Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse
Bicalutamide Teva 150 mg è indicata come monoterapia o come terapia adiuvante in caso di prostatectomia radicale o radioterapia, in pazienti affetti da carcinoma prostatico localmente avanzato ad alto rischio di progressione della patologia (vedere paragrafo 5.
- Indice di navigazione
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse - Che principio attivo ha Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse?
Ogni compressa contiene 150 mg di bicalutamide. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa contiene 99,75 mg di lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse - Cosa contiene Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse?
Parte interna della compressa: Cellulosa microcristallina Povidone Croscarmellosa sodica Sodio lauril solfato Lattosio monoidrato Silice colloidale anidra Magnesio stearato Rivestimento: Ipromellosa Polidestrosio Titanio diossido Macrogol 4000
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse? A cosa serve?
Bicalutamide Teva 150 mg è indicata come monoterapia o come terapia adiuvante in caso di prostatectomia radicale o radioterapia, in pazienti affetti da carcinoma prostatico localmente avanzato ad alto rischio di progressione della patologia (vedere paragrafo 5.1.). Bicalutamide Teva 150 mg è indicata come monoterapia anche per la gestione di pazienti con carcinoma prostatico localmente avanzato non metastatico per i quali la castrazione chirurgica o altro intervento medico non siano considerati appropriati o accettabili.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse?
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. L’uso di Bicalutamide Teva 150 mg è controindicato nelle donne e nei bambini (vedere paragrafo 4.6). La co-somministrazione di terfenadina, astemizolo o cisapride con Bicalutamide Teva è controindicata (vedere paragrafo 4.5).
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse - Come si assume Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse?
Posologia Uomini adulti, compresi gli anziani: il dosaggio è di una compressa per via orale da 150 mg una volta al giorno Bicalutamide Teva deve essere assunta continuamente per almeno 2 anni o fino a progressione della malattia. Popolazione speciale Compromissione renale Non è necessario alcun adeguamento del dosaggio nei pazienti con danno renale. Compromissione epatica Non è necessario alcun adeguamento del dosaggio nei pazienti che presentano una lieve compromissione epatica. Un maggiore accumulo può verificarsi nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica La bicalutamide è controindicata per l’utilizzo nei bambini (vedere paragrafo 4.3).
Conservazione
Come si conserva Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse?
Conservare nella confezione originale.
Avvertenze
Su Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse è importante sapere che:
L’inizio del trattamento deve avvenire sotto il diretto controllo di uno specialista. La bicalutamide viene ampiamente metabolizzata dal fegato. I dati indicano che la sua eliminazione potrebbe risultare più lenta nei soggetti con una grave insufficienza epatica e questo potrebbe portare ad un maggiore accumulo di bicalutamide. Di conseguenza, occorre prestare attenzione quando Bicalutamide Teva 150 mg viene somministrata a pazienti con insufficienza epatica da moderata a grave. Si deve tenere in considerazione il controllo periodico della funzionalità epatica per la possibilità di insorgenza di alterazioni a livello epatico. La maggior parte delle alterazioni insorgono durante i primi 6 mesi di trattamento con bicalutamide. Gravi alterazioni a livello epatico ed insufficienza epatica sono state osservate raramente con Bicalutamide Teva 150 mg e sono stati riportati esiti fatali (vedere paragrafo 4.8). La terapia con la Bicalutamide Teva 150 mg deve essere sospesa se le alterazioni sono gravi. Nei pazienti che presentano una progressione obiettiva di malattia insieme ad elevati livelli di PSA, si deve prendere in considerazione l’interruzione della terapia con Bicalutamide Teva. La bicalutamide è un inibitore del citocromo P450 (CYP3A4), si deve usare cautela quando co-somministra con farmaci metabolizzati prevalentemente dal CYP 3A4 (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). In rari casi, sono state segnalate reazioni di fotosensibilità per i pazienti che assumevano bicalutamide 150 mg. I pazienti devono essere avvisati di evitare l'esposizione diretta a luce solare eccessiva o luce UV mentre si utilizza Bicalutamide Teva 150 mg, e si può prendere in considerazione l'uso di filtri solari. Nei casi in cui la reazione di fotosensibilità sia più persistente e/o grave, deve essere iniziato un appropriato trattamento sintomatico. La terapia di deprivazione androgenica può prolungare l'intervallo QT. Nei pazienti con una storia di prolungamento dell’intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con Bicalutamide Teva, i medici devono valutare il rapporto rischio-beneficio, inclusa la possibilità di Torsioni di punta. La terapia antiandrogena può causare cambi morfologici degli spermatozoi. Nonostante non sia stato valutato l’effetto di bicalutamide sulla morfologia degli spermatozoi e non siano stati riportati questi cambi morfologici nei pazienti trattati con bicalutamide, i pazienti e/o i loro partner devono adottare un adeguato metodo di contraccezione durante e nei 130 giorni successivi al termine della terapia con bicalutamide. È stato riportato un potenziamento degli effetti degli anticoagulanti cumarinici nei pazienti che ricevono in concomitanza la terapia con bicalutamide, il che può portare ad un incremento del Tempo di Protrombina (PT) e del Rapporto Internazionale Normalizzato (INR). Alcuni casi sono stati associati al rischio di sanguinamento. Si raccomanda un attento monitoraggio del PT/INR e si deve prendere in considerazione un aggiustamento della dose dell’anticoagulante (vedere paragrafi 4.5 e 4.8). Eccipienti Lattosio Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da totale deficit di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere il medicinale. Sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio”.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse?
