Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe
BRINZOLAMIDE EG è indicato per ridurre l’elevata pressione intraoculare nei casi di: • ipertensione oculare • glaucoma ad angolo aperto come monoterapia nei pazienti adulti in cui i beta-bloccanti si siano dimostrati inefficaci o nei pazienti adulti in cui i beta-bloccanti siano controindicati, o come terapia aggiuntiva ai beta-bloccanti o agli analoghi delle prostaglandine (vedere anche paragrafo 5.
- Indice di navigazione
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe - Che principio attivo ha Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe?
Ogni ml di sospensione contiene 10 mg di brinzolamide. Una goccia contiene circa 309 microgrammi di brinzolamide. Eccipienti con effetto noto: ogni ml di sospensione contiene circa 0,1 mg di benzalconio cloruro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe - Cosa contiene Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe?
Benzalconio cloruro, soluzione 50%, Mannitolo (E421), Poloxamer 407, Carbomer 974P, Disodio edetato, Cloruro di sodio, Idrossido di sodio (per l’aggiustamento del pH), Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe? A cosa serve?
BRINZOLAMIDE EG è indicato per ridurre l’elevata pressione intraoculare nei casi di: • ipertensione oculare • glaucoma ad angolo aperto come monoterapia nei pazienti adulti in cui i beta-bloccanti si siano dimostrati inefficaci o nei pazienti adulti in cui i beta-bloccanti siano controindicati, o come terapia aggiuntiva ai beta-bloccanti o agli analoghi delle prostaglandine (vedere anche paragrafo 5.1).
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe?
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • Accertata ipersensibilità alle sulfonamidi (vedere anche paragrafo 4.4). • Grave compromissione della funzione renale. • Acidosi ipercloremica.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe - Come si assume Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe?
Posologia. Quando usato in monoterapia o in terapia aggiuntiva, il dosaggio è di una goccia di BRINZOLAMIDE EG nel sacco congiuntivale dell’occhio/i affetto/i due volte al giorno. Alcuni pazienti possono avere una risposta migliore con la somministrazione di una goccia tre volte al giorno. Popolazioni speciali. Pazienti anziani. Non è necessaria alcuna modifica della dose nei pazienti anziani. Compromissione della funzione epatica e renale. La brinzolamide non è stata studiata in pazienti con ridotta funzionalità epatica, pertanto non deve essere utilizzata da questi pazienti. La brinzolamide non è stata studiata in pazienti con grave compromissione della funzione renale (clearance della creatinina <30 ml/min) o in pazienti con acidosi ipercloremica. Poiché la brinzolamide ed il suo metabolita principale sono escreti in modo predominante dal rene, BRINZOLAMIDE EG è controindicato in questi pazienti (vedere anche paragrafo 4.3). Popolazione pediatrica. L’efficacia e la sicurezza della brinzolamide in neonati, bambini e adolescenti di età compresa tra 0 e 17 anni non sono state stabilite. I dati attualmente disponibili sono indicati ai paragrafi 4.8 e 5.1. Si sconsiglia l’uso di brinzolamide nei neonati, nei bambini e negli adolescenti. Modo di somministrazione: Per uso oftalmico. Si raccomanda l’occlusione nasolacrimale o di chiudere delicatamente la palpebra dopo la somministrazione. Questo può ridurre l’assorbimento sistemico dei prodotti medicinali somministrati a livello oculare e determinare una diminuzione delle reazioni avverse sistemiche. Informare i pazienti di agitare bene il flacone prima dell’uso. In seguito alla rimozione del tappo, rimuovere il collarino elastico anti-manomissione, se allentato, prima di usare il medicinale. Per prevenire la contaminazione della punta del flacone e della sospensione, porre attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta del flacone. Informare i pazienti di conservare il flacone ben chiuso quando non lo si utilizza. Quando BRINZOLAMIDE EG viene usato in sostituzione di un altro agente oftalmico antiglaucoma, interrompere la somministrazione dell’altro agente ed iniziare la terapia con BRINZOLAMIDE EG il giorno successivo. Se viene usata più di una medicazione topica oftalmica, i medicinali devono essere somministrati a distanza di almeno 5 minuti. Le pomate oftalmiche devono essere somministrate per ultime. Se si salta una dose, proseguire il trattamento con la dose successiva come programmato. La dose non dovrà essere superiore ad una goccia per occhio/i malato/i tre volte al giorno.
