Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml
Trattamento dell’osteoporosi: • nelle donne in post-menopausa; • negli uomini adulti ad aumentato rischio di fratture, compresi quelli con una recente frattura dell’anca da trauma lieve.
- Indice di navigazione
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Interazioni
- In gravidanza
- Sovradosaggio
- Effetti indesiderati
- Codice AIC
 
Principi attivi
Composizione di Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml - Che principio attivo ha Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml?
Ogni sacca con 100 ml di soluzione contiene 5 mg di acido zoledronico (come monoidrato). Ogni ml della soluzione contiene 0,05 mg di acido zoledronico (come monoidrato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Composizione di Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml - Cosa contiene Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml?
Mannitolo (E421); Sodio citrato (E331); Acqua per preparazioni iniettabili; Acido cloridrico e/o sodio idrossido (per aggiustare il pH).
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml? A cosa serve?
Trattamento dell’osteoporosi: • nelle donne in post-menopausa; • negli uomini adulti ad aumentato rischio di fratture, compresi quelli con una recente frattura dell’anca da trauma lieve. Trattamento dell’osteoporosi associata a terapia sistemica a lungo termine con glucocorticoidi: • in donne in post-menopausa; • in uomini adulti ad aumentato rischio di frattura. Trattamento del morbo di Paget osseo negli adulti.
Controndicazioni
Quando non deve essere usato Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml?
- Ipersensibilità al principio attivo, a qualsiasi bisfosfonato o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; - Pazienti con ipocalcemia (vedere paragrafo 4.4); - Grave compromissione renale con clearance della creatinina < 35 ml/min (vedere paragrafo 4.4); - Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml - Come si assume Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml?
Posologia. I pazienti devono essere idratati adeguatamente prima della somministrazione di Acido Zoledronico Altan. Ciò è particolarmente importante per gli anziani (≥65 anni) e per i pazienti in terapia con diuretici. Si raccomanda di associare alla somministrazione di Acido Zoledronico Altan un adeguato supplemento di calcio e vitamina D. Osteoporosi: Per il trattamento dell’osteoporosi post-menopausale, dell’osteoporosi nell’uomo e per il trattamento dell’osteoporosi associata a terapia sistemica a lungo termine con glucocorticoidi, la dose raccomandata è una singola infusione endovenosa di Acido Zoledronico Altan 5 mg somministrata una volta all’anno. Non è stata stabilita la durata ottimale del trattamento con bisfosfonati per l’osteoporosi. La necessità di un trattamento continuativo deve essere rivalutata in ogni singolo paziente periodicamente in funzione dei benefici e rischi potenziali di Acido Zoledronico Altan, in particolare dopo 5 o più anni d’uso. Nei pazienti con una recente frattura dell’anca da trauma lieve, si raccomanda la somministrazione per infusione di Acido Zoledronico Altan almeno due settimane dopo guarigione della frattura dell’anca (vedere paragrafo 5.1). Nei pazienti con una recente frattura dell’anca da trauma lieve, si raccomanda la somministrazione di una dose di carico da 50.000 a 125.000 UI di vitamina D, somministrata per via orale o per via intramuscolare, precedentemente alla prima infusione di Acido Zoledronico Altan. Morbo di Paget: Per il trattamento del morbo di Paget, Acido Zoledronico Altan deve essere prescritto solo da medici esperti nel trattamento del morbo di Paget osseo. La dose raccomandata è una singola infusione endovenosa di Acido Zoledronico Altan 5 mg. Ai pazienti con il morbo di Paget è fortemente consigliato garantire un adeguato supplemento di calcio corrispondente ad almeno 500 mg di calcio elementare due volte al giorno almeno nei 10 giorni successivi alla somministrazione di Acido Zoledronico Altan (vedere paragrafo 4.4). Ritrattamento del morbo di Paget: nel morbo di Paget, dopo il trattamento iniziale con Acido Zoledronico Altan, è stato osservato un periodo di remissione prolungato nei pazienti rispondenti. Il ritrattamento nei pazienti con recidiva consiste in un’ulteriore infusione endovenosa di Acido Zoledronico Altan 5 mg dopo un intervallo di un anno o più dal trattamento iniziale. Sono disponibili dati limitati sul ritrattamento del morbo di Paget (vedere paragrafo 5.1). Popolazioni speciali. Pazienti con compromissione renale: Acido Zoledronico Altan è controindicato nei pazienti con clearance della creatinina <35 ml/min (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Nei pazienti con clearance della creatinina ≥35 ml/min non è necessario un aggiustamento della dose. Pazienti con compromissione epatica: Non è richiesto un aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). Anziani (≥65 anni): Poichè la biodisponibilità, la distribuzione e l’eliminazione erano simili nei pazienti anziani e nei soggetti più giovani, non è necessario un aggiustamento della dose. Popolazione pediatrica: Acido Zoledronico Altan non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni. Non ci sono dati disponibili per i bambini al di sotto dei 5 anni di età. I dati al momento disponibili per bambini di età compresa tra 5 e 17 anni sono riportati nel paragrafo 5.1. Modo di somministrazione: Uso endovenoso. Acido Zoledronico Altan è somministrato attraverso una linea infusionale con membrana di ventilazione e viene somministrato lentamente a velocità di infusione costante. Il tempo di infusione non deve essere inferiore a 15 minuti. Per informazioni sulla modalità di infusione di Acido Zoledronico Altan, vedere il paragrafo 6.6. Ai pazienti trattati con Acido Zoledronico Altan deve essere fornito il foglio illustrativo e la carta di promemoria per il paziente.
Conservazione
Come si conserva Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml?
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Per le condizioni di conservazione del medicinale dopo l’apertura, vedere paragrafo 6.3.
Avvertenze
Su Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml è importante sapere che:
Funzione renale: L’uso di Acido Zoledronico Altan in pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina < 35 ml/min) è controindicato a causa di un aumento del rischio di insufficienza renale in questa popolazione. Compromissione renale è stata osservata a seguito della somministrazione di Acido Zoledronico Altan (vedere paragrafo 4.8) in particolare in pazienti con preesistente disfunzione renale o con altri fattori di rischio tra i quali età avanzata, uso concomitante di medicinali nefrotossici, concomitante terapia diuretica (vedere paragrafo 4.5), o disidratazione successiva alla somministrazione di Acido Zoledronico Altan. Dopo somministrazione singola nei pazienti è stata osservata compromissione renale. Raramente si è verificata insufficienza renale che comportasse la necessità di dialisi o con esito fatale in pazienti con sottostante compromissione renale o con uno qualsiasi dei fattori di rischio sopra descritti. Per minimizzare il rischio di reazioni avverse renali si devono prendere in considerazione le seguenti precauzioni: • Prima di ogni infusione di Acido Zoledronico Altan deve essere calcolata la clearance della creatinina in base al peso corporeo utilizzando la formula di Cockcroft-Gault; • L’aumento transitorio della creatinina sierica può essere più marcato in pazienti con sottostante compromissione renale; • Nei pazienti a rischio deve essere considerato il monitoraggio della creatinina sierica; • Acido Zoledronico Altan deve essere usato con cautela se somministrato in concomitanza con altri medicinali che possono avere impatto sulla funzionalità renale (vedere paragrafo 4.5); • Prima della somministrazione di Acido Zoledronico Altan i pazienti, in particolare i pazienti anziani e quelli in terapia con diuretici, devono essere idratati adeguatamente; • Una singola infusione di Acido Zoledronico Altan non deve superare 5 mg e la durata dell’infusione deve essere di almeno 15 minuti (vedere paragrafo 4.2). Ipocalcemia: Un’ipocalcemia preesistente deve essere trattata con un’adeguata somministrazione di calcio e vitamina D prima di iniziare la terapia con Acido Zoledronico Altan (vedere paragrafo 4.3). Anche altre alterazioni del metabolismo minerale devono essere adeguatamente trattate, (ad es. ridotta riserva paratiroidea, malassorbimento intestinale del calcio). Per questi pazienti i medici devono valutare la possibilità del monitoraggio clinico. Un elevato ricambio osseo è una caratteristica del morbo di Paget osseo. A causa della rapida insorgenza dell’effetto dell’acido zoledronico sul ricambio osseo, si può sviluppare un’ipocalcemia transitoria, talvolta sintomatica, che raggiunge i massimi livelli solitamente nei 10 giorni successivi all’infusione di Acido Zoledronico Altan (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda di associare alla somministrazione di Acido Zoledronico Altan un adeguato supplemento di calcio e vitamina D. In aggiunta, ai pazienti affetti dal morbo di Paget, è fortemente consigliato garantire un adeguato supplemento di calcio elementare corrispondente ad almeno 500 mg di calcio due volte al giorno almeno nei 10 giorni successivi alla somministrazione di Acido Zoledronico Altan (vedere paragrafo 4.2). I pazienti devono essere informati sui possibili sintomi causati dall’ipocalcemia e devono