Gli studi in vitro hanno dimostrato che la R-bicalutamide è un inibitore del CYP 3A4, con minori effetti inibitori sull’attività dei CYP 2C9, 2C19 e 2D6. Nonostante le sperimentazioni cliniche che hanno impiegato antipirina come marcatore dell’attività del citocromo P450 (CYP) non abbiano dimostrato alcuna potenziale interazione farmacologica con Bicalutamide Teva, l’esposizione media (AUC) al midazolam è aumentata fino all’80% dopo la somministrazione concomitante di Bicalutamide Teva per 28 giorni. Per farmaci con un indice terapeutico ristretto un simile aumento potrebbe essere rilevante. Di conseguenza, l’uso concomitante di terfenadina, astemizolo o cisapride è controindicata (vedere paragrafo 4.3) ed è necessaria cautela nella co-somministrazione di Bicalutamide Teva con composti quali ciclosporina o bloccanti dei canali del calcio. Per questi farmaci può rendersi necessaria una riduzione della dose, in particolare in caso di effetti potenziati o avversi al farmaco. Per la ciclosporina, si raccomanda di controllare strettamente le concentrazioni plasmatiche e le condizioni cliniche dopo l’inizio o l’interruzione della terapia con bicalutamide. È necessaria cautela quando Bicalutamide Teva viene prescritta con altri farmaci che potrebbero inibirne l’ossidazione, per esempio cimetidina e ketoconazolo. In teoria ciò potrebbe dar luogo ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche di bicalutamide che teoricamente potrebbero portare ad un aumento degli effetti collaterali. Negli studi in vitro è stato dimostrato che la bicalutamide è in grado di rimuovere il warfarin, anticoagulante cumarinico, dai siti di legame sulle proteine. Sono stati riportati effetti potenziati del warfarin e di altri anticoagulanti cumarinici quando co-somministrati con bicalutamide. Pertanto, nel caso in cui Bicalutamide Teva sia somministrata in pazienti che stanno assumendo contemporaneamente anticoagulanti cumarinici, si raccomanda di monitorare attentamente il PT/INR e di prendere in considerazione un aggiustamento della dose dell’anticoagulante (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Poiché il trattamento di deprivazione androgenica può prolungare l'intervallo QT, deve essere attentamente valutato l'uso concomitante di Bicalutamide Teva con medicinali noti per prolungare l'intervallo QT o con medicinali in grado di indurre Torsioni di punta, come i medicinali antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc. (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica Gli studi di interazione sono stati effettuati solo negli adulti.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereBicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse?
Gravidanza La bicalutamide è controindicata nelle donne e non va somministrata alle donne in gravidanza. Allattamento La bicalutamide è controindicata durante l’allattamento al seno. Fertilità Insufficienza reversibile della fertilità maschile è stata osservata in studi su animali (vedere paragrafo 5.3). Si deve pertanto presumere che possa verificarsi un periodo di diminuita fertilità o infertilità anche negli uomini.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse?
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio negli esseri umani. Non esiste un antidoto specifico per il sovradosaggio e il trattamento dovrà essere sintomatico. La dialisi può non essere d’aiuto in quanto la bicalutamide è altamente legata alle proteine plasmatiche e non si recupera immodificata nelle urine. Sono indicate misure di supporto generali, incluso il monitoraggio frequente dei segni vitali.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse? - Come tutti i medicinali, Bicalutamide teva 150 mg, compresse rivestite con film – 150 mg compresse rivestite con film 28 compresse può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
In questa sezione gli eventi avversi sono classificati come segue: Molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100 a <1/10); non comune (≥ 1/1.000 a ≤1/100); raro (≥ 1/10.000 a ≤1/1.000); molto raro (≤ 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Tabella 1 Frequenza delle reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Evento |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Comune | Anemia |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | Ipersensibilità, angioedema e orticaria |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Comune | Appetito ridotto |
Disturbi psichiatrici | Comune | Libido diminuita, depressione |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Capogiri, sonnolenza |
Patologie cardiache | Non nota | Prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5) |
Patologie vascolari | Comune | Vampate di calore |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune | Malattia polmonare interstizialee (sono stati riportati esiti fatali) |
Patologie gastrointestinali | Comune | Dolore addominale, stipsi, dispepsia, flatulenza, nausea |
Patologie epatobiliari | Comune | Epatotossicità, ittero, ipertransaminasemiaa |
Raro | Insufficienza epaticad (sono stati riportati esiti fatali) | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Molto comune | Eruzione cutanea |
Comune | Alopecia, irsutismo/ricrescita dei capelli, cute seccac, prurito | |
Rari | Reazioni di fotosensibilità | |
Patologie renali e urinarie | Comune | Ematuria |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | Molto comune | Ginecomastia e dolorabilità mammariab |
Comune | Disfunzione erettile | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Astenia |
Comune | Dolore toracico Edema | |
Esami diagnostici | Comune | Peso aumentato |
Codice AIC
038352124
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
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Fonte dei dati
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