Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa
Aripiprazolo Sandoz GmbH è indicato per il trattamento della schizofrenia negli adulti e negli adolescenti a partire da 15 anni di età.
- Indice di navigazione
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa - Che principio attivo ha Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa?
Aripiprazolo Sandoz GmbH 10 mg: ogni compressa orodispersibile contiene 10 mg di aripiprazolo. Aripiprazolo Sandoz GmbH 15 mg: ogni compressa orodispersibile contiene 15 mg di aripiprazolo Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa orodispersibile da 10 mg contiene 90.30 mg di lattosio (come monoidrato) e 1.00 mg di aspartame (E951). Ogni compressa orodispersibile da 15 mg contiene 135.46 mg di lattosio (come monoidrato) e 1.50 mg di aspartame (E951). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa - Cosa contiene Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa?
Aripiprazolo Sandoz GmbH 10 mg compresse orodispersibili: Lattosio monoidrato Cellulosa microcristallina (E460) Croscarmellosa sodica Silice colloidale anidra Aspartame (E951) Magnesio stearato (E470b) Ferro ossido rosso (E172) Aroma vaniglia (contenente maltodestrina, gomma di acacia, propilenglicole, alcol benzilico, aromatizzante alla vaniglia). Aripiprazolo Sandoz GmbH 15 mg compresse orodispersibili: Lattosio monoidrato Cellulosa microcristallina (E460) Croscarmellosa sodica Silice colloidale anidra Aspartame (E951) Magnesio stearato (E470b) Ferro ossido giallo (E172) Aroma vaniglia (contenente maltodestrina, gomma di acacia, propilenglicole, alcol benzilico, aromatizzante alla vaniglia)
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa? A cosa serve?
Aripiprazolo Sandoz GmbH è indicato per il trattamento della schizofrenia negli adulti e negli adolescenti a partire da 15 anni di età. Aripiprazolo Sandoz GmbH è indicato per il trattamento di episodi maniacali di grado da moderato a severo del Disturbo Bipolare di Tipo I e per la prevenzione di un nuovo episodio maniacale negli adulti che hanno avuto prevalentemente episodi maniacali che hanno risposto al trattamento con aripiprazolo (vedere paragrafo 5.1). Aripiprazolo Sandoz GmbH è indicato per il trattamento fino a 12 settimane di episodi maniacali di grado da moderato a severo del Disturbo Bipolare di Tipo I negli adolescenti a partire da 13 anni di età (vedere paragrafo 5.1).
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa?
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa - Come si assume Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa?
Posologia Adulti Schizofrenia: la dose iniziale raccomandata per Aripiprazolo Sandoz GmbH è di 10 o 15 mg/die con una dose di mantenimento di 15 mg/die somministrata una volta al giorno, indipendentemente dai pasti. Aripiprazolo Sandoz GmbH è efficace ad un dosaggio compreso tra 10 e 30 mg/die. L’aumento dell’efficacia a dosi maggiori di una dose giornaliera di 15 mg non è stato dimostrato, sebbene alcuni pazienti possono trarre beneficio da una dose maggiore. La dose massima giornaliera non deve superare i 30 mg. Episodi maniacali nel Disturbo Bipolare di Tipo I: la dose iniziale raccomandata per Aripiprazolo Sandoz GmbH è di 15 mg somministrata una volta al giorno, indipendentemente dai pasti, in monoterapia o in associazione (vedere paragrafo 5.1). Alcuni pazienti possono trarre beneficio da una dose più alta. La dose massima giornaliera non deve superare i 30 mg. Prevenzione delle ricadute di episodi maniacali nel Disturbo Bipolare di Tipo I: per la prevenzione delle ricadute di episodi maniacali in pazienti che sono stati in trattamento con aripiprazolo in monoterapia o in terapia combinata, continuare la terapia allo stesso dosaggio. Aggiustamenti della dose giornaliera, inclusa la riduzione della dose devono essere considerati sulla base dello stato