essere monitorati adeguatamente da un punto di vista clinico durante il periodo a rischio. Nei pazienti affetti dal morbo di Paget si raccomanda di misurare il calcio sierico prima dell’infusione di Acido Zoledronico Altan. Nei pazienti in trattamento con bisfosfonati, compreso Acido Zoledronico Altan, è stato riportato non frequentemente dolore severo e occasionalmente invalidante alle ossa, alle articolazioni e/o ai muscoli (vedere paragrafo 4.8). Osteonecrosi della mandibola/mascella: L’ osteonecrosi della mandibola/mascella è stata riportata nel corso dell’esperienza post-marketing in pazienti trattati con Acido Zoledronico Altan (acido zoledronico) per osteoporosi (vedere paragrafo 4.8). L’inizio del trattamento o di un nuovo ciclo di trattamento deve essere rimandato in pazienti con lesioni aperte non rimarginate dei tessuti molli del cavo orale. Prima di iniziare il trattamento con Acido Zoledronico Altan in pazienti con fattori di rischio concomitanti si raccomanda un esame odontoiatrico con le appropriate procedure odontoiatriche preventive ed una valutazione del beneficio-rischio individuale. Quando si valuta il rischio per un paziente di sviluppare osteonecrosi della mandibola/mascella bisogna considerare quanto di seguito: - La potenza di inibire il riassorbimento osseo del medicinale (rischio maggiore per molecole molto potenti), via di somministrazione (rischio maggiore per la somministrazione parenterale) e dose cumulativa; - Cancro, co-morbidità (es.: anemia, coaugulopatie, infezione), fumo; - Terapie concomitanti: corticosteroidi, chemioterapia, inibitori dell’angiogenesi, radioterapia a testa e collo; - Scarsa igiene orale, malattia periodontale, dentiera mal fissata, storia di malattia dentale, procedure dentarie invasive, es.: estrazioni dentali. Tutti i pazienti devono essere incoraggiati a mantenere una buona igiene orale, a sottoporsi a controlli dentari di routine e a segnalare immediatamente qualsiasi sintomo orale come mobilità dentale, dolore, gonfiore o mancata rimarginazione di piaghe, oppure secrezione durante il trattamento con acido zoledronico. Nel corso del trattamento, procedure dentarie invasive devono essere eseguite con cautela ed evitate in stretta prossimità del trattamento con acido zoledronico. Il programma di gestione dei pazienti che sviluppano osteonecrosi della mandibola/mascella deve essere stabilito in stretta collaborazione tra il medico curante e un dentista o un chirurgo del cavo orale competente in osteonecrosi della mandibola/mascella. Si deve prendere in considerazione l’interruzione temporanea del trattamento con acido zoledronico fino a quando la condizione si risolve e i fattori di rischio concomitanti sono mitigati ove possibile. Osteonecrosi del canale uditivo esterno: È stata riferita osteonecrosi del canale uditivo esterno in concomitanza con l'uso di bisfosfonati, prevalentemente in associazione a terapie di lungo termine. Tra i possibili fattori di rischio dell'osteonecrosi del canale uditivo esterno sono inclusi l'uso di steroidi e la chemioterapia e/o fattori di rischio locali quali infezione o trauma. L'eventualità di osteonecrosi del canale uditivo esterno deve essere valutata in pazienti trattati con bisfosfonati che presentano sintomi a carico dell'orecchio, tra cui infezioni croniche dell'orecchio. Fratture atipiche del femore: Sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l’osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all’inguine, spesso associato a evidenze di diagnostica per immagini di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato il femore controlaterale. È stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve prendere in considerazione l’interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale. Durante il trattamento con bisfosfonati i pazienti devono essere informati di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all’anca o all’inguine e qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi deve essere valutato per la presenza di una frattura incompleta del femore. Generale: L'incidenza dei sintomi post infusione che si verificano entro i primi tre giorni successivi alla somministrazione di Acido Zoledronico Altan può essere ridotta con la somministrazione di paracetamolo o ibuprofene subito dopo la somministrazione di Acido Zoledronico Altan. Sono disponibili altri prodotti contenenti acido zoledronico come sostanza attiva per indicazioni oncologiche. I pazienti trattati con Acido Zoledronico Altan non devono essere trattati in concomitanza con tali prodotti o con qualsiasi altro bisfosfonato, poiché gli effetti combinati di queste sostanze sono sconosciuti.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono interagire con Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml?