Conservazione
Come si conserva Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe?
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione.
Avvertenze
Su Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe è importante sapere che:
Effetti sistemici. La brinzolamide è una sulfonamide inibitore dell’anidrasi carbonica e, sebbene somministrato per via topica, è assorbito a livello sistemico. Possono verificarsi con la somministrazione per via topica gli stessi tipi di reazioni avverse che sono attribuibili alle sulfonamidi. Se si manifestano segni di reazioni gravi o di ipersensibilità, sospendere l’uso di questo preparato. Disturbi dell’equilibrio acido/base sono stati riportati con l’uso orale di inibitori dell’anidrasi carbonica. Usare con cautela in pazienti a rischio di compromissione renale a causa del possibile rischio di acidosi metabolica (vedere paragrafo 4.2). Gli effetti della brinzolamide non sono stati studiati nei neonati prematuri (di età gestazionale inferiore alle 36 settimane) e in quelli di età inferiore a 1 settimana. Ai pazienti affetti da immaturità o anomalie significative a livello dei tubuli renali, può essere somministrata brinzolamide solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio a causa del possibile rischio di acidosi metabolica. Gli inibitori orali dell’anidrasi carbonica possono ridurre la capacità di eseguire operazioni che richiedono attenzione mentale e/o coordinazione fisica. BRINZOLAMIDE EG viene assorbito a livello sistemico e quindi ciò potrebbe verificarsi con la somministrazione topica. Terapia concomitante Esiste la possibilità di un effetto additivo sugli effetti sistemici noti dell’inibizione dell’anidrasi carbonica, nei pazienti che ricevono un inibitore dell’anidrasi carbonica per via orale e la brinzolamide. La somministrazione concomitante di brinzolamide e degli inibitori dell’anidrasi carbonica orali non è stata studiata e non è raccomandata (vedere anche paragrafo 4.5). La brinzolamide è stata valutata principalmente in somministrazione concomitante con timololo nella terapia aggiuntiva del glaucoma. È stato, inoltre, studiato l’effetto di riduzione della pressione intraoculare (PIO) della brinzolamide, come terapia aggiuntiva all’analogo delle prostaglandine travoprost. Non sono disponibili dati a lungo termine sull’uso della brinzolamide come terapia aggiuntiva a travoprost (vedere anche paragrafo 5.1). Esiste un’esperienza limitata con brinzolamide nel trattamento di pazienti con glaucoma pseudoesfoliativo o pigmentario. Si deve prestare attenzione nel trattare questi pazienti ed è raccomandato monitore strettamente la pressione intraoculare (PIO). La brinzolamide non è stata studiata in pazienti con glaucoma ad angolo stretto e il suo utilizzo non è raccomandato in questi pazienti. Il possibile ruolo della brinzolamide sulle funzioni corneali endoteliali di pazienti con cornea compromessa (particolarmente in pazienti con bassa conta cellulare endoteliale) non è stato studiato. Non sono stati studiati in modo specifico pazienti portatori di lenti a contatto e, in questi pazienti, è raccomandato un attento monitoraggio durante l’uso di brinzolamide, poiché gli inibitori dell’anidrasi carbonica possono alterare l’idratazione corneale e l’uso di lenti a contatto potrebbe aumentare i rischi per la cornea. Si raccomanda un attento monitoraggio dei pazienti con compromissione corneale come nel caso di pazienti affetti da diabete mellito o distrofia corneale. La possibilità di un effetto da rimbalzo dopo la sospensione del trattamento con brinzolamide non è stata studiata; l’effetto di riduzione della pressione intraoculare dovrebbe durare per 5-7 giorni. Benzalconio cloruro È stato riportato che il benzalconio cloruro, che è usato comunemente come conservante nei prodotti oftalmici, può causare cheratopatia puntata e/o cheratopatia tossica ulcerativa. Poiché BRINZOLAMIDE EG contiene benzalconio cloruro, è richiesto un attento monitoraggio in caso di uso frequente o prolungato, in pazienti affetti da secchezza oculare, o compromissione corneale. La brinzolamide non è stata studiata in pazienti portatori di lenti a contatto. BRINZOLAMIDE EG contiene benzalconio cloruro che può causare irritazione oculare e di cui è nota l’azione di scolorimento delle lenti a contatto morbide. Deve essere evitato il contatto con lenti a contatto morbide. Istruire i pazienti di togliere le lenti a contatto prima dell'applicazione di BRINZOLAMIDE EG e di attendere 15 minuti dall’instillazione della dose prima di inserire nuovamente le lenti a contatto. Popolazione pediatrica. L’efficacia e la sicurezza della brinzolamide nei neonati, nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 0 e 17 anni non sono state stabilite e il suo uso non è raccomandato in questi pazienti.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe?