clinico del paziente. Popolazioni speciali Popolazione pediatrica Schizofrenia negli adolescenti a partire da 15 anni di età: la dose raccomandata per Aripiprazolo Sandoz GmbH è di 10 mg/die somministrata una volta al giorno, indipendentemente dai pasti. Il trattamento deve essere iniziato con 2 mg (utilizzando aripiprazolo soluzione orale 1 mg/ml) per 2 giorni, titolato a 5 mg per ulteriori 2 giorni per raggiungere la dose giornaliera raccomandata di 10 mg. Quando appropriato, i successivi incrementi posologici dovranno essere somministrati con aumenti di 5 mg senza superare la dose massima giornaliera di 30 mg (vedere paragrafo 5.1). Aripiprazolo Sandoz GmbH è efficace a dosi da 10 a 30 mg/die. Non è stata dimostrata una maggior efficacia con dosi più alte di una dose giornaliera di 10 mg, sebbene singoli pazienti possano trarre beneficio da una dose più alta. L’uso di Aripiprazolo Sandoz GmbH non è raccomandato nei pazienti con schizofrenia al di sotto di 15 anni di età a causa di dati di sicurezza ed efficacia insufficienti (vedere paragrafi 4.8 e 5.1). Episodi maniacali nel Disturbo Bipolare di Tipo I negli adolescenti a partire da 13 anni di età: la dose raccomandata per Aripiprazolo Sandoz GmbH è di 10 mg /die somministrata una volta al giorno, indipendentemente dai pasti. Il trattamento deve essere iniziato con 2 mg (utilizzando aripiprazolo soluzione orale 1 mg/ml) per 2 giorni, titolato a 5 mg per ulteriori 2 giorni, per raggiungere la dose giornaliera raccomandata di 10 mg. La durata del trattamento deve essere la minima necessaria per il controllo dei sintomi e non deve eccedere le 12 settimane. Con dosi più alte della dose giornaliera di 10 mg non è stata dimostrata una maggiore efficacia, e una dose giornaliera di 30 mg è associata con una incidenza sostanzialmente maggiore di effetti indesiderati significativi inclusi eventi correlati a sintomi extrapiramidali, sonnolenza, fatica e aumento di peso (vedere paragrafo 4.8). Dosi più alte di 10 mg/die devono pertanto essere usate solo in casi eccezionali e sotto un attento monitoraggio clinico (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1). I pazienti più giovani sono a rischio aumentato di riportare eventi avversi associati con aripiprazolo. Perciò, Aripiprazolo Sandoz GmbH non è raccomandato per l’uso in pazienti al di sotto di 13 anni di età (vedere paragrafi 4.8 e 5.1). Irritabilità associata con disturbo autistico: la sicurezza e l’efficacia di aripiprazolo nei bambini e negli adolescenti al di sotto di 18 anni di età non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.1, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Tic associati alla sindrome di Tourette: la sicurezza e l’efficacia di aripiprazolo nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 6 e 18 anni non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.1, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante una posologia. Compromissione epatica Non viene richiesto alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. In pazienti con compromissione epatica grave, i dati disponibili non sono sufficienti per stabilire delle raccomandazioni. In tali pazienti, il dosaggio dovrà essere gestito con cautela. Comunque, la dose massima giornaliera di 30 mg deve essere usata con cautela in pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafo 5.2). Danno renale Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti con danno renale. Anziani L’efficacia di aripiprazolo nel trattamento della schizofrenia e del Disturbo Bipolare di Tipo I in pazienti con 65 anni di età ed oltre non è stata stabilita. Data la maggiore sensibilità di questa popolazione, quando le condizioni cliniche lo permettono, deve essere presa in considerazione una dose iniziale più bassa (vedere paragrafo 4.4). Sesso Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio per pazienti di sesso femminile, in confronto a quelli di sesso maschile (vedere paragrafo 5.2). Fumatori In accordo alla via metabolica di aripiprazolo non viene richiesto alcun aggiustamento del dosaggio per i fumatori (vedere paragrafo 4.5). Aggiustamenti posologici dovuti alle interazioni Quando aripiprazolo viene somministrato contemporaneamente a potenti inibitori del CYP3A4 o CYP2D6, la dose di aripiprazolo deve essere ridotta. Quando l’inibitore del CYP3A4 o CYP2D6 viene eliminato dalla terapia di combinazione, allora la dose di aripiprazolo deve essere aumentata (vedere paragrafo 4.5). Quando aripiprazolo viene somministrato contemporaneamente ad un potente induttore del CYP3A4, la dose di aripiprazolo deve essere aumentata. Quando l’induttore del CYP3A4 viene eliminato dalla terapia di combinazione, allora la dose di aripiprazolo deve essere ridotta a quella raccomandata (vedere paragrafo 4.5). Modo di somministrazione Aripiprazolo Sandoz GmbH è per uso orale. La compressa orodispersibile deve essere posta nella bocca o sulla lingua, dove si scioglierà rapidamente nella saliva. Può essere assunta con o senza liquidi. Rimuovere la compressa orodispersibile intatta dalla bocca è difficile. Data la fragilità della compressa orodispersibile, questa deve essere assunta immediatamente dopo l’apertura del blister. In alternativa, disperdere la compressa nell’acqua e bere la sospensione ottenuta. Le compresse orodispersibili possono essere utilizzate in alternativa a aripiprazolo compresse da quei pazienti che hanno difficoltà a deglutire le compresse di aripiprazolo (vedere anche paragrafo 5.2).
Conservazione
Come si conserva Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa?
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Su Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa è importante sapere che:
Durante il trattamento antipsicotico, il miglioramento delle condizioni cliniche del paziente può richiedere da molti giorni ad alcune settimane. I pazienti devono essere strettamente controllati per l’intero periodo. Suicidalità L’insorgenza di comportamento suicidario è inerente alla malattia psicotica e ai disturbi dell’umore e, in alcuni casi, è stato riportato subito dopo l’inizio o il passaggio ad un trattamento antipsicotico, incluso il trattamento con aripiprazolo (vedere paragrafo 4.8). Una più stretta supervisione dei pazienti ad alto rischio deve accompagnare la terapia antipsicotica. I risultati di uno studio epidemiologico hanno suggerito che non c’è un aumentato rischio suicidario con aripiprazolo rispetto ad altri antipsicotici nei pazienti adulti affetti da schizofrenia o da disturbo bipolare. Non ci sono dati pediatrici sufficienti per valutare questo rischio nei pazienti di più giovane età (al di sotto di 18 anni di età), ma esiste evidenza che il rischio di suicidio persiste oltre le prime 4 settimane di trattamento per gli antipsicotici atipici, incluso l’aripiprazolo. Patologie cardiovascolari Aripiprazolo deve essere usato con cautela in pazienti con malattia cardiovascolare nota (storia di infarto del miocardio o cardiopatia ischemica, insufficienza cardiaca o anomalie della conduzione), disturbo cerebrovascolare, condizioni che possono predisporre all’ipotensione (disidratazione, ipovolemia e trattamento con medicinali antipertensivi) o ipertensione, inclusa accelerata o maligna. Con l’uso di medicinali antipsicotici sono stati segnalati casi di tromboembolia venosa (TEV). Dato che i pazienti trattati con antipsicotici spesso presentano fattori di rischio acquisiti per la TEV, ogni possibile fattore di rischio per la TEV deve essere identificato prima e durante il trattamento con aripiprazolo e devono essere intraprese misure di prevenzione. Prolungamento dell’intervallo QT Negli studi clinici con aripiprazolo, l’incidenza del prolungamento del tratto QT è stata