Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone
Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti adulti con glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare per i quali la monoterapia produce una riduzione della PIO insufficiente (vedere paragrafo 5.
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- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone - Che principio attivo ha Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone?
Un ml di sospensione contiene 10 mg di brinzolamide e 5 mg di timololo (come timololo maleato). Eccipiente con effetti noti: Un ml di sospensione contiene 0,10 mg di benzalconio cloruro. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone - Cosa contiene Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone?
Benzalconio cloruro Mannitolo (E421) Carbopol 974P Tyloxapol Disodio edetato Sodio cloruro Acido cloridrico e/o sodio idrossido (per l’aggiustamento del pH) Acqua depurata
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone? A cosa serve?
Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti adulti con glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare per i quali la monoterapia produce una riduzione della PIO insufficiente (vedere paragrafo 5.1).
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone?
• Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • Ipersensibilità ad altri beta-bloccanti • Ipersensibilità alle sulfonamidi (vedere paragrafo 4.4.) • Malattia reattiva delle vie aeree, inclusi asma bronchiale e un'anamnesi di asma bronchiale, pneumopatia ostruttiva cronica grave. • Bradicardia sinusale, sindrome del seno malato, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato con pace-maker. Insufficienza cardiaca manifesta o shock cardiogeno. • Rinite allergica grave • Acidosi ipercloremica (vedere paragrafo 4.2). • compromissione renale grave.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone - Come si assume Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone?
Posologia Uso negli adulti, inclusi gli anziani La dose è di una goccia di AZARGA nel sacco congiuntivale dello/gli occhio/i affetto/i due volte al giorno. L’assorbimento sistemico viene ridotto occludendo il condotto naso lacrimale o abbassando la palpebra. In questo modo si può ottenere la riduzione degli effetti indesiderati sistemici e l’aumento dell’attività locale (vedere paragrafo 4.4). Se si salta una dose, proseguire il trattamento con la dose successiva come programmato. La dose non dovrà essere superiore ad una goccia due volte al giorno per occhio affetto. Quando AZARGA viene usato in sostituzione di un altro medicinale antiglaucoma, si deve interrompere la somministrazione dell’altro medicinale ed iniziare la terapia con AZARGA il giorno successivo. Popolazioni speciali Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di AZARGA nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Compromissione epatica e renale Non sono stati condotti studi con AZARGA o colliri contenenti timololo 5 mg/ml in pazienti con compromissione epatica o renale. Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio in pazienti con compromissione epatica o in pazienti con compromissione renale. AZARGA non è stato studiato in pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min) o in pazienti con acidosi ipercloremica (vedere paragrafo 4.3). Poiché la brinzolamide ed il suo metabolita principale sono escreti in modo predominante dal rene, AZARGA è controindicato in pazienti con compromissione renale grave (vedere paragrafo 4.3). AZARGA deve essere usato con cautela in paziente con grave compromissione epatica (vedere paragrafo 4.4). Modo di somministrazione Per uso oftalmico. I pazienti devono essere informati di agitare bene il flacone prima dell’uso. Dopo aver tolto il tappo, se l’anello di sicurezza si è allentato rimuoverlo prima di usare il prodotto. Per impedire la contaminazione della punta del flacone contagocce e della sospensione, si deve porre attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta contagocce del flacone. Istruire i pazienti a conservare il flacone ben chiuso quando non lo si utilizza. In caso di uso concomitante di più di un medicinale per uso oftalmico topico, i medicinali devono essere somministrati con un intervallo di almeno 5 minuti. Gli unguenti oftalmici devono essere somministrati per ultimi.
Conservazione
Come si conserva Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone?