Non sono stati condotti studi specifici sull’interazione di altri medicinali con brinzolamide. Negli studi clinici, l’uso concomitante di brinzolamide e preparazioni oftalmiche a base di analoghi delle prostaglandine e timololo non ha evidenziato interazioni avverse. L’associazione tra brinzolamide e miotici o agonisti adrenergici non è stata valutata durante terapie aggiuntive del glaucoma. La brinzolamide è un inibitore dell’anidrasi carbonica e, sebbene somministrato per via topica, è assorbito a livello sistemico. Disturbi dell’equilibrio acido/base sono stati riportati con l’uso orale di inibitori dell’anidrasi carbonica. La possibilità di interazione deve essere considerata in pazienti in terapia con brinzolamide. Gli isoenzimi del citocromo P-450 responsabili del metabolismo della brinzolamide includono CYP3A4 (il principale), CYP2A6, CYP2C8 e CYP2C9. Gli inibitori di CYP3A4 come ketoconazolo, itraconazolo, clotrimazolo, ritonavir e troleandomicina possono inibire il metabolismo della brinzolamide attraverso CYP3A4. È necessario prestare attenzione se si usano contemporaneamente inibitori del CYP3A4. Ad ogni modo, dato che l’eliminazione avviene principalmente per la via renale, l’accumulo di brinzolamide è poco probabile. La brinzolamide non è un inibitore degli isoenzimi del citocromo P-450.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereBrinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe?
Gravidanza: Non vi sono o sono disponibili in numero limitato dati provenienti dall’uso della brinzolamide per via oftalmica in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva in seguito a somministrazione sistemica (vedere anche paragrafo 5.3). BRINZOLAMIDE EG non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive. Allattamento al seno: Non è noto se la brinzolamide/i metaboliti siano escreti nel latte materno in seguito a somministrazione topica per via oftalmica. Studi condotti sugli animali hanno mostrato escrezione di brinzolamide nel latte materno in seguito a somministrazione orale. Non si può escludere un rischio per neonati/infanti. Bisogna decidere se interrompere l’allattamento al seno oppure sospendere la terapia con BRINZOLAMIDE EG, tenendo conto del beneficio dell’allattamento al seno per il bambino e del beneficio della terapia per la madre. Fertilità: Gli studi condotti sugli animali con brinzolamide non hanno evidenziato effetti sulla fertilità. Non sono stati condotti studi per valutare l’effetto della somministrazione topica per via oftalmica della brinzolamide sulla fertilità umana.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe?
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. Il trattamento dovrà essere sintomatico e di supporto. Potrebbero manifestarsi sbilanciamento elettrolitico, sviluppo di uno stato di acidosi e possibili effetti a livello del sistema nervoso. Dovranno essere tenuti sotto controllo i livelli di elettroliti nel siero (in modo particolare il potassio) ed i livelli di pH del sangue.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe? - Come tutti i medicinali, Brinzolamide eg 10 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce in ldpe può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Sintesi del profilo di sicurezza. Negli studi clinici che sono stati condotti su 2732 pazienti trattati con brinzolamide come monoterapia o terapia aggiuntiva al timololo maleato 5 mg/ml, le reazioni avverse correlate al trattamento più frequentemente riportate sono state: disgeusia (6.0%)(gusto amaro o inusuale, vedere la descrizione riportata sotto) e offuscamento temporaneo all’instillazione (5,4%) che dura da pochi secondi a pochi minuti (vedere anche paragrafo 4.7). Tabella riassuntiva delle reazioni avverse. Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate in correlazione al trattamento con brinzolamide 10 mg/ml collirio, sospensione e sono classificate in accordo con la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000) o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Le reazioni avverse sono state riportate nel corso di studi clinici e come segnalazioni spontanee nel periodo successivo alla commercializzazione.