paragonabile al placebo. Come con altri antipsicotici, aripiprazolo deve essere usato con cautela in pazienti con storia familiare di prolungamento del tratto QT (vedere paragrafo 4.8). Discinesia tardiva In studi clinici della durata di un anno o meno, durante la terapia con aripiprazolo, ci sono state segnalazioni non comuni di discinesia correlata al trattamento. In caso di comparsa di segni e sintomi di discinesia tardiva in pazienti in trattamento con aripiprazolo, si deve considerare la riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia (vedere paragrafo 4.8). Questi sintomi possono peggiorare nel tempo o possono anche manifestarsi dopo la sospensione del trattamento. Altri sintomi extrapiramidali In studi clinici pediatrici su aripiprazolo sono stati osservati acatisia e parkinsonismo. Se in un paziente che assume aripiprazolo compaiono segni e sintomi di altri sintomi extrapiramidali, devono essere presi in considerazione una riduzione della dose e un attento monitoraggio clinico. Sindrome neurolettica maligna (SNM) La SNM è un complesso di sintomi potenzialmente fatali associato ai medicinali antipsicotici. Negli studi clinici sono stati riportati rari casi di SNM durante il trattamento con aripiprazolo. Manifestazioni cliniche della SNM sono iperpiressia, rigidità muscolare, alterazione dello stato mentale ed evidenze di instabilità autonomica (polso o pressione arteriosa irregolari, tachicardia, diaforesi o disritmia cardiaca). Ulteriori segni possono includere elevata creatin fosfochinasi, mioglobinuria (rabdomiolisi) e insufficienza renale acuta. Tuttavia, sono stati segnalati elevati livelli di creatin fosfochinasi e rabdomiolisi non necessariamente associati a SNM. Se un paziente sviluppa segni e sintomi indicativi di SNM, o presenta febbre alta di origine sconosciuta senza ulteriori manifestazioni cliniche di SNM, tutti i principi attivi antipsicotici, compreso aripiprazolo, devono essere interrotti. Convulsioni Negli studi clinici sono stati riportati casi non comuni di convulsioni durante il trattamento con aripiprazolo. Quindi, l’aripiprazolo deve essere usato con cautela nei pazienti con storia di disturbi convulsivi o che mostrano condizioni associate a convulsioni (vedere paragrafo 4.8). Pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza: Aumento della mortalità In tre studi clinici con aripiprazolo (n = 938; età media: 82,4 anni; range: 56–99 anni), controllati verso placebo, in pazienti anziani con psicosi associata a malattia di Alzheimer, i pazienti trattati con aripiprazolo hanno riportato un aumentato rischio di morte in confronto a quelli che assumevano placebo. La percentuale delle morti nei pazienti trattati con aripiprazolo è stata del 3,5 % in confronto all’1,7 % del gruppo placebo. Sebbene le cause delle morti fossero varie, la maggior parte di esse risultarono essere di natura cardiovascolare (per es. insufficienza cardiaca, morte improvvisa) o infettiva (per es. polmonite) (vedere paragrafo 4.8). Reazioni avverse cerebrovascolari Negli stessi studi nei pazienti sono state segnalate reazioni avverse cerebrovascolari (per es.: ictus, attacco ischemico transitorio), inclusi casi ad esito fatale (età media: 84 anni; intervallo: 78–88 anni). Complessivamente in questi studi, l’1,3 % dei pazienti trattati con aripiprazolo ha riportato reazioni avverse cerebrovascolari in confronto allo 0,6 % dei pazienti trattati con placebo. Questa differenza non è risultata statisticamente significativa. Tuttavia, in uno di questi studi, a dose fissa, nei pazienti trattati con aripiprazolo si è evidenziata una significativa relazione dose–risposta per le reazioni avverse cerebrovascolari (vedere paragrafo 4.8). Aripiprazolo non è approvato per il trattamento della psicosi correlata alla demenza. Iperglicemia e diabete mellito In pazienti trattati con medicinali