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Su Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone è importante sapere che:
Effetti sistemici • La brinzolamide e il timololo vengono assorbiti per via sistemica. A causa della componente betabloccante adrenergica del timololo, possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari ed altre reazioni indesiderate osservate con le sostanze beta-bloccanti adrenergiche somministrate per via sistemica. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo somministrazione oftalmica topica è inferiore rispetto a quella rilevata dopo somministrazione sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico vedere paragrafo 4.2. • Nei pazienti trattati con AZARGA si possono riscontrare reazioni di ipersensibilità comuni a tutti i derivati delle sulfonamidi, poiché il medicinale è assorbito a livello sistemico. Patologie Cardiache In pazienti con malattie cardiovascolari (per esempio cardiopatia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) ed ipotensione, la terapia con i beta-bloccanti deve essere valutata criticamente e deve essere presa in considerazione la terapia con altri principi attivi. In pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati segnali di peggioramento di tali malattie e reazioni indesiderate. A causa dell’effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Disturbi vascolari I pazienti con gravi alterazioni/disturbi circolatori periferici (per esempio gravi forme di malattia di Raynauld o di sindrome di Raynauld) devono essere trattati con cautela. Ipertiroidismo I beta-bloccanti possono anche mascherare i segni dell’ipertiroidismo. Debolezza muscolare È stato riportato che i medicinali beta-bloccanti adrenergici aumentano la debolezza muscolare correlata ad alcuni sintomi della miastenia (es. diplopia, ptosi e debolezza generalizzata). Patologie respiratorie Sono state riportate reazioni respiratorie, inclusa morte dovuta a broncospasmo in pazienti con asma, a seguito della somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici. In pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica da lieve a moderata AZARGA deve essere usato con cautela e solo se il beneficio potenziale supera il rischio potenziale. Ipoglicemia/diabete I beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti soggetti ad ipoglicemia spontanea o in pazienti affetti da diabete labile, in quanto i beta-bloccanti possono mascherare i segni ed i sintomi dell’ipoglicemia acuta. Disturbi dell’equilibrio acido/base AZARGA contiene brinzolamide, una sulfonamide. Con la somministrazione per via topica possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse che sono attribuibili alle sulfonamidi. Disturbi dell’equilibrio acido/base sono stati riportati con l’uso orale di inibitori dell’anidrasi carbonica. Questo medicinale deve essere usato con cautela nei pazienti a rischio di compromissione renale a causa del possibile rischio di acidosi metabolica. Sospendere l’uso di questo medicinale, se si osservano segni di reazioni gravi o di ipersensibilità. Prontezza mentale Gli inibitori dell’anidrasi carbonica orali possono pregiudicare la capacità di svolgere compiti che richiedano prontezza mentale o coordinazione fisica. AZARGA è assorbito a livello sistemico e quindi questo può accadere in seguito a somministrazione topica. Reazioni anafilattiche Durante l’assunzione di beta-bloccanti, i pazienti con un’anamnesi di atopia o di reazione anafilattica grave ad una pluralità di allergeni possono essere più reattivi al contatto ripetuto con tali allergeni e possono non rispondere alle dosi usuali di adrenalina impiegate per il trattamento di reazioni anafilattiche. Distacco di coroide È stato riportato distacco di coroide in seguito a somministrazione di terapia per la riduzione della produzione di umore acqueo (per esempio timololo, acetazolamide) dopo procedure filtranti. Anestesia chirurgica La preparazioni oftalmologiche beta-bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici beta-agonisti per esempio dell’adrenalina. L’anestesiologo deve essere informato quando il paziente sta assumendo timololo. Terapia concomitante L’effetto sulla pressione intra-oculare o gli effetti sistemici noti dei beta-bloccanti possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti che ricevono già un agente beta-bloccante sistemico. La risposta di tali pazienti deve essere attentamente monitorata. L’uso topico di due agenti beta-bloccanti adrenergici o di due inibitori dell’anidrasi carbonica non è raccomandato (v. paragrafo 4.5). In pazienti in terapia con AZARGA e un inibitore dell’anidrasi carbonica per via orale potrebbero manifestarsi effetti additivi sugli effetti sistemici noti degli inibitori dell’anidrasi carbonica. La somministrazione concomitante di AZARGA e inibitori dell’anidrasi carbonica per via orale non è stata studiata e non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5). Effetti