Classificazione per sistemi e organi | Termine Preferito MedDRA (v. 15.1) |
Infezioni e infestazioni | Non comune: Nasofaringite, faringite, sinusite |
Non nota: Rinite | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Non comune: Diminuzione della conta di globuli rossi, aumento del cloruro ematico |
Disturbi del sistema immunitario | Non nota: Ipersensibilità |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Non nota: Riduzione dell’appetito |
Disturbi psichiatrici | Non comune: Apatia, depressione, umore depresso, diminuzione della libido, incubi, nervosismo |
Rari: Insonnia | |
Patologie del sistema nervoso | Non comune: Disfunzione motoria, amnesia, capogiri, parestesia, mal di testa |
Rari: Alterazione della memoria, sonnolenza | |
Non nota: Tremore, ipoestesia, ageusia | |
Patologie dell’occhio | Comune: Visione offuscata, irritazione oculare, dolore oculare, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, iperemia oculare |
Non comune: Erosione corneale, cheratite, cheratite puntata, cheratopatia, deposito oculare, colorazione corneale, difetto dell’epitelio corneale, disturbo dell’epitelio corneale, blefarite, prurito oculare, congiuntivite, gonfiore oculare, meibomianite, riflessi, fotofobia, secchezza oculare, congiuntivite allergica, pterigio, pigmentazione sclerale, astenopia, fastidio oculare, sensazione anomala agli occhi, cheratocongiuntivite secca, ciste subcongiuntivale, iperemia congiuntivale, prurito palpebrale, secrezione oculare, formazione di croste del margine palpebrale, aumento della lacrimazione | |
Rara: Edema corneale, diplopia, ridotta acuità visiva, fotopsia, ipoestesia oculare, edema periorbitale, aumento della pressione intraoculare, incremento del rapporto coppa/disco del nervo ottico | |
Non nota: Disturbo corneale, problemi visivi, allergia oculare, madarosi, disturbo palpebrale, eritema alla palpebra | |
Patologie dell'orecchio e del labirinto | Rara: Tinnito |
Non nota: Vertigini | |
Patologie cardiache | Non comune: Disturbo cardio-respiratorio, bradicardia, palpitazioni |
Rara: Angina pectoris, battito cardiaco irregolare | |
Non nota: Aritmia, tachicardia, ipertensione, aumento della pressione sanguigna, riduzione della pressione sanguigna, aumento del battito cardiaco | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune: Dispnea, epistassi, dolore orofaringeale, dolore faringolaringeale, irritazione della gola, SIRT al tratto respiratorio superiore, rinorrea, starnuto |
Rara: Iperreattività bronchiale, congestione del tratto respiratorio superiore, congestione dei seni, congestione nasale, tosse, secchezza nasale | |
Non nota: Asma | |
Non comune: Esofagite, diarrea, nausea, vomito, dispepsia, dolore dell’addome superiore, disturbo addominale, disturbo allo stomaco, flatulenza, defecazione frequente, disturbo gastrointestinale, ipoestesia orale, parestesia orale, secchezza delle fauci | |
Patologie gastrointestinali | Comune: Disgeusia |
Patologie epatobiliari | Non nota: Test di funzionalità epatica anomali |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune: Eruzione cutanea, eruzione maculopapulare, ispessimento cutaneo |
Rara: Orticaria, alopecia, prurito generalizzato | |
Non nota: Dermatite, eritema | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Non comune: Mal di schiena, spasmi muscolari, mialgia |
Non nota: Artralgia, dolore alle estremità | |
Patologie renali e urinarie | Non comune: Dolore ai reni |
Non nota: Pollachiuria | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non comune: Disfunzione erettile |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Non comune: Dolore, disagio al petto, affaticamento, sensazione anomala |
Rara: Dolore al petto, sensazione di nervosismo, astenia, irritabilità | |
Non nota: Edema periferico, malessere | |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | Non comune: Corpo estraneo nell’occhio |
Codice AIC
042406013
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
Disclaimer
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Fonte dei dati
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