antipsicotici atipici, incluso aripiprazolo, è stata riportata iperglicemia, in alcuni casi estrema e associata a chetoacidosi o coma iperosmolare o morte. Fattori di rischio che possono predisporre i pazienti a gravi complicazioni includono obesità e storia familiare di diabete. Negli studi clinici con aripiprazolo, non sono state riportate differenze significative nel tasso d’incidenza di reazioni avverse correlate ad iperglicemia (incluso diabete) o in quello di comparsa di valori anormali della glicemia in confronto al placebo. Non sono disponibili stime precise di rischio per reazioni avverse correlate ad iperglicemia in pazienti trattati con aripiprazolo e con altri medicinali antipsicotici atipici per permettere una comparazione diretta. I pazienti trattati con qualsiasi farmaco antipsicotico, incluso aripiprazolo, devono essere osservati per la comparsa di segni e sintomi di iperglicemia (come polidipsia, poliuria, polifagia e debolezza) ed i pazienti con diabete mellito o con fattori di rischio per diabete mellito devono essere controllati regolarmente per un peggioramento del controllo glicemico (vedere paragrafo 4.8). Ipersensibilità Come con gli altri medicinali, con aripiprazolo, possono verificarsi, reazioni di ipersensibilità, caratterizzate da sintomi allergici (vedere paragrafo 4.8). Aumento di peso L’aumento di peso, dovuto a comorbilità, uso di antipsicotici noti causare aumento di peso, stile di vita mal gestito, si osserva comunemente nei pazienti schizofrenici e con mania bipolare e può condurre a gravi complicazioni. Dopo la commercializzazione, è stato riportato aumento di peso nei pazienti in trattamento con aripiprazolo. Quando rilevato, solitamente si trattava di pazienti con fattori di rischio significativi quali storia di diabete, disturbi della tiroide o adenoma pituitario. Negli studi clinici, aripiprazolo non ha mostrato di causare aumento di peso clinicamente rilevante negli adulti (vedere paragrafo 5.1). Negli studi clinici su pazienti adolescenti con mania bipolare, aripiprazolo ha mostrato di essere associato con aumento di peso dopo 4 settimane di trattamento. L’aumento di peso deve essere monitorato nei pazienti adolescenti con mania bipolare. Se l’aumento di peso è clinicamente significativo, deve essere considerata una riduzione della dose (vedere paragrafo 4.8). Disfagia Disturbi della motilità esofagea ed aspirazione sono stati associati all’uso di medicinali antipsicotici, incluso aripiprazolo. Aripiprazolo e altri principi attivi antipsicotici devono essere usati con cautela in pazienti a rischio di polmonite ab ingestis. Gioco d’azzardo patologico Segnalazioni post–marketing di gioco d’azzardo patologico sono state riportate fra i pazienti a cui è stato prescritto aripiprazolo, indipendentemente dal fatto che questi pazienti avessero una storia precedente di gioco d’azzardo. Pazienti con una precedente storia di gioco d’azzardo patologico potrebbero essere maggiormente a rischio e devono essere monitorati attentamente (vedere paragrafo 4.8). Pazienti con comorbidità da Disturbo da Deficit di attenzione con Iperattività (ADHD) Nonostante l’elevata frequenza di comorbidità del Disturbo Bipolare di Tipo I e di ADHD, sono disponibili dati di sicurezza molto limitati sull’uso concomitante di aripiprazolo e di stimolanti; perciò, si deve prestare un’estrema cautela quando questi medicinali sono somministrati in concomitanza. Lattosio: Aripiprazolo Sandoz GmbH compresse orodispersibili contiene lattosio. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, di deficienza della Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale. Fenilchetonuria: Aripiprazolo Sandoz GmbH compresse orodispersibili contiene aspartame (E951), una fonte di fenilalanina che può essere dannosa per persone con fenilchetonuria.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa?
A causa del suo antagonismo sui recettori α1–adrenergici, l’aripiprazolo può potenzialmente aumentare l’effetto di alcuni antipertensivi. Dato l’effetto primario dell’aripiprazolo sul sistema nervoso centrale, si deve esercitare cautela quando è assunto in combinazione con alcol o con altri medicinali che agiscono sul SNC con reazioni avverse sovrapponibili come la sedazione (vedere paragrafo 4.8). Si deve prestare cautela nel somministrare aripiprazolo contemporaneamente a medicinali noti causare prolungamento del tratto QT o squilibrio elettrolitico. Possibilità per altri medicinali di influenzare aripiprazolo L’H2 antagonista famotidina, un bloccante dell’acidità gastrica, riduce il tasso di assorbimento dell’aripiprazolo ma si ritiene che tale effetto non sia clinicamente rilevante. L’aripiprazolo è metabolizzato attraverso diverse vie che coinvolgono gli enzimi CYP2D6 e CYP3A4 ma non gli enzimi CYP1A. Di conseguenza, non viene richiesto alcun aggiustamento del dosaggio per i fumatori. Chinidina e altri inibitori del CYP2D6 In uno studio clinico in soggetti sani, un forte inibitore del CYP2D6 (chinidina) ha aumentato l’AUC dell’aripiprazolo del 107 % mentre la Cmax è rimasta invariata. L’AUC e la Cmax del deidro–aripiprazolo, il metabolita attivo, sono diminuiti rispettivamente del 32 % e del 47 %. Nell’eventualità di somministrazione concomitante di aripiprazolo e chinidina, la dose di aripiprazolo deve essere diminuita di circa la metà rispetto al dosaggio prescritto. Ci si aspetta che altri potenti inibitori del CYP2D6, come fluoxetina e paroxetina, abbiano effetti simili e per questo si dovranno applicare analoghe riduzioni della dose. Ketoconazolo e altri inibitori del CYP3A4 In uno studio clinico con soggetti sani, un forte inibitore del CYP3A4 (ketoconazolo) ha aumentato l’AUC e la Cmax rispettivamente del 63 % e del 37 %. L’AUC e la Cmax del deidro–aripiprazolo sono aumentate rispettivamente del 77 % e del 43 %. Nei metabolizzatori lenti del CYP2D6, l’uso concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 può causare maggiori concentrazioni plasmatiche di aripiprazolo rispetto a quelle dei metabolizzatori veloci del CYP2D6. Quando si prende in considerazione la somministrazione concomitante di ketoconazolo o di altri potenti inibitori di CYP3A4 con aripiprazolo, i potenziali benefici per il paziente devono superare i rischi potenziali. Nell’eventualità di somministrazione concomitante di ketoconazolo e aripiprazolo, la dose di aripiprazolo deve essere diminuita di circa la metà rispetto alla dose prescritta. Ci si aspetta che altri potenti inibitori del CYP3A4, come itraconazolo e gli inibitori della proteasi HIV, abbiano effetti simili e per questo si devono applicare analoghe riduzioni della dose. A seguito della interruzione della somministrazione dell’inibitore del CYP2D6 e CYP3A4, la dose di aripiprazolo deve essere aumentata fino a raggiungere il livello precedente l’inizio della terapia di combinazione. Quando deboli inibitori del CYP3A4 (per es. diltiazem o escitalopram) o del CYP2D6 sono usati contemporaneamente ad aripiprazolo, si possono verificare modesti incrementi delle concentrazioni di aripiprazolo. Carbamazepina e altri induttori del CYP3A4 A seguito della somministrazione concomitante di carbamazepina, un potente induttore del CYP3A4, le medie geometriche della Cmax e dell’AUC dell’aripiprazolo sono risultate rispettivamente più basse del 68 % e del 73 %, rispetto a quando l’aripiprazolo (30 mg) è stato somministrato da solo. Analogamente, per quanto riguarda deidro–aripiprazolo, le medie geometriche della Cmax e dell’AUC dopo somministrazione concomitante di carbamazepina sono risultate rispettivamente più basse del 69 % e del 71 %, rispetto a quelle rilevate a seguito di trattamento con aripiprazolo da solo. La dose di aripiprazolo deve essere raddoppiata in caso di somministrazione concomitante di aripiprazolo e carbamazepina. Ci si può aspettare che altri potenti induttori del CYP3A4 (come rifampicina, rifabutina, fenitoina, fenobarbital, primidone, efavirenz, nevirapina ed erba di San Giovanni) abbiano gli stessi effetti, quindi, devono essere effettuati analoghi aumenti della dose. A seguito dell’interruzione dell’uso dei potenti induttori del CYP3A4, la dose di aripiprazolo deve essere ridotta alla dose raccomandata. Valproato e litio Quando litio e valproato sono stati somministrati contemporaneamente ad aripiprazolo non si sono avute variazioni clinicamente significative delle concentrazioni di aripiprazolo. Sindrome serotoninergica Sono stati riportati casi di sindrome serotoninergica in pazienti in trattamento con aripiprazolo, e possibili segni e sintomi di questa condizione possono verificarsi specialmente nei casi di uso concomitante con altri farmaci serotoninergici, quali SSRI/SNRI, o con altri medicinali che sono noti aumentare le concentrazioni di aripiprazolo (vedere paragrafo 4.8). Possibilità per aripiprazolo di influenzare altri medicinali In studi clinici, dosi di aripiprazolo di 10–30 mg/die non hanno mostrato di avere effetti significativi sul metabolismo dei substrati del CYP2D6 (rapporto destrometorfano/3–metossimorfina), CYP2C9 (warfarin), CYP2C19 (omeprazolo) e CYP3A4 (destrometorfano). Inoltre, aripiprazolo e deidro–aripiprazolo non hanno mostrato di potere potenzialmente alterare l’attività metabolica in vitro mediata dal CYP1A2. Perciò, si ritiene improbabile che l’aripiprazolo possa causare interazioni farmacologiche di rilevanza clinica mediate da questi enzimi. Quando aripiprazolo è stato somministrato contemporaneamente a valproato, litio o lamotrigina, non si sono avute variazioni clinicamente significative delle concentrazioni di questi ultimi.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereAripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa?
Gravidanza Non ci sono studi specifici e adeguatamente controllati con aripiprazolo in donne gravide. Sono state riportate anomalie congenite; comunque, non può essere stabilita una relazione causale con aripiprazolo. Studi condotti sugli animali non possono escludere potenziale tossicità sullo sviluppo (vedere paragrafo 5.3). Le pazienti devono essere informate di riferire al medico se sono in gravidanza o intendano esserlo durante il trattamento con aripiprazolo. Date le insufficienti informazioni sulla sicurezza nell’uomo ed i quesiti emersi dagli studi sulla riproduzione animale, questo medicinale non deve essere usato in gravidanza a meno che il beneficio atteso non giustifichi chiaramente il potenziale rischio per il feto. I neonati esposti agli antipsicotici (incluso aripiprazolo) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di reazioni avverse che includono sintomi extrapiramidali e/o da astinenza che potrebbero variare in gravità e durata in seguito al parto. Si sono verificate segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, difficoltà respiratoria, o disturbi dell’alimentazione. Di conseguenza, i neonati devono essere monitorati attentamente. Allattamento L’aripiprazolo è escreto nel latte materno. Le pazienti devono essere informate di non allattare al seno qualora stiano assumendo aripiprazolo.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa?
Segni e sintomi Negli studi clinici e nell’esperienza post–marketing, un sovradosaggio accidentale o intenzionale acuto di aripiprazolo da solo è stato identificato in pazienti adulti con dosaggi riportati superiori a 1.260 mg senza alcun esito fatale. I segni e sintomi osservati, potenzialmente importanti dal punto di vista medico, hanno incluso letargia, aumento della pressione arteriosa, sonnolenza, tachicardia, nausea, vomito e diarrea. Inoltre, si sono avute segnalazioni di sovradosaggio accidentale con aripiprazolo da solo (con dosi fino a 195 mg) nei bambini senza alcun esito fatale. I segni e sintomi riportati, potenzialmente gravi da un punto di vista clinico, hanno incluso sonnolenza, perdita transitoria di coscienza e sintomi extrapiramidali. Trattamento del sovradosaggio Il trattamento del sovradosaggio deve concentrarsi sulla terapia di supporto, mantenendo adeguatamente pervie le vie respiratorie, un’adeguata ossigenazione e ventilazione, e sul controllo dei sintomi. Si deve prendere in considerazione la possibilità di un coinvolgimento di più medicinali. Quindi, si deve iniziare immediatamente un monitoraggio cardiovascolare che includa un monitoraggio elettrocardiografico continuo per rilevare possibili aritmie. A seguito di un sovradosaggio da aripiprazolo confermato o sospettato, è necessario un continuo controllo medico fino a guarigione del paziente. Carbone attivo (50 g), somministrato un’ora dopo l’aripiprazolo, ne ha diminuito la Cmax di circa il 41 % e l’AUC di circa il 51 %, suggerendo che il carbone può essere efficace per il trattamento del sovradosaggio. Emodialisi Sebbene non siano disponibili informazioni sull’effetto dell’emodialisi nel trattamento del sovradosaggio da aripiprazolo, è improbabile che questa sia utile nel trattamento del sovradosaggio a causa dell’elevato legame dell’aripiprazolo alle proteine plasmatiche.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa? - Come tutti i medicinali, Aripiprazolo sandoz gmbh – 15 mg compresse orodispersibili 28×1 compresse in blister carta/pet/al/pvc/al/opa può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comuni riportate negli studi clinici controllati con placebo sono acatisia e nausea, ciascuna delle quali si è manifestata in più del 3 % dei pazienti trattati con aripiprazolo orale. Tabella delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse si sono manifestate più spesso (≥ 1/100) rispetto al placebo, o sono state identificate come reazioni avverse con possibile rilevanza medica (*). La sottoelencata frequenza è descritta utilizzando la seguente convenzione: comune (≥ 1/100, < 1/10) e non comune (≥ 1/1.000, < 1/100).
Patologie endocrine |
Non comune: iperprolattinemia |
Disturbi psichiatrici |
Comune: irrequietezza, insonnia, ansia |
Non comune: depressione*, ipersessualità |
Patologie del sistema nervoso |
Comune: sintomi extrapiramidali, acatisia, tremore, capogiro, sonnolenza, sedazione, cefalea |
Patologie dell’occhio |
Comune: visione offuscata |
Non comune: diplopia |
Patologie cardiache |
Non comune: tachicardia* |
Patologie vascolari |
Non comune: ipotensione ortostatica* |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
Non comune: singhiozzo |
Patologie gastrointestinali |
Comune: dispepsia, vomito, nausea, costipazione, ipersecrezione salivare |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Comune: affaticamento |
Patologie del sistema emolinfopoietico | leucopenia, neutropenia, trombocitopenia |
Disturbi del sistema immunitario | reazioni allergiche (per esempio reazioni anafilattiche, angioedema inclusi gonfiore della lingua, edema della lingua, edema facciale, prurito o orticaria) |
Patologie endocrine | iperglicemia, diabete mellito, chetoacidosi diabetica, coma iperosmolare diabetico |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | aumento di peso, diminuzione di peso, anoressia, iponatriemia |
Disturbi psichiatrici | agitazione, nervosismo, gioco d’azzardo patologico, aggressività; tentativo di suicidio, ideazione suicidaria e suicidio compiuto (vedere paragrafo 4.4) |
Patologie del sistema nervoso | disturbi del linguaggio, Sindrome Maligna da Neurolettici (SNM), crisi tonico–clonica generalizzata (grande male), sindrome serotoninergica |
Patologie cardiache | prolungamento del tratto QT, aritmia ventricolare, morte improvvisa inspiegabile, arresto cardiaco, torsione di punta, bradicardia |
Patologie vascolari | sincope, ipertensione, tromboembolia venosa (incluse embolia polmonare e trombosi venosa profonda) |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | spasmo orofaringeo, laringospasmo, polmonite ab ingestis |
Patologie gastrointestinali | pancreatite, disfagia, disagio addominale, disagio allo stomaco, diarrea |
Patologie epatobiliari | insufficienza epatica, ittero, epatite, incremento dell’alanina aminotransferasi (ALT), incremento dell’aspartato aminotransferasi (AST), incremento della gamma glutamiltransferasi (GGT), incremento della fosfatasi alcalina |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | eruzione cutanea, reazioni di fotosensibilità, alopecia, iperidrosi. |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | rabdomiolisi, mialgia, rigidità |
Patologie renali e urinarie | incontinenza urinaria, ritenzione urinaria |
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali | sindrome da astinenza neonatale (vedere paragrafo 4.6) |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | priapismo |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | disturbo nella regolazione della temperatura corporea (per esempio ipotermia, piressia), dolore toracico, edema periferico |
Esami diagnostici | incremento della creatin fosfochinasi, incremento dei livelli di glucosio nel sangue, fluttuazione dei livelli di glucosio nel sangue, incremento dell’emoglobina glicosilata |
Codice AIC
043565249
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Sostanza
Produttore
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