oculari Esiste una esperienza limitata con AZARGA nel trattamento di pazienti con glaucoma pseudoesfoliativo o pigmentario. Si deve prestare attenzione nel trattare questi pazienti ed è raccomandato monitorare strettamente la PIO. AZARGA non è stato studiato in pazienti con glaucoma ad angolo stretto e il suo utilizzo non è raccomandato in questi pazienti. I beta-bloccanti oftalmici possono causare secchezza degli occhi. I pazienti con malattia corneale devono essere trattati con cautela. Il possibile ruolo della brinzolamide sulla funzione dell’endotelio corneale di pazienti con cornee compromesse (in particolare in pazienti con bassa conta cellulare endoteliale) non è stato studiato. Non sono stati studiati in modo specifico pazienti portatori di lenti a contatto e, in questi pazienti, è raccomandato un attento monitoraggio durante l’uso di brinzolamide, poiché gli inibitori dell’anidrasi carbonica possono alterare l’idratazione corneale. Questo può portare a scompenso corneale ed edema e l’uso di lenti a contatto potrebbe aumentare i rischi per la cornea. Si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti con cornee compromesse, così come i pazienti con diabete mellito o distrofie corneali. AZARGA può essere usato mentre si usano lenti a contatto sotto stretta osservazione (vedere sotto “Benzalconio cloruro”) Benzalconio cloruro AZARGA contiene benzalconio cloruro che può causare irritazione oculare e di cui è nota l’azione di scolorimento delle lenti a contatto morbide. Il contatto con lenti a contatto morbide deve essere evitato. I pazienti devono essere informati di togliere le lenti a contatto prima dell'applicazione di AZARGA e di attendere 15 minuti dopo l’instillazione della dose prima di reinserirle. È stato inoltre riportato che il benzalconio cloruro causa cheratopatia puntata e/o cheratopatia tossica ulcerativa. È richiesto un attento monitoraggio in caso di uso frequente o prolungato. Compromissione epatica AZARGA deve essere usato con cautela in pazienti con grave compromissione epatica.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone?
Non sono stati effettuati studi di interazione tra farmaci con AZARGA. AZARGA contiene brinzolamide, un inibitore dell’anidrasi carbonica e, sebbene somministrato per via topica, viene assorbito a livello sistemico. Disturbi dell’equilibrio acido/base sono stati riportati con l’uso orale di inibitori dell’anidrasi carbonica. La possibilità di interazione deve essere considerata in pazienti in terapia con AZARGA. Esiste la possibilità di un effetto additivo sugli effetti sistemici noti della inibizione della anidrasi carbonica in pazienti trattati con inibitori orali dell’anidrasi carbonica e colliri contenenti brinzolamide. La somministrazione concomitante di colliri contenenti brinzolamide ed inibitori orali della anidrasi carbonica non è raccomandata. Gli isoenzimi del citocromo P-450 responsabili del metabolismo della brinzolamide includono CYP3A4 (il principale), CYP2A6, CYP2B6, CYP2C8 e CYP2C9. Si prevede che gli inibitori di CYP3A4 come chetoconazolo, itraconazolo, clotrimazolo, ritonavir e troleandomicina possano inibire il metabolismo della brinzolamide attraverso CYP3A4. È necessario prestare attenzione se si usano contemporaneamente gli inibitori CYP3A4. Tuttavia, dato che l’eliminazione avviene principalmente per la via renale, l’accumulo di brinzolamide è poco probabile. La brinzolamide non è un inibitore degli isoenzimi del citocromo P-450. Potrebbero manifestarsi effetti additivi quali ipotensione e/o bradicardia marcata nei casi in cui un beta-bloccante in soluzione oftalmica venga somministrato in concomitanza con calcio-antagonisti orali, agenti beta-bloccanti adrenergici, antiaritmici (incluso amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, guanetidina. I beta-bloccanti possono ridurre la risposta alla adrenalina usata per il trattamento di reazioni anafilattiche. Si deve prestare particolare attenzione in pazienti con una storia di atopia o anafilassi (vedere paragrafo 4.4). La reazione ipertensiva all’improvvisa sospensione di clonidina può essere potenziata quando si assumono agenti beta-bloccanti. Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di questo medicinale con la clonidina. Durante il trattamento combinato con gli inibitori CYP2D6 (ad es. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e il timololo è stato riportato un potenziamento del beta-blocco sistemico (ad es., riduzione della frequenza cardiaca, depressione). Si raccomanda cautela. I beta-bloccanti possono potenziare l’effetto ipoglicemico degli agenti antidiabetici. I beta-bloccanti possono mascherare segni e sintomi di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4). Occasionalmente è stata riportata midriasi in seguito all’uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereAzarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone?