Non sono stati effettuati studi d’interazione con altri medicinali. L’acido zoledronico non è metabolizzato a livello sistemico e non influenza in vitro l’attività degli enzimi del citocromo P450 umano (vedere paragrafo 5.2). L’acido zoledronico non si lega ampiamente alle proteine plasmatiche (circa il 43-55% del farmaco risulta legato) e pertanto sono improbabili interazioni derivanti dallo spiazzamento di medicinali con elevato legame alle proteine. L’acido zoledronico è eliminato mediante escrezione renale. Usare cautela se l’acido zoledronico viene somministrato in associazione a medicinali che possono avere un impatto significativo sulla funzionalità renale (ad esempio aminoglicosidi o diuretici che possono causare disidratazione) (vedere paragrafo 4.4). In pazienti con compromissione renale può aumentare l’esposizione sistemica a medicinali somministrati in concomitanza ed escreti principalmente per via renale.
In gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendereAcido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml?
Donne potenzialmente fertili: Acido Zoledronico Altan non è raccomandato in donne in età fertile. Gravidanza: Acido Zoledronico Altan è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso dell’acido zoledronico in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali con acido zoledronico hanno evidenziato una tossicità riproduttiva comprese malformazioni (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. Allattamento: Acido Zoledronico Altan è controindicato durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3). Non è noto se l’acido zoledronico sia escreto nel latte umano. Fertilità: L’acido zoledronico è stato valutato nei ratti per potenziali effetti avversi sulla fertilità dei genitori e della generazione F1. Ciò ha avuto come conseguenza accentuati effetti farmacologici considerati correlati all’inibizione della mobilizzazione del calcio scheletrico da parte del composto, risultanti in ipocalcemia durante il periparto, un effetto di classe dei bisfosfonati, distocia e conclusione anticipata dello studio. Questi risultati non consentono quindi di determinare un effetto definitivo di Acido Zoledronico Altan sulla fertilità negli esseri umani.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml?
L’esperienza clinica con sovradosaggio acuto è limitata. Pazienti che sono stati trattati con dosi superiori a quelle raccomandate devono essere monitorati con particolare attenzione. In caso di sovradosaggio che comporti un’ipocalcemia clinicamente significativa, può essere effettuata una terapia sintomatica mediante la somministrazione di un supplemento di calcio per via orale e/o di calcio gluconato per infusione endovenosa.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml? - Come tutti i medicinali, Acido zoledronico altan 5 mg/100 ml soluzione per infusione – 5 mg/100 ml soluzione per infusione 1 sacca in pp da 100 ml può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Riassunto del profilo di sicurezza: La percentuale complessiva di pazienti che hanno manifestato reazioni avverse era pari rispettivamente a 44,7%, 16,7% e 10,2% dopo la prima, la seconda e la terza infusione. L’incidenza di reazioni avverse individuali in seguito alla prima infusione era: piressia (17,1%), mialgia (7,8%), malattia simil-influenzale (6,7%), artralgia (4,8%) e cefalea (5,1%). L’incidenza di queste reazioni è diminuita marcatamente con dosi annuali successive di Acido Zoledronico Altan. La maggior parte di queste reazioni si è verificata nei primi tre giorni successivi alla somministrazione di Acido Zoledronico Altan. La maggior parte di queste reazioni è risultata da lieve a moderata e si è risolta entro tre giorni dalla comparsa dell’evento. In uno studio di dimensioni più ridotte dove è stata effettuata la profilassi delle reazioni avverse come di seguito descritta, la percentuale di pazienti che hanno manifestato reazioni avverse è stata inferiore (rispettivamente del 19,5%, 10,4%, 10,7% dopo la prima, la seconda e la terza infusione). Tabella delle reazioni avverse: Le reazioni avverse nella Tabella 1 sono elencate secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi e categoria di frequenza. Le categorie di frequenza sono definite usando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Tabella 1
Infezioni ed infestazioni | Non comune | Influenza, nasofaringite |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Non comune | Anemia |
Disturbi del sistema immunitario | Non nota** Reazioni di ipersensibilità compresi rari casi di broncospasmo, orticaria e angioedema e casi molto rari di reazione/shock | Reazioni di ipersensibilità compresi rari casi di broncospasmo, orticaria e angioedema e casi molto rari di reazione anafilattica/shock |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Comune | Ipocalcemia* |
Non comune | Diminuzione dell’appetito | |
Raro | Ipofosfatemia | |
Disturbi psichiatrici | Non comune | Insonnia |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Cefalea, capogiro |
Non comune | Letargia, parestesia, sonnolenza, tremori, sincope, disgeusia | |
Patologie dell'occhio | Comune | Iperemia oculare |
Non comune | Congiuntivite, dolore oculare | |
Raro | Uveite, episclerite, irite | |
Non nota** | Sclerite e paroftalmia | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non comune | Vertigine |
Patologie cardiache | Comune | Fibrillazione atriale |
Non comune | Palpitazioni | |
Patologie vascolari | Non comune | Ipertensione, vampate |
Non nota** | Ipotensione (alcuni dei pazienti avevano sottostanti fattori di rischio) | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune | Tosse, dispnea |
Patologie gastrointestinali | Comune | Nausea, vomito, diarrea |
Non comune | Dispepsia, dolore addominale superiore, dolore addominale, malattia da reflusso gastroesofageo, stipsi, secchezza della bocca,esofagite, mal di denti, gastrite# | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo eritema | Non comune | Eruzione cutanea, iperidrosi, prurito, eritema |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune | Mialgia, artralgia, dolore osseo, dolore dorsale, dolore alle estremità |
Non comune | Dolore al collo, rigidità muscoloscheletrica, gonfiore articolare, spasmi muscolari, dolore toracico muscoloscheletrico, dolore muscoloscheletrico, rigidità articolare, artrite, debolezza muscolare | |
Raro | Fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore† (reazione avversa di classe dei bisfosfonati) | |
Molto raro | Osteonecrosi del canale uditivo esterno (reazione avversa per la classe dei bisfosfonati) | |
Non nota** | Osteonecrosi della mandibola/mascella (vedere paragrafi 4.4 e 4.8 Effetti di classe) | |
Patologie renali e urinarie | Non comune | Aumento della creatininemia, pollachiuria, proteinuria |
Non nota** | Compromissione renale. Sono stati riportati rari casi di insufficienza renale con necessità di dialisi e rari casi con esito fatale in pazienti con preesistente disfunzione renale o con altri fattori di rischio tra i quali età avanzata, uso concomitante di medicinali nefrotossici, concomitante terapia diuretica, o disidratazione successiva all’infusione (vedere paragrafi 4.4 e 4.8 Effetti di classe) | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Piressia |
Comune | Malattia simil-influenzale, brividi, affaticamento, astenia, dolore, malessere, reazione al sito d’infusione | |
Non comune | Edema periferico, sete, reazione di fase acuta, dolore toracico non cardiaco | |
Non nota** | Disidratazione secondaria ai sintomi post- dose come piressia, vomito e diarrea | |
Esami diagnostici | Comune | Aumento della proteina C reattiva |
Non comune | Diminuzione del calcio nel sangue |
Codice AIC
042337016
Data di pubblicazione
28-01-2023
Categorie farmaco
Farmaci per il trattamento delle malattie delle ossa
Sostanza
Produttore
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