche paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8). Questa interazione, che determina un aumento della tossicità delle fluoropirimidine, è potenzialmente fatale. Brivudina, attraverso il suo principale metabolita bromoviniluracile (BVU), esercita un’inibizione irreversibile della diidropirimidina deidrogenasi (DPD), un enzima che regola il metabolismo sia dei nucleosidi naturali (ad es. timidina) che dei farmaci a base di pirimidina (fluoropirimidine) come capecitabina o 5-fluorouracile (5-FU). Come conseguenza dell’inibizione dell’enzima, si verifica una sovraesposizione ed una aumentata tossicità delle fluoropirimidine. Studi clinici hanno dimostrato che negli adulti sani sottoposti a un ciclo di terapia a base di brivudina (125 mg una volta al giorno per 7 giorni), il completo recupero funzionale dell’attività dell’enzima DPD avviene dopo 18 giorni dall’ultima somministrazione. Ciononostante, brivudina non deve essere somministrata a pazienti recentemente sottoposti, attualmente sottoposti o che sono in attesa di esser sottoposti (entro 4 settimane) a chemioterapia antineoplastica con farmaci contenenti 5-fluorouracile (5-FU), inclusi preparazioni ad uso topico, profarmaci (es. capecitabina, tegafur) e associazioni che contengono questi principi attivi o altre fluoropirimidine (vedere anche paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8). Brivudina non deve essere somministrata in pazienti recentemente sottoposti o attualmente sottoposti a terapia antifungina con flucitosina (un profarmaco del 5-fluorouracile). Deve essere rispettato un intervallo minimo di 4 settimane fra il termine del trattamento con brivudina e l’inizio del trattamento con capecitabina o altri farmaci a base di fluoropirimidine, inclusa flucitosina. In caso di somministrazione accidentale di brivudina in pazienti che hanno recentemente assunto o stanno attualmente assumendo fluoropirimidine, l’assunzione di tutti i farmaci deve essere interrotta e devono essere attuate misure efficaci per ridurre la tossicità dei farmaci a base di fluoropirimidine: ricovero immediato in ospedale e tutte le iniziative per la prevenzione di infezioni sistemiche e disidratazione. I centri antiveleni (se disponibili) devono essere contattati il prima possibile in modo da stabilire le azioni più appropriate per ridurre la tossicità da fluoropirimidina (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8). Segnali di tossicità di farmaci a base di fluoropirimidine includono nausea, vomito, diarrea e in casi gravi stomatiti, mucositi, necrolisi epidermica tossica, neutropenia e depressione midollare. Farmaci dopaminergici e/o morbo di Parkinson: L’esperienza post-marketing indica una possibile interazione della brivudina con i farmaci dopaminergici contro il morbo di Parkinson tale da precipitare la corea. Altre informazioni: Non è stato dimostrato potenziale di induzione o inibizione del sistema enzimatico P450 epatico. L’assunzione di cibo non altera significativamente l’assorbimento di brivudina.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereBrivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al?
Brivudina è controindicata durante la gravidanza o nelle donne che allattano. Studi condotti su animali non hanno mostrato effetti embriotossici o teratogeni. Effetti tossici sul feto sono stati osservati soltanto ad alte dosi. Tuttavia, la sicurezza di brivudina nella donna in gravidanza non è stata stabilita. Studi condotti su animali hanno mostrato che la brivudina ed il suo principale metabolita bromoviniluracile (BVU) vengono escreti nel latte.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al?
Finora non è stato segnalato sovradosaggio acuto con brivudina. A seguito di sovradosaggio intenzionale o accidentale occorre instaurare una appropriata terapia sintomatica e di sostegno.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al? - Come tutti i medicinali, Brivirac 125 mg compresse – 125 mg compresse, 7 compresse in blister pvc/al può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Riassunto del profilo di sicurezza: La brivudina è stata somministrata a più di 3900 pazienti nel corso di studi clinici. La reazione più grave, ma rara, è stata l’epatite. Questa reazione è stata osservata anche durante la sorveglianza post-marketing. L’unica reazione avversa comune è stata la nausea (2,1%). Le altre reazioni avverse più frequenti (non comuni e rare) sono state quelle relative al sistema nervoso e ai disturbi psichiatrici SOC. Un effetto della brivudina sul SNC è stato evidenziato anche dai dati di sorveglianza post-marketing. Durante l’uso clinico del prodotto sono stati osservati disturbi del tessuto cutaneo e sottocutaneo, evidenziati anche dai dati di sorveglianza post marketing. L’incidenza e il tipo di reazioni indesiderate sono stati assimilabili a quelli che notoriamente si verificano con altri agenti antivirali nucleosidici appartenenti alla stessa classe. Tabella riepilogativa delle reazioni avverse: La tabella, qui di seguito riportata, elenca le reazioni avverse alla brivudina raggruppate per apparato in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi/organi | Comune (≥1/100, < 1/10) | Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100) | Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000) | Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Patologie del sistema emolinfopoietico | granulocitopenia, eosinofilia, anemia, linfocitosi, monocitosi | trombocitopenia | ||
Disturbi del sistema immunitario | reazioni allergiche/di ipersensibilità (edema periferico e edema della lingua, delle labbra, delle palpebre, della laringe e del viso, prurito, eruzione cutanea, aumento della sudorazione, tosse, dispnea, broncocostrizione) | |||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | anoressia | |||
Disturbi psichiatrici | insonnia, ansia | allucinazioni, stato confusionale | delirio, irrequietezza, sbalzi d’umore, umore depresso | |
Patologie del sistema nervoso | cefalea, capogiro, vertigini, sonnolenza,parestesia | disgeusia, tremore | sincope, disturbi dell’equilibrio, iperattività psicomotoria | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | dolore all’orecchio | |||
Patologie vascolari | ipertensione | ipotensione | vasculite | |
Patologie gastrointestinali | nausea | vomito, diarrea, dispepsia, dolori addominali, stipsi, flatulenza | ||
Patologie epato-biliari | fegato grasso, aumento degli enzimi epatici | epatite, aumento della bilirubina nel sangue | insufficienza epatica acuta | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | eruzione fissa, dermatite esfoliativa, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson | |||
Patologie del sistema muscolo-scheletrico | dolore osseo | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | astenia, fatica, malattia simil-influenzale (malessere febbre, dolori, brividi) |
Codice AIC
035720010
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
Disclaimer
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Fonte dei dati
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