Gravidanza Non ci sono dati adeguati relativi all’uso oftalmico di brinzolamide e timololo nelle donne in gravidanza. Studi condotti sugli animali con brinzolamide hanno mostrato tossicità riproduttiva in seguito a somministrazione per via sistemica, vedere paragrafo 5.3. AZARGA non deve essere usato durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità. Per ridurre l’assorbimento sistemico vedere paragrafo 4.2. Studi epidemiologici non hanno evidenziato effetti malformativi ma mostrano un rischio di ritardo nella crescita intra-uterina quando i beta-bloccanti sono somministrati per via orale. In aggiunta, quando i beta-bloccanti sono stati somministrati fino al momento del parto, nei neonati sono stati osservati segni e sintomi degli effetti dei beta-bloccanti (per esempio bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia). Se AZARGA è somministrato fino al momento del parto, il neonato deve essere attentamente monitorato nei primi giorni di vita. Allattamento Non è noto se la brinzolamide per via oftalmica sia escreta nel latte materno umano. Studi condotti sugli animali hanno mostrato escrezione di brinzolamide nel latte materno in seguito a somministrazione per via orale, vedere paragrafo 5.3. I beta-bloccanti vengono escreti nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di somministrazione del timololo in collirio, è improbabile che nel latte materno siano presenti quantità sufficienti a produrre i sintomi clinici dei beta-bloccanti nel bambino. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Un rischio per i lattanti non può comunque essere escluso. La decisione di sospendere l’allattamento o la terapia con AZARGA va presa tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino ed il beneficio della terapia per la donna. Fertilità Non sono stati eseguiti studi atti a valutare l’effetto della somministrazione oculare topica di Azarga sulla fertilità umana. I dati pre-clinici non evidenziano alcun effetto di brinzolamide o timololo sulla fertilità maschile o femminile dopo somministrazione orale. Non ci si attende effetti sulla fertilità maschile o femminile con l’uso di AZARGA.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone?
In caso di ingestione accidentale, i sintomi del sovradosaggio da beta bloccanti possono includere bradicardia, ipotensione, insufficienza cardiaca e broncospasmo. In caso di sovradosaggio con AZARGA collirio, il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. A causa della brinzolamide, possono verificarsi squilibrio elettrolitico, sviluppo di uno stato di acidosi e possibili effetti a livello del sistema nervoso centrale. Devono essere tenuti sotto controllo i livelli di elettroliti nel siero (in modo particolare il potassio) ed i livelli di pH del sangue. Gli studi hanno evidenziato che il timololo non si dializza prontamente.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone? - Come tutti i medicinali, Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione – 10 mg/ml + 5 mg/ml – collirio sospensione – uso oftalmico – flacone (pe) 5 ml 1 flacone può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Riepilogo del profilo di sicurezza Negli studi clinici, le reazioni avverse più comuni sono state visione offuscata, irritazione oculare e dolore oculare, che si sono verificate approssimativamente nel 2% fino al 7% dei pazienti. Tabella delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse sono state riportate durante gli studi clinici e la sorveglianza postmarketing con AZARGA ed i singoli componenti brinzolamide e timololo. Esse sono classificate in base alla seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100), rara (da ≥1/10.000 a <1/1.000), molto rara (<1/10.000) o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi e organi | Termine Preferito MedDRA (v. 18.0) |
Infezioni ed infestazioni | Non nota: nasofaringite³, faringite³, sinusite³, rinite³ |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Non comune: conta leucocitaria diminuita¹ |
Non nota: conta eritrocitaria diminuita³, cloruro ematico aumentato³ | |
Disturbi del sistema immunitario | Non nota: anafilassi², shock anafilattico¹, reazioni allergiche sistemiche che includono angioedema², rash localizzato e generalizzato², ipersensibilità¹, orticaria², prurito² |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Non nota: ipoglicemia² |
Disturbi psichiatrici | Rara: insonnia¹ |
Non nota: depressione¹, perdita di memoria², apatia³, umore depresso³, calo della libido³, incubi2,3, nervosismo³ | |
Patologie del sistema nervoso | Comune: disgeusia¹ |
Non nota: ischemia cerebrale², accidente cerebrovascolare², sincope², aumento di segni e sintomi della miastenia grave², sonnolenza³, disfunzione motoria³, amnesia³, compromissione della memoria³, parestesia2,3, tremore³, ipoestesia³, ageusia³, capogiro¹, cefalea¹ | |
Patologie dell’occhio | Comune: cheratite puntata¹, visione offuscata¹, dolore oculare¹, irritazione oculare¹ |
Non comune: cheratite1, 2, 3, occhio secco¹, colorazione corneale¹, secrezione oculare¹, prurito oculare¹, sensazione di corpo estraneo negli occhi¹, iperemia oculare¹, iperemia congiuntivale¹ | |
Rara: erosione corneale¹, flare della camera anteriore¹, fotofobia¹, aumento della lacrimazione¹, iperemia della sclera¹, eritema della palpebra¹, formazione di croste sul margine palpebrale¹ | |
Non nota: rapporto fovea/disco del nervo ottico aumentato³, distacco di coroide a seguito di chirurgia filtrante² (vedere paragrafo 4.4 Avverenze speciali e precauzioni di impiego), cheratopatia³, difetto epiteliale della cornea³, patologia dell’epitelio corneale³, aumento della pressione incraoculare³, deposito oculare³, colorazione della cornea³, edema corneale³, diminuita sensibilità della cornea², congiuntivite³, meibomite³, diplopia2, 3, abbagliamento³, fotopsia³, ridotta acuità visiva³, compromissione della vista¹, pterigio³, fastidio oculare³, cheratocongiunctivite secca³, ipoestesia dell’occhio³, pigmentazione della sclera³, cisti sottocongiuntivale³, disturbo visivo³, gonfiore oculare³, allergia oculare³, madarosi³, disturbo palpebrale³, edema palpebrale¹, ptosi² | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non nota: vertigini³, tinnito³ |
Patologie cardiache | Comune: diminuzione della frequenza cardiaca¹ |
Non nota: arresto cardiaco², insufficienza cardiaca², insufficienza cardiaca congestizia², blocco atrioventricolare², sofferenza cardiorespiratoria³, angina pectoris³, bradicardia2,3, frequenza cardiaca irregolare³, aritmia2,3, palpitazioni2,3, tachicardia³, frequenza cardiaca aumentata3, dolore al petto², edema² | |
Patologie vascolari | Non comune: pressione arteriosa ridotta¹ |
Non nota: ipotensione², ipertensione³, pressione arteriosa aumentata¹, fenomeno di Raynaud², mani e piedi freddi² | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune: tosse¹ |
Rara: dolore orofaringeo¹, rinorrea¹ | |
Non nota: broncospasmo² (prevalentemente in pazienti con preesistente malattia broncospastica), dispnea¹, asma³, epistassi¹, iperreattività bronchiale³, irritazione della gola³, congestione nasale³, congestione del tratto respiratorio superiore³, perdita retronasale³, starnuto³, secchezza nasale³ | |
Patologie gastrointestinali | Non nota: vomito2,3, dolore addominale superiore¹, dolore addominale², diarrea¹, bocca secca¹, nausea¹, esofagite³, dispepsia2,3, fastidio addominale³, fastidio allo stomaco³, evacuazioni frequenti³, patologia gastrointestinale³, ipoestesia orale³, parestesia orale³, flatulenza³ |
Patologie epatobiliari | Non nota: test di funzione epatica anormale³ |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non nota: orticaria³, eruzione maculo-papulosa³, prurito generalizzato³, tensione della cute³, dermatite³, alopecia¹, eruzione cutanea psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi², rash¹, eritema¹ |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Non nota: mialgia¹, spasmi muscolari³, artralgia³, dolore alla schiena³, dolore alle estremità³ |
Patologie renali e urinarie | Non comune: ematuria¹ |
Non nota: dolore ai reni³, pollachiuria³ | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non nota: disfunzione erettile³, disfunzione sessuale², calo della libido² |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Non comune: malessere1,3 |
Non nota: dolore al petto¹, dolore³, affaticamento¹, astenia2,3, fastidio al petto³, sentirsi nervoso³, irritabilità³, edema periferico³, residuo di farmaco³ | |
Esami diagnostici | Non comune: aumento del potassio nel sangue¹, latticodeidrogenasi ematica aumentata¹ |
Codice AIC
